Footjob crudele di mamma e nonna
di
astroxman
genere
dominazione
Per contatti cicciopelliccio2@yahoo.com
Adesso che tutte e due non ci sono più mi sento libero di parlare dei traumi che mia madre e mia nonna mi hanno inflitto. Erano due donne crudeli e sadiche entrambe mi usarono per i loro sporchi giochi erotici come vollero e io subì tutto, però ricorda anche grandi momenti di piacere. È quello del tormento che mi inflissero con il piacere che mi tiene ancora legato al loro ricordo. Mia nonna aveva 72 anni ma era ancora in grande forma: magra, viso spigoloso pieno di rughe con il sorriso cattivo, bel corpo, bel seno turgido e bel culo. Mia madre aveva 50 anni ed era al top, certamente matura con qualche chilo ma belle gambe bel seno bel culo. Quando si trovavano in cucina facevano continuamente quel gesto con le scarpe, tenendole per le punte e dondolando il piede. Io passavo e sentivo quell’odore pungente di calze di nylon sudate che mi eccitava e mi eccitava anche vere i loro piedi calzanti calze di nylon color carne. Dopo un po’ loro si accorsero che io le guardavo con interesse e decisero di dar vita al loro gioco.
Un pomeriggio mi portarono nello scantinato attrezzato da taverna con la scusa di fare merenda. Chiusero la porta a chiave e mi diedero da bere un litro intero di latte, io non riuscivo a finirlo ma mia madre con irruenza mi prese a schiaffii:
- avanti finiscilo! Finisccilo ho detto bevi tutto!
Mia nonna sorrideva con ghigno sadico e io bevvi, bevvi tutto fino a quasi scoppiare.
Poi mia madre ancora prendendomi a schiaffi mi ordinò di spogliarmi nudo. Io mi vergognavo allora intervenne mia nonna con un battipanni a sculacciarmi fortissimo. Io piangevo ma m spogliai.
Mia madre prese una corda e mi legò le mani dietro la schiena poi mi ordinò di sdraiarmi per terra. Mise un tavolino di legno con il buco all’altezza del pisello (chissà con chi lo avevano usato le due troie) sopra la mia pancia. Indossava due ballerine, aveva un bel 40 di piedi mi ordinò di aprire bene la bocca. Io non capivo ma obbedì. Mia madre si mise sopra di me e infilò il piede con la scarpa nella mia bocca. Io feci per spostare la testa inorridito ma lei mi diede due forti calci in faccia:
-apri la bocca piccolo porco adesso ti insegno l’educazione e la riverenza per tua madre e tua nonna.
E infilò il piede ancora più a fondo. Faceva fatica a infilare un 40 nella mia bocca ma spingendo e muovendolo riuscì a infilarmelo quasi a metà. Sentivo il sapore della suola lercia e l’odore delle calze, mi eccitavo pur provando un grande dolore, poi lei con la punta arrivò così in fondo che ebbi un conato di vomito e vomitai tutto il latte bevuto sul pavimento. Le due donne cominciarono a ridere da matte mia nonna indossava ciabatte di velluto e mi passò il piede sulla faccia più volte.
Poi mia madre la invitò a fare “il giochino”. Mia nonna sorrise crudelmente e salita in piedi sulla tavoletta con il pisello che spuntava dal buco cominciò a schiacciarmi il pisello sotto la suola delle ciabatte con forza.
Che dolore pazzesco. Era diventato un po’ duro ma lei lo schiacciava con crudeltà poi cominciò a strusciarlo avanti e indietro sempre schiacciando.
Io piangevo disperato, mia madre rideva e si gustava la scena. Mia nonna si avvicinò alla mia faccia e mi sputò in faccia diverse volte ridendo. Poi si tolse la ciabatta e continuò a e mise i piedi sopra il mio pisello e iniziò una piccola marcia sul posto senza staccare troppo i piedi , io iniziai a lamentarmi e lei appoggiandosi con le mani alla sbarra in alto mi fissava e continuava a camminare normalmente..io iniziavo a sentire bruciare la cappellina che veniva ripetutamente schiacciata sotto la pianta inguainata, lei vedendo le mie smorfie inizio a camminare un po' più velocemente ancheggiando in modo tale che quando abbassava il piede destro faceva una piccola torsione come per chiudere la pelle ,soltanto che la pelle era tenuta aperta stretta sotto le dita del piede sinistro che quasi non si muoveva, a qual punto il bruciore diventò forte e inarcando la testa all'indietro per il dolore iniziai a piangere implorandola di smettere...
Lei sorridendo mi disse: Mio caro non ci penso proprio a smettere ahahah... Anzi mi sto appena scaldando i muscoli... fino ad ora hai avuto solo un piccolo assaggio di quello che sono capace di fare....!! posso lavorarti così per almeno 1 ora e mezza se volessi !!! Sai a un ragazzino gli ho camminato sopra per 2 ore consecutive mi fermavo solo ad asciugare lo sperma quando usciva e poi ripartivo subito alla fine lui era uno straccio!!! Sudato fradicio e completamente svuotato, pensa che il suo sesto orgasmo era asciutto...ahahah!!!
Dopo circa dieci minuti mia nonna disse alzando il piede per vedere com'era messo: bene dai la pelle è quasi tumefatta ora ti porto all'orgasmo ma il modo non ti piacerà ahahah!!
Tenendo sempre aperto il pisello con le dita del piede sinistro alzò il destro mettendo il tallone sopra la cappellina scoperta e schiacciandolo appiattendola iniziò a strofinare energicamente il tallone a destra e sinistra aveva un pieno controllo di quello che faceva e del movimento, le dita ferme sul tavolino facevano da appoggio al piede e con solo il tallone riusciva a strofinarlo.. un dolore atroce io urlavo addirittura, lei si vedeva che si divertiva aveva quel ghigno sadico e mi disse : Forza caro!! O in poco riesco a farti uscire l'ultima sborratina oppure mi sa che così ti consumo la pelle del filetto fino a strappartelo ahahah!!!
Dicendo così iniziò ad aumentare il ritmo e in poco tempo iniziai a sospirare pesantemente, l'orgasmo era li, lei se ne accorse e disse : Dai ancora qualche colpo ben dato e il tuo pisellino vomiterà l'ultimo sperma rimasto ahahah!!! Lei continuava senza pietà a schiacciare e strofinare: Forza guardami!! Apri gli occhi piccolo bastardo o giuro che ti rompo qualche osso!!! Io subito aprii gli occhi e lei replicò: Guardami!! Guarda il mio piede come te lo sta riducendo!! Lei dall'alto fissandomi negli occhi coi denti stretti aumentò ancora l'andatura io sentii un dolore ai testicoli e insieme un piacere fortissimo che iniziai a schizzare le ultime gocce di sperma che avevo, la mia cappellina sanguinava un po' per lo strofinare con le calze. Dopo qualche secondo lei si fermò mi pulì e si pulì poi mi liberò e quel giorno finì cosi con la mia promessa di non toccarmi nei giorni a venire e con la loro promessa segnata sull'agenda che il prossimo incontro era dopo una settimana giusta.
Adesso che tutte e due non ci sono più mi sento libero di parlare dei traumi che mia madre e mia nonna mi hanno inflitto. Erano due donne crudeli e sadiche entrambe mi usarono per i loro sporchi giochi erotici come vollero e io subì tutto, però ricorda anche grandi momenti di piacere. È quello del tormento che mi inflissero con il piacere che mi tiene ancora legato al loro ricordo. Mia nonna aveva 72 anni ma era ancora in grande forma: magra, viso spigoloso pieno di rughe con il sorriso cattivo, bel corpo, bel seno turgido e bel culo. Mia madre aveva 50 anni ed era al top, certamente matura con qualche chilo ma belle gambe bel seno bel culo. Quando si trovavano in cucina facevano continuamente quel gesto con le scarpe, tenendole per le punte e dondolando il piede. Io passavo e sentivo quell’odore pungente di calze di nylon sudate che mi eccitava e mi eccitava anche vere i loro piedi calzanti calze di nylon color carne. Dopo un po’ loro si accorsero che io le guardavo con interesse e decisero di dar vita al loro gioco.
Un pomeriggio mi portarono nello scantinato attrezzato da taverna con la scusa di fare merenda. Chiusero la porta a chiave e mi diedero da bere un litro intero di latte, io non riuscivo a finirlo ma mia madre con irruenza mi prese a schiaffii:
- avanti finiscilo! Finisccilo ho detto bevi tutto!
Mia nonna sorrideva con ghigno sadico e io bevvi, bevvi tutto fino a quasi scoppiare.
Poi mia madre ancora prendendomi a schiaffi mi ordinò di spogliarmi nudo. Io mi vergognavo allora intervenne mia nonna con un battipanni a sculacciarmi fortissimo. Io piangevo ma m spogliai.
Mia madre prese una corda e mi legò le mani dietro la schiena poi mi ordinò di sdraiarmi per terra. Mise un tavolino di legno con il buco all’altezza del pisello (chissà con chi lo avevano usato le due troie) sopra la mia pancia. Indossava due ballerine, aveva un bel 40 di piedi mi ordinò di aprire bene la bocca. Io non capivo ma obbedì. Mia madre si mise sopra di me e infilò il piede con la scarpa nella mia bocca. Io feci per spostare la testa inorridito ma lei mi diede due forti calci in faccia:
-apri la bocca piccolo porco adesso ti insegno l’educazione e la riverenza per tua madre e tua nonna.
E infilò il piede ancora più a fondo. Faceva fatica a infilare un 40 nella mia bocca ma spingendo e muovendolo riuscì a infilarmelo quasi a metà. Sentivo il sapore della suola lercia e l’odore delle calze, mi eccitavo pur provando un grande dolore, poi lei con la punta arrivò così in fondo che ebbi un conato di vomito e vomitai tutto il latte bevuto sul pavimento. Le due donne cominciarono a ridere da matte mia nonna indossava ciabatte di velluto e mi passò il piede sulla faccia più volte.
Poi mia madre la invitò a fare “il giochino”. Mia nonna sorrise crudelmente e salita in piedi sulla tavoletta con il pisello che spuntava dal buco cominciò a schiacciarmi il pisello sotto la suola delle ciabatte con forza.
Che dolore pazzesco. Era diventato un po’ duro ma lei lo schiacciava con crudeltà poi cominciò a strusciarlo avanti e indietro sempre schiacciando.
Io piangevo disperato, mia madre rideva e si gustava la scena. Mia nonna si avvicinò alla mia faccia e mi sputò in faccia diverse volte ridendo. Poi si tolse la ciabatta e continuò a e mise i piedi sopra il mio pisello e iniziò una piccola marcia sul posto senza staccare troppo i piedi , io iniziai a lamentarmi e lei appoggiandosi con le mani alla sbarra in alto mi fissava e continuava a camminare normalmente..io iniziavo a sentire bruciare la cappellina che veniva ripetutamente schiacciata sotto la pianta inguainata, lei vedendo le mie smorfie inizio a camminare un po' più velocemente ancheggiando in modo tale che quando abbassava il piede destro faceva una piccola torsione come per chiudere la pelle ,soltanto che la pelle era tenuta aperta stretta sotto le dita del piede sinistro che quasi non si muoveva, a qual punto il bruciore diventò forte e inarcando la testa all'indietro per il dolore iniziai a piangere implorandola di smettere...
Lei sorridendo mi disse: Mio caro non ci penso proprio a smettere ahahah... Anzi mi sto appena scaldando i muscoli... fino ad ora hai avuto solo un piccolo assaggio di quello che sono capace di fare....!! posso lavorarti così per almeno 1 ora e mezza se volessi !!! Sai a un ragazzino gli ho camminato sopra per 2 ore consecutive mi fermavo solo ad asciugare lo sperma quando usciva e poi ripartivo subito alla fine lui era uno straccio!!! Sudato fradicio e completamente svuotato, pensa che il suo sesto orgasmo era asciutto...ahahah!!!
Dopo circa dieci minuti mia nonna disse alzando il piede per vedere com'era messo: bene dai la pelle è quasi tumefatta ora ti porto all'orgasmo ma il modo non ti piacerà ahahah!!
Tenendo sempre aperto il pisello con le dita del piede sinistro alzò il destro mettendo il tallone sopra la cappellina scoperta e schiacciandolo appiattendola iniziò a strofinare energicamente il tallone a destra e sinistra aveva un pieno controllo di quello che faceva e del movimento, le dita ferme sul tavolino facevano da appoggio al piede e con solo il tallone riusciva a strofinarlo.. un dolore atroce io urlavo addirittura, lei si vedeva che si divertiva aveva quel ghigno sadico e mi disse : Forza caro!! O in poco riesco a farti uscire l'ultima sborratina oppure mi sa che così ti consumo la pelle del filetto fino a strappartelo ahahah!!!
Dicendo così iniziò ad aumentare il ritmo e in poco tempo iniziai a sospirare pesantemente, l'orgasmo era li, lei se ne accorse e disse : Dai ancora qualche colpo ben dato e il tuo pisellino vomiterà l'ultimo sperma rimasto ahahah!!! Lei continuava senza pietà a schiacciare e strofinare: Forza guardami!! Apri gli occhi piccolo bastardo o giuro che ti rompo qualche osso!!! Io subito aprii gli occhi e lei replicò: Guardami!! Guarda il mio piede come te lo sta riducendo!! Lei dall'alto fissandomi negli occhi coi denti stretti aumentò ancora l'andatura io sentii un dolore ai testicoli e insieme un piacere fortissimo che iniziai a schizzare le ultime gocce di sperma che avevo, la mia cappellina sanguinava un po' per lo strofinare con le calze. Dopo qualche secondo lei si fermò mi pulì e si pulì poi mi liberò e quel giorno finì cosi con la mia promessa di non toccarmi nei giorni a venire e con la loro promessa segnata sull'agenda che il prossimo incontro era dopo una settimana giusta.
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