Mio marito mi lecca 1 - "Ipersex-spiritualità

di
genere
feticismo

In questi tempi in cui si legge e si discute di femminicidi e di maschi che considerano le donne come oggetti di proprietà da trattare (maltrattare!) e gestire a proprio piacimento, mi rendo conto di essere una donna-madre e moglie (come direbbe una nostra politica così in voga) decisamente fortunata.

Mio marito infatti, non corrisponde come carattere a nessuno degli stereotipi che così spesso finiscono nelle cronache dei giornali.

Lui infatti, già da fidanzati non ha mai preteso da me quegli atteggiamenti di angelo del focolare in famiglia ed in pubblico e di femmina calda e disponibile nel segreto del talamo nuziale.

A differenza dei miei precedenti "fidanzati" lui non mi ha mai trattata da quella da scopare a piacimento ed esibire ai suoi amici come l'ennesima conquista e neanche come quello che, volendo fare le cose "sul serio" mi presentava ai suoi come ragazza acqua e sapone da sposare nel rispetto delle tradizioni di famiglia: Tradizioni de che!?

Lui mi aveva accettata subito per quello che ero; Una ragazza libera, vogliosa di amare ed essere amata nel reciproco rispetto delle proprie storie, delle proprie aspettative esistenziali, dei propri pregi, dei propri difetti e dei propri gusti, anche i più eccentrici.

Quando ci eravamo conosciuti, era subito scoppiata una disinteressata simpatia (Empatia, diremmo oggi.) abbiamo cominciato a frequentarci senza mai indagare sul nostro privato quando non eravamo insieme.

Nei primi momenti di intimità, erano baci, carezze languid e parole dolci, mai sdolcinate però.

Nonostante le mie provocazioni ed i miei toccamenti delle sue parti intime, mai un tentativo da parte sua di andare oltre i nostri corpi stretti suggellati da baci eccitanti e profondi come mai ne aveva provato con altri maschi.

La prima volta, mentre la sua lingua si intrecciava con la mia in modo turbolento e lussurioso e la sua verga dura spingeva sul mio pube protetto dal jeans e le mutandine, me ne ero venuta senza neanche toccarmi e lui che se ne era accorto, mi aveva sorriso accarezzandomi i capelli.

Dio che meraviglia!

Che bacio!

Quanta lussuria in quell'incredibile abbraccio!

Non mi aveva chiesto null'altro che un contatto dei nostri corpi e l'esplorazione tumultuosa delle nostre lingue nelle rispettive bramose bocche.

Per diverse volte poi, mi aveva fatta godere allo stesso modo sino a quando, in occasione di un fine settimana al mare, non ci eravamo ritrovati nudi ed abbracciati nello stesso letto.

In quella circostanza, mi aveva chiesto di giacere immobile mentre lui si sarebbe occupato di me: "Lo so Giulia che ti sembrerà strano, ma ti chiedo di restare ferma e di goderti i momenti di piacere che cercherò di regalarti."

Dio che momento!

In quei minuti, quelle ore e quei due giorni, avevo provato più sensazioni sconosciute, più intensi piaceri e più devastanti orgasmi di quanti non ne avessi mai provati prima di allora.

Mi aveva fatta godere toccando il paradiso di cui ignoravo l'esistenza senza mai penetrarmi col suo membro ma usando solo la lingua come un pennello per ogni lembo della mia pelle partendo dai piedi e come un dardo nel profondo della mia vagina.

Dio che meraviglia, sentirlo scivolare sul mio corpo, leccarmi le dita dei piedi, le ascelle, succhiarmi i capezzoli, pennellare i miei seni scivolando in giù sino al contatto con la mia clitoride che già al primo risucchio come la ventosa di un polipo, mi aveva scatenato un orgasmo potente e devastante il cui squirt era spruzzato direttamente nella sua bocca: "Mmm.. buono!" aveva commentato prima di riprendere a leccarmi e chiavarmi con la lingua meglio e più in profondità di quanti cazzi avessi preso sino ad allora.

Quella prima volta, dopo alcune ore di quell'incredibile sequela di orgasmi, avrei voluto ricambiarlo prendendoglielo in bocca o facendomi scopare e lui, per tutta risposta, si era masturbato eiaculando sul mio inguine e sulle labbra della mia fica per poi abbassarvisi sopra e ripulirle con la sua stessa lingua.

Quella notte, abbiamo dormito abbracciati senza che io ne lui, fossimo andati a lavarci.

Al mattino ero stata risvegliata dalle setose carezze delle sue mani mentre la sua lingua scivolando dai piedi lungo le gambe, si era intrufolata nella mia fica ancora sporca di umori della notte passata, sino a procurarmi un brusco e tremolante risveglio provocato da un nuovo orgasmo.

Dio che meraviglia!

A colazione, mentre entrambi eravamo ancora avvolti dall'odore del nostro sudore e dall'olezzo di umori corporali, lui aveva voluto spiegarmi i motivi per i quali al coito classico, preferiva quel rapporto con le sole mani e la lingua in cui la donna diveniva il centro assoluto di quei momenti di piacere che coinvolgevano non solo i corpi con le loro reazioni animali ma anche qualcosa di più intimo e profondo che lui definiva 'Ipersex-spiritualità'.

In definitiva a lui non interessava soddisfare la sua donna con un semplice rapporto bestiale ma voleva farla godere in ogni senso scavandola dentro e facendola sentire padrona assoluta di ognuno di quei momenti magici ed irripetibili mentre per lui riservava solo un ultimo momento onanistico.

Mentre lui mi parlava in quel modo, ascoltandolo ad occhi chiusi, mi rendevo conto che mentre mi leccava e mi faceva godere come mai in vita mia, tenendogli le mani sulla testa, col corpo tremante ed in preda ad un orgasmo, mi sentivo librare nell'aria come se appartenessi ad un'altra specie, un'altra dimensione!

Naturalmente, per tutto il periodo di fidanzamento, pur ritrovandomi completamente fusa nel suo corpo e nella sua filosofia esistenziale, non avevo mai smesso di frequentare quei ragazzi dai quali mi facevo scopare in modo 'normale'.

Quando uscivo con qualcuno portando magari addosso il suo odore di maschio, lui non mi aveva mai chiesto conto di chi fosse e cosa avessi fatto.

Naturalmente, durante il fidanzamento era mia cura cancellare bene ogni traccia della scopata anche se, la sua sensibilità ed il suo olfatto erano talmente affinati che lui sicuramente capiva se avessi scopato e con chi nel caso di ragazzi che conosceva anche lui.

La prima notte di nozze, lo avevo implorato di fare l'amore 'classico' almeno per quella volta e lui mi aveva accontentata regalandomi la più bella scopata e la più bella notte della mia vita.

segue



scritto il
2025-02-06
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