Che cazzo faccio?: 9) Il nuovo capo della vacca tettona
di
Federico&Sabina
genere
dominazione
Aspetto un bel po’, almeno 40 minuti, è l’ultima ad uscire.
Mentre cammina verso di me, eccitante come sempre, mi rendo conto che le sue tettone sballonzolano più del dovuto…come …come se fosse senza reggiseno…fitta alla stomaco…
Arriva all’auto ed è evidentemente senza reggiseno; nel chinarsi per entrare intravedo sotto la giacca del tailleur i capezzoli decisamente turgidi che tendono, quasi a volerlo bucare,
il top attillatissimo e in trasparenza si intravedono le aureole completamente appiccicate al tesissimo tessuto del top dilatato da quelle morbide tettone.
– “Ma amore sei senza reggiseno?”
– “Si”
– “Come mai?”
e facendomi forza aggiungo
– “già sei eccitatante di tuo così, se poi ti togli pure il reggiseno…”
– “Non ho molta voglia di parlarne, comunque il mio nuovo capo dice che al lavoro non devo mai più portare reggiseni e me lo ha fatto togliere; idem per le mutandine”
– “Ma…ma è assurdo …non si può…ma come…”
– “Ha detto che se non accettavo, nessun problema, ero immediatamente licenziata; ecco …ho pensato che in questo momento non possiamo permetterci di non avere neanche il
mio stipendio”
– “Ma …ma…è inaccettabile…ma…”
– “Mi ha anche dato da subito un aumento di stipendio a duemila circa netti al mese, dice per le responsabilità più importanti che avrò all’interno dell’azienda a causa della
sua crescita dimensionale…ha rispecificato che se non ero d’accordo potevo licenziarmi immediatamente…ma ora andiamo prima che chiudano i negozi che devo comprarmi dei vestiti…corri
subito al centro commerciale…”
– “Come dei vestiti? Adesso? Perchè?”
– “Dai muoviti, parti che ti dico per strada”
Metto in moto e parto dirigendomi al centro commerciale
– “Dunque il mio capo dice che da domani tutti in azienda devono avere una tenuta aziendale: gli uomini ad esempio tutti in completo nero, camicia bianca, cravatta e scarpe nere…
io dovrò essere sino a che sono belle giornate con soltanto un top come quello che porto adesso, il colore posso variarlo, meglio se chiaro dice o più trasparente possibile,
e degli short jeans o in sostituzione una gonna corta jeans, meglio se con i bottoni. Tutti questi devono essere molto attillati, della misura appena giusta o meglio se una misura
in meno di quello che andrebbe bene, così dice. Il top deve essere esattamente come questo cioè le spalle devono essere completamente scoperte, sempre; e se a malapena copre l’ombelico
meglio dice, e più il seno è scoperto meglio è … Top così ne ho vari perchè me ne hai fatti comprare molti che ti piaccio proprio così, jeans o gonne corti praticamente nulla
e devo prendere qualcosa, se non troviamo nulla per domani ho solo i jeans corti quelli tutti rovinati e sdruciti…”
– “Ma e tutto questo senza reggiseno e mutandine?”
– “Si”
– “Ma come si è permesso? E tu non hai detto nulla?”
– “Ci ha radunato tutti insieme i nuovi, a me mi ha messo con i nuovi dato che era solo una settimana che ero li,
c’erano anche una ventina di persone nuove che inizieranno domani, e ha parlato davanti a tutti per tutti … quando ha detto di me mi sono così vergognata e non sapevo cosa dire, li
in pubblico in mezzo agli sconosciuti, avrei voluto sparire … poi con tono molto autoritario mi ha chiamato nel suo ufficio e li dove eravamo solo io e lui mi ha ribadito come dovevo
vestirmi, che se volevo potevo licenziarmi immediatamente e poi senza darmi tempo di rispondere è passato ad elencarmi le mie nuove funzioni,
in pratica divento da subito la responsabile amministrativa con tre persone sotto di me, aumento immediato di stipendio e prospettive di carriera … ero senza parole non sapevo che dire …
in realtà non ho detto nulla … mi vergognavo e sentivo umiliata ma allo stesso tempo pensavo a me e a noi che di quei soldi abbiamo bisogno così come di quelle prospettive…
poi mi ha messo davanti il nuovo contratto e la lettera di licenziamento e mi ha detto seccamente di firmare uno dei due e che dopo la pausa pranzo
dovevo già essere senza reggiseno e mutandine.”
– “Ma vestita così fai sesso selvaggio! Sei oscena! Non è possibile…No no no…”
– “Infatti dice che devo sempre tenere un tailleur pronto in ufficio e in alcune occasioni con persone esterne, clienti o altri, devo mettermelo così la giacca copre il seno e
la gonna normale al posto dei minishort o minigonna jeans … ma che mi avviserà lui quando ci sono queste occasioni …”
– “Ma ma, ti ha fatto avances? E’ stato volgare?”
– “No assolutamente, solo molto deciso, breve, sembrava non interessato a me … se non professionalmente, ha parlato a lungo delle mie nuove funzioni e responsabilità”
– “Ma chi è?”
– “Non lo so, non si è presentato, ha solo detto – io d’ora in poi sono il vostro capo -, ho visto sul suo biglietto da visita che c’è scritto Antonio Rastello,
ma io e tutti gli altri lo chiamiamo capo e basta…Da domani poi la parte amministrativa e direzionale si trasferisce in nuovi uffici in via Portello,
sai dove c’è il palazzo nuovo tutto a vetri, perchè non ci stiamo tutti nella vecchia sede, e quindi domani avrò un ufficio nuovo…intanto li saremo una ventina a quanto ho capito…”
– “Ma vestita così non va bene, perchè perchè?”
Vuoto allo stomaco mentre intanto siamo arrivati al centro commerciale…
Mentre lei gira per i vari negozi non posso fare a meno di pensare a quello che provocherà, a quello che potrebbe accadere, mi viene da vomitare e … ho il cazzo durissimo…
La mattina dopo la accompagno al nuovo ufficio.
Lei ha unicamente top bianco aderentissimo, una corta striscia che va da poco sopra i capezzoli all’ombelico, tesa all’estremo da quelle magnifiche tettone,
e una minigonna jeans con una fila di 4 bottoni davanti … anch’essa molto stretta e aderente che le disegna perfettamente come una seconda pelle il bellissimo culo …
stamattina si è anche completamente depilata perchè anche questo rientrava negli ordini del suo nuovo capo … non è possibile …
Ho la bocca secca, sensazioni di malessere, gelosia incontenibile e … il cazzo durissimo … non riesco a parlare … anche lei è silenziosa, tesa, percepisco il suo animo tremare,
vedo goccioline di sudore lungo il suo corpo, il suo petto … ci salutiamo in silenzio … scende … va …
La vedo entrare … rimango pietrificato in macchina, nel parcheggio … che cazzo faccio?
[PS:per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure federicoesabina.wixsite.com/sabina]
Mentre cammina verso di me, eccitante come sempre, mi rendo conto che le sue tettone sballonzolano più del dovuto…come …come se fosse senza reggiseno…fitta alla stomaco…
Arriva all’auto ed è evidentemente senza reggiseno; nel chinarsi per entrare intravedo sotto la giacca del tailleur i capezzoli decisamente turgidi che tendono, quasi a volerlo bucare,
il top attillatissimo e in trasparenza si intravedono le aureole completamente appiccicate al tesissimo tessuto del top dilatato da quelle morbide tettone.
– “Ma amore sei senza reggiseno?”
– “Si”
– “Come mai?”
e facendomi forza aggiungo
– “già sei eccitatante di tuo così, se poi ti togli pure il reggiseno…”
– “Non ho molta voglia di parlarne, comunque il mio nuovo capo dice che al lavoro non devo mai più portare reggiseni e me lo ha fatto togliere; idem per le mutandine”
– “Ma…ma è assurdo …non si può…ma come…”
– “Ha detto che se non accettavo, nessun problema, ero immediatamente licenziata; ecco …ho pensato che in questo momento non possiamo permetterci di non avere neanche il
mio stipendio”
– “Ma …ma…è inaccettabile…ma…”
– “Mi ha anche dato da subito un aumento di stipendio a duemila circa netti al mese, dice per le responsabilità più importanti che avrò all’interno dell’azienda a causa della
sua crescita dimensionale…ha rispecificato che se non ero d’accordo potevo licenziarmi immediatamente…ma ora andiamo prima che chiudano i negozi che devo comprarmi dei vestiti…corri
subito al centro commerciale…”
– “Come dei vestiti? Adesso? Perchè?”
– “Dai muoviti, parti che ti dico per strada”
Metto in moto e parto dirigendomi al centro commerciale
– “Dunque il mio capo dice che da domani tutti in azienda devono avere una tenuta aziendale: gli uomini ad esempio tutti in completo nero, camicia bianca, cravatta e scarpe nere…
io dovrò essere sino a che sono belle giornate con soltanto un top come quello che porto adesso, il colore posso variarlo, meglio se chiaro dice o più trasparente possibile,
e degli short jeans o in sostituzione una gonna corta jeans, meglio se con i bottoni. Tutti questi devono essere molto attillati, della misura appena giusta o meglio se una misura
in meno di quello che andrebbe bene, così dice. Il top deve essere esattamente come questo cioè le spalle devono essere completamente scoperte, sempre; e se a malapena copre l’ombelico
meglio dice, e più il seno è scoperto meglio è … Top così ne ho vari perchè me ne hai fatti comprare molti che ti piaccio proprio così, jeans o gonne corti praticamente nulla
e devo prendere qualcosa, se non troviamo nulla per domani ho solo i jeans corti quelli tutti rovinati e sdruciti…”
– “Ma e tutto questo senza reggiseno e mutandine?”
– “Si”
– “Ma come si è permesso? E tu non hai detto nulla?”
– “Ci ha radunato tutti insieme i nuovi, a me mi ha messo con i nuovi dato che era solo una settimana che ero li,
c’erano anche una ventina di persone nuove che inizieranno domani, e ha parlato davanti a tutti per tutti … quando ha detto di me mi sono così vergognata e non sapevo cosa dire, li
in pubblico in mezzo agli sconosciuti, avrei voluto sparire … poi con tono molto autoritario mi ha chiamato nel suo ufficio e li dove eravamo solo io e lui mi ha ribadito come dovevo
vestirmi, che se volevo potevo licenziarmi immediatamente e poi senza darmi tempo di rispondere è passato ad elencarmi le mie nuove funzioni,
in pratica divento da subito la responsabile amministrativa con tre persone sotto di me, aumento immediato di stipendio e prospettive di carriera … ero senza parole non sapevo che dire …
in realtà non ho detto nulla … mi vergognavo e sentivo umiliata ma allo stesso tempo pensavo a me e a noi che di quei soldi abbiamo bisogno così come di quelle prospettive…
poi mi ha messo davanti il nuovo contratto e la lettera di licenziamento e mi ha detto seccamente di firmare uno dei due e che dopo la pausa pranzo
dovevo già essere senza reggiseno e mutandine.”
– “Ma vestita così fai sesso selvaggio! Sei oscena! Non è possibile…No no no…”
– “Infatti dice che devo sempre tenere un tailleur pronto in ufficio e in alcune occasioni con persone esterne, clienti o altri, devo mettermelo così la giacca copre il seno e
la gonna normale al posto dei minishort o minigonna jeans … ma che mi avviserà lui quando ci sono queste occasioni …”
– “Ma ma, ti ha fatto avances? E’ stato volgare?”
– “No assolutamente, solo molto deciso, breve, sembrava non interessato a me … se non professionalmente, ha parlato a lungo delle mie nuove funzioni e responsabilità”
– “Ma chi è?”
– “Non lo so, non si è presentato, ha solo detto – io d’ora in poi sono il vostro capo -, ho visto sul suo biglietto da visita che c’è scritto Antonio Rastello,
ma io e tutti gli altri lo chiamiamo capo e basta…Da domani poi la parte amministrativa e direzionale si trasferisce in nuovi uffici in via Portello,
sai dove c’è il palazzo nuovo tutto a vetri, perchè non ci stiamo tutti nella vecchia sede, e quindi domani avrò un ufficio nuovo…intanto li saremo una ventina a quanto ho capito…”
– “Ma vestita così non va bene, perchè perchè?”
Vuoto allo stomaco mentre intanto siamo arrivati al centro commerciale…
Mentre lei gira per i vari negozi non posso fare a meno di pensare a quello che provocherà, a quello che potrebbe accadere, mi viene da vomitare e … ho il cazzo durissimo…
La mattina dopo la accompagno al nuovo ufficio.
Lei ha unicamente top bianco aderentissimo, una corta striscia che va da poco sopra i capezzoli all’ombelico, tesa all’estremo da quelle magnifiche tettone,
e una minigonna jeans con una fila di 4 bottoni davanti … anch’essa molto stretta e aderente che le disegna perfettamente come una seconda pelle il bellissimo culo …
stamattina si è anche completamente depilata perchè anche questo rientrava negli ordini del suo nuovo capo … non è possibile …
Ho la bocca secca, sensazioni di malessere, gelosia incontenibile e … il cazzo durissimo … non riesco a parlare … anche lei è silenziosa, tesa, percepisco il suo animo tremare,
vedo goccioline di sudore lungo il suo corpo, il suo petto … ci salutiamo in silenzio … scende … va …
La vedo entrare … rimango pietrificato in macchina, nel parcheggio … che cazzo faccio?
[PS:per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure federicoesabina.wixsite.com/sabina]
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