Martina

di
genere
trio

La casa della nonna affacciava sul mare, da un piccolo cancello nascosto dagli oleandri si accedeva direttamente alla spiaggia. Martina li osservò stendere gli asciugamani e chiacchierare, li osservò per un po' prima di uscire, per essere certa che non fossero una coppia. Fece cigolare il cancello molto più del necessario per farli voltare, per coglierli di sorpresa. Lunghissime gambe, un piccolo tondo culo, due enormi tette sode, eredità genetica della stessa nonna che le ha lasciato la casa, abbronzatura perfetta com' è giusto che sia per chi possiede una casa in riva al mare. "Ciao" disse stendendo il telo a qualche metro dal loro, risposero appena, forse si era sbagliata ed erano una coppia. Prese la crema dalla borsa di paglia e iniziò a sparlmarla"ehm, posso avere un aiutino?" Il biondino si alzò di scatto, afferrò il tubo, mise un po' di crema sulla mano ma Martina lo sorprese, slacciò il reggiseno rosso fuoco, le tettone fecero un movimento lieve verso il basso, il segno del costume era quasi invisibile,due capezzoli piccoli tondi e appuntiti sembravano osservarlo. Martina si voltò e si stese sul telo, il resto del costume era un micro tanga che le scompariva tra le cosce. Incrociò le braccia sotto la testa e il biondo iniziò a spalmare, non sfiorarle il seno era impossibile. "Fatto" "Grazie", allungò la mano verso il cellulare e impostò una sveglia osservandolo tornare al suo telo, cercò di sentire cosa bisbigliava ma non ci riuscì e si appisolò. Quando la sveglia suonò si sollevò a sedere, spalmò minuziosa altra crema sulle tette e la pancia, li vide osservarla da dietro gli occhiali da sole, puntò di nuovo la sveglia fingendo noncuranza. Quando si svegliò erano in acqua a nuotare, si alzò e stiracchiò dandogli il profilo da ammirare, rimise il reggiseno, si immerse lentamente e poi li raggiunse a nuoto emergendo a mezzo busto vicino a loro. L' acqua era perfetta, sorreggeva le tette rendendole ancora più sode e tonde. "Ciao di nuovo, sono Martina" iniziarono a chiacchierare, il biondo si chiamava Luca, il moro Marco, avevano 22 e 23 anni erano in pausa post sessione d'esame. "Io sono in ferie, con questa giornata stupenda se non fosse stato per voi sarebbe stata l' occasione per fare nudismo", "non avresti avuto nessuno per la crema" esordì malizioso Marco, "non sei comunque venuto tu. Vi va una bibita, vi faccio vedere la mia casa" senza aspettare risposta si avviò ancheggiando verso il bagno asciuga, raccolse telo e borsa r oltrepassò il cancello. Quando la raggiunsero stava aprendo il miscelatore della doccia del giardino a cui aveva appeso il reggiseno. Fece un passo in avanti lasciando l' acqua aperta alle sue spalle, si strizzò i capelli e le tette e prese un telo da un armadietto. "Fate la doccia, ci sono altri teli, vi aspetto dentro". La casa era in penombra, Martina indossava una tunica in macramè, sotto era vistosamente nuda. Sul tavolo aveva appoggiato tre bicchieri, "sedetevi, ho fatto il mojito " indicò il divano "vi va una patatina?" E si allontanò, non le interessavano le risposte. Tornò con due ciotoline"io preferisco i cetrioli " ammiccò maliziosa. Di fronte a loro c'erano due poltrone libere, ma Martina di avvicinò al divano, sfilò a luca il bicchiere da cui stava bevendo, prese un sorso, lo appoggiò sul tavolo e gli montò sopra a cavalcioni. Slacciò il telo che si era legato in vita, liberando un cazzo non lunghissimo ma grosso e nodoso su cui inizio a strofinare la fica senza farlo entrare. I ragazzi erano immobili e silenziosi. Una donna di dieci anni almeno più grande e una situazione da film, entrambi pensavano solo a questo. Martina si sfilò la tunica e spinse la testa di Luca verso le tette. Lui inizio a leccarle e a mordere i capezzoli accarezzandole la schiena mentre lei continuava a strusciarsi sul cazzo ansimando. Allungò una mano verso Marco, facendolo alzare e liberando anche lui del telo. Il suo cazzo era più sottile ma più lungo. Lo prese in bocca e iniziò a succhiarlo avidamente. I due ragazzi si lanciavano occhiate senza riuscire ad intendersi sul da farsi. Martina spinse Luca a stendersi, gli mise la fica in faccia e abbandonando il cazzo di Marco si dedicò al suo in un fenomenale 69. Pensava le sarebbe finalmente saltati addosso ma erano come inebetiti. Sì alzo e si impalò sul cazzo di Luca iniziando a cavalcarlo . Luca come risvegliato, le strinse le mani sulle cosce, la spinse verso di sé fino a prenderle i capezzoli tra le labbra. Osservava Marco segarsi alle spalle di Martina facendogli dei segni con gli occhi. Marco non capiva, allora con le mani allargo il culo di Martina. Marco osservò il cazzo dell' amico entrare e uscire dalla fica della sconosciuta, umida e gonfia, ascolto i mugugni di lei implorava Luca di sfondarla di più, di darglielo tutto. Sì avvicinò lentamente, iniziò ad accarezzarle la e cosce , poi il culo, appoggiò la lingua sul buco mentre Luca continuava a scoparle la fica. "Oh siii" Martina aveva capito le sue intenzioni e non vedeva l'ora. Appoggiò la cappella al buco del culo e spinse lentamente, adattandosi al ritmo dell' amico e poi in un colpo sicuro fu dentro. Martina urlo di piacere, inizio a ripetere " sfondami sfondami" come una forsennata. Lui e luca si guardarono, stavolta non ci furono dubbi, sfilò il cazzo dal culo, attese che Luca rallentasse e gli "desse strada" e spinse il suo nella fica di Martina assieme a quello dell' amico. Martina imprecò, in un attimo i due ragazzi furono sincronizzati e lei riprese a godere, al terzo " si sfondami" vennero tutti e tre. Martina si sfilò e sparì in bagno. Marco la raggiunse, si infilò in doccia con lei. " Sei stato bravissimo, ti avevo sottovalutato" inizio a baciarlo. Non era sazia, ne voleva ancora. "A me non basta mai " gli disse inginocchiandosi e ingoiando tutto il cazzo che era torna duro. Iniziò un pompino migliore dei precedenti, succhiava come se volesse strapparglielo e poi lo faceva scorrere si e giù, dentro e fuori, Marco le guidava la testa, quando sentì che stava per venire la tenne ferma "ingoia!" Lei annuì, non serviva chiedere, non si sarebbe tirata comunque indietro.
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scritto il
2024-11-04
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