Gigi e la mamma 3° - Pennellare con la lingua - L'origine du monde- della mamma.

di
genere
incesti

Nonostante il suo carattere dimesso e la sua inesperienza in fatto di rapporti con le ragazze, Gigi conosceva bene il sesso ed i suoi piaceri per via delle letture e della rete che, nonostante pulluli di volgarità e informazioni morbose, offre a chi sa cercarli siti che non banalizzano la sessualità e non la riducono a meri esercizi fisici e bestiali.

Naturalmente, la vita di tutti i giorni con le sue esperienze ed i cambiamenti che comporta, è diversa da come la si può idealizzare a cominciare dagli ormoni che sin dalla pubertà, sconvolgono il corpo dei/delle giovani e ne condizionano la mente, i comportamenti e certe reazioni automatiche (Le erezioni spontanee o le polluzioni notturne) e dunque, fuori controllo.

Per i maschietti poi (E' il caso di Gigi) ci sono i compagni d'infanzia che crescono insieme a te, che vogliono conoscere e scoprire il mondo e certe reazioni del proprio corpo, certi pruriti che inevitabilmente, come succede dalla notte dei tempi, li spinge anche a studiarsi reciprocamente sino a radunarsi per masturbazioni di gruppo con le competizioni che inevitabilmente ne scaturiscono.

Nel caso di Gigi, anche con le coetanee vi erano stati approcci mai realmente definiti giacché, le ragazze, sicuramente più scaltre al giorno d'oggi, già al primo bacio lo piantavano per maschietti meno imbranati e più adatti alle loro 'Voglie' e curiosità esplorative.

Tutti questi ricordi, queste sensazioni e questi turbamenti, erano prepotentemente riaffiorati nella mente di Gigi nel momento stesso in cui, si era ritrovato davanti agli occhi, il mitico oggetto dei suoi sogni che, per di più, era quello di sua madre.

Naturalmente, definirlo oggetto è riduttivo ed in un certo senso offensivo per ciò che quel corpo umido e cavernoso rappresenta.

Tra gli interessi di Gigi, vi era anche l'amore per l'arte anch'essa storicamente intrisa di riferimenti erotici a partire dall'arte classica greca, etrusca e romana in cui certi riferimenti erano espliciti.

Ma anche nell'arte medievale o rinascimentale, certe allusioni mascherate dal martirio dei santi o da simboli della bellezza come nei dipinti di Botticelli, contenevano precise allusioni erotiche.

E poi Goya con le sue Maya desnude sino a Courbet che identificava nella vagina di madame Quiniaux 'l'origine del mondo'.

Ecco, davanti agli occhi strabuzzati di Gigi, la fica della mamma, appariva davvero come l'origine del mondo: Anche di più!

In quei pochi centimetri quadri di carne molle nascosto nel punto più segreto del corpo di una donna si concentravano infatti, più meraviglie di quanto ne potesse mostrare il mondo intero e, forse, l'intero creato.

Dio che meraviglia!

In un n fazzoletto di carne rorido di umori, si concentravano, potere, amore, godimento, gelosie, guerre, passioni, abbandoni, violenze, destini, tradimenti sino all'imperscrutabile mistero della procreazione!

E poi, il suo profumo inebriante più di qualsiasi altra essenza conosciuta!

Il suo sapore.. il suo gusto che nessuno shef per quanto genuini o esclusivi fossero i suoi ingredienti, avrebbe mai potuto imitare.

Sapori e profumi capaci di infiltrarsi attraverso l'olfatto, le papille gustative ed il coinvolgimento di tutti sensi, nei cervelli di ogni essere umano a prescindere dalla differenza di sesso!

Gigi rimirando quella meraviglia, cercava in modo inconscio di capire come fosse stato possibile che lui stesso fosse scaturito da quella stretta fessura che, per forza di un mistero impossibile da svelare, doveva celare in se, tutte le meraviglie del paradiso; 'Ecco! Li si nascondeva davvero il paradiso ad onta delle menzogne della varie religioni.'

Perso nei suoi pensieri, era stato svegliato dalla mano della mamma che spingendolo da dietro la nuca gli aveva detto: "Leccami Gigi.. fammi godere!"

A quel punto, forte delle sue conoscenze culturali e pronto a dare piacere alla mamma, aveva abbandonato ogni timidezza scatenandosi con la lingua per cercare anche le pieghe più nascoste per far godere la donna che così generosamente gli stava offrendo il suo bene più prezioso.

Le convulsioni di quel corpo trattenuto a stenti nel tremore dei numerosi orgasmi che riusciva a procurarle e i gemiti e le grida di piacere che esplodevano dalle labbra dalla mamma lo incitavano a fare di più in un vortice di libidine che pareva non esaurirsi mai.

Nell'esplosione dei suoi ripetuti orgasmi la mamma, coi suoi schizzi, aveva ricoperto il suo viso, i suoi capelli e parte del suo corpo coi suoi umori che, caldi e gelatinosi, colavano come lacrime di lussuria sino al tappeto sul pavimento.

Il ragazzo che si era trattenuto per non godere a sua volta, aveva dato comunque del suo con la bava e gli umori rilasciati dalla sua bocca e la fica della mamma e col sudore che copioso colavano sul tappeto.

Parevano entrambi sfiniti quando la mamma ancora tremebonda ed ansimante gli aveva mormorato:

-Dio Gigi.. amore, quanto mi hai fatta godere!

Vienimi su tesoro e baciami.. voglio sentire il sapore del mio piacere dalla tua stessa bocca.-

Dopo un bacio che pareva infinito ed in cui le lingua si contorcevano vogliose nella loro voluttuosa ed umida danza, la mamma gli aveva detto:

-Amore, toccati e godi anche tu sulla mia pancia e sul mio monte di Venere.. impregna il mio pelo pubico col tuo seme e poi leccami e fammi godere ancora con la tua bocca.

segue

scritto il
2024-12-07
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