Norma diventa prostituta
di
VicentinoGrey
genere
dominazione
Le scuole sono finalmente andate a regime. Portati i figli, posso organizzarmi le giornate come meglio credo. Beh, non proprio. Martedì e giovedì sono precettata da Antonio e Costanza. È un paio di mesi ormai che devo soddisfare i loro nuovi capricci e iniziative commerciali. La merce, se non fosse chiaro, sono io. L'epiteto con cui si rivolgono a me, “porcellina golosa”, è il mio marchio di qualità. Dapprima è stato Antonio e proporre ai suoi amici e poi a emeriti sconosciuti la possibilità di dominare una quarantenne sottomessa. Devo comportarmi da pornostar perché se il giudizio dei clienti è inferiore a 4, vengo punita con strizzate di capezzoli e cinghiate sul culo. Punizioni più blande mi vengono assegnate se durante gli incontri non uso parole volgari. Membro, sedere, vulva e sperma sono aboliti in favore di cazzo, culo, fica e sborra. Costanza invece mi vende soprattutto come leccatrice di fiche e culi e succhiatrice di capezzoli. Nessuna sua amica ha voluto finora usare uno strap on per possedermi. Un paio però hanno voluto infilare un paio di dita nella mia vagina, pardon, fica, e un dito nel culo. Non è stato eccessivamente doloroso: tremo però al pensiero se uno dei clienti chiederà di infilarmelo dietro. È veramente stretto!
Mentre sto succhiando l'ennesimo cazzo e Antonio mi sta scopando alla pecorina, penso a quanta sborra mi è stata schizzata addosso e spruzzata in bocca. Se è vero che fa bene alla pelle, farò fallire tutte le aziende di cosmesi! I miei pensieri vanno a Dante e alla legge del contrappasso. Sono un'anima che sta già scontando il peccato della sua mania dell'igiene leccando e succhiando cazzi che definire odorosi è dare un giudizio benevolo agli effluvi che emanano. La pena più pesante da scontare però è leccare fiche di donne più che mature, soprattutto perché non ho mai avuto tendenze lesbiche perché spesso puzzano veramente.
Oh, devo aprire la bocca: l'amico di Antonio sta mugolando e pure Antonio si sta sfilando dalla mia fica. Eccoli entrambi davanti alla mia bocca, li sego con maestria e schizzi di sborra si depositano sulla lingua. Gli uomini amano vedere il proprio liquido galleggiare in bocca e chiudermela per farmi ingoiare tutto. Ecco...anche stavolta è andata tutta giù, senza vomitare.
Giovedì scorso ho rischiato di farlo con Maria, un'amica di Costanza. Era a gambe aperte sulla poltrona, io in ginocchio, nuda, davanti a lei. Costanza mi provocava gemiti, masturbandomi, seduta per terra su un cuscino. I miei versi e la passione indotta con cui muovevo la lingua e due dita dentro la sua fica hanno scatenato qualcosa in Maria. A un certo punto sono partite delle contrazioni che in pochi secondi sono diventate convulsioni. La mano di Costanza ha aumentato il ritmo con cui massaggiava le labbra e il clitoride, facendomi perdere ogni cognizione su cosa stavo facendo. Me ne sono accorta quando Maria ha dapprima squirtato e poi le è partito un getto di piscio direttamente dentro nella mia bocca. Ho ingoiato prima di rendermi conto che potevo tenera la bocca aperta e far colare tutto sul mio corpo e poi sul pavimento. Non è stato facile, ma ho preso un punteggio di 5/5!
Antonio mi mette in mano 50 Euro. Non so quanto si sia tenuto lui. Un ruttino...e anche per oggi, ho finito.
1
2
voti
voti
valutazione
5.9
5.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Matrimonio fa anche rima con dominioracconto sucessivo
Norma: la dog sitter più amata dagli italiani 1
Commenti dei lettori al racconto erotico