La zia suora e il sesso anale

di
genere
prime esperienze

Nel quartiere periferico in cui vive Antonio, un modesto appartamento ospita una famiglia unita composta da lui, la moglie e i due figli: Luca, ventunenne, e Matteo, diciottenne. Antonio ha anche una sorella, Federica, una suora che vive in un convento. La distanza tra loro li porta a incontrarsi solo due o tre volte l'anno.

Un giorno, Federica ottiene un breve permesso dalla madre superiora per visitare la famiglia del fratello durante un fine settimana: partenza sabato e ritorno lunedì. L'idea di rivedere i suoi cari la riempie di gioia, così come Antonio, che attende con impazienza l'arrivo della sorella alla stazione ferroviaria.

La individua subito tra le persone che scendono dal treno, è inconfondibile. Suor Federica ha un fisico importante, è corpulenta e robusta, segno tangibile della sua salute ferrea. Un viso rotondo con occhi azzurri vivaci e un sorriso contagioso le illuminano il volto. Con i suoi 46 anni, ben portati, è un'apparizione di gioia e vitalità all'interno della famiglia di Antonio.

Al suo arrivo a casa dei parenti, riceve la calorosa accoglienza di sempre. Durante la cena, condividono novità e ricordi. Federica, con la sua voce calda e profonda e la sua risata fragorosa e spontanea, rende allegra la serata.

Ci sono tutti, manca solo Luca, il nipote maggiore, perché invitato a cena dai suoceri, ma Matteo è presente. Federica si informa sul suo percorso scolastico, dal momento che sta frequentando l'ultimo anno delle superiori, e con un pizzico di curiosità gli chiede se ha anche lui una fidanzata, suscitando in lui un leggero imbarazzo.

Dopo cena, Matteo esce con gli amici. Informa i genitori che rientrerà tardi perché hanno in programma di andare in discoteca. Papà Antonio gli raccomanda di non disturbare il sonno della zia al suo ritorno, poiché lei dormirà nello stesso letto dove di solito dorme Luca che si ferma a casa dei suoceri.

Verso le quattro del mattino, Matteo rientra a casa. Le sue orecchie rimbombano ancora dei decibel della discoteca. Per evitare di svegliare la zia accendendo il lampadario della camera da letto, si spoglia nel soggiorno e lascia gli indumenti su una poltrona.

A quel punto si accorge che il suo pigiama si trova in camera, dove senza luce è difficile trovarlo. Decide quindi di spegnere la luce del soggiorno e, completamente nudo, si avventura lentamente nel buio della camera, rischiando di urtare contro qualcosa. Alla fine individua il suo letto e si corica, facendo cigolare la vecchia rete che sostiene il materasso.

Più tardi, quando le prime luci del giorno filtrano dalle fessure della vecchia tapparella, Federica si alza per andare al bagno. Sebbene fioco, quello spiraglio di luce permette alla suora di vedere, nel letto a fianco del suo, il nipote coperto dal lenzuolo. «È tornato» pensa.

Di ritorno dal bagno, un particolare attira l'attenzione di Federica: un rigonfiamento sotto al lenzuolo che ha tutta l'aria di essere un'erezione spontanea del nipote. Federica sa che gli adolescenti hanno spesso delle erezioni e, una fra le più classiche, è quella mattutina.

Spinta dalla curiosità, non riesce a resistere al fascino dell'ignoto. Un attimo di riflessione, un breve confronto interiore tra ragione e desiderio, e poi...cede. Con tre dita, afferra delicatamente il lenzuolo, come se stesse maneggiando qualcosa di fragile. Con un movimento lento e silenzioso, lo abbassa, svelando lentamente ciò che si cela sotto.

«Accidenti che sorpresa!» impreca silenziosamente suor Federica quando ai suoi occhi appaiono i 18 centimetri del pene in erezione del nipote. Il cuore le batte forte nel petto per l'emozione e per il timore di essere colta sul fatto. La curiosità la ha spinta oltre i confini della cautela. Controlla che il nipote non dia segni di risveglio e lo ricopre delicatamente.

Lei non lo sa, ma il furbacchione di Matteo, con una fessura delle palpebre appena socchiusa, sta fingendo di dormire. In realtà i suoi occhi sono vigili e scrutano ogni gesto della zia. Ignara che il nipote è sveglio, Federica si rimette a letto e si tocca delicatamente fra le gambe dove è bagnata dagli umori vaginali. La vista di quel giovane pene, eretto e turgido la ha eccitata.

Matteo non resiste più, ha una gran voglia di stringere fra le dita il suo cazzo gonfio, ma deve continuare a fare la parte dell'addormentato. Federica invece si masturba, poi porta la mano, piena di umori vaginali, alla bocca e succhia le dita. La rinuncia al sesso con il voto di castità e la rinuncia più difficile da gestire da quando ha preso i voti.

Federica si alza e si prepara per la colazione. È domenica mattina e ha l'intenzione di andare alla Messa con il fratello e la cognata. Nel frattempo Matteo si è chiuso in bagno per masturbarsi, la tensione si scioglie e può rimettersi a dormire.

A pranzo, la famiglia si riunisce al completo. Questa volta, anche Luca è presente con la sua fidanzata. Durante il pasto, ognuno condivide i propri progetti per il pomeriggio. Matteo, il figlio più giovane, ha annunciato che deve studiare. Luca e la sua fidanzata hanno l'intenzione di uscire con gli amici. Antonio e sua moglie hanno deciso di fare un giro in macchina e invitano Federica ad unirsi a loro. Lei, però, declina gentilmente l'invito, spiegando che ha deciso di recarsi in chiesa per pregare.

Un'ora più tardi, l'appartamento è deserto, ad eccezione di Matteo. Suor Federica esce a piedi e si dirige verso la chiesa per pregare e chiedere perdono dei peccati commessi quella mattina, cedendo alla tentazione e alla lussuria. Appena entra nel tempio, si accorge di aver dimenticato la corona del rosario, che di solito usa per pregare.

Ritorna sui suoi passi e rientra nell'appartamento di suo fratello, utilizzando una copia della chiave che lui stesso le ha dato. Il borsone con le sue cose è nella camera dei nipoti. Notando la porta socchiusa, entra con determinazione, convinta di trovare suo nipote immerso nello studio.

Il ragazzo è seduto alla sua scrivania, ha gli occhi fissi sul monitor del computer, le cuffiette alle orecchie e... il cazzo eretto in mano. Lo stringe fra le dita e muove la pelle su e giù. «Oh mio Dio!» esclama Federica, agitata per quanto sta succedendo davanti ai suoi occhi. «Cosa stai facendo? Lo sai che è peccato? Dovrò parlarne con i tuoi genitori».

Matteo, che non ha sentito arrivare la zia a causa delle cuffie, non sembra preoccupato per essere stato sgamato a masturbarsi mentre guarda uno dei tanti video porno presenti in internet. Pronta la sua piccata risposta: «Non sono l'unico che commette atti impuri...».

«Cosa intendi dire?» chiede Federica tradendo la sua preoccupazione. «Mi riferisco a quello che è successo questa mattina. Pensavi che stavo dormendo, invece ho visto tutto». Suor Federica sfavilla di rabbia e diventa rossa in volto. Vorrebbe sfogarsi, lanciare strali di parole, ma alla fine cerca un compromesso che possa andar bene per entrambi. «Va bene, allora manteniamo il segreto su tutto quello che è successo oggi. Sei d'accordo?» propone al nipote.

Matteo comprende che può ottenere di più dalla zia «ce l'ho in pugno» pensa e lancia la sua controproposta. «Non basta mantenere il segreto, così non siamo alla pari, perché tu mi hai visto nudo e io...». Il ragazzo viene interrotto bruscamente dalla zia che gli chiede «Aspetta un momento, fammi capire… Mi stai chiedendo di spogliarmi? Non se ne parla proprio».

«Ok, allora ne parliamo con papà appena rientra. Ti va bene così?» le dice Matteo, rassicurandola con un tono serio che dimostra la sua determinazione. Federica lo guarda in silenzio per alcuni istanti quindi decide di accettare la proposta del nipote suo malgrado.

In silenzio e con lo sguardo a terra, comincia a sbottonare e a togliere gli indumenti che indossa. Quando si appresta a sganciare il capiente reggiseno, Matteo fissa lo sguardo sul suo abbondante seno impaziente di vedere le sue generose tette. Lei è in imbarazzo e decide di voltargli le spalle per liberarsi dell'indumento intimo, quindi si gira con le braccia incrociate sul petto.

«Abbassa le braccia...» le chiede Matteo. Lentamente, Federica le fa scendere lungo i fianchi mentre si guardano silenziosamente negli occhi. Alla vista di quel paio di meloni Matteo, con la voce che tradisce il suo stato di eccitazione, chiede: «posso toccarle?» aspettandosi un secco rifiuto.

Lei abbozza un tenero sorriso mentre un lieve cenno del capo esprime la sua approvazione. Matteo, incredulo, allunga timidamente le mani per accarezzare le due morbidone che hanno le areole scure ed i capezzoli così sensibili che alla prima sollecitazione diventano lunghi e turgidi.

Federica emette dei brevi lamenti, appena percettibili che accompagnano il massaggio alle tette che le sta facendo il nipote. Matteo avvicina le sue labbra a quelle della zia, i due si concedono un lungo ed appassionato bacio. Mentre si baciano Federica stringe tra le dita il membro del nipote e lo masturba lentamente.

Matteo ha infilato una mano sotto all'elastico delle mutandine, le sue dita entrano a contatto con la vasta peluria che ricopre la zona intima della zia. È umida e appiccicosa degli umori vaginali. Il dito medio si sofferma sulla collinetta che si trova dove si uniscono le piccole labbra: il clitoride. Lo stuzzica con il polpastrello facendola gemere più intensamente. È così eccitata che in breve raggiunge l'orgasmo con un tremore che le scuote tutto il corpo.

Matteo si denuda in pochi istanti, lei ha solo le mutandine da togliere. Si abbracciano e i loro nudi corpi entrano a diretto contatto. Il ragazzo si eccita ancora di più quando sente le grosse tette della zia spingere sul suo torace. Prende il suo cazzo bollente e lo guida tra le gambe della zia facendo scorrere il glande su e giù lungo la fessura che divide le labbra vaginali.

«No, aspetta...» lo supplica Federica, «davanti sono ancora vergine, ho fatto voto di castità». Il nipote non coglie subito le vere intenzioni della zia, tantomeno quando gli chiede se dispone di vaselina. La suora teme che ad un controllo ginecologico si scopra che ha avuto dei rapporti sessuali. Per questo opta per un rapporto anale.

Matteo trova della vaselina nel mobile del bagno permettendo a Federica di lubrificare la parte finale del retto ed il pene del nipote. Poi si mette a quattro zampe in attesa di essere penetrata analmente. Il ragazzo punta il glande sull'orifizio anale della zia e lo spinge dentro in modo lento, come lei ha chiesto.

Con un colpo risolutivo il diciottenne lo fa scivolare dentro. La zia emetto un lamento: «Hmmm... come è grosso da prendere nel culo!». Matteo comincia a muoversi lentamente e lei lo incoraggia «Si, cosiii...». Quindi aumenta la velocità e la profondità di penetrazione, eccitato dall'immagine, riflessa dallo specchio, delle tettone che sbatacchiano tra di loro.

Il ragazzo sente avvicinarsi l'orgasmo. Travolto dal piacere, aumenta ancora l'intensità e la forza che imprime ai suoi colpi. Nella stanza, oltre ai lamenti di piacere emessi da Federica, si ode il suono dei colpi inflitti da Matteo ai grandi glutei della zia: slap! slap! slap! slap!

«Hmmm… Sto per godere, ecco, adesso...» annuncia il giovane. «Si tesoro, sborrami nel culo!» l'incitamento della zia che avverte lo sperma caldo, spruzzo dopo spruzzo, riempirle il retto. Lui crolla sulla zia, distesi una accanto all'altro riprendono fiato. Una doccia veloce e si rivestono, prima che rientri qualcuno della famiglia. Lei raccomanda al nipote di mantenere il massimo riserbo con chiunque su quanto è successo.

La mattina successiva, di buon'ora, Antonio accompagna in macchina sua sorella alla stazione ferroviaria, da dove ripartirà per il convento. È presente anche Matteo, che vuole salutare la zia prima di andare a scuola. La donna lo abbraccia forte e gli sussurra all'orecchio: «Trovati una ragazza...»

© SUPERSEX
scritto il
2024-07-16
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