Il Grande Dittatore: aprono i bordelli. Storia di Kalifa schiava del sesso

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Muhammar Al Zefir, grande Sultano di un piccolo Stato africano ricco di giacimenti petroliferi, al suo insediamento aveva subito imposto per legge la schiavitù delle donne nei confronti degli uomini. Per lui, infatti, le donne erano esseri inferiori create solo per dare piacere sessuale agli uomini.
Furono costruiti giganteschi bordelli in ogni città del Paese e le donne carine e ben fatte dei villaggi della zona vi vennero condotte per farle obbligatoriamente prostituire. Chi si ribellava veniva uccisa con la lapidazione da parte del Corpo delle spietate guardie del Sultano. Nel giro di meno di un anno la ribellione delle donne era stata domata e ora tutte lavoravano per 14 ore al giorno nei casini, soddisfacendo le voglie e le perversioni di almeno 30 uomini diversi al giorno.
Alcune, le più belle e dotate di generose tette e un corpo da modelle, erano costrette a lavorare anche 19 ore al giorno, potendo riposare per sole 5 ore, ricevendo fino a 40 uomini, spesso a gruppi. Una in particolare, di nome Kalifa Hammadi,
era ormai abituata ad essere presa da 10 o anche 15 maschi insieme. Gli uomini la facevano inginocchiare e, con i piselli duri le schiaffeggiavano il viso facendosi spompinare come degli assatanati. La donna, ormai sottomessa, prendeva in bocca ogni cazzo le venisse messo davanti al viso ed aveva imparato a guardare negli occhi gli uomini che stava lavorando di bocca, i quali la chiamavano puttana, troia, gran pompinara, succhiacazzi, vacca da monta e in molti altri modi. Una sera di fine settembre nel bordello di Kalifa si presentò l’intera Guarnigione del Sultano, 180 uomini, che chiesero di potersi scopare la donna fino al mattino seguente. Kalifa tremava all’idea di poter rimanere uccisa da quella massa di maschi infoiati.
In effetti la Guarnigione non fu tenera con lei e i soldati la possedettero brutalmente stuprandola in bocca, in figa e nel sedere con anche 6 cazzi insieme. La donna urlava dal dolore, soprattutto degli uccelli enormi in figa e nel culo ma fu costretta a chiedere di essere scopata più forte. La maratona del sesso durò in totale 20 ore, gli uomini si riprendevano e la fotterono anche 3 o 4 volte di fila. Al termine di quella estenuante esperienza Kalifa, inginocchiata come una cagnetta, ricevette in faccia la sborrata di tutti i cazzi. Alla fine era irriconoscibile e molti uomini la fotografarono con il viso grondante di sperma.
scritto il
2025-01-15
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