Avventura con la cognatina 3

di
genere
incesti

Dopo l’ultima avventura purtroppo passarono settimane intere, perché il padre della mia compagna ebbe un infarto e dovette stare a casa per tanto tempo dal lavoro, quindi in casa loro non c’è più stato un attimo di privacy.
Con la mia compagna la vita sessuale era sempre la stessa forse ancora più attiva dopo le mie avventure con sua sorella, ero e sono sempre eccitato, la scopo dovunque capiti ma tutto questo, si mi piace ma al momento avevo solo in testa sua sorella e perché no ancora sua mamma dopo quello che ho visto.
Durante una cena con la loro famiglia dopo mi pare due o tre settimane dall’infarto del padre mi venne chiesto una cosa assurda che accettai immediatamente.
Io, il padre della mia compagna e loro zio (il cognato brasiliano di loro madre) stavamo grigliando fuori mentre le donne stavano imbandendo il tavolo in giardino, al che loro padre se ne esce fuori con “Antonio che ne diresti di andare tu a Parigi con le mie donne settimana prossima, io purtroppo non posso ancora viaggiare nelle mie condizioni e non voglio che si perdano questo viaggio organizzato da quasi un anno per colpa mia”, io li per lì non sapevo cosa rispondere, un viaggio gratis a Parigi per 20 giorni in compagnia delle uniche tre donne che voglio scoparmi sulla faccia della terra, CAZZO SI.
Accettai, ovviamente mi resi disponibile di pagare almeno il volo ma loro padre non accettò (stanno bene a livello economico, il padre è un dirigente di banca, la madre è una commercialista, la mia compagna stava facendo carriera in una azienda come pupilla di una dirigente che se l’era presa sotto la sua ala e sua sorella invece aveva appena finito le superiori quindi si stava godendo l’estate, io sono un personal trainer e un pugile semiprofessionista).
Quella sera il padre diede la notizia alle sua donne come dice lui e tutte presero la notizia molto bene, mangiammo bevemmo, ad un certo punto della serata, non ricordo bene l’ora ma era tardi, dovetti andare in bagno, quindi entrai in casa salì le scale e mi diressi in bagno.
Tirai giù la patta e tirai fuori il cazzo per pisciare, ad un certo punto sentì la porta del bagno aprirsi, “amore aspetta un attimo finisco e ti lascio il posto” (pensavo fosse la mia compagna era solita entrare in bagno quando stavo pisciando), non ricevetti risposta. Con il cazzo ancora in mano sentì una presenza dietro di me, vedo una mano prendermi il pisello e la riconobbi subito, era la mano della madre della mia compagna.
“Antonella cazzo fai, sono il ragazzo di tua figlia” glielo dissi con poca convinzione anche perché il cazzo nella sua mano stava crescendo e si stava indurendo, “quando scopi Sofia però non sei il ragazzo di Vanessa, poi secondo te non ti ho visto mentre mi spiavi quando mi masturbavo qualche settimana fa, da quando mio marito ha avuto l’infarto non mi guarda nemmeno più per paura di averne un altro”, detto questo inizia a segarmi lentamente, poi sempre più veloce e con intensità, però quando ero quasi al culmine si blocca, “sarà bello averti tutto per noi per 20 giorni”, mi lascia il cazzo e se ne va.
Ero rimasto senza parole, non sapevo cosa fare, quindi rimasi lì qualche minuto anche per far passare l’erezione poi tornai giù insieme a tutti.
Nei giorni successivi cercai di spostare tutti gli appuntamenti di coaching che avevo e tutti gli allenamenti, da tornato dalla vacanza il mio allenatore mi disse che mi sarei dovuto impegnare il doppio perché a fine anno avrei avuto un match decisivo che mi avrebbe fatto passare a professionista.
I giorni passavano, continuai a scopare con Vanessa e a segarmi su sua sorelle e sua madre, ed in un batter d’occhio era il giorno della partenza.
Caricammo tutte le valigie sulla bmw del padre della mia compagna gentilmente prestata per andare a Malpensa, anche perché la targa registrata per il parcheggio super costo che avevano prenotato era quella di quella macchina, non potevano fare diversamente.
Il viaggio passò nella calma e normalità più assoluta, io guidavo, la mia compagna alla mia destra e sua sorella con la madre erano dietro, arrivati all’aeroporto parcheggiamo la macchina, facemmo tutti i controlli e ci accomodammo in lounge ad aspettare il nostro volo.
Vi salto tutta la parte del viaggio in aereo e dell’arrivo a Parigi perché non succedette niente di particolare tranne che ovviamente la mia valigia andò persa per circa cinque dei venti giorni di permanenza, ma va bene così.
Arrivammo in un Hotel cinque stelle superior in piena vista tour Eiffel, ma ero abbastanza innervosito per lo smarrimento della mia valigia, la stanza era enorme, aveva un salottino centrale e due camere da letto ai lati, una per me e Vanessa e l’altra per Sofia e Antonella.
Vanessa si propose di andare a prendermi dei vestiti per cambiarmi e sua madre l’accompagnò, Sofia invece disse che era stanca per il viaggio e andò in camera sua, salutai la mia compagna con un bel limone davanti a sua mamma e le vidi uscire, sua madre mi fece l’’occhiolino e mimò una pompa con al bocca e la mano e se ne uscì anche lei.
Mi stesi sul letto ed ero arrabbiato con la compagnia aere, accesi la tv ma non trovai niente di interessante, anche perché di francese sapevo dire solo buongiorno.
Avevo lasciato la porta aperte della mia stanza quando vidi quella della camera di Sofia aprirsi, era completamente nuda, uno spettacolo magnifico per i miei occhi. “Poverino, sei arrabbiato, forse conosco un modo per fartela passare”, mentre lo dice continua ad avvicinarsi e sentivo il cazzo esplodermi nelle mutande.
Iniziai a spogliarmi velocemente tanto da sembra la persona più goffa sulla terra, lei era lì all’inizio della stanza, appoggiata allo stipite della porta con le mani dietro la schiena, si avvicinò e mi fece vedere un dildo di gomma rosa.
“Sofia, cosa pensi di fare?!” Glielo dissi un po’ preoccupato che volesse usarlo su di me, “tranquillo non è per te, è per me, ma per ora lo appoggio qui sul letto con noi” mentre parla sale sul letto mi prende il cazzo in mano e inizia a segarlo, lentamente senza fretta e con tanta passione, poi si sdraia di schiena davanti a me e mi porge un piede, vedo che si è fatta la piedi cure, inizio a baciarlo e leccarlo, le succhio l’’alluce e poi mi porge l’altro, faccio la stessa cosa.
Mi prende il cazzo in mezzo si suoi piedi da dea e mentre mi sega con loro lei prende il dildo e se lo ficca tutto dentro la figa che era fradicia di umori, una scena senza eguali.
Va avanti così per un po’ poi me mi porge il dildo e mi prende in bocca il cazzo, a quel punto dopo qualche boccata arriva al suo massimo di durezza, la prendo e la porto sopra di me, si infila il mio cazzo nella figa e sento che vien avvolto totalmente fino le palle, venti centimetri tutto dentro di lei che la fanno gemere e respirare affannosamente.
Dopo un po’ si toglie il mio cazzo nella figa e se lo punta nel suo culetto, la guardo con aria sorpresa. “Voglio provare una cosa e la voglio provare con te”, lo dice mentre si infila il mio cazzo nel culo, è strettissima, quasi sborro da quanto è stretta, penso non lo abbia mai preso in culo a vedere anche dalla sua espressione in viso.
Si appoggia con le mani dietro di lei e inizia a cavalcarmi, “mettimi il dildo nella figa Anto, voglio provare la doppia penetrazione”, non me lo faccio ripete due volte, le infilo il cazzo di gomma nella figa e la vedo godere tantissimo tanto che infradicia tutto, il dildo, le mia cosce e il letto.
Dopo qualche minuto così geme talmente forte che fa una squirtata immensa addosso a me, “oddio scusami tanto, non lo avevo calcolato” ridendo continua a cavalcarmi ma dopo questo capitolo dopo pochi colpi e le inondò il culo di sborra che esce da esso e si riversa sul letto, ma lei non si ferma continua a cavalcarmi, allora la prendo e la ribalto, era arrivato il momento di sua maestà la missionaria, tolgo il mio cazzo dal culo e ci metto quello di gomma, adesso era il mio turno nella sua fighetta.
La pompo per bene, la prendo per il collo per avere una maggiore presa e forza, la smonto letteralmente, aveva gli occhi girati indietro e gemeva fortissimo, le riempio anche la figa e mi sdraio vicino a lei, ci limoniamo, guardo l’ora ed erano passati quasi quarantacinque minuti da quando sua sorella e sua mamma sono andate via, quindi decidiamo di lavarci e di metterci sul letto a guardare la tv.
Dopo poco arrivano Vanessa e Antonella con almeno una decina di borse, leggo marche importanti e non so quanto possano aver speso, mi hanno preso di tutto, tute (le adoro sono comode e funzionali per il lavoro che faccio), jeans, completi, scarpe, accessori, le guardo e le ringrazio infinitamente, faccio da modello e mi spoglio davanti a loro, “amore cosa hai fatto sul petto?”, mi guardo e vedo un livido, probabilmente prima quando abbiamo scopato io e Sofia mi deve aver colpito abbastanza forte, ma con lo sport che faccio non devo essermene accorto, “niente amore probabilmente deriva dall’ultimo allenamento che ho fatto” mi gioco la carta pugilato, sembra crederci e proseguo.


Per adesso mi fermo qui, le avventure parigine non sono finite.
CONTINUA
di
scritto il
2024-07-30
9 . 6 K
visite
6 5
voti
valutazione
6.6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Avventura con la cognatina 2

racconto sucessivo

Avventura con la cognatina 4
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.