Che cazzo faccio?: 15) La vacca tettona brutalizzata dalla polizia

di
genere
dominazione

Sono nell’auto della polizia, seguiamo l’altra auto della polizia dove dentro c’è Sabina.
Arriviamo al commissariato. Vedo Sabina scendere, oscenamente sexy, tra le braccia di due poliziotti che la trascinano dentro, tra me e me penso che sembra quasi trattata
da delinquente.
Quelli con me mi portano in una stanzetta con una piccola scrivania e iniziano a interrogarmi
– “Dunque lei dice che stavano violentando sua moglie”
– “Si”
– “Beh gli altri testimoni parlano invece di una vacca in calore, e a vederla, non è che si può dargli torto. Sa che rischia una denuncia per diffamazione?”
– “Ma, ma cosa dite, chiedete a lei che è stata costretta”
– “Stia zitto, che tutte le testimonianze, a parte la sua, dicono che la tettona è una vacca in calore e lei è un cornuto. Comunque adesso andiamo a fare il confronto
direttamente con la troia, venga ci segua e stia zitto a meno che non le vengano fatte domande”
Sono sbalordito e confuso.
Vengo portato attraverso vari corridoi, poi giù per delle scale che sembrano portare ad uno scantinato, piuttosto buio, un corridoio con delle porte chiuse ai lati. Si fermano davanti a una
di queste porte, vedo un filo di luce passare da sotto la porta, sento dei gemiti dentro, dei colpi e dei gemiti.
Improvvisamente il poliziotto alle mie spalle mi afferra le braccia e me le porta dietro alla schiena
– “Stai fermo coglione”
mi dice l’altro poliziotto, e vengo ammanettato
– “Zitto coglione, parla solo se ti vengono fatte domande”
Bussano alla porta
– “Chi è?”
– “Siamo noi, abbiamo portato il cornuto”
La porta viene aperta, per un attimo rimango abbagliato dalla luce improvvisa, vengo spinto dentro.
E’ una cantina maleodorante, piena di sedie e tavolacci, ci sono in tutto 5 poliziotti in divisa dentro, tutti piuttosto corpulenti, fa caldo, umido.
Uno di essi si gira verso di me e con un ghigno mi dice, indicando alle mie spalle
– “Stiamo interrogando la tettona, vediamo cosa confessa, tu stai zitto cornuto merdoso”
Vengo spinto verso una parete dove passano dei tubi e vengo fatto girare e ammanettato ad uno di questi tubi e vedo … vedo sull’altro lato della stanza, di fronte a me
Sabina, completamente nuda, con le braccia alzate in alto, i polsi ammanettati e legati a un tubo che passa sul soffitto, la testa chiusa in una specie di maschera antigas
da cui escono solo mugolii, sembra di vetro o plastica ma è tutta appannata, le caviglie sono legate con delle corde a due travi che dal pavimento vanno al soffitto costringendo le
gambe ad essere divaricate. Ma ciò che più impressiona sono le sue tettone: gliele hanno legate alla base con delle corde strettissime e i mammelloni sembrano esplodere e sono
violacei, durissimi, le aureole non le ho mai viste così enormemente dilatate.
Uno dei poliziotti ha la camicia della divisa sbottonata e con un bastone di bambù la colpisce ritmicamente sui mammelloni strappandole ad ogni colpo dei mugolii, probabilmente
sono urla di dolore che si trasformano in mugolii attraverso quella specie di maschera, e mentre continua a colpirla seccamente sulle tettone le dice
– “Allora vacca, cosa ci racconti, ti piace eh? Ah poverina, non puoi parlare, hai la bocca bloccata, dai che dopo che ci siamo divertiti un po’ ti lasciamo confessare
che sei una troia in calore”
E continua a colpirla senza pietà sulle tettone gonfissime.
Si avvicina un altro poliziotto, con la divisa tutta sudata, e inizia ad accarezzarle col palmo delle mani i capezzoli mentre l’altro continua a bastonarle il sopra delle tettone …
dopo un po’ di questo trattamento i capezzoli si inturgidiscono in modo innaturale, le tettone sembrano dover esplodere da un momento all’altro. Il poliziotto gli afferra i capezzoloni
tra le dita e li stringe, li torce e li tira verso di se … vedo Sabina sussultare e tremare e emettere mugolii ininterrotti e ancora pù forti attraverso quella specie di maschera
– “Dai Luigi dammi gli attrezzi che le distruggiamo queste tettone, che a sta vacca le piace, eh ti piace vacca eh ti piace? Senti come mugoli tettona in calore, senti come ti sto trattando
i capezzoloni, che grandi che li hai eh, ti stai eccitando troia eh …”
e nel dire questo sta tirando a se in modo innaturale e abnorme i capezzoloni della mia Sabina deformandole le tettone già deformate dalle corde strettissime mentre l’altro poliziotto
continua a percuoterle col bambù senza pausa … Sabina muggisce continuamente … intanto un altro poliziotto prende da un tavolaccio pieno di aggeggi strani una sbarra di ferro cui sono
attaccate due morsettiere enormi … si avvicina a Sabina … il poliziotto lascia un capezzolone dalle mani e l’altro ci attacca una morsettiera, Sabina muggisce come mai …
fanno lo stesso anche all’altro capezzolone … Sabina muggisce, muggisce deve essere dolorosissimo … il poliziotto che la fustigava col bambù smette, prende dal tavolaccio una catena,
la avvolge intorno alla sbarra di ferro cui sono collegate le morsettiere, e la tira verso l’alto in modo inverosimile andando ad attaccarla ad un tubo che passa sul soffitto … le tettone
sono innaturalmente deformate con i capezzoloni tirati verso l’alto, ruotati di 90 gradi rispetto alla loro posizione naturale … è osceno … muggiti forsennati di Sabina … ho
l’impressione e il terrore che da un momento all’altro i capezzoli si stacchino dalle tettone … muggiti …
– “Secondo me sta troia gode …”
dice uno dei poliziotti accarezzandole la fica con la mano … tutti i 5 poliziotti sono intorno a lei e le accarezzano il corpo, le toccano le tettone oscenamente deformate con commenti
osceni
– “Dai mettiamole in fica qualcosa che questa vuole godere”
Vedo uno dei poliziotti che dal tavolaccio prende un grande fallo, è un vibratore perchè lo sento ronzare, e inizia a strofinarglielo sul clitoride inginocchiandosi davanti a lei.
– “Hey Mario questa mi ha eccitato, spostati che le schiaffo in fica un cazzo vero … dai che me la scopo in piedi così le facciamo sballonzolare un po’ queste tettone … vediamo un po’ …”
Lo vedo aprirsi la patta dei pantaloni, tirare fuori un uccellone già turgido, la prende per i fianchi, si china un po’ sulle ginocchia e … glielo sbatte dentro … inizia a montarla su e giù
su e giù su e giù … Sabina mugola sempre di più ininterrottamente perche il movimeno del tipo che la fotte le fa oscillare il corpo, le tettone che vengono se possibile ancora più
dolorosamente tirate dalle morsettiere
– “Mmmmmmhhhhh ma la troia è un lago ragazzi … ma questa è proprio in calore … mmmmhhhhh che bella fica che hai … mmmmhhhhh ti piaceeee ehhhh vaccaaaa … mmmmhhhhhh”
Mentre continua a fottersela tenendola ben stretta per i fianchi altri due poliziotti iniziano ad attaccare ai mammelloni deformati delle mollette, dappertutto … Sabina mugola
emettendo suoni lancinanti …
– “Mmmmmhhhhh vaccaaaaa godooooooo sborrrroooooo siiiiiii”
Il poliziotto si blocca, irrigidito, le sta sborrando in fica … ancora qualche sussulto … estrae il cazzone … si vede la sborra colare dalla fica di Sabina
– “Mmmmmhhhh che sborrata ragazzi, questa ha una fica da paura”
– “Dai spostati adesso che me la lavoro un po’ io”
Dice il poliziotto più grosso di tutti.
Le stacca le morsettiere, di colpo le tettone ricadono giù, sono completamente viola … i capezzoli enormi, enormi …
Una ad una le stacca tutte le mollette. Poi si mette alle sue spalle, tra lei e il muro e abbracciandola da dietro con le sue manone inizia ad accarezzarle le tettone … ogni tanto
le stringe facendo muggire di dolore Sabina …
– “Mmmmmhhhhh che dure che sono, ma possiamo renderle ancora più dure … che dici troia se stringiamo ancora di più le corde?”
Vedo Sabina fare forsennatamente di no con la testa, mentre lui continua a palparle da dietro le tettone gonfie all’inverosimile con sempre maggiore brutalità … muggiti di Sabina …
– “Dai Luigi stringi un po’ di più quelle corde, ti dico io quanto mentre la palpo a questa vacca”
Quello che si chiama Luigi lo vedo avvicinarsi davanti a lei e armeggiare sulle corde alla base delle tettone … Sabina inizia a muggire come mai aveva fatto sinora mentre il tipo
che la abbraccia da dietro i mammelloni a piene mani dice
– “Bene così, ancora un po’ Luigi, dai stringi ancora un po’…mmmmhhhhh, dai ancora un po’ … mmmmhhhh … ancora un po’ dai … ti spacchiamo queste tettone vacca in calore …
dai ancora un po’ … oh si così è perfetto perfetto … ok così … oh si così”
Luigi si allontana, il tipo la accarezza voluttuosamente da dietro ancora per un po’ … poi si stacca e dice
– “Scudisciatele per bene quelle belle tettone, mentre preparo gli attrezzi”
Immediatamente due dei poliziotti iniziano a colpirle le tettone, i capezzoloni, con i bambù … Sabina muggisce, sussulta nonostante sia legata sembra dover strappare le corde per i
sussulti ad ogni colpo che riceve … le tettone sono gonfie all’inverosimile, completamente viola, le aureole gigantesche i capezzoloni enormi e continuano a venir frustati con forza
dai due poliziotti … L’energumeno intanto è sul tavolo con i vari attrezzi che armeggia.
Vedo che apre un grande barattolo e lo rovescia sul tavolaccio, una miriade di puntine da disegno colorate.
Poi prende dei cerchi di plastica grandi come il palmo della mano … gli toglie una specie di coperchio e rimane un cerchio pieno di fori … nei fori infila le puntine da disegno e
poi rimette il coperchio ottenendo un cerchio liscio su un lato e con una quindicina di puntine dall’altro … ne fa un altro così … ho un brivido intuendo cosa vuole fare … poi prende
del nastro adesivo … si avvicina a Sabina che sta continuando a mugolare, muggire, sussultare sotto i colpi continui e ininterrotti sui suoi mammelloni …
– “Spostatevi adesso”
dice agli altri due poliziotti … per un attimo Sabina ha un momento di pausa … intanto uno dei poliziotti si è seduto su una sedia a guardare e si sta masturbando lentamente.
L’energumeno le sfiora con le dita la pelle delle tettone, Sabina ha un sussulto, deve essere sensibilissima e dolorosissimo solo lo sfiorare … inizia a sfiorarle appena appena i capezzoli e
Sabina sussulta, sussulta …poi prende uno dei cerchi con le puntine inizia a sfiorarle il capezzolo e l’aureola con le puntine … sfiora, sfiora … ogni tanto spinge un po’ … muggiti
di Sabina … inizia a premergli il cerchio sull’aureola, muggiti selvaggi di Sabina, preme, lentamente preme, è sconvolgente … poi prende il nastro adesivo e fissa il cerchio con le
puntine sopra all’aureola con due nastri di adesivo sulle tettone a croce, tirando per bene il nastro … Sabina sembra perdere il controllo … poi fa lo stesso con l’altra tettona e l’altro
cerchio. Immagino le puntine che penetrano la carne delle tettone di Sabina che continua a muggire forsennatamente …
Il poliziotto energumeno ha fatto tutto questo con estrema delicatezza e dolcezza rispetto al trattamento sin qui subito dalla mia donna … a questo punto ritorna alla sue spalle, tra
Sabina e il muro e con le sue manone la abbraccia da dietro afferrandole i mammelloni, e inizia a stringerla a se, lentamente, lentamente ma con forza sempre maggiore, senza pietà …
le puntine stanno penetrando le tettone della mia Sabina, lui stringe stringe le tettone gonfie all’inverosimile, bucandole a fondo con le puntine, piango mentre Sabina muggisce, e mi
rendo conto di avere il cazzone durissimo, sono eccitato … il poliziotto energumeno mentre la stringe sempre più a se con i mammelloni che non si capisce come
non siano ancora esplosi e bucati dalle puntine da disegno, inizia a baciarla e leccarla sul collo mentre Sabina mugola e muggisce senza tregua … poi la molla
– “Vacca mi hai eccitato, ora ti inculo”
dice, si tira giù i pantaloni, si china un po’ dietro di lei e armeggia un po’ … immagino stia cercando di infilarle il cazzone in culo …
– “Luigi vieni qui e allargale il culo”
Vedo il poliziotto che si chiama Luigi avvicinarsi davanti a lei, inginocchiarsi e abbracciarla prendendole le chiappe con le mani e allargandogliele … sento l’energumeno sospirare,
evidentemente sta iniziando a penetrarla in culo …
– “Mmmmmhhhhh ecco si, ecco si … troia lo senti il mio cazzo nel culo? Lo senti?”
Sabina mugola, l’energumeno inizia a muoversi ritmicamente su e giù su e giù la sta inculando, e mentre la incula la riabbraccia le riafferra le tettone, muggito selvaggio di Sabina…
questa volta la stringe a se senza ritegno, non capisco come sia possibile, se la incula selvaggiamente stringendola brutalmente e bestialmente per le tettone gonfie all’inverosimile per la
legatura e bucandole con le puntine da disegno schiacciate tra le sue manone e i mammelloni … il poliziotto che si masturbava sborra tra le sue mani … l’energumeno continua a fotterla
sempre più violentemente in mezzo ai muggiti di Sabina sino a che lo vedo irrigidirsi nell’orgasmo mentre si scarica le palle nel culo della mia Sabina emettendo suomi gutturali di piacere …
– “Ahhhhhhh che sborrata ragazzi, questa è una vacca da monta da sogno, minchia che culo stretto che c’ha sta lurida tettona”
e sfilando il suo cazzo ancora gocciolante dal culo della mia femmina dice
– “Dai è tutta vostra ragazzi, spaccatela e poi vediamo se confessa”
Mentre lui si allontana esausto e si siede su una sedia col cazzo a penzoloni, i due poliziotti che ancora non avevano sborrato si avvicinano a lei.
Sabina ha un attimo di pausa, la vedo respirare affannosamente, quasi a riprendere fiato.
Uno dei due lo vedo prendere il bambù, si posiziona al suo fianco e … szack un colpo secco sulle natiche di Sabina, szack, szack, colpi secchi e regolari sulle chiappe della mia donna …
Sabina sussulta e mugola ad ogni colpo.
L’altro poliziotto intanto si mette davanti a lei, vedo la sua schiena, la sua divisa completamente impregnata di sudore, e inizia a toglierle, meglio strapparle, i cerotti che tenevano
attaccati i cerchi con le puntine ai suoi seni, rimangono le aureole coperte e infilzate dai cerchi … poi afferra i cerchi e li estrae … ecco ricomparire i capezzoli e le aureole …
si vedono i segni dei buchi nella carne ma con mia grande sorpresa non c’è sangue, le tettone sono completamente violacee e livide, le sfiora pian piano con le sue mani facendo muggire la
mia Sabina mentre l’altro continua imperterrito a, szack, szack, szack, martoriarle le chiappe col bambù.
Poi inizia a slegare le corde che le stringono inverosimilmente le tettone … ci mette un po’ di tempo, fa tutto molto lentamente sino a liberarle completamente le tettone che riprendono
all’incirca la loro forma normale cadendo un po’ verso il basso … si vedono chiaramente i segnacci alla base delle mammelle delle corde che sino a un attimo prima le hanno strette in
modo bestiale …
Il poliziotto le prende con entrambe le mani una tettona alla base e inizia a massaggiarla dalla base sino al capezzolo … più che massaggiarla sembra stia impastando la pasta …
sembra quasi le voglia allungare, lo fa con vigore, Sabina mugola e muggisce, deve essere doloroso … poi all’improvviso mentre con una mano sorregge il mammellone da sotto stacca l’altra
mano e la colpisce sonoramente sopra la tettona con un ceffone, sussulto e muggito immediato di Sabina, e via con un altro ceffone violento sulla parte superiore della tettona, e ancora, ancora
almeno una ventina di ceffoni violenti a squassare la tettona … poi smette per un attimo, sembra un momento di pausa ma l’altro poliziotto continua imperterrito a dare scudisciate
regolari sulle chiappe … ecco che inizia con lo stesso lavoro sull’altra tettona, Sabina continua a muggire, le tettone trattate così sono ancora più gonfie del normale … quello che
le sta torturando la tetta dice
– “Questa ho voglia di fottermela alla pecorina, dai sleghiamola”
Sabina ha finalmente una vera pausa, respira affannosamente, mentre i due iniziano a slegarla completamente … è libera, nel girarsi un po’ vedo le natiche della mia Sabina completamente livide
per le scudisciate … uno dei due armeggia su quella specie di maschera antigas e gliela toglie, compare il volto bellissimo e sfinito della mia Sabina, gli occhi pieni di lacrime
e il viso solcato di pianto, il trucco completamente sfatto, in bocca ha una pallina rossa tra i denti legata da una corda che le corre dietro la nuca, della bava le cola dai fianchi della
bocca …
Uno dei due poliziotti la accarezza dappertutto sussurrandole apprezzamenti osceni. E’ evidente che i mammelloni di Sabina devono essere molto doloranti perchè ogni volta che vengono
accarezzati, anche dolcemente o anche solo sfiorati scatenano muggiti e contorsioni in Sabina, e non sempre sono solo sfiorati o dolcemente accarezzati! Stessa cosa avviene al solo
contatto con le natiche che vengono spesso schiaffeggiate dal poliziotto con sghignazzate e commenti osceni di tutti.
L’altro poliziotto, si avvicina al tavolaccio con tutti gli attrezzi, ci pensa un po’ su e poi prende due grandi scatole di plastica bianca, devono essere abbastanza pesanti da quello che vedo
e contengono qualcosa di metallico perchè sento tutto un tintinnio … dice, rivolgendosi ai tre poliziotti che hanno già sborrato e che stanno assistendo alla scena
– “spostatemi qui al centro quel tavolo”
indicandone uno nella stanza di legno chiaro, piuttosto stretto e senza nulla sopra.
Lo prendono e lo posizionano col lato corto proprio davanti a me.
Il poliziotto prende le due grandi scatole e ne rovescia il contenuto su di esso: centinaia di puntine da disegno di tutti i tipi ricoprono il tavolo, alcune cadono per terra, il tavolo
è quasi completamente ricoperto dalle puntine …
– “Hey vacca vieni qua”
L’altro poliziotto che se la stava palpando la porta li tra lui e il tavolo, poi si posiziona davanti a lei, Sabina è a sandwich in mezzo ai due poliziotti in divisa, entrambi si tirano
giù completamente i pantaloni facendo emergere due cazzoni già ben in tiro e ben eccitati, quello dietro di lei di dimensioni considerevoli, le portano le mani dietro la schiena e la
ammanettano, poi quello dietro di lei le slaccia la corda che le tiene legata la pallina in bocca
– “Hey vacca, ora ti libero la bocca che dobbiamo usarla”
il tipo davanti a lei non appena lei sputa la pallina e prova a respirare a pieni polmoni attacca la sua bocca a quella di Sabina e inizia a limonarla, sembra quasi una ventosa a
sentire i rumori delle lingue e delle salive, la sta respirando … intanto l’altro dietro di lei armeggia col suo cazzone piazzandolo e strofinandolo tra le chiappe di Sabina …
– “Dai fammela scopare adesso, e tu vacca ciucciagli l’uccello mentre ti sbatto, fallo godere vacca”
Il poliziotto smette di limonarla e fa il giro del tavolo posizionandosi dietro di esso col cazzo svettante, il poliziotto dietro di lei la spinge sulla schiena per farla chinare a
90 gradi e fottersela alla pecorina, ma in questo le sue tettone vanno a finire proprio sopra il tavolo pieno di puntine … Sabina sussulta, emette un urlo e fa uno sforzo per tenersi su
ma il poliziotto davanti a lei oltre il tavolo le afferra la nuca e le spinge la testa sul suo uccellone infilandoglielo senza ritegno in bocca e iniziando a pomparla lasciandola senza fiato,
quello dietro di lei la spinge giù sulla schiena e le tettone si schiacciano sul tavolo, infilzandosi in decine di puntine, e inizia a fottersela da dietro con foga al punto che il
tavolo sobbalza e le tettone di Sabina, schiacciate sul tavolo dal loro peso e dalla pressione delle manone del poliziotto sulla sua schiena,
si muovono strusciando su di esso avanti e indietro continuando a infilzarsi in puntine continuamente, è selvaggio e brutale il
tutto, Sabina vorrebbe urlare ma ha il cazzone dell’altro in bocca e si sentono solo muggiti intorno al cazzo del poliziotto che se la scopa in bocca, muggiti che hanno il solo
effetto di eccitare ancora di più quelle bestie … e anche il mio cazzone è durissimo …
– “Vacca troia sei tutta bagnata, sei fradicia, puttana tettona ti piace ehhhh?”
– “Siiii cosììì che bocca che haiiii, siiiii siiii”
– “GGGHHHHHHHHHHHHH MMMGGGNNNGGHHHHHHHHH AAHHHHHHNNGGGGGHHHHH”
– “Eh puttana tettona ti piace quello che ti stiamo facendo alle tue tettone da sborra eh eh?
– “NNNNGHHHHHHHH MMMMGGGGNNNGGGGGHHHHHHAAAAAHH AHHHNNNGGGHHHHANNNGGGHHHH”
– “Mmmmhhhhhh quanto è calda e che culo che ha”
E quello che se la sta fottendo da dietro inizia a schiaffeggiarle il culo mentre se la scopa, deve essere dolorosissimo, Sabina sussulta e muggisce e il tipo che le ficca il
cazzo in bocca deve afferrrarla per la nuca per impedirle di lasciare il suo cazzo … le tettone ormai sono impregnate di puntine da tutte le parti e continuano a strusciare
selvaggiamente e brutalmente su quel tavolaccio ricoperto di puntine da disegno di tutti i tipi …
Intanto anche gli altri tre poliziotti si sono avvicinati a vedere da vicino, uno si è inginocchiato, all’altro lato del tavolo rispetto a me, per vedere meglio quello che accade
a quelle tettone e, eccitatissimo da quello che vede, il porco inizia a masturbarsi, hanno evidentemente di nuovo tutti i cazzi in tiro
– “Mmmmhhhhhhh siii siiii cosìììììì sentiii come ti fotttoooooo vaccaaaaa siiiiii mi faiiiii godereeeeee siiiii tettonaaaaa siiiii”
il poliziotto la pompa con così tanta foga, ha perso ogni controllo, evidentemente sta per sborrarle dentro, è una bestia, un animale da quanto la fotte brutalmente al punto
che si rovescia il tavolo mentre le sborra in fica urlando
– “Vaccaaaaaaaa sborrroooooooo ti mettoooo in cintaaaaaaa vacccaaaaaaa sborrrooooooo”
Sabina finisce in ginocchio per terra, il poliziotto col cazzone ancora gocciolante di sborra dietro di lei la tira per i capelli, le sue tettone sono davanti a me ricoperte di
puntine da disegno che le si sono infilzate ovunque, non ho tempo di osservarle il volto che l’altro poliziotto le si piazza davanti e le reinfila il cazzone in bocca …
quello dietro di lei continua a tirarla per i capelli all’indietro mentre quello davanti se la scopa in bocca come se la scopasse in fica … è violento, osceno brutale … ma uno
dei poliziotti osservandomi dice
– “Hey guardate il cornutone, è eccitato”
– “Hey vacca da latte, guarda il tuo cornutone come si eccita a vederti così, dai fallo godere”
– “Troia, adesso allora molla il mio cazzo e prendi quello del cornutone, che voglio sborrarti in fica anche io, voglio ingravidarti anche io vacca da monta che non sei altro”
Si sposta, uno dei poliziotti mi tira giù i pantaloni, è tutto così confuso, sono sempre con le mani ammanettate dietro alla mia schiena legate a un tubo … Sabina, la
mia Sabina, viene spinta verso di me, è oscena con le sue tettone martoriate infilzate da decine e decine di puntine da disegno, il viso rigato da lacrime ma è solo un attimo
in cui i nostri sguardi si incontrano perchè viene subito spinta giù
– “Troia, ciuccia il cazzo al tuo cornutone, ciuccialo e senti quanto si è eccitato a vederti trattata così, bel pezzo di merda che ti sei presa come maritino”
– “Vacca di uomini come noi avevi bisogno, di cazzi veri”
Intanto il poliziotto si è posizionato dietro di lei e dai sussulti che sento della sua bocca sul mio cazzo è evidente oltre a quello che vedo che ha iniziato a pomparla furiosamente
– “Ti piace eh essere trattata così eh vacca? Minchia quanto sei fradicia, hey questa qua è proprio una cagna in calore ragazzi”
Sento le sue tettone sballonzolare alle spinte selvagge di quello che se la sta fottendo, le sento sbattere sulle mie cosce, sulle mie palle mentre me lo ciuccia voracemente,
sento il freddo e il metallo delle puntine infilzate nelle sue tettone che mi colpiscono … intanto uno dei poliziotti si è posizionato sotto di lei e le sta
attaccando qualcosa ai capezzoloni, sembrano dei morsetti con dei grandi pesi attaccati, che tintinnano come campanacci nelle oscillazioni brutali di quelle tettone
– “Ahahahah sentite la vacca con i campanacci … una vera vacca da mungere, una vera vacca da latte”
La cosa è così brutale, così eccitante che non resisto e inizio a sborrare, vergognandomi, in bocca alla mia Sabina … lei continua a ciucciarmelo come una ventosa, sento la sua lingua
passare voluttuosamente sulla mia cappella leccando ogni goccia del mio sperma che continua a fuoriuscire dentro la sua bocca, poi si stacca e vedo rivoli del mio sperma che le
colano dai lati della bocca … ora ha la bocca libera e inizia a mugolare, non è indifferente alle penetrazioni profonde e brutali del poliziotto che se la sta fottendo alla
pecorina senza alcun ritegno, tenendola stretta per i fianchi … le tettone oscillano vorticosamente, tintinnio continuo dei campanacci attaccati ai capezzoloni …
– “Vaccaaa vaccaaaa senti come ti fotto? Lo senti il mio cazzoneeee? Vaccaaaaa”
– “Mmmmhhhhh ahhhhhhh mmmhhhhhh siiiiii mmmhhhhhh”
– “Ti piace eh? Dimmi che ti piace vacca”
– “Siiii mmmmhhhhh siiiiii mmmhhhhhhhh, ancoraaaaa siiiiiii, mmmmhhhhhhh mmmmhhhhhhh oooohhhhhh”
– “Lo senti cornutone quanto è vacca eh? Ora te la ingravido per bene oh siii oooohhhh siiiiiii ohhhhh siiiiii vengoooooooo ti riempioooo tuttaaaaaa ooooohhhhhhhh”
Lo vedo incurvarsi e irrigidirsi mentre le sborra dentro anche l’anima …
Gli altri tre poliziotti sono li con i cazzi in tiro che si masturbano …
– “Dai che vogliamo usarla di nuovo, che dite se le scopiamo le tettone da mungere? Ohh si”
– “Dai libera il cornutone, hey cornutone ora ti inginocchi davanti a lei e le togli tutte le puntine da disegno da quelle tettone da mungere che poi ce le scopiamo, dai muoviti”
Sento uno che mi libera le mani dalle manette, vengo spinto a terra davanti a lei, davanti a quelle martoriate enormi tettone violacee
– “Dai muoviti cornuto, muoviti che se aspetti ancora un po’ mi sborro tra le mani e voglio sborrarle tra le tettone”
Inizio una a una a estrarre le puntine, alcune sono appena infilate altre sono proprio infilate completamente, alcune sono corte altre sono lunghe, vedo i buchi che rimangono,
stranamente non c’è sangue, a molte estrazioni le tettone sobbalzano e i campanacci tintinnano, Sabina soffre, la sento emettere gridolini di dolore ogni tanto …
– “Muoviti muoviti muoviti”
– “Ohhhh non resisto più”
Vedo uno dei tre poliziotti che si avvicina a Sabina, la afferra per la nuca, le schiaffa il cazzone in bocca, fa un due tre spinte e inizia a sborrarle in bocca insultandola
oscenamente …
– “Dai muoviti cornuto”
mi sento colpire sulla schiena da qualcosa, mi stanno picchiando con i bambù … accellero le operazioni di estrazione delle puntine, prima facevo attenzione a non farle male,
ora non più mi sbrigo, finisco, non appena finisco vengo spinto per terra su un lato e immediatamente un bestione si posiziona davanti a lei inginocchiata, le afferra le tettone
doloranti, ci schiaffa in mezzo il suo cazzone straordinariamente eccitato e inizia a fottersela tra le tette selvaggiamente mentre Sabina mugola e muggisce per il dolore
della violenta presa di quelle tettone martoriate … ci vuole poco perchè il poliziotto le sborri tra le tette e sul collo tutta la sua sborra … viene immediatamente
sostituito dall’altro che se possibile le fotte le tettone ancora più brutalmente in mezzo a un delirio di tintinnii dei campanacci urla oscene, insulti volgari di tutti
alla mia Sabina, muggiti di dolore, sino a sborrare anche lui in mezzo a quei mammelloni …

Siamo tutti distrutti, sudati, nell’aria c’è puzza di sudore, puzza di maschio, puzza di sesso, Sabina è oscena, ricoperta ovunque di sborra, con le tettone martoriate, violacee,
il culo livido …
Il poliziotto energumeno lo vedo prendere un telefono
– “Si qui siamo pronti, potete venire per l’interrogatorio”
dice a qualcuno dall’altra parte del filo
– “Adesso scendono per l’interrogatorio, prepariamo la vacca”
Uno dei poliziotti mi prende e mi riammanetta al tubo.
Tre poliziotti si mettono ad armeggiare su un grande tavolaccio. Ci rovesciano sopra molti contenitori di puntine da disegno ricoprendolo completamente.
Poi piazzano vicino alle due estremità del tavolo delle specie di gogne, poi senza dire nulla vanno dalla mia Sabina, la afferrano per le ascelle e per i piedi e la
portano verso il tavolo, vedo Sabina che urla e si divincola ma non c’è nulla da fare. Le gogne sono molto più alte del piano del tavolo e Sabina viene legata per i piedi
ad una gogna e per i polsi con le braccia allungate oltre la testa all’altra gogna. E’ a pancia all’ingiù sospesa sopra il tavolaccio … le tettone sballonzolano in basso
sfiorando il piano del tavolo, toccando appena appena le punte delle puntine da disegno … con mio grande terrore vedo due poliziotti posizionarsi a fianco di ciascuna gogna
e prendere in mano una specie di manopola che non avevo notato prima, evidentemente girandola si può alzare o abbassare il livello della gogna, il livello di dove è legata
Sabina.
Il poliziotto energumeno attacca qualcosa alla presa della corrente, è uno strano oggetto su un tavolo vicino, sembra quasi un grande accendisigari di forma rettangolare, poi prende
un rettangolo di metallo che non vedo bene e lo mette dentro quella specie di accendisigari …
In quello si apre la porta ed entrano altri due poliziotti insieme a Cozza …
Uno dei due si posiziona ghignando davanti a Sabina sedendosi su una sedia proprio di fronte a lei, il suo viso e quasi attaccato a quello di Sabina, la guarda la osserva
sempre ghignando e all’improvviso le sputa in faccia e poi le dice
– “Allora, qui pare proprio che ci sia una vacca da monta, una vacca in calore, una tettona da mungere che ha portato ad ingiuste accuse al Cozza qui presente da parte
di quel cornutone la”
indicando me
– “Allora come la mettiamo? Lei cara vacca ha goduto? Dica la verità altrimenti potrebbe essere accusata di falsa testimonianza”
La guarda dritta negli occhi e ripete la domanda
– “Allora ha goduto?”
Balbettando Sabina risponde
– “SSSSSi”
– “Bene”
dice lui
– “Ma dobbiamo accertarci che lei dica la verità”
e fa un cenno agli altri, che iniziano a girare le manopole, Sabina inizia ad abbassarsi, le tettone iniziano a schiacciarsi sul tavolo infilzandosi…
– “Nooooo noooooo nooooo”
– “Stia zitta vacca, abbassate tutto”
Sabina urla ma non serve a nulla e viene abbassata sino ad essere completamente distesa a pancia all’ingiù sul tavolaccio ricoperto di puntine,
le più martoriate sono le tettone schiacciate dallo stesso peso di Sabina … vedo che Sabina cerca di mantenere sollevate alcune parti del corpo
ma proprio per evitare questo i due poliziotti che hanno abbassato le gogne iniziano ad allontanarle dal tavolo, stirando e sdraiando completamente il corpo di Sabina sul tavolaccio.
– “Bene vacca, penso che così sia più a suo agio, allora mi dica: a lei piace essere fottuta dal qui presente Cozza?”
– “Nggghhhhhhh”
– “Risponda o si o no”
– “SSSSSSi Nghhhhhhhh”
– “Oh bene bene, dunque le accuse sono infondate e il cornutone laggiù ha commesso un reato, che dice vacca da monta chiudiamo un occhio per quel cornutone o
gli facciamo passare dei guai?”
– “Nnnngghhhh chiudiamo nnnghhhhhh occhio nnnnghhhhhh”
– “Beh la sua opinione è importante ma chi deve decidere è la parte lesa, cioè Cozza, lei Cozza cosa dice?”
– “Amore mio, sei la mia vacca, dimmelo che sei la mia vacca, dimmelo davanti a tutti amore mio”
– “Nnnghhhhhh Cozza sono nnnghhhhhh la tua nnnghhhhhhh vacca siiiii ngghhhhh”
– “Molto bene direi che si può chiudere un occhio”
dice Cozza, e aggiunge
– “La vacca da monta è mia quindi adesso la marchio, e il cornutone la sarà libero. Amore mio adesso ti marchio definitivamente”
Lo vedo abbassarsi al suo volto piangente e darle un bacio sulle labbra. Poi prende la pallina rossa di prima e gliela mette dolcemente tra i denti
legandogliela poi stretta dietro la nuca, lo vedo prendere con le mani Sabina dolcemente per le guance e sollevarle la testa che è sospesa nel vuoto,
il resto del corpo è sdraiato sul tavolaccio di puntine, e baciarla ripetutamente sulla fronte … fa un segno al poliziotto energumeno che estrae dalla
specie di accendisigari la tavoletta di metallo … nell’andare verso Sabina passa davanti a me e vedo che è un timbro incandescente con scritto sopra
VACCA DA MONTA
e mentre Cozza tiene la testa di Sabina tra le sue mani baciandola sulla fronte l’energumeno le spinge il timbro incandescente sulla natica marchiandola per
sempre VACCA DA MONTA tra i muggiti e sussulti selvaggi della mia Sabina, e gli epiteti osceni dei poliziotti …

[PS: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure federicoesabina.wixsite.com/sabina]
scritto il
2024-07-12
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