Avventura con la cognatina 4

di
genere
incesti

I giorni passano, la notte sfondo la figa della mia compagna e di giorno flirto con mia cognata e mia suocera, sembra il paradiso, non abbiamo più avuto modo di scopare io e mia cognata, ma a vederla avevo ed ho sempre il cazzo duro.
Una sera tornati dalle reggia di Versailles io, mia cognata e mia suocera decidiamo di andare a mangiare e a bere qualcosa al ristoranti proprio sotto l’hotel, anche perché la giornata è stata molto faticosa, la mia compagna invece purtroppo è stat colta da un fortissimo mal di testa che non è passato neanche con le medicine, quindi siamo andati senza di lei.
Arrivato ci hanno fatto accomodare in un tavolo un po’ appartato, faccio il gentiluomo e aiuto ad accomodarsi alle sue splendide donne che avevo davanti, Sofia( mia cognata) avevo un vestito con una scollatura mozzafiato, risaltava alla perfezione la sua quarta di seno, sua madre invece aveva una scollatura meno vistosa ma un vestito che esaltava le sue curve al meglio, io invece classica camicia bianca con pantalone blu e scarpe abbinate.
La serata prosegue tranquilla, mangiamo e beviamo, ad un certo punto sento qualcosa toccarmi in mezzo alle gambe, abbasso lo sguardo e vedo un piede stupendo che mi struscia sulla patta dei pantaloni, lo guardo bene e non è quello di Sofia ma è quello di Antonella, alzo lo sguardo e la vedo che mi fissa, ha uno sguardo talmente intenso che il cazzo diventa di marmo, nello stesso momento sento una mano sulla coscia sinistra, Sofia mi sta coccolando una coscia diretta al mio cazzo.
Panico e se Sofia incrocia il piede di sua madre cosa potrebbe succedere?! Non faccio in tempo a darmi una risposta che vedo la mano e il piede incrociarsi, sto sudando freddo, alzo lo sguardo e noto con piacere che non c’è nulla di diverso da prima, Antonella continua a massaggiarmi il cazzo con il piede e Sofia si è avvicinata con la sedia per non sporgere più di tanto dal tavolo.
Quella situazione mi stava facendo impazzire, mi alzo di scatto e dico, non controllando il volume della mia voce, “ Paghiamo?!”, loro si guardano e si mettono a ridere, dopo qualche secondo annuiscono e si alzano a loro volta.
Offro io la cena alle signore e ci avviamo verso l’entrata dell’hotel che era letteralmente a 50 metri dal ristorante, mi tengo a braccetto, una da un lato e l’altra dall’altro, sto già assaporando il sapore delle loro fighette ed è come se sentissi già l’odore di sesso che si potrebbe creare.
Prendiamo l’’ascensore e già li abbasso le mie mani sui loro culi è noto con mia enorme sorpresa che non avessero le mutandine, mi tolgono la mano entrambe allo stesso tempo, come se si fossero messe d’accordo, in automatico mi viene la faccia da offeso, “tranquillo avrai tutto a tempo debito” mi dice Antonella.
L’ascensore si apre e ci avviamo verso la stanza, sono pochi passi, però mi parve di fare interi chilometri, nel mentre che stiamo per entrare vediamo la porta aprirsi e vediamo Vanessa vestita con un jeans e una maglietta, ci dice che va in una farmacia lì vicino per farsi dare qualcosa per il gran mal di testa, allora mi propongo di andare con lei(posso scoparmi sua sorella, però è la donna che amo), Antonella con cuore di mamma mi dice di stare tranquillo che l’avrebbe accompagnata lei, prima di avviarsi con Vanessa all’’ascensore mi sussurra all’orecchio di non stancarmi troppo che oggi si sente una cowgirl.
Io e Sofia vediamo le due entrare in ascensore e quindi entriamo, neanche il tempo di chiudere la porta che sono addosso a Sofia, “ho una cognatina davvero porca e mi piace” glielo dico mentre le sfilo il vestito e si ritrova nuda davanti a me, “ti scoperei per sempre Antonio, spero mia sorella non lo venga mai a sapere” intanto mi strappa la camicia e mi sbottona i pantaloni.
Ho il cazzo fuori tutto pronto per lei, siamo ancora nel salottino, la invito ad andare nella sua stanza per evitare che se dovessero entrare ci vedano, lei mi tira e mi fa sedere sul divano, mi prende in bocca il cazzo, allora mi metto comodo allargo le braccia e tiro indietro la testa, lei è bravissima ha il giusto ritmo ed ha la facoltà di sapere quanto dover succhiare, amo scopare con lei.
Dopo qualche minuto mi sveglio dalla mia trance, la prendo in braccio e la appoggio su una spalla, le do una sculaccia e si fa uscire un gemito, intanto che mi dirigo verso la sua camera le faccio un bel ditalino, mi accorgo che ha la figa fradicia.
La lancio sul letto, le apro le gambe e la vedo lì, la sua fighetta tutta rasata e profumata, ci infilo la faccia senza pensarci, la lecco e la succhio poi mentre lecco le infilo due dita della figa e la sditalino, infine le mordo l’interno coscia e mi metto in piedi davanti a lei.
Inizia a stuzzicarmi il cazzo con i piedi, “allora vuoi il culo o la fighetta stasera?!”, senza dire una parola la prendo L’avvicino al bordo del letto e le infilo il cazzo della figa, non incontra nessun ostacolo, entra tutto liscio come l’olio, la pompo per non so quanto tempo, sento di stare per venire, allora provo a staccarmi ma lei me lo impedisce, “non è la… la prima vo…ooo…lta che mi sborri dentrooooo… inondami” mentre parla geme e mi stringe con le gambe a se, è inevitabile le sborro tutto dentro.
Ci stacchiamo e quando mi giro prendiamo un colpo, attaccata allo stipite della porta c’è Antonella che ci guarda, “sono almeno cinque minuti che sono qui a guardarvi bei porcellini, siamo rientrate e siete fortunati che Vanessa ha talmente tanto mal di testa che si è coricata subito”, “come sta? Le hanno dato qualcosa di più forte?”, cerco di sapere qualcosa, “si le hanno dato qualcosa per il mal di testa e qualcosa per dormire, dorme come un sasso”, si avvicina e mentre si avvicina si spoglia, ho di nuovo il cazzo duro a vedere quella bellissima donna tutta nuda davanti a me, Sofia si sposta dal letto a una poltrona lì di fianco, Antonella mi guarda e mi limona duro, ci baciamo e ci tocchiamo, poi mi sbatte sul letto e inizia a farmi un pompino divino, ho capito da chi ha preso Sofia, “la figa di mia figlia ha un sapore buonissimo” bofonchia queste parole con il mio cazzo ancora in bocca, si alza e mi mette la figa in faccia continuando a succhiarmelo, un sessantanove divino.
Sono al limite, noto che lei se ne accorge e smette di spompinarmi, si alza e mi dice di sdraiarmi per terra, lì per lì non ci ho pensato ma ho solo eseguito, “so che ti piacciono i piedi lurido feticista, ecco tieni lecca i miei”, mi porge un piede che incomincio a leccare, lei si siede sul letto, mentre uno lo lecco l’altro mi sega, andiamo avanti così per un po’, ero durissimo.
Mi fa alzare e mi dice di sborrare solo quando lo dice lei, “va bene” le rispondo in modo tutto eccitato, ma lei fa partire un schiaffo, ecco lì per lì l’ho visto partire, per lo sport che faccio era un colpo moscio quello ma me lo feci tirare lo stesso, “va bene padrona devi dire porco”, allora ripetei la frase e lei si sdraiò sul letto, “mettimi il tuo lurido cazzo dentro la figa porco” mi intimò a scoparla, lo feci senza pensarci, prima piano, si sentiva che non scopava da un po’, poi appena la sua figa con un ciuffetto sopra si adattò al mio cazzo la sbattei fortissimo, mi ricordai appena in tempo che doveva dirmelo lei quando sborrare e mi calmai.
Mi allontanò con il piede e inizio a segarmi con esso, si alzò e mi fece sdraiare, mi iniziò a cavalcare come una infoiata, ad un certo punto noto che Sofia si stava mastirbando sulla poltrona, con un singolo cenno della mano di sua madre mi ritrovai Sofia sulla faccia ed iniziai a leccarla tutta avidamente, sentivo liquidò bagnarmi il cazzo e la faccia in contemporanea, “ora puoi sborrare porco” inondai la figa di mia suocera con così tanta sborra che sembrava avesse la pancia gonfia, anche Sofia venne perché mi bagnò tutta la faccia con i suoi umori.
Ci sdraiammo tutti e tre sul letto, le abbracciavo e le ringraziavo, dopo 15 minuti di commenti sulla nostra prestazione decidemmo di farci una doccia e andare a letto.
La mattina seguente Vanessa stava molto meglio, quindi la nostra vacanza continuò senza intoppi fino al nostro ritorno a casa.

Le avventure a Parigi sono finite ma non quelle a casa, ne ho tante altre da raccontarvi.

CONTINUA
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scritto il
2024-07-31
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