Il Grande Dittatore: a caccia di donne bianche in Europa
di
BANANA JOE
genere
orge
Dopo un anno di regno il Sultano si incapricciò delle donne bianche bionde in quanto esotiche. Ordinò quindi ai soldati della sua Guarnigione di suddividersi in manipoli di 50 e setacciare l’Italia, la Francia, l’Olanda, la Gran Bretagna, l’Irlanda, la penisola scandinava a caccia di belle e giovani donne da rapire e portare in Africa. Nell’arco di un solo mese furono catturate e fatte sparire ben 60 donne, di cui molte italiane, francesi e svedesi. Erano tutte biondissime, occhi azzurri o verdi, tettorute e di una bellezza finissima. Corrompendo a suon di milioni i funzionari pubblici e le Forze dell’Ordine la Guarnigione potè viaggiare in aereo indisturbata portando a destinazione il carico di schiave esotiche. Quando arrivarono una ventina chiese di poter parlare con il Consolato del proprio Paese, ma naturalmente fu riso loro in faccia spiegando che i Consoli venivano pagati profumatamente per rimanere inerti a non fare nulla in difesa delle connazionali.
Appresa la notizia molte piansero e si disperarono, ma fu loro detto che il mattino seguente alle 6 avrebbero dovuto iniziare il lavoro nei bordelli del Paese con al collo una catenina con scritta la nazionalità.
La novità fu riportata su tutti i telegiornali e giornali d’Arabia con grande risalto e, fuori dai casini si formarono file interminabili di uomini. La prima settimana le nuove schiave bianche furono offerte in prova a metà prezzo, sia per far provare la novità ai maschi del Paese, sia per svezzare bene le neo prostitute.
Molti uomini pretesero gangbang con 40 o anche 50 maschi tutti su una o due troiette bianche. Esse furono costrette a ciucciare minchie come delle automi e a prendere cazzoni in tripla penetrazione. Dopo due ore di quel rozzo trattamento una parte delle puttanelle svennero e furono costrette a riprendere a lavorare a schiaffi e colpi di frusta. Costrette ad essere docili e sottomesse alla fine si rassegnarono e diedero via tutti i loro buchi venendo considerate delle efficienti svuotacoglioni.
Appresa la notizia molte piansero e si disperarono, ma fu loro detto che il mattino seguente alle 6 avrebbero dovuto iniziare il lavoro nei bordelli del Paese con al collo una catenina con scritta la nazionalità.
La novità fu riportata su tutti i telegiornali e giornali d’Arabia con grande risalto e, fuori dai casini si formarono file interminabili di uomini. La prima settimana le nuove schiave bianche furono offerte in prova a metà prezzo, sia per far provare la novità ai maschi del Paese, sia per svezzare bene le neo prostitute.
Molti uomini pretesero gangbang con 40 o anche 50 maschi tutti su una o due troiette bianche. Esse furono costrette a ciucciare minchie come delle automi e a prendere cazzoni in tripla penetrazione. Dopo due ore di quel rozzo trattamento una parte delle puttanelle svennero e furono costrette a riprendere a lavorare a schiaffi e colpi di frusta. Costrette ad essere docili e sottomesse alla fine si rassegnarono e diedero via tutti i loro buchi venendo considerate delle efficienti svuotacoglioni.
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