Schiavo della coppia al bar / 1

di
genere
dominazione

per contatti: cicciopelliccio2@yahoo.com

Tutte le sere dopo il lavoro passavo dal bar sotto casa a farmi un paio di birre. Da un po’ di tempo avevo notato una bella coppia che sedeva a un tavolino una donna bionda non bellissima ma affascinante, bel corpo e viso tagliato con acconciatura esagerata da quasi anni 60 bionda, bellissimi occhi e bella bocca. Lui era un bel giovane fisicamente in ottima forma bel viso, avranno avuto 35-38 anni. Erano socievoli avevano un bel cane lui e a me che piaciconi i cani capitava di fermarmi ad accarezzarlo. loro mi sorridevano divertiti e cominciammo a parlare. Bevevano ogni sera diversi drink, lei usciva a fumare e spesso anche io così cominciammo a parlare. lei sembrava molto disponibile mentre il suo compagno rimaneva dentro. Mi sembrava strana questa cosa. Infine una sera mi invitarono a sedemri al loro tavolo. Lei era seduta di fronte a me e mi guardava maliziosamente con un mezzo sorriso. Lui a un certo punto disse
- ti piace mia moglie vero? Lo disse ridendo. Io rimasi sconcertato e per non offendere risposi imbarazzato
- be’ certo è molto affascinante…
risero.
Lui dise:
- scommetto che anche tua moglie è affascinante. Lei sorrise sempre più maliziosa.
- sai - dice lui - a noi piace giocare… ad esempi fare scambio di coppie…
Rimasi interdetto pensai di non aver capito- lui riprese.
- ti piacerebbe farti mia moglie?
Non sapevo che dire. Certo mi sarebbe piaciuto…
- che ne dici se ci scambiamo le mogli?
Il cuore mi sobbalzò- balbettati:
- non.. ma davvero? Purtroppo.. mia moglie non lo farebbe mai… è una cattolica osservante e moralista…
Risero. Lei mi guardava sempre più insistentemente poi disse:
- be’ ci sono altri bei giochi che si possono fare…
Sentii il suo piede strofinare il cazzo. Non potevo crederci.
- tipo? Chesi tutto eccitato.
- vieni a casa nostra domani sera e lo scoprirai, disse lei. Si alzarono e se ne andarono. Lui scrisse su un foglio l’indirizzo.
Tornai a casa con il cuore tumultuoso, avevo sempre sognato una avventura e il desiderio si stava realizzando. Non dormii tutta la notte indeciso. Il mattino dopo decisi che sarei andato. Cosa poteva succedermi di male?
Comprai una buona bottiglia di spumante Ferrari e mi recai a casa loro. Mi apri lui sorridente mi invitò a entrare. Lei sedeva in una larga poltrona, tacchi a spillo, minigonna e calze di seta nere. Erano stupenda, altezzosa e divina. Bevemmo mezza bottiglia scherzando e ridendo, eravamo un po alticci e lei si alzò: -
Giochiamo adesso. Vai con mio marito di là e fai quello che ti dice. Lo seguii. Mi disse di spogliamri nudo e mi spiegò:
- a mia moglie piace essere dominatrice. Saremo i suoi schiavi, giocheremo per lei e tra di noi per eccitarla. Poi obbedirimeno a tutto quello che ci chiede. Ti va?
Mi sembrava di impazzire
- sì.. sì… risposi.
ci spogliammo completamente nudi lui mi disse di tornare da lei insieme a lui a quattro zampe: cominciava l’avventura.
Tornammo in sala, lei era rimasta in slip sexy neri, il bel seno in un reggiseno molto sexy, ma soprattutto vedevo i suoi piedi dondolare fuori e dentro le scarpe: che visione eccitante. Ci ordinò di avvicinarci. Ci mise ad entrambi un collare al mio mise anche un guinzaglio e strinse forte.
Poi fece un cenno a lui e io rimasi a quattro zampe davanti lei. Improvvisamente sentii un sibilo e poi un dolore lancinante alle natiche: una frustata!
- da adesso mio marito sarà schiavo A perché è già mio da tempo e tu lo schiavo B. Ti insegneremo a sottomettermi ai miei voleri e ai miei piaceri. Schiavo A agisci.
Sentii altre 4, 5 frustate sibilare nell’aria e poi i colpi sulle natiche e sulla schiena fortissimi. Che dolore, ma ero eccitato. Chinaii la fronte in basso e attessi, andò avanti così per altre almeno venti frustate. Che dolore. Allora lei parlò:
- fatemi godere schiavi, iniziate lo spettacolo. Dovete eccitarmi. Schiavo B copri di baci lo schiavo A scendi fino al suo cazzo e poi spompinalo bene.
Non potevo crederci, dovevo farmi scopare da un altro uomo! Ma l’idea di essere in suo potere di lei, una donna conosciuta al bar, mi tramortiva. Lui aveva una enorme verga, un bellissimo cazzo il mio scompariva davanti a tanta maestà. Mi alzai e cominciai a baciarlo sul collo e il petto robusto. Non potevo crederci mi piaceva nonostante la vergogna. Poi scesi e odorai il suo cazzo. Non avevo il coraggio di prenderlo in bocca. Lei si adirò, prese la frusta e cominciò a colprimi furiosa:
- prendi il suo cazzo in bocca e succhia cane schifoso! Non osare contraddirmi. Lo feci. Presi quel cazzo tutto in bocca e cominciai a succhialro avidamente. Mi piaceva. Ero forse un frocio senza saperlo? Lui mugolava di piacere e il cazzo si ingrossava sempre di più-
Scopalo! Urlò lei. Lui cominciò a muoverlo in bocca sempre più forte, mi usava come la fica di una puttana. Poi venne. La sborra abbondante mi calò in gola, ero una troia schifo. Mi allontanò e allora iidi che lei si stava toccando la fica mugolando di piacere tutta eccitata.
- qua cani leccatemi la suola delle scarpe.
Ci avvicinammo e insieme cominciammo leccare la suola della stessa scarpa, le nostre lingue che si incrociavano e si toccavano. Ero in paradiso. Poi lei si tolse la scarpa e mise il piede su uno sgabello e noi ci lanciammo al leccarlo tutto. Poi l’altro. Ci infilava i piedi a turno in bocca fino in fondo quasi provocando conati di vomito. Poi chiamò il marito:
- schiavo A lecca la mia fica divina fino a farmi godere lo schiavo B non è ancora degno. Intanto schiavo B lecca il buco del culo di schiavo A mentre mi fa godere.
Così feci. Non potevo credere a me stesso. Dopo che lei ebbe un portento orgasmo non era finita.
- schiavo A scopati questo lurido cane, voglio ancora godere a vedervi ridotti come due cani.
No il culo no!. Ma non potevo disobbedire il gioco era stupendo. Mi aprì l’ano violentemente e infilò il suo enorme cazzo sempre più forte nel mio culo. Che dolore. Poi diventò un piacere assurdo e mi traforò a lungo mentre lei si toccava e godeva. Dopo avermi scopato per bene lei ordinò:
- sei liquidato per stasera schiavo B, ma questo è solo l’inizio. Voglio ridurre in schiavitù anche tua moglie e c riuscirò, disse ridendo forte. Ero disperato ma stavo godendo troppo. Salì in macchina mi masturbai fortissimo ripensando ala serata. Ma che ne sarebbe stato di mai moglie?
scritto il
2023-02-28
4 . 4 K
visite
3
voti
valutazione
5.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.