Lucrezia Borgia – la stanza segreta del palazzo
di
BANANA JOE
genere
orge
Fu nel 2029 che un team internazionale di archeologi, capitanato dall’americano Enric Lee Osvald, grazie alle moderne tecnologie di mappatura dei palazzi antichi, scoprì quella che fu subito battezzata come la Stanza segreta di Lucrezia Borgia.
Al suo interno il team trovò ben 12 dipinti che ritraevano la nobildonna in compagnia di uno o più uomini. Tutti i soggetti erano raffigurati completamente nudi e, dallo stile pittorico, furono attribuiti a Dante Gabriel Rossetti, autore anche di un quadro ufficiale della celebre Noblidonna.
Nel primo, grande dipinto Lucrezia Borgia era raffigurata in ginocchio su un cuscino davanti ad un giovane mentre ne teneva in mano il pene eretto. Nel secondo dipinto, quasi a comporre un ciclo di opere, Lucrezia stava succhiando l’uccello dell’uomo con gli occhi rivolti al pittore.
Il terzo dipinto vedeva il giovane premere sulla nuca della Sovrana per costringerla ad ingoiare il cazzo fino alle palle. Nel quarto dipinto la Nobildonna era nuda a gambe aperte di fronte al ritrattista e aveva il pisello duro del prescelto ben piantato a fondo nella figa.
Il quinto dipinto raffigurava Lucrezia di spalle con la nerchia dell’uomo affondata nel sederino e la testa all’indietro per il godimento dell’inculata. Nel sesto quadro la Borgia sorrideva inginocchiata frontalmente e, ai lati, aveva 10 uomini nudi sulla sua destra ed altri 10 alla sua sinistra tutti con gli arnesi in tiro. Il sesto dipinto vedeva Lucrezia succhiare il pisello di uno dei 20 giovani mentre ne segava uno per mano.
I dipinti seguenti erano delle gangbang con la Nobildonna impegnata a soddisfare tutti i cazzi prendendoli contemporaneamente in bocca, nella passera e nel sedere, Uno in particolare era impressionante. La Nobildonna, ritratta frontalmente, veniva sfondata due uccelli in bocca, due nella gnocca e altri due insieme nel buco del culo. L’espressione era di animalesco godimento, la stessa espressione che avrebbe avuto una puttana.
L’ultimo dipinto del ciclo vedeva Lucrezia Borgia ricevere sul viso e sulle tette numerosi schizzi di sborra. La sua espressione, stravolta dalle chiazze di sperma negli occhi, nei capelli, sulla fronte e sulle guance, era di grande soddisfazione. Il team di archeologi decise di tenere segreta la scoperta, ma non esitò a fare foto e a divulgarle ad amici e parenti.
Al suo interno il team trovò ben 12 dipinti che ritraevano la nobildonna in compagnia di uno o più uomini. Tutti i soggetti erano raffigurati completamente nudi e, dallo stile pittorico, furono attribuiti a Dante Gabriel Rossetti, autore anche di un quadro ufficiale della celebre Noblidonna.
Nel primo, grande dipinto Lucrezia Borgia era raffigurata in ginocchio su un cuscino davanti ad un giovane mentre ne teneva in mano il pene eretto. Nel secondo dipinto, quasi a comporre un ciclo di opere, Lucrezia stava succhiando l’uccello dell’uomo con gli occhi rivolti al pittore.
Il terzo dipinto vedeva il giovane premere sulla nuca della Sovrana per costringerla ad ingoiare il cazzo fino alle palle. Nel quarto dipinto la Nobildonna era nuda a gambe aperte di fronte al ritrattista e aveva il pisello duro del prescelto ben piantato a fondo nella figa.
Il quinto dipinto raffigurava Lucrezia di spalle con la nerchia dell’uomo affondata nel sederino e la testa all’indietro per il godimento dell’inculata. Nel sesto quadro la Borgia sorrideva inginocchiata frontalmente e, ai lati, aveva 10 uomini nudi sulla sua destra ed altri 10 alla sua sinistra tutti con gli arnesi in tiro. Il sesto dipinto vedeva Lucrezia succhiare il pisello di uno dei 20 giovani mentre ne segava uno per mano.
I dipinti seguenti erano delle gangbang con la Nobildonna impegnata a soddisfare tutti i cazzi prendendoli contemporaneamente in bocca, nella passera e nel sedere, Uno in particolare era impressionante. La Nobildonna, ritratta frontalmente, veniva sfondata due uccelli in bocca, due nella gnocca e altri due insieme nel buco del culo. L’espressione era di animalesco godimento, la stessa espressione che avrebbe avuto una puttana.
L’ultimo dipinto del ciclo vedeva Lucrezia Borgia ricevere sul viso e sulle tette numerosi schizzi di sborra. La sua espressione, stravolta dalle chiazze di sperma negli occhi, nei capelli, sulla fronte e sulle guance, era di grande soddisfazione. Il team di archeologi decise di tenere segreta la scoperta, ma non esitò a fare foto e a divulgarle ad amici e parenti.
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