Lucrezia Borgia – vacca per tutti i maschi del granducato
di
BANANA JOE
genere
orge
Il ventesimo compleanno di Lucrezia Borgia si avvicinava e così la Nobildonna volle regalarsi una gran festa a Palazzo a base di nerchie insieme a un corteo di damigelle scelte tra le più vacche. Il giorno fatidico furono convocati tutti i contadini maschi del Granducato. Le loro mogli, madri e figlie si adirarono urlando: “BRUTTA TROIA LASCIA STARE I NOSTRI UOMINI!”.
Ma tutti i maschi si lasciarono volentieri condurre a Palazzo. Il loro arrivo fu salutato da un corteo di ragazze neomaggiorenni in gonna e con le tette al vento: “DAIII VENITE A SCOPARCI COME MERITIAMO!” gridarono. Gli uomini, giovani e maturi, si avventarono su quelle ragazze stuprandole a gruppi di sei per ciascuna. Il cortile si riempì di gemiti di donne fottute con forza in gola, in figa e nel sedere. Le triple penetrazioni si sprecarono e così tutti gli uomini eiacularono una prima volta addosso alle damigelle.
A quel punto entrò in scena Sua Maestà Lucrezia:
“FORZA RAGAZZINE FATE RIZZARE I CAZZI SPOMPINADOLI PERBENE E DANDO LA PATATA E I CULETTI!”. Le fanciulle fecero di buona lena il loro lavoro riportando tutti i maschi ad avere i cazzi belli rizzati. A quel punto Lucrezia Borgia si gettò nella mischia prendendo uccelli in tutti i buchi assieme alle cortigiane.
“OH OH SIII SFONDATECI LA PASSERA! ROMPETECI IL CULO PORCI! SCOPATECI BENE LA BOCCA! VOGLIAMO TUTTE I CAZZI IN GOLA FINO AI COGLIONI!”.
Nell’arco di un’ora tutto finì in una gigantesca sborrata che ricoprì facce e tette delle donne.
Ma tutti i maschi si lasciarono volentieri condurre a Palazzo. Il loro arrivo fu salutato da un corteo di ragazze neomaggiorenni in gonna e con le tette al vento: “DAIII VENITE A SCOPARCI COME MERITIAMO!” gridarono. Gli uomini, giovani e maturi, si avventarono su quelle ragazze stuprandole a gruppi di sei per ciascuna. Il cortile si riempì di gemiti di donne fottute con forza in gola, in figa e nel sedere. Le triple penetrazioni si sprecarono e così tutti gli uomini eiacularono una prima volta addosso alle damigelle.
A quel punto entrò in scena Sua Maestà Lucrezia:
“FORZA RAGAZZINE FATE RIZZARE I CAZZI SPOMPINADOLI PERBENE E DANDO LA PATATA E I CULETTI!”. Le fanciulle fecero di buona lena il loro lavoro riportando tutti i maschi ad avere i cazzi belli rizzati. A quel punto Lucrezia Borgia si gettò nella mischia prendendo uccelli in tutti i buchi assieme alle cortigiane.
“OH OH SIII SFONDATECI LA PASSERA! ROMPETECI IL CULO PORCI! SCOPATECI BENE LA BOCCA! VOGLIAMO TUTTE I CAZZI IN GOLA FINO AI COGLIONI!”.
Nell’arco di un’ora tutto finì in una gigantesca sborrata che ricoprì facce e tette delle donne.
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