La mamma possessiva e troia

di
genere
incesti

Linda si era sposata molto giovane e era rimasta incinta quasi subito. A poco più di vent’anni mise al mondo un figlio maschio e poco dopo il marito se ne andò di casa, non aveva voglia di fare il padre gli parcevano troppo le donne. Così Linda tirò su Alberto completamente da sola. Non cercò mai un altro uomo, era rimasta troppo delusa e con il tempo si affezionava sempre più al figlio. Lui per lei era tutto, non lo lasciava mai solo, lo coccolava e viziava in tutti i modi.
Anche con il passare degli anni era sempre così, anzi di più. Ogni sera prima che andasse a dormire lo stringeva forte e lo baciava tutto, pronunciando parole tenerissime e affettuose, lo accarezzava e gli diceva che lo amava più di ogni altra persona. Lui si stringeva nelle braccia della madre che con il passare degli anni diventò senza che lui se ne accorgesse totalmente possessiva. Quando era in età di guardare ed essere attirato dalle ragazze cominciò ogni giorno a ripetergli: non ti fidare delle ragazze, sono traditrici e bugiarde, solo la mamma sa volerti bene, lei non ti abbandonerà mai, non ti dirà mai bugie”. Ogni giorno così a ripetergli che le ragazze erano cattive e traditrice.
Quando era ormai maggiorenne ancora non aveva avuto una ragazza, la madre gli era sempre addosso. Linda ormai aveva 40 anni ma era rimasta molto bella, anche se aveva qualche chilo di troppo come tutte le donne di quella età. E ancor alo metteva a letto stringendolo baciandolo e accarezzandolo.
Un pomeriggio erano in casa a guardare la televisione seduti vicini sul divano. Come speso faceva la madre gli teneva stretta la mano. A un certo punto il figlio cominciò a stringersi ancora di più a lei, poi mise la testa piegata sulla sua spalla. La madre non ci fece caso tanto erano ormai in intimità. Poi scese con la bocca sul braccio nudo, lei provò dei brividi ma ancor anon voleva pensare a niente di anormale.
Fino a quando lui si spinse con al testa tra il collo della madre e il senso e cominciò a strusciare le labbra sulla sua pelle. Lei sussultò, provò dei grandi brividi di piace ma pensò che sarebbe finito tutto. Invece no. Il figlio ovviamente era in calore come tutti i ragazzi di quella età ma il lavaggio del cervello della madre gli aveva impedito di cercarsi una ragazza. Attratto dal profumo di lei il suo cazzo era diventato duro e desiderava quei piaceri che fino a quel momento gli erano stati negati.
Cominciò a baciare avidamente la madre stringendosi tutto a lei, sul collo, sulle orecchie, sui capelli. La madre lo lasciò fare: lo aveva sempre considerato il suo amore e si stava eccitando anche lei che non aveva più scopato da quando il marito se ne era andato. Allora lei gli prese la testa con forza e si portò le labbra di lui alla sua Boca: cominciarono a baciarsi avidamente, le lingue che si contorcevano fra di loro.
Il figlio mugolava di piacere, lei sussurrava: sì s’ amore prendimi fai di me quello che vuoi sono la tua mamma adorata non avrai mai un’altra donna all’infuori di me.
Lui le prese il senso, lo toccò con avidità e le tirò giù il vestitino. Che bel qle tutte mamma, le tirò giù il reggiseno e si spinse a baciare e a leccare con avidità i capezzoli. Lei era contorta dal piacere: sì sì prendimi amore mio fammi tutto quello che vuoi.
La madre gli tolse la maglietta e si mise a baciare e leccare il suo bel corpo muscoloso mentre lui fremeva il cazzo durissimo. La madre scese e cominciò a baciargli il pacco. Lui non ce la fece più si alzò tirò giù pantaloni e mutande e rimase con quel cazzo enorme e vergine tutto duro davanti a lei
. Lei si bagnò tutta e mormorò che bel cazzo hai figlio mio quello di tuo padre non era nulla.
E allora leccalo e succhialo storia disse il figlio. Lei si eccitò a quegli insulti e si mise in bocca qui grande cazzo succhiando profondamente mentre lui le teneva la testa schiacciata fino in fondo. Lei gorgoglio quasi vomitando tolse la bocca sputando un sacco di saliva: continua troia schifosa fammi godere! Disse lui. Lei riprese il cazzo in bocca, poi lui la prese, la girò le tirò via le mutandine e la mise a pecorina. Ti scopo il culo brutta cagna le disse e senza pietà infilo la cerchia gigante nel buco del culo della madre che mugolò di dolore ma non si spostò facendosi aprire il culo dal figlio. Che entrò come un martello a stantuffo scopandola per almeno un quarto d’ora mentre la madre lo9 supplicava di insistere. Alla fine sporrò enormemente la sbarra entrò nella pancia della madre che si mise le dita nella fica e cominciò a masturbarsi. Ma tutta la voglia che il figlio aveva tenuto fino allora non era esaurito, la girò e le ficcò nella fica il suo cazzo sempre durò scopandola senza pietà. Andarono avanti così scopando baciandosi e leccandosi per tutta la notte senza sosta.
Alla fine lei gli disse: Ecco amore mio sono tutta tua quando vuoi non avrai mai bisogno di altre donne potrai scopare tua madre quando vorrai sarò sempre a tua disposizione.
Lui sorrise: e magari metteremo al mondo un bel bastardo di merda, bella troia che sei.
scritto il
2024-07-02
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