Giochi di famiglia - capitolo 1: il fascino della vicina.
di
Asiadu01
genere
trio
Avevo 20 anni e vivevo in una piccola casa di provincia con mia madre e mia sorella, Gabriella. Gabriella, aveva 25 anni, emanava una sensualità naturale e irresistibile. Era di statura bassa, ma con un fisico leggermente morbido che conferiva al suo corpo un'eleganza delicata e affascinante. Il suo viso, con le guance morbide e rosee, era incorniciato da un piccolo naso e da occhi azzurri grandi e penetranti, che brillavano di una luce seducente.
I suoi capelli, lunghi e mossi, erano di un castano chiaro che sfumava in ciocche rosse, e li portava spesso raccolti in una coda alta che lasciava scivolare alcuni riccioli delicati a incorniciare il volto. Il suo seno, generoso e ben proporzionato, si adattava perfettamente al resto del suo corpo, e il modo in cui i suoi seni si gonfiavano e si modellavano sotto i vestiti era una continua tentazione per chiunque la guardasse. Le sue gambe, lunghe e ben definite, sostenevano un fondoschiena rotondo e sodo, la cui forma accentuata era visibile ogni volta che si muoveva o si sedeva.
Nonostante la forte attrazione che provavo per lei, sapevo bene che non avrei mai fatto nulla di inappropriato con mia sorella. Mi limitavo a darmi piacere con le foto che scattavo ogni volta che potevo, cercando di catturare ogni suo movimento seducente, ogni curva del suo corpo perfettamente scolpito. Tuttavia, l'atto di darsi piacere solo con delle immagini stava iniziando a diventare una fonte di tristezza e frustrazione. Desideravo ardentemente avere una vera ragazza con cui condividere quei momenti intimi e reali.
Un giorno, però, durante una calda estate, qualcosa cambiò.
Avevo 20 anni e vivevo in una piccola casa di provincia con mia madre e mia sorella, Gabriella. Gabriella, a 25 anni, emanava una sensualità naturale e irresistibile. Era di statura bassa, con un fisico leggermente morbido che conferiva al suo corpo un'eleganza delicata e affascinante. Il suo viso, con le guance morbide e rosee, era incorniciato da un piccolo naso e da occhi azzurri grandi e penetranti, che brillavano di una luce seducente. I suoi capelli castano chiaro, arricchiti da ciocche rosse, le cadevano lunghi e mossi, spesso raccolti in una coda alta che lasciava scivolare alcuni riccioli delicati. Il suo seno generoso aveva una forma meravigliosamente proporzionata, mentre le sue gambe, ben formate e morbide, sostenevano un fondoschiena grande e seducente.
Nonostante la forte attrazione che provavo per lei, sapevo bene che non avrei mai fatto nulla di inappropriato con mia sorella. Mi limitavo a darmi piacere con le foto che scattavo ogni volta che potevo, cercando di catturare ogni suo movimento seducente e ogni curva del suo corpo perfettamente scolpito. Tuttavia, darsi piacere solo con delle immagini stava diventando sempre più triste e frustrante, e desideravo ardentemente una vera ragazza con cui condividere quei momenti intimi e reali.
In quel periodo, vedevo praticamente ogni giorno la nostra vicina di casa, Federica. Federica, di 25 anni, aveva una presenza affascinante e magnetica. I suoi lunghi capelli neri, leggermente mossi, scendevano sinuosi fino a metà schiena, aggiungendo un tocco di eleganza e sensualità al suo aspetto. Il suo viso lungo e fine era caratterizzato da un naso a punta e labbra lunghe e carnose, che sembravano sempre pronte a un sorriso seducente. Gli occhi verdi, grandi e penetranti, catturavano l’attenzione e emanavano un fascino irresistibile.
Il suo corpo, sebbene non scolpito, era in perfetta forma. Le sue gambe lunghe e affusolate sostenevano un fondoschiena grande e sodo, che si muoveva con grazia e sicurezza. Il suo seno, non troppo grande, si adattava armoniosamente al resto della figura, completando il quadro di una donna dalla bellezza intrigante. Federica si vestiva sempre con eleganza e seduzione, optando per abiti raffinati e tacchi che accentuavano ogni curva.
Essendo la migliore amica di Gabriella, Federica passava molto tempo a casa nostra, contribuendo a un ambiente vivace e familiare. Quando Federica non era da noi, trascorrevo il mio tempo a casa sua, dove davo ripetizioni alla sua sorella minore. Questi incontri regolari mi portavano a entrare spesso in contatto con Federica, aggiungendo una dinamica ulteriore alla mia quotidianità.
Un giorno, però, durante un caldo pomeriggio d’estate, qualcosa cambiò.
Quel giorno, Gabriella invitò Federica a unirsi a noi sul terrazzo per godere dell’idromassaggio. Vedendomi spesso solo in camera, decise di chiedere anche a me di partecipare. Pensai che fosse un’opportunità unica per ammirare le ragazze in costume e accettai con entusiasmo.
Quando salimmo sul terrazzo, il caldo pomeriggio estivo rendeva l’aria vibrante e carica di aspettative. Gabriella e Federica iniziarono a chiacchierare mentre mi avvicinavo all’idromassaggio. Il mio sguardo non poté fare a meno di seguire Federica, che si trovava di spalle verso di me.
Federica indossava dei pantaloncini di jeans molto corti e una canotta leggera che abbracciava il suo corpo con grazia. Con un movimento fluido e deliberato, iniziò a sfilare la canotta, facendola scivolare sopra la testa. Il tessuto sottile si arricciò leggermente, rivelando le curve del suo corpo con ogni movimento. Il suo seno, contenuto ma ben modellato, divenne evidente, accentuato dal movimento della canotta che scivolava via, mettendo in risalto la pelle liscia e chiara.
Una volta tolta la canotta, Federica si voltò leggermente verso di noi, mostrando il suo fondoschiena seducente mentre si chinava per togliere i pantaloncini. Con un gesto lento e sinuoso, li fece scivolare giù lungo le gambe, rivelando un fondoschiena perfettamente scolpito, avvolto in un costumino nero. Il costume aderiva perfettamente alle sue curve, accentuando la rotondità e la forma del suo sedere. Ogni movimento era una danza sensuale, e la vista del suo corpo mozzafiato, esposto al sole, era semplicemente ipnotica.
Proprio mentre ero completamente rapito dalla vista di quel fondoschiena magnifico, Federica si voltò leggermente e notò il mio sguardo perso e ammirato sul suo sedere. I suoi occhi verdi si incontrarono con i miei, e un sorriso malizioso si formò sulle sue labbra, come se avesse percepito e apprezzato la mia ammirazione. La consapevolezza che avesse notato il mio sguardo aumentò la mia eccitazione, rendendo il momento ancora più intenso.
Entrammo tutti e tre nell’idromassaggio, ciascuno con una birra in mano, e ci lasciammo avvolgere dal calore e dal relax dell’acqua. Mentre le bolle dell’idromassaggio ci avvolgevano e il sole cominciava a calare, iniziammo a chiacchierare. Gabriella e Federica conversavano con disinvoltura, mentre io rimanevo in silenzio, immerso nei miei pensieri e osservando.
Il mio sguardo si perdeva spesso sul seno di Gabriella, che, mentre parlava e si muoveva nell’acqua, si modellava e ondeggiava leggermente. Ogni volta che distoglievo lo sguardo, notavo Federica che mi osservava con un sorriso malizioso e divertito. I suoi occhi verdi brillavano di un’intesa segreta e ogni volta che incrociavo il suo sguardo, mi sembrava che stesse giocando con me.
Federica trovava modi sottili e seducenti per stuzzicarmi. Mentre sorseggiava la sua birra, lo faceva con una sensualità che non poteva essere ignorata: il modo in cui le sue labbra si avvicinavano al collo della bottiglia, il lento movimento del braccio che accentuava ogni curva. La parte superiore del suo corpo, visibile sopra l’acqua, era particolarmente invitante. Ogni volta che si inclinava o si spostava, il suo seno, parzialmente scoperto dal costumino nero, oscillava leggermente, attirando il mio sguardo con una naturalezza provocante.
Federica era consapevole del suo effetto su di me e giocava con esso. Si muoveva con grazia nell’acqua, il suo seno leggermente in movimento, creando onde che facevano sì che il tessuto del suo costumino si adattasse perfettamente alle sue curve. A volte, durante le chiacchierate, si chinava verso di me con un gesto lento e provocante, il che faceva sì che il suo seno si avvicinasse pericolosamente al mio sguardo, come se fosse un invito sottile e malizioso.
Ogni azione era un gioco sottile, e non potevo fare a meno di sentirlo come una sfida che aumentava la mia eccitazione. Federica riusciva a mantenere il suo atteggiamento giocoso e seducente, rendendo ogni momento un’esperienza sempre più intensa e coinvolgente.
Dopo un po’, uscimmo dall’acqua e ci asciugammo. I corpi che avevo ammirato così a lungo erano ora avvolti nei teli, rendendo difficile vedere dettagli seducenti. Decisi di tornare di sotto per fare una doccia, mentre le ragazze scambiavano l’ultima chiacchierata prima di salutarsi.
Nella doccia, immerso nel getto d’acqua calda, non potei fare a meno di ripensare a Federica e al suo comportamento seducente. Ogni movimento e ogni gesto provocante che avevo osservato mi tornarono alla mente con vividezza. I pensieri su di lei, sul suo seno che si muoveva con una sensualità irresistibile e sul sorriso malizioso che mi aveva rivolto, erano impossibili da ignorare.
Mentre l’acqua scivolava lungo il mio corpo, iniziai a darmi piacere, lasciandomi guidare dai ricordi intensi di quella giornata. Il pensiero di Federica e del suo comportamento stuzzicante aumentava la mia eccitazione, e presto trovai sollievo nel piacere che mi stavo concedendo, immerso completamente nel ricordo dei momenti seducenti che avevo vissuto.
Nei giorni successivi, quando la mattina andavo a dare ripetizioni alla sorella di Federica, lei era sempre in cucina con noi, e ogni volta il suo comportamento diventava più esplicito e provocante.
All'inizio, Federica si limitava a piccoli gesti seducenti. Mentre preparava la colazione o sistemava le cose in cucina, si muoveva con un’aria di indolente sensualità, spesso indossando top aderenti che accentuavano le sue curve e pantaloni che mettevano in risalto il suo fondoschiena. Ogni volta che passava vicino a me, si assicurava di sfiorarmi leggermente con l'anca o di mantenere uno sguardo prolungato e malizioso.
Poco dopo, le sue provocazioni diventarono più audaci. Mentre preparava il caffè o mescolava qualcosa sul fornello, Federica si chinava con frequenza, mostrando il seno che si spostava delicatamente sotto il suo top. Il movimento era deliberatamente lento e accentuato, come se fosse un'armonica danza di provocazione. Ogni volta che mi avvicinavo per chiedere qualcosa, lei inclinava il busto verso di me, facendomi sentire il suo profumo e lasciandomi intravedere una quantità maggiore del suo decolleté.
Con il passare dei giorni, Federica non si limitava più a sguardi e movimenti: iniziò a giocare apertamente con la mia eccitazione. Mentre io ero impegnato con le ripetizioni, lei cominciò a indossare abiti sempre più aderenti e trasparenti, e a volte si avvicinava troppo mentre si chinava per prendere qualcosa, lasciando il suo seno quasi a pochi centimetri dal mio volto. Il suo comportamento era sempre più audace, e spesso mi lanciava sguardi ammiccanti e sorrisi provocatori mentre si accarezzava distrattamente il collo o le braccia, come se volesse enfatizzare ogni curva e ogni movimento.
Federica non si limitava a provocarmi visivamente; iniziò anche a usare la sua voce in modo più seducente, facendo commenti leggeri e ambigui, e mettendo in risalto le sue intenzioni con frasi come “Sei molto concentrato oggi, vero?” o “Spero che le mie distrazioni non siano troppo forti.” Ogni parola era carica di significato e di un’invitante ambiguità, rendendo il suo gioco ancora più palpabile e irresistibile.
Arrivammo al culmine di questa crescente tensione una mattina in particolare. Federica era in doccia, mentre io, come al solito, ero in cucina a dare ripetizioni alla sorella. Il rumore dell’acqua che scrosciava dalla doccia si mescolava al suono della conversazione, creando un’atmosfera intima e carica di attesa.
Improvvisamente, Federica uscì dal bagno avvolta in un accappatoio bianco. Ma quel giorno, l'accappatoio era indossato in modo che non lasciava nulla all’immaginazione. Era stato avvolto in modo casuale, ma con l’intento chiaro di sedurre. Il tessuto morbido era leggermente umido e, mentre camminava verso la cucina, l'accappatoio si apriva sul davanti, rivelando squarci di pelle e curve che sfuggivano all’osservazione.
Federica si avvicinò lentamente alla cucina. Ad ogni passo, l'accappatoio si apriva un po' di più, lasciando intravedere il contorno delle sue gambe e del suo corpo. Il tessuto bianco, ora trasparente e aderente, accentuava le sue forme sensuali. Le sue cosce, parzialmente esposte, erano perfettamente modellate e visibili sotto l’accappatoio. Ogni movimento del tessuto bianco rivelava l’ombra e il contorno dei suoi seni, che si modellavano e si spostavano sotto il tessuto umido.
Federica si muoveva con grazia e naturalezza, come se il suo comportamento fosse assolutamente normale. Ma era chiaro che ogni passo e ogni gesto erano pensati per stuzzicarmi. La parte superiore del suo accappatoio si apriva abbastanza da far intravedere un accenno di décolleté, e quando si chinava per prendere qualcosa o sistemare qualcosa in cucina, il tessuto si allargava, mostrando più di quanto avrebbe voluto nascondere.
Il suo sguardo, mentre mi passava accanto, era di una malizia sottile e sicura, quasi come se stesse valutando l’effetto che aveva su di me. Ogni movimento, ogni piccolo gesto, sembrava calcolato per aumentare la mia tensione e l'eccitazione, rendendo ogni istante sempre più difficile da ignorare.
Dopo quell'evento e vari impegni, quella sera tornai a casa con una sensazione di tensione palpabile. Apparentemente, non c’era nessuno in casa, e il silenzio contribuì ad aumentare la mia eccitazione. Col cuore che batteva forte, mi chiusi nella mia stanza e mi precipitai a cercare sul telefono una delle foto in costume di mia sorella Gabriella con cui spesso mi davo piacere. La scena dell'accappatoio di Federica e la sua provocazione avevano lasciato una traccia indelebile nella mia mente.
Riuscì a trovare rapidamente la foto che stavo cercando e, con una foga irrefrenabile, iniziai a darmi piacere, immerso completamente nel ricordo e nella visione di Gabriella in costume. La mia mano si muoveva con urgenza e intensità, mentre la foto sullo schermo del telefono mi stimolava ulteriormente. Ero così concentrato sul piacere che non notai affatto i segni di vita in casa.
Gabriella era tornata a casa, e con lei c'era Federica. Gabriella andò in bagno a cambiarsi, mentre Federica, curiosa e sempre un po' invadente, vagava per la casa. Con un'intenzione silenziosa e maliziosa, Federica si avvicinò alla mia porta. Senza fare rumore, aprì lentamente la porta della mia camera per sbirciare all'interno.
Dalla sua posizione, Federica poteva vedere tutto. In silenzio, osservò la scena in cui io mi davo piacere con la foto di mia sorella. La mia completa concentrazione sul piacere e sull’immagine sullo schermo mi impedì di accorgermi della sua presenza.
Federica rimase nell’ombra, osservando la scena con attenzione, godendo della sua posizione privilegiata e del controllo che aveva su di me. La clandestinità e la tensione del momento amplificavano il senso di peccato e scoperta, rendendo l'atto ancora più intenso e provocante.
Federica, senza alcuna esitazione, decise di farsi notare e interrompere il mio momento di intimità. Con un passo deciso, aprì lentamente la porta della mia camera e fece ingresso nella stanza. Io, sorpreso e terrorizzato, saltai sul letto cercando di coprirmi, ma era ormai troppo tardi; Federica aveva visto tutto.
Con un sorriso malizioso e un tono provocatorio, Federica mi guardò e disse: “Pervertito, cosa fai, ti masturbi su tua sorella?” La sua voce era intrisa di divertimento e disprezzo affettuoso, mentre si avvicinava con una calma impassibile. Si sedette accanto a me, rendendomi consapevole della sua presenza e dell'incredibile tensione che accompagnava quel momento.
Sentendo il peso della situazione, mi accorsi subito delle sue intenzioni. Federica, con un’aria di superiorità, prese il suo telefono e iniziò a cercare qualcosa. Dopo pochi istanti, trovò quello che cercava e il suo sorriso si allargò, segno di una soddisfazione segreta. Rivolse il telefono verso di me, mostrandomi una foto di lei e Gabriella in un camerino, entrambe in topless. I loro corpi erano esposti in tutta la loro sensualità, le curve dei loro seni visibili e provocanti, e la foto catturava una connessione intima e provocante tra di loro.
Con un tono di sfida e provocazione, Federica mi chiese: “E allora, chi delle due trovi più eccitante?” Non mi diede nemmeno il tempo di formulare una risposta. Con un gesto fluido e deciso, mentre la sua mano sinistra continuava a mostrare la foto, la sua mano destra afferrò la mia virilità.
Inizialmente, il suo tocco era delicato, ma rapidamente divenne più deciso e appassionato. I suoi movimenti erano esperti e mirati, con una velocità e una pressione che mi portavano sempre più vicino al culmine. Ogni movimento della sua mano era calibrato per massimizzare il piacere, accoppiato con la vista della foto che stimolava i miei sensi. Il calore della sua mano e la sua presa sicura combinati con l’immagine provocante mi portarono a uno stato di eccitazione estrema.
Mentre il piacere cresceva, la mia mente era un turbine di sensazioni e pensieri confusi. In pochi istanti, l'intensità del momento esplose. Venni con forza, il mio corpo tremando mentre il piacere travolgeva ogni fibra del mio essere. Federica, con un sorriso soddisfatto, osservò ogni istante della mia reazione.
Proprio in quel momento culminante, Gabriella chiamò dalla stanza accanto, dicendo che era pronta per uscire. Federica rispose con un “Arrivo” che suonava come una promessa di ulteriori complicazioni. Poi, con un gesto audace e seducente, leccò la mano sporca del mio seme, assaporando ogni residuo del mio piacere. Mi guardò con un'aria di sfida e disse con tono sicuro e provocante: “Non finisce qui.”
I suoi capelli, lunghi e mossi, erano di un castano chiaro che sfumava in ciocche rosse, e li portava spesso raccolti in una coda alta che lasciava scivolare alcuni riccioli delicati a incorniciare il volto. Il suo seno, generoso e ben proporzionato, si adattava perfettamente al resto del suo corpo, e il modo in cui i suoi seni si gonfiavano e si modellavano sotto i vestiti era una continua tentazione per chiunque la guardasse. Le sue gambe, lunghe e ben definite, sostenevano un fondoschiena rotondo e sodo, la cui forma accentuata era visibile ogni volta che si muoveva o si sedeva.
Nonostante la forte attrazione che provavo per lei, sapevo bene che non avrei mai fatto nulla di inappropriato con mia sorella. Mi limitavo a darmi piacere con le foto che scattavo ogni volta che potevo, cercando di catturare ogni suo movimento seducente, ogni curva del suo corpo perfettamente scolpito. Tuttavia, l'atto di darsi piacere solo con delle immagini stava iniziando a diventare una fonte di tristezza e frustrazione. Desideravo ardentemente avere una vera ragazza con cui condividere quei momenti intimi e reali.
Un giorno, però, durante una calda estate, qualcosa cambiò.
Avevo 20 anni e vivevo in una piccola casa di provincia con mia madre e mia sorella, Gabriella. Gabriella, a 25 anni, emanava una sensualità naturale e irresistibile. Era di statura bassa, con un fisico leggermente morbido che conferiva al suo corpo un'eleganza delicata e affascinante. Il suo viso, con le guance morbide e rosee, era incorniciato da un piccolo naso e da occhi azzurri grandi e penetranti, che brillavano di una luce seducente. I suoi capelli castano chiaro, arricchiti da ciocche rosse, le cadevano lunghi e mossi, spesso raccolti in una coda alta che lasciava scivolare alcuni riccioli delicati. Il suo seno generoso aveva una forma meravigliosamente proporzionata, mentre le sue gambe, ben formate e morbide, sostenevano un fondoschiena grande e seducente.
Nonostante la forte attrazione che provavo per lei, sapevo bene che non avrei mai fatto nulla di inappropriato con mia sorella. Mi limitavo a darmi piacere con le foto che scattavo ogni volta che potevo, cercando di catturare ogni suo movimento seducente e ogni curva del suo corpo perfettamente scolpito. Tuttavia, darsi piacere solo con delle immagini stava diventando sempre più triste e frustrante, e desideravo ardentemente una vera ragazza con cui condividere quei momenti intimi e reali.
In quel periodo, vedevo praticamente ogni giorno la nostra vicina di casa, Federica. Federica, di 25 anni, aveva una presenza affascinante e magnetica. I suoi lunghi capelli neri, leggermente mossi, scendevano sinuosi fino a metà schiena, aggiungendo un tocco di eleganza e sensualità al suo aspetto. Il suo viso lungo e fine era caratterizzato da un naso a punta e labbra lunghe e carnose, che sembravano sempre pronte a un sorriso seducente. Gli occhi verdi, grandi e penetranti, catturavano l’attenzione e emanavano un fascino irresistibile.
Il suo corpo, sebbene non scolpito, era in perfetta forma. Le sue gambe lunghe e affusolate sostenevano un fondoschiena grande e sodo, che si muoveva con grazia e sicurezza. Il suo seno, non troppo grande, si adattava armoniosamente al resto della figura, completando il quadro di una donna dalla bellezza intrigante. Federica si vestiva sempre con eleganza e seduzione, optando per abiti raffinati e tacchi che accentuavano ogni curva.
Essendo la migliore amica di Gabriella, Federica passava molto tempo a casa nostra, contribuendo a un ambiente vivace e familiare. Quando Federica non era da noi, trascorrevo il mio tempo a casa sua, dove davo ripetizioni alla sua sorella minore. Questi incontri regolari mi portavano a entrare spesso in contatto con Federica, aggiungendo una dinamica ulteriore alla mia quotidianità.
Un giorno, però, durante un caldo pomeriggio d’estate, qualcosa cambiò.
Quel giorno, Gabriella invitò Federica a unirsi a noi sul terrazzo per godere dell’idromassaggio. Vedendomi spesso solo in camera, decise di chiedere anche a me di partecipare. Pensai che fosse un’opportunità unica per ammirare le ragazze in costume e accettai con entusiasmo.
Quando salimmo sul terrazzo, il caldo pomeriggio estivo rendeva l’aria vibrante e carica di aspettative. Gabriella e Federica iniziarono a chiacchierare mentre mi avvicinavo all’idromassaggio. Il mio sguardo non poté fare a meno di seguire Federica, che si trovava di spalle verso di me.
Federica indossava dei pantaloncini di jeans molto corti e una canotta leggera che abbracciava il suo corpo con grazia. Con un movimento fluido e deliberato, iniziò a sfilare la canotta, facendola scivolare sopra la testa. Il tessuto sottile si arricciò leggermente, rivelando le curve del suo corpo con ogni movimento. Il suo seno, contenuto ma ben modellato, divenne evidente, accentuato dal movimento della canotta che scivolava via, mettendo in risalto la pelle liscia e chiara.
Una volta tolta la canotta, Federica si voltò leggermente verso di noi, mostrando il suo fondoschiena seducente mentre si chinava per togliere i pantaloncini. Con un gesto lento e sinuoso, li fece scivolare giù lungo le gambe, rivelando un fondoschiena perfettamente scolpito, avvolto in un costumino nero. Il costume aderiva perfettamente alle sue curve, accentuando la rotondità e la forma del suo sedere. Ogni movimento era una danza sensuale, e la vista del suo corpo mozzafiato, esposto al sole, era semplicemente ipnotica.
Proprio mentre ero completamente rapito dalla vista di quel fondoschiena magnifico, Federica si voltò leggermente e notò il mio sguardo perso e ammirato sul suo sedere. I suoi occhi verdi si incontrarono con i miei, e un sorriso malizioso si formò sulle sue labbra, come se avesse percepito e apprezzato la mia ammirazione. La consapevolezza che avesse notato il mio sguardo aumentò la mia eccitazione, rendendo il momento ancora più intenso.
Entrammo tutti e tre nell’idromassaggio, ciascuno con una birra in mano, e ci lasciammo avvolgere dal calore e dal relax dell’acqua. Mentre le bolle dell’idromassaggio ci avvolgevano e il sole cominciava a calare, iniziammo a chiacchierare. Gabriella e Federica conversavano con disinvoltura, mentre io rimanevo in silenzio, immerso nei miei pensieri e osservando.
Il mio sguardo si perdeva spesso sul seno di Gabriella, che, mentre parlava e si muoveva nell’acqua, si modellava e ondeggiava leggermente. Ogni volta che distoglievo lo sguardo, notavo Federica che mi osservava con un sorriso malizioso e divertito. I suoi occhi verdi brillavano di un’intesa segreta e ogni volta che incrociavo il suo sguardo, mi sembrava che stesse giocando con me.
Federica trovava modi sottili e seducenti per stuzzicarmi. Mentre sorseggiava la sua birra, lo faceva con una sensualità che non poteva essere ignorata: il modo in cui le sue labbra si avvicinavano al collo della bottiglia, il lento movimento del braccio che accentuava ogni curva. La parte superiore del suo corpo, visibile sopra l’acqua, era particolarmente invitante. Ogni volta che si inclinava o si spostava, il suo seno, parzialmente scoperto dal costumino nero, oscillava leggermente, attirando il mio sguardo con una naturalezza provocante.
Federica era consapevole del suo effetto su di me e giocava con esso. Si muoveva con grazia nell’acqua, il suo seno leggermente in movimento, creando onde che facevano sì che il tessuto del suo costumino si adattasse perfettamente alle sue curve. A volte, durante le chiacchierate, si chinava verso di me con un gesto lento e provocante, il che faceva sì che il suo seno si avvicinasse pericolosamente al mio sguardo, come se fosse un invito sottile e malizioso.
Ogni azione era un gioco sottile, e non potevo fare a meno di sentirlo come una sfida che aumentava la mia eccitazione. Federica riusciva a mantenere il suo atteggiamento giocoso e seducente, rendendo ogni momento un’esperienza sempre più intensa e coinvolgente.
Dopo un po’, uscimmo dall’acqua e ci asciugammo. I corpi che avevo ammirato così a lungo erano ora avvolti nei teli, rendendo difficile vedere dettagli seducenti. Decisi di tornare di sotto per fare una doccia, mentre le ragazze scambiavano l’ultima chiacchierata prima di salutarsi.
Nella doccia, immerso nel getto d’acqua calda, non potei fare a meno di ripensare a Federica e al suo comportamento seducente. Ogni movimento e ogni gesto provocante che avevo osservato mi tornarono alla mente con vividezza. I pensieri su di lei, sul suo seno che si muoveva con una sensualità irresistibile e sul sorriso malizioso che mi aveva rivolto, erano impossibili da ignorare.
Mentre l’acqua scivolava lungo il mio corpo, iniziai a darmi piacere, lasciandomi guidare dai ricordi intensi di quella giornata. Il pensiero di Federica e del suo comportamento stuzzicante aumentava la mia eccitazione, e presto trovai sollievo nel piacere che mi stavo concedendo, immerso completamente nel ricordo dei momenti seducenti che avevo vissuto.
Nei giorni successivi, quando la mattina andavo a dare ripetizioni alla sorella di Federica, lei era sempre in cucina con noi, e ogni volta il suo comportamento diventava più esplicito e provocante.
All'inizio, Federica si limitava a piccoli gesti seducenti. Mentre preparava la colazione o sistemava le cose in cucina, si muoveva con un’aria di indolente sensualità, spesso indossando top aderenti che accentuavano le sue curve e pantaloni che mettevano in risalto il suo fondoschiena. Ogni volta che passava vicino a me, si assicurava di sfiorarmi leggermente con l'anca o di mantenere uno sguardo prolungato e malizioso.
Poco dopo, le sue provocazioni diventarono più audaci. Mentre preparava il caffè o mescolava qualcosa sul fornello, Federica si chinava con frequenza, mostrando il seno che si spostava delicatamente sotto il suo top. Il movimento era deliberatamente lento e accentuato, come se fosse un'armonica danza di provocazione. Ogni volta che mi avvicinavo per chiedere qualcosa, lei inclinava il busto verso di me, facendomi sentire il suo profumo e lasciandomi intravedere una quantità maggiore del suo decolleté.
Con il passare dei giorni, Federica non si limitava più a sguardi e movimenti: iniziò a giocare apertamente con la mia eccitazione. Mentre io ero impegnato con le ripetizioni, lei cominciò a indossare abiti sempre più aderenti e trasparenti, e a volte si avvicinava troppo mentre si chinava per prendere qualcosa, lasciando il suo seno quasi a pochi centimetri dal mio volto. Il suo comportamento era sempre più audace, e spesso mi lanciava sguardi ammiccanti e sorrisi provocatori mentre si accarezzava distrattamente il collo o le braccia, come se volesse enfatizzare ogni curva e ogni movimento.
Federica non si limitava a provocarmi visivamente; iniziò anche a usare la sua voce in modo più seducente, facendo commenti leggeri e ambigui, e mettendo in risalto le sue intenzioni con frasi come “Sei molto concentrato oggi, vero?” o “Spero che le mie distrazioni non siano troppo forti.” Ogni parola era carica di significato e di un’invitante ambiguità, rendendo il suo gioco ancora più palpabile e irresistibile.
Arrivammo al culmine di questa crescente tensione una mattina in particolare. Federica era in doccia, mentre io, come al solito, ero in cucina a dare ripetizioni alla sorella. Il rumore dell’acqua che scrosciava dalla doccia si mescolava al suono della conversazione, creando un’atmosfera intima e carica di attesa.
Improvvisamente, Federica uscì dal bagno avvolta in un accappatoio bianco. Ma quel giorno, l'accappatoio era indossato in modo che non lasciava nulla all’immaginazione. Era stato avvolto in modo casuale, ma con l’intento chiaro di sedurre. Il tessuto morbido era leggermente umido e, mentre camminava verso la cucina, l'accappatoio si apriva sul davanti, rivelando squarci di pelle e curve che sfuggivano all’osservazione.
Federica si avvicinò lentamente alla cucina. Ad ogni passo, l'accappatoio si apriva un po' di più, lasciando intravedere il contorno delle sue gambe e del suo corpo. Il tessuto bianco, ora trasparente e aderente, accentuava le sue forme sensuali. Le sue cosce, parzialmente esposte, erano perfettamente modellate e visibili sotto l’accappatoio. Ogni movimento del tessuto bianco rivelava l’ombra e il contorno dei suoi seni, che si modellavano e si spostavano sotto il tessuto umido.
Federica si muoveva con grazia e naturalezza, come se il suo comportamento fosse assolutamente normale. Ma era chiaro che ogni passo e ogni gesto erano pensati per stuzzicarmi. La parte superiore del suo accappatoio si apriva abbastanza da far intravedere un accenno di décolleté, e quando si chinava per prendere qualcosa o sistemare qualcosa in cucina, il tessuto si allargava, mostrando più di quanto avrebbe voluto nascondere.
Il suo sguardo, mentre mi passava accanto, era di una malizia sottile e sicura, quasi come se stesse valutando l’effetto che aveva su di me. Ogni movimento, ogni piccolo gesto, sembrava calcolato per aumentare la mia tensione e l'eccitazione, rendendo ogni istante sempre più difficile da ignorare.
Dopo quell'evento e vari impegni, quella sera tornai a casa con una sensazione di tensione palpabile. Apparentemente, non c’era nessuno in casa, e il silenzio contribuì ad aumentare la mia eccitazione. Col cuore che batteva forte, mi chiusi nella mia stanza e mi precipitai a cercare sul telefono una delle foto in costume di mia sorella Gabriella con cui spesso mi davo piacere. La scena dell'accappatoio di Federica e la sua provocazione avevano lasciato una traccia indelebile nella mia mente.
Riuscì a trovare rapidamente la foto che stavo cercando e, con una foga irrefrenabile, iniziai a darmi piacere, immerso completamente nel ricordo e nella visione di Gabriella in costume. La mia mano si muoveva con urgenza e intensità, mentre la foto sullo schermo del telefono mi stimolava ulteriormente. Ero così concentrato sul piacere che non notai affatto i segni di vita in casa.
Gabriella era tornata a casa, e con lei c'era Federica. Gabriella andò in bagno a cambiarsi, mentre Federica, curiosa e sempre un po' invadente, vagava per la casa. Con un'intenzione silenziosa e maliziosa, Federica si avvicinò alla mia porta. Senza fare rumore, aprì lentamente la porta della mia camera per sbirciare all'interno.
Dalla sua posizione, Federica poteva vedere tutto. In silenzio, osservò la scena in cui io mi davo piacere con la foto di mia sorella. La mia completa concentrazione sul piacere e sull’immagine sullo schermo mi impedì di accorgermi della sua presenza.
Federica rimase nell’ombra, osservando la scena con attenzione, godendo della sua posizione privilegiata e del controllo che aveva su di me. La clandestinità e la tensione del momento amplificavano il senso di peccato e scoperta, rendendo l'atto ancora più intenso e provocante.
Federica, senza alcuna esitazione, decise di farsi notare e interrompere il mio momento di intimità. Con un passo deciso, aprì lentamente la porta della mia camera e fece ingresso nella stanza. Io, sorpreso e terrorizzato, saltai sul letto cercando di coprirmi, ma era ormai troppo tardi; Federica aveva visto tutto.
Con un sorriso malizioso e un tono provocatorio, Federica mi guardò e disse: “Pervertito, cosa fai, ti masturbi su tua sorella?” La sua voce era intrisa di divertimento e disprezzo affettuoso, mentre si avvicinava con una calma impassibile. Si sedette accanto a me, rendendomi consapevole della sua presenza e dell'incredibile tensione che accompagnava quel momento.
Sentendo il peso della situazione, mi accorsi subito delle sue intenzioni. Federica, con un’aria di superiorità, prese il suo telefono e iniziò a cercare qualcosa. Dopo pochi istanti, trovò quello che cercava e il suo sorriso si allargò, segno di una soddisfazione segreta. Rivolse il telefono verso di me, mostrandomi una foto di lei e Gabriella in un camerino, entrambe in topless. I loro corpi erano esposti in tutta la loro sensualità, le curve dei loro seni visibili e provocanti, e la foto catturava una connessione intima e provocante tra di loro.
Con un tono di sfida e provocazione, Federica mi chiese: “E allora, chi delle due trovi più eccitante?” Non mi diede nemmeno il tempo di formulare una risposta. Con un gesto fluido e deciso, mentre la sua mano sinistra continuava a mostrare la foto, la sua mano destra afferrò la mia virilità.
Inizialmente, il suo tocco era delicato, ma rapidamente divenne più deciso e appassionato. I suoi movimenti erano esperti e mirati, con una velocità e una pressione che mi portavano sempre più vicino al culmine. Ogni movimento della sua mano era calibrato per massimizzare il piacere, accoppiato con la vista della foto che stimolava i miei sensi. Il calore della sua mano e la sua presa sicura combinati con l’immagine provocante mi portarono a uno stato di eccitazione estrema.
Mentre il piacere cresceva, la mia mente era un turbine di sensazioni e pensieri confusi. In pochi istanti, l'intensità del momento esplose. Venni con forza, il mio corpo tremando mentre il piacere travolgeva ogni fibra del mio essere. Federica, con un sorriso soddisfatto, osservò ogni istante della mia reazione.
Proprio in quel momento culminante, Gabriella chiamò dalla stanza accanto, dicendo che era pronta per uscire. Federica rispose con un “Arrivo” che suonava come una promessa di ulteriori complicazioni. Poi, con un gesto audace e seducente, leccò la mano sporca del mio seme, assaporando ogni residuo del mio piacere. Mi guardò con un'aria di sfida e disse con tono sicuro e provocante: “Non finisce qui.”
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