Norma: la dog sitter più amata dagli italiani 2
di
VicentinoGrey
genere
zoofilia
Una settimana dopo ricevette una telefonata da una giovane studentessa.
“Ciao. Ho sentito una telefonata di mio papà con un suo amico e parlava di te e del servizio che hai fatto al suo cane. Anch'io e anche una mia amica vorremmo far felici i nostri animaletti. Possiamo contare su di te?”.
Norma rimase impietrita. La sua impresa non era più patrimonio di pochi e per giunta era stata estesa anche a una coppia di ragazze.
“Mi spiace ma ho troppa paura. Non me la sento” rispose.
“Neanche per cinquecento euro a botta?”.
Norma rimase sconcertata dalla freddezza con cui la ragazza aveva contrattato la sua prestazione. Erano tanti soldi. Avrebbe potuto in breve ridurre il residuo del mutuo e vivere con maggior tranquillità.
“D'accordo. Vi aspetto domani pomeriggio, dopo pranzo”.
Norma si pentì della sua disponibilità non appena vide le due ragazze e le loro belve. Erano dei cani enormi e incutevano timore col solo portamento fiero.
“Loro sono già pronti, e tu?” disse la ragazza che aveva fissato l'appuntamento.
“Non proprio ma adesso mi spoglio, eccetto la felpa imbottita per non farmi graffiare”.
“Abbiamo un problema di tempi” disse l'amica “dovremo essere a Perugia, in centro, per le 16. Ce la fai a farli godere entro mezz'ora?”.
“Non posso garantirlo” rispose Norma “posso solo sperare che il primo non mi faccia male e goda presto, altrimenti avrò bisogno di riposare e mettere una crema lenitiva”.
“Facciamo una bella cosa” suggerì la prima ragazza, dimostrandosi la più perversa delle due “ti fai scopare dal cane della mia amica e fai un pompino al mio”.
Norma sgranò gli occhi. Aveva visto dei video dove le ragazze orientali facevano quelle cose ma le avevano fatto venire dei conati di vomito.
“No. Non credo di farcela” replicò.
“Trecento euro in più e poi ci fai godere entrambe con la lingua” rilanciò la giovane.
Norma non rispose, si tolse mini e slip e si mise carponi.
“Cominciamo, forza”.
L'amica fece avvicinare il suo cane al sesso umido di Norma mentre la ragazza perversa, condotto il cane davanti alla donna, ordinò a Norma di prendere in mano il suo cazzo e di masturbarlo fintanto che non fosse diventato duro. Con mano tremante fece quanto comandato.
L'amica intanto era riuscita a far salire il proprio cane sulla sua schiena e il cazzo stava cercando il suo sesso. Sentiva l'ansimare dell'animale mentre azzardò di leccare l'altro cazzo con la punta della lingua. Un conato di vomito la costrinse a sospendere la fellatio ma la mano della ragazza le afferrò i capelli mentre scandiva lentamente “succhiaglielo”.
Obbedì.
Cercò di immaginarsi nelle vesti delle pornostar più estreme, imponendosi di pensare “se ce l'hanno fatta loro, ce la farò anch'io”.
“Stiamo assistendo a un accoppiamento fra specie diverse” commentò la ragazza “una troia che succhia il cazzo a un cane”.
“Hai ragione in parte. Io vedo una vacca che si fa scopare dal mio cane” rincarò l'amica, ridendo della sua battuta.
“Che razza di puttana. E io che stentavo a credere quello che diceva di mio padre” riprese la ragazza.
Norma arrossì violentemente e subito dopo sentì il cane sopra la sua schiena uggiolare di felicità.
“Zeus ha goduto” commentò l'amica “lo lego e poi mi accomodo sul divano”.
Poco dopo, un liquido caldo e trasparente finì nella bocca di Norma, la quale iniziò a tossire e sbavare.
“Anche il mio ha sborrato e adesso mi voglio proprio godere la lingua di questa zoccola” commentò la ragazza, sistemando il cane e sedendosi seminuda sul divano.
Vergognandosi profondamente per aver ceduto a un rapporto orale con un cane, si alzò in piedi.
“Eh no, cagna sei e da cagna devi comportarti. Su, a quattro zampe e lingua di fuori, felice di fare felici le tue padroncine”. Norma si inginocchiò, tiro fuori la lingua e si avvicinò ansando a carponi alle due clienti.
Iniziò a leccare a fondo il sesso dell'amica che, iper eccitata dalla situazione, venne in un paio di minuti.
La ragazza più perversa la prese per la testa e le strofinò i propri umori su tutto il viso e spingendole l'ano davanti alla bocca perché lo leccasse. Norma non si sottrasse e la sua arrendevolezza portò ben presto all'orgasmo anche la seconda cliente. Non ancora soddisfatta della sua sottomissione , le bloccò la testa davanti alla propria fica, rimase immobile per una decina di secondi e poi lasciò uscire un potente getto di pipì sulla sua faccia. Norma chiuse occhi e bocca e lasciò che la tortura finisse.
“Possiamo andare ora. Mi sono concessa la pisciata più costosa della storia. Ecco qua i mille e trecento”.
Così dicendo lanciò in aria un pacchetto di banconote, sciolse il guinzaglio attaccato alla gamba di un tavolo e uscì sculettando assieme all'amica.
“Ciao. Ho sentito una telefonata di mio papà con un suo amico e parlava di te e del servizio che hai fatto al suo cane. Anch'io e anche una mia amica vorremmo far felici i nostri animaletti. Possiamo contare su di te?”.
Norma rimase impietrita. La sua impresa non era più patrimonio di pochi e per giunta era stata estesa anche a una coppia di ragazze.
“Mi spiace ma ho troppa paura. Non me la sento” rispose.
“Neanche per cinquecento euro a botta?”.
Norma rimase sconcertata dalla freddezza con cui la ragazza aveva contrattato la sua prestazione. Erano tanti soldi. Avrebbe potuto in breve ridurre il residuo del mutuo e vivere con maggior tranquillità.
“D'accordo. Vi aspetto domani pomeriggio, dopo pranzo”.
Norma si pentì della sua disponibilità non appena vide le due ragazze e le loro belve. Erano dei cani enormi e incutevano timore col solo portamento fiero.
“Loro sono già pronti, e tu?” disse la ragazza che aveva fissato l'appuntamento.
“Non proprio ma adesso mi spoglio, eccetto la felpa imbottita per non farmi graffiare”.
“Abbiamo un problema di tempi” disse l'amica “dovremo essere a Perugia, in centro, per le 16. Ce la fai a farli godere entro mezz'ora?”.
“Non posso garantirlo” rispose Norma “posso solo sperare che il primo non mi faccia male e goda presto, altrimenti avrò bisogno di riposare e mettere una crema lenitiva”.
“Facciamo una bella cosa” suggerì la prima ragazza, dimostrandosi la più perversa delle due “ti fai scopare dal cane della mia amica e fai un pompino al mio”.
Norma sgranò gli occhi. Aveva visto dei video dove le ragazze orientali facevano quelle cose ma le avevano fatto venire dei conati di vomito.
“No. Non credo di farcela” replicò.
“Trecento euro in più e poi ci fai godere entrambe con la lingua” rilanciò la giovane.
Norma non rispose, si tolse mini e slip e si mise carponi.
“Cominciamo, forza”.
L'amica fece avvicinare il suo cane al sesso umido di Norma mentre la ragazza perversa, condotto il cane davanti alla donna, ordinò a Norma di prendere in mano il suo cazzo e di masturbarlo fintanto che non fosse diventato duro. Con mano tremante fece quanto comandato.
L'amica intanto era riuscita a far salire il proprio cane sulla sua schiena e il cazzo stava cercando il suo sesso. Sentiva l'ansimare dell'animale mentre azzardò di leccare l'altro cazzo con la punta della lingua. Un conato di vomito la costrinse a sospendere la fellatio ma la mano della ragazza le afferrò i capelli mentre scandiva lentamente “succhiaglielo”.
Obbedì.
Cercò di immaginarsi nelle vesti delle pornostar più estreme, imponendosi di pensare “se ce l'hanno fatta loro, ce la farò anch'io”.
“Stiamo assistendo a un accoppiamento fra specie diverse” commentò la ragazza “una troia che succhia il cazzo a un cane”.
“Hai ragione in parte. Io vedo una vacca che si fa scopare dal mio cane” rincarò l'amica, ridendo della sua battuta.
“Che razza di puttana. E io che stentavo a credere quello che diceva di mio padre” riprese la ragazza.
Norma arrossì violentemente e subito dopo sentì il cane sopra la sua schiena uggiolare di felicità.
“Zeus ha goduto” commentò l'amica “lo lego e poi mi accomodo sul divano”.
Poco dopo, un liquido caldo e trasparente finì nella bocca di Norma, la quale iniziò a tossire e sbavare.
“Anche il mio ha sborrato e adesso mi voglio proprio godere la lingua di questa zoccola” commentò la ragazza, sistemando il cane e sedendosi seminuda sul divano.
Vergognandosi profondamente per aver ceduto a un rapporto orale con un cane, si alzò in piedi.
“Eh no, cagna sei e da cagna devi comportarti. Su, a quattro zampe e lingua di fuori, felice di fare felici le tue padroncine”. Norma si inginocchiò, tiro fuori la lingua e si avvicinò ansando a carponi alle due clienti.
Iniziò a leccare a fondo il sesso dell'amica che, iper eccitata dalla situazione, venne in un paio di minuti.
La ragazza più perversa la prese per la testa e le strofinò i propri umori su tutto il viso e spingendole l'ano davanti alla bocca perché lo leccasse. Norma non si sottrasse e la sua arrendevolezza portò ben presto all'orgasmo anche la seconda cliente. Non ancora soddisfatta della sua sottomissione , le bloccò la testa davanti alla propria fica, rimase immobile per una decina di secondi e poi lasciò uscire un potente getto di pipì sulla sua faccia. Norma chiuse occhi e bocca e lasciò che la tortura finisse.
“Possiamo andare ora. Mi sono concessa la pisciata più costosa della storia. Ecco qua i mille e trecento”.
Così dicendo lanciò in aria un pacchetto di banconote, sciolse il guinzaglio attaccato alla gamba di un tavolo e uscì sculettando assieme all'amica.
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