Madre e figlia schiave leccapieid dell'amica parte 4
di
astroxman
genere
dominazione
Per contatti cicciopelliccio2@yahoo.com
Quel giorno Daniela per dimostrare tutto il suo amore e la sua devozione per Nadia decise con i pochi soldi che aveva da parte di farle un bel regalo. Comprò due speroni di oro puro sperando piacessero alla padrona e che magari lei li usasse su di lei o anche solo per uscire e farsi ammirare dai suoi amanti. Quel giorno Nadia era venuta a casa sua perché era da sola, Donatela si si spogliò nuda e si distese sotto i suoi meravigliosi piedi odorosi e cominciò a leccarli con cura e devozione. Ogni tanto Nadia solo per il piacere di farlo le dava dei forti calci in faccia con i talloni che le lasciavano evidenti segni, ma Donatella non si lamentava anzi ringraziava. A un certo punto disse:
-Padrona, Dea se mi permettete ho pensato di comprare un omaggio per ringraziarvi de avermi scelta come schiava personale.
Donatella aveva infatti sempre paura che Nadia si stufasse di lei e la scacciasse via. Tirò fuori dai pantaloni il pacchettino e con la fronte sul pavimento lo porse alla dea. Lei guardò schifata
- pensi che una dea come me abbia bisogno di un omaggio? Come sei presuntuosa
E le mollò diversi sonori schiaffoni sul viso
- no perdonate padrona certo voi non avete bisogno ma vi imploro di aprire il pacchetto.
Sempre schifata Nadia lo aprì. Quando vide gli speroni d’oro sorrise
- interessante mi mancavano. Penso proprio che li userò con te.
Si infilò i suoi meravigliosi stivali da cavallerizza di pelle e fece montare gli speroni a Donatella che leccò avidamente gli stivali che aveva lasciato a casa sua, sempre sporchi di fango e schifezze e anche merda di cavallo. Le ordinò di mettersi a quattro zampe
- adesso ti cavalcherò e vedremo se questi speroni sono adatti, disse
Salì in groppa a Donatella le mise in bocca un bastoncino legato a guinzagli che lei usava come briglie e le ordinò di camminare per la stanza. Con grande fatica ma grande piacere Donatella cominciò a muoversi a quattro zampe, e improvvisamente la padrona cominciò a sferzarla con gli speroni nel fianchi. Faceva malissimo ma Donatella era grata
- più forte cagna corri più forte - incalzava Nadia mentre Donatella cominciava a sanguinare ma non per questo Nadia si fermò anzi continuava a spingere sempre più dentro gli speroni e tirava le briglie per farle succhiare fino in fondo il bastoncino sbavando per tutta la stanza.
Fu in quel momento che la madre che era rimasta dietro l’angolo e aveva visto Nadia entrare in casa aprì la porta e vide quello che stava succedendo:
- Donatella! Nadia! Ma cosa state facendo?? Urlò disperata e sconvolta alla vista del corpo sanguinante della figlia.
Donatella sbiancò e mugolò qualcosa mamma mamma cosa fai qui?
Nadia scoppiò a ridere - cosa c’è signora puttana? Stupita di vedere sua figlia ridotta così? È lei che lo ha voluto vero Donatella? Mi ama troppo e non vuole fare altro che servirmi e subire le mie punizioni-
La madre si infuriò tirò giù Nadia dalla figlia e le urlò - smettila immediatamente! Sparisci brutta stronza.
Nessuno aveva mai osato parlare così a lei, la divina Nadia. Nadia la prese per il collo e la colpì con due sonori schiaffoni: - puttana come ti permetti? Io sono una dea e giustamente tua figlia mi venera. Credo dovresti farlo anche tu troia
La madre cercò di reagire: - non oserai…
Nadia la colpì con un calcio degli stivali appuntiti al basso ventre facendola cadere per il dolore.
- senti bene vecchia troia, ho un sacco di foto e filmati di tua figlia in queste condizioni. Anche peggio, vuoi che li diffonda sul web?
La madre singhiozzo mentre Nadia le assestò un altro forte calcio alla bocca dello stomaco
- no per favore no non distruggere mia figlia
- invece distruggerò anche te, puttana! Leccami gli stivali
- no mamma no anche tu.. gemette Donatella
La madre rimase qualche secondo con lo sguardo fisso agli stivali di Nadia poi cominciò a leccarli tutti
Nadia rise forte: -bene invece di una schiava sola adesso ne ho due! Preparatevi ai peggiori tormenti, sono la vostra dea e padrona assoluta vi ridurrò come due stracci e infilò i tacchi sul viso della madre facendola sanguinare
Quel giorno Daniela per dimostrare tutto il suo amore e la sua devozione per Nadia decise con i pochi soldi che aveva da parte di farle un bel regalo. Comprò due speroni di oro puro sperando piacessero alla padrona e che magari lei li usasse su di lei o anche solo per uscire e farsi ammirare dai suoi amanti. Quel giorno Nadia era venuta a casa sua perché era da sola, Donatela si si spogliò nuda e si distese sotto i suoi meravigliosi piedi odorosi e cominciò a leccarli con cura e devozione. Ogni tanto Nadia solo per il piacere di farlo le dava dei forti calci in faccia con i talloni che le lasciavano evidenti segni, ma Donatella non si lamentava anzi ringraziava. A un certo punto disse:
-Padrona, Dea se mi permettete ho pensato di comprare un omaggio per ringraziarvi de avermi scelta come schiava personale.
Donatella aveva infatti sempre paura che Nadia si stufasse di lei e la scacciasse via. Tirò fuori dai pantaloni il pacchettino e con la fronte sul pavimento lo porse alla dea. Lei guardò schifata
- pensi che una dea come me abbia bisogno di un omaggio? Come sei presuntuosa
E le mollò diversi sonori schiaffoni sul viso
- no perdonate padrona certo voi non avete bisogno ma vi imploro di aprire il pacchetto.
Sempre schifata Nadia lo aprì. Quando vide gli speroni d’oro sorrise
- interessante mi mancavano. Penso proprio che li userò con te.
Si infilò i suoi meravigliosi stivali da cavallerizza di pelle e fece montare gli speroni a Donatella che leccò avidamente gli stivali che aveva lasciato a casa sua, sempre sporchi di fango e schifezze e anche merda di cavallo. Le ordinò di mettersi a quattro zampe
- adesso ti cavalcherò e vedremo se questi speroni sono adatti, disse
Salì in groppa a Donatella le mise in bocca un bastoncino legato a guinzagli che lei usava come briglie e le ordinò di camminare per la stanza. Con grande fatica ma grande piacere Donatella cominciò a muoversi a quattro zampe, e improvvisamente la padrona cominciò a sferzarla con gli speroni nel fianchi. Faceva malissimo ma Donatella era grata
- più forte cagna corri più forte - incalzava Nadia mentre Donatella cominciava a sanguinare ma non per questo Nadia si fermò anzi continuava a spingere sempre più dentro gli speroni e tirava le briglie per farle succhiare fino in fondo il bastoncino sbavando per tutta la stanza.
Fu in quel momento che la madre che era rimasta dietro l’angolo e aveva visto Nadia entrare in casa aprì la porta e vide quello che stava succedendo:
- Donatella! Nadia! Ma cosa state facendo?? Urlò disperata e sconvolta alla vista del corpo sanguinante della figlia.
Donatella sbiancò e mugolò qualcosa mamma mamma cosa fai qui?
Nadia scoppiò a ridere - cosa c’è signora puttana? Stupita di vedere sua figlia ridotta così? È lei che lo ha voluto vero Donatella? Mi ama troppo e non vuole fare altro che servirmi e subire le mie punizioni-
La madre si infuriò tirò giù Nadia dalla figlia e le urlò - smettila immediatamente! Sparisci brutta stronza.
Nessuno aveva mai osato parlare così a lei, la divina Nadia. Nadia la prese per il collo e la colpì con due sonori schiaffoni: - puttana come ti permetti? Io sono una dea e giustamente tua figlia mi venera. Credo dovresti farlo anche tu troia
La madre cercò di reagire: - non oserai…
Nadia la colpì con un calcio degli stivali appuntiti al basso ventre facendola cadere per il dolore.
- senti bene vecchia troia, ho un sacco di foto e filmati di tua figlia in queste condizioni. Anche peggio, vuoi che li diffonda sul web?
La madre singhiozzo mentre Nadia le assestò un altro forte calcio alla bocca dello stomaco
- no per favore no non distruggere mia figlia
- invece distruggerò anche te, puttana! Leccami gli stivali
- no mamma no anche tu.. gemette Donatella
La madre rimase qualche secondo con lo sguardo fisso agli stivali di Nadia poi cominciò a leccarli tutti
Nadia rise forte: -bene invece di una schiava sola adesso ne ho due! Preparatevi ai peggiori tormenti, sono la vostra dea e padrona assoluta vi ridurrò come due stracci e infilò i tacchi sul viso della madre facendola sanguinare
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