Il frocione due
di
FILIPPO
genere
esibizionismo
Luca poi, mi aiutò ad alzarmi, ero lorda con qualche graffio, e alcuni lividi, mi aveva colpita, ma non con violenza, ma mi aveva fatto raggiungere il paradiso, e mi fece stendere sul sedile posteriore, sopra una tela, per non sporcare, e mi riaccompagnò a casa.
Salii velocemente le scale, scalza, per non farmi sentire, e una volta a casa, mi feci una doccia, e mi coricai nel letto, il giorno dopo mi sarei riposata.
L'indomani mi alzai tardi, e mangiai una cosa veloce, e ripensai alla sera appena trascorsa, a pensari a mente serena, sono stata una pazza, ma a ripensarci, era quello che cercavo da tempo, così, mandai un messaggio di ringraziamento a Luca, che mi rispose solo nel tardo pomeriggio: bene sgualdrina, hai capito cosa ti aspetta se vuoi continuare la relazione con mè, riceverai per posta elettronica un contratto di cessione che firmerai, e accetterai, altrimenti vai a fare in culo frocione.
Rimasi un poco dispiaciuta, avevo detto che sarei stata sua, ma comunque attesi la mail, arrivò poco dopo.
In breve diceva che ero sua di proprietà, che avrebbe usato e abusato del mio corpo, e della mia mente, non avrei mai più potuto decidere per mè, e che sarei arrivata sin dove lui voleva, la prostituzione, era solo l'inizio, accettai.
Mi chiamò il lunedì sera, ciao puttana, preparati, verrò a prenderti trà un'ora, esci e aspettami davanti casa, indossa reggicalze calze slip reggiseno, tacchi, e una gonna, corta, e una camicetta scollata, che faccia vedere il reggiseno, truccati bene, e metti una parrucca capelli lunghi, ilcuore mi batteva forte, e se mi avessero visto i vicini?, che figura avrei fatto, ma presi coraggio, avevo accettato il contratto, e sapevo che sarebbe stato solo l'inizio.
Luca arrivò venti minuti dopo l'orario convenuto, in molti mi passarono vicino, e con la coda dell'occhio mi osservarono, ma è anche vero, che sono carina, nonostnte l'età, e se non vista da vicino, posso passare per una tardona, salii appena si accostò al marciapiede, abituati, il marciapiede sarà uno dei tuoi luoghi futuri frocione, e partì.
Durante il tragitto mi diede un'occhata, ma sai che sei carina davvero? lo ringraziai, e chiesi doove andassimo, tranquilla presto lo scoprirai.
Arrivammo al cancello di una villetta, e scendemmo incamminandoci verso il portone, dove venne ad aprirci una donna, grassa, sfatta, bruttina, truccatissima, mi diede uno sguardo veloce, ed entrammo, in sala seduto, c'era il compagno, classico meridionale, calabrese, con una pancia pazzesca, era in canottiera e pantaloncini corti, , baffoni, stava cenando.
Luca mi presenta, Anna, e Antonio, mi presento, Paola, Antonio ride di gusto, ma se sei frocio, il vero nome cretino, anzi dammi i documenti forza, io sono titubante, Luca mi molla una sberla, muoviti frocione, apro la borsetta e dò lacarta d'identità, e Antonio legge ad alta voce i miei dati, poi Anna fotocopia fronte e retro, e me la consegna, chiede il mio numero di telefono, mail ecc, e poi mi mettono davanti il contratto che avevo visionato.
Luca mi disse, firma, e loro controfirmano come testimoni, se lo firmi, sarai legata mani e piedi con mè, sarai merce, e come tale sarai usata e abusata da mè e da loro, non potrai tornare sui tuoi passi, poichè verrai fotografata e filmata, se vorrai tirarti indietro invieremo copia di tutto ai tuoi, e a tutti i tuoi conoscenti, prima di firmare devi sapere che da oggi, nel tuo appartamento e nelpalazzo vivrai da donna e lo sapranno tutti i tuoi vicini.
Firmai con il mio nome e cognome maschile, e aggiunsi quello femminile, controfirmarono tuti e trè, mentre veniva filmata la scena, poi mentre registrava, lo lessi in ginocchio davanti a Luca, riconoscendolo come mio unico padrone.
Antonio si alzò, mi prese per mano, vieni, e mi portò in camera da letto, si sfilò i pantaloncini, e fece penzolare il suo cazzo, un vero cazzo da maschio, tolse la canottiera, si stese, ora spogliati e succhia frocio, mi tolsi la gonna e la camicetta, e mi misi vicino a lui e iniziai a succhiare il suo cazzo mezzo duro, che crebbe a dismisura, lo inboccavo a fatica, ma lopompai fino alla sborrata finale, che bevvi avidamente.
Ci raggiunse Anna, era nuda, il grasso faceva i risvoltini, e Luca la teneva per mano, anchesso nudo, la mise a pecora sul letto e mi obbligò a leccarle figa e culo, lo fici, e lei grugniva dal piacere, poi Luca le infilò il cazzo in foga, e la scopò.
Le venne in figa, e io ripulii tutto lo sperma e i liquidi vaginali, era aspri ma buoni.
Mi misero in piedi davanti al letto, i due maschi toccavano Anna, che iniziò a parlarmi, ascolta frociona, tuora sei nostra, io ero, e sono una prostituta, lui è il mio pappone, mi servirai per dei clienti particolari, quando ti chiamo, tu ci raggiungi dove saremo, e farai quello che ti diremo, Luca riceverà i tuoi compensi chiaro?, annuii, ero pronta, ora fatti una sega frocio, mentre dichiari il tuo nome, cognome e indirizzo, e numero di cellulare, feci appena in tempo a dire quanto richiesto, che partì uno spruzzo di sperma, seguito da altri di minor i tensità, mi misi in ginocchio ero esausta.
Luca mi riaccompagnò, e mi lasciò a pochi isolati da casa, mi incamminai, era tardi, e c'erano poche persone per strada, ma non sò il perchè, ma mi sentivo sicura, appagata, mi sentivo donna, iniziai a camminare, sculettando il poco che serviva ad attirare l'attenzione, e mi guardavo in giro, quando incontrvo lo sguardo di un uomo o una donna sorridevo, e li fissavo, le donne specialmente, ammicavano con la testa, i maschi, mi sbranavano con gli occhi.
Arivata a casa, entrai, e mi ritrovai davanti la figlia del mio dirempettaio, ci guardammo negli occhi e lei mi riconobbe, riamase a bocca aperta, buona sera Martina dissi, lei rispose buona sera e il mio nome, Paola Martina mi chiamo paola, poco dopo mi disse, devo riconoscere che è una bella donna complimenti, grazie tesoro, e salii in ascensore con lei, mi guardò da capo a piedi, e arrivati al iano la invitai ad entrare, e mossa da curiosità, entrò.
Bevemmo una coca, e capii che voleva chiedere, la guardai e le dissi, sì sono omosessuale, losono sempre stato, e ora ho deciso di vivere la mia vita di donna, e così iniziò a chiedermi di tutto.
La portai a veder il mio armadio le mie scarpe intimo ecc, e lei rimase stupita da tutto, poi mi guardò la zona pubica, si dissi, ho erzioni, anche se preferisco essere presa, e con le donne mi chiese?, vuoi vedere risposi, e sollevai la gonna il mio cazzo era duro, eretto, ero eccitata, io anziana, lei giovanissima, toccalo se vuoi, lo toccò, mi avvicinai e ci baciammo, in breve, eravamo nude avinghiate, infilai il mio cazzo nella sua giovane vagina, e la scopai a lungo.
Verso le due ci salutammo, e ci baciammo ti aspetto quando vuoi le dissi, e mi infilai nel letto, aspettando il compiersi del mio nuovo destino.
Salii velocemente le scale, scalza, per non farmi sentire, e una volta a casa, mi feci una doccia, e mi coricai nel letto, il giorno dopo mi sarei riposata.
L'indomani mi alzai tardi, e mangiai una cosa veloce, e ripensai alla sera appena trascorsa, a pensari a mente serena, sono stata una pazza, ma a ripensarci, era quello che cercavo da tempo, così, mandai un messaggio di ringraziamento a Luca, che mi rispose solo nel tardo pomeriggio: bene sgualdrina, hai capito cosa ti aspetta se vuoi continuare la relazione con mè, riceverai per posta elettronica un contratto di cessione che firmerai, e accetterai, altrimenti vai a fare in culo frocione.
Rimasi un poco dispiaciuta, avevo detto che sarei stata sua, ma comunque attesi la mail, arrivò poco dopo.
In breve diceva che ero sua di proprietà, che avrebbe usato e abusato del mio corpo, e della mia mente, non avrei mai più potuto decidere per mè, e che sarei arrivata sin dove lui voleva, la prostituzione, era solo l'inizio, accettai.
Mi chiamò il lunedì sera, ciao puttana, preparati, verrò a prenderti trà un'ora, esci e aspettami davanti casa, indossa reggicalze calze slip reggiseno, tacchi, e una gonna, corta, e una camicetta scollata, che faccia vedere il reggiseno, truccati bene, e metti una parrucca capelli lunghi, ilcuore mi batteva forte, e se mi avessero visto i vicini?, che figura avrei fatto, ma presi coraggio, avevo accettato il contratto, e sapevo che sarebbe stato solo l'inizio.
Luca arrivò venti minuti dopo l'orario convenuto, in molti mi passarono vicino, e con la coda dell'occhio mi osservarono, ma è anche vero, che sono carina, nonostnte l'età, e se non vista da vicino, posso passare per una tardona, salii appena si accostò al marciapiede, abituati, il marciapiede sarà uno dei tuoi luoghi futuri frocione, e partì.
Durante il tragitto mi diede un'occhata, ma sai che sei carina davvero? lo ringraziai, e chiesi doove andassimo, tranquilla presto lo scoprirai.
Arrivammo al cancello di una villetta, e scendemmo incamminandoci verso il portone, dove venne ad aprirci una donna, grassa, sfatta, bruttina, truccatissima, mi diede uno sguardo veloce, ed entrammo, in sala seduto, c'era il compagno, classico meridionale, calabrese, con una pancia pazzesca, era in canottiera e pantaloncini corti, , baffoni, stava cenando.
Luca mi presenta, Anna, e Antonio, mi presento, Paola, Antonio ride di gusto, ma se sei frocio, il vero nome cretino, anzi dammi i documenti forza, io sono titubante, Luca mi molla una sberla, muoviti frocione, apro la borsetta e dò lacarta d'identità, e Antonio legge ad alta voce i miei dati, poi Anna fotocopia fronte e retro, e me la consegna, chiede il mio numero di telefono, mail ecc, e poi mi mettono davanti il contratto che avevo visionato.
Luca mi disse, firma, e loro controfirmano come testimoni, se lo firmi, sarai legata mani e piedi con mè, sarai merce, e come tale sarai usata e abusata da mè e da loro, non potrai tornare sui tuoi passi, poichè verrai fotografata e filmata, se vorrai tirarti indietro invieremo copia di tutto ai tuoi, e a tutti i tuoi conoscenti, prima di firmare devi sapere che da oggi, nel tuo appartamento e nelpalazzo vivrai da donna e lo sapranno tutti i tuoi vicini.
Firmai con il mio nome e cognome maschile, e aggiunsi quello femminile, controfirmarono tuti e trè, mentre veniva filmata la scena, poi mentre registrava, lo lessi in ginocchio davanti a Luca, riconoscendolo come mio unico padrone.
Antonio si alzò, mi prese per mano, vieni, e mi portò in camera da letto, si sfilò i pantaloncini, e fece penzolare il suo cazzo, un vero cazzo da maschio, tolse la canottiera, si stese, ora spogliati e succhia frocio, mi tolsi la gonna e la camicetta, e mi misi vicino a lui e iniziai a succhiare il suo cazzo mezzo duro, che crebbe a dismisura, lo inboccavo a fatica, ma lopompai fino alla sborrata finale, che bevvi avidamente.
Ci raggiunse Anna, era nuda, il grasso faceva i risvoltini, e Luca la teneva per mano, anchesso nudo, la mise a pecora sul letto e mi obbligò a leccarle figa e culo, lo fici, e lei grugniva dal piacere, poi Luca le infilò il cazzo in foga, e la scopò.
Le venne in figa, e io ripulii tutto lo sperma e i liquidi vaginali, era aspri ma buoni.
Mi misero in piedi davanti al letto, i due maschi toccavano Anna, che iniziò a parlarmi, ascolta frociona, tuora sei nostra, io ero, e sono una prostituta, lui è il mio pappone, mi servirai per dei clienti particolari, quando ti chiamo, tu ci raggiungi dove saremo, e farai quello che ti diremo, Luca riceverà i tuoi compensi chiaro?, annuii, ero pronta, ora fatti una sega frocio, mentre dichiari il tuo nome, cognome e indirizzo, e numero di cellulare, feci appena in tempo a dire quanto richiesto, che partì uno spruzzo di sperma, seguito da altri di minor i tensità, mi misi in ginocchio ero esausta.
Luca mi riaccompagnò, e mi lasciò a pochi isolati da casa, mi incamminai, era tardi, e c'erano poche persone per strada, ma non sò il perchè, ma mi sentivo sicura, appagata, mi sentivo donna, iniziai a camminare, sculettando il poco che serviva ad attirare l'attenzione, e mi guardavo in giro, quando incontrvo lo sguardo di un uomo o una donna sorridevo, e li fissavo, le donne specialmente, ammicavano con la testa, i maschi, mi sbranavano con gli occhi.
Arivata a casa, entrai, e mi ritrovai davanti la figlia del mio dirempettaio, ci guardammo negli occhi e lei mi riconobbe, riamase a bocca aperta, buona sera Martina dissi, lei rispose buona sera e il mio nome, Paola Martina mi chiamo paola, poco dopo mi disse, devo riconoscere che è una bella donna complimenti, grazie tesoro, e salii in ascensore con lei, mi guardò da capo a piedi, e arrivati al iano la invitai ad entrare, e mossa da curiosità, entrò.
Bevemmo una coca, e capii che voleva chiedere, la guardai e le dissi, sì sono omosessuale, losono sempre stato, e ora ho deciso di vivere la mia vita di donna, e così iniziò a chiedermi di tutto.
La portai a veder il mio armadio le mie scarpe intimo ecc, e lei rimase stupita da tutto, poi mi guardò la zona pubica, si dissi, ho erzioni, anche se preferisco essere presa, e con le donne mi chiese?, vuoi vedere risposi, e sollevai la gonna il mio cazzo era duro, eretto, ero eccitata, io anziana, lei giovanissima, toccalo se vuoi, lo toccò, mi avvicinai e ci baciammo, in breve, eravamo nude avinghiate, infilai il mio cazzo nella sua giovane vagina, e la scopai a lungo.
Verso le due ci salutammo, e ci baciammo ti aspetto quando vuoi le dissi, e mi infilai nel letto, aspettando il compiersi del mio nuovo destino.
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