Riconobbi il suo volto 4.

di
genere
etero

Mi accorgei di Laura che stava infilandosi nel lettone e poi si appoggiò al mio fianco. Avevo un sonno arretrato, dovuto ai giochi di sesso che mi avevano impegnato fino alle due e così ripresi a dormire profondamente. Mi sveggliai due ore dopo ma non per sonno eaurito ma propio perchè stavo provando una sensazione di piacere di trovarmi in un'altra dimensione: insomma, Laura si era fermamente impadronita del mio cazzone succhhiandomelo lentamente, dolcemente e quindi, quando mi resi conto che non stavo sognando ma avevo in corso un meraviglioso bocchino, spalancai gli occhi e rimasi di sasso nel vedere che non era Angela, ovviamente assente perchè era al lavoro, ma Laura. Certo per me era un continuo logorio quotidiano nel constatare giorno per giorno che "le bambine" crescevano ed anche alla svelta ritrovandosi non più tanto piccole ma con due conti sommai che si erano veramente ben formate e stavano diventando delle gran fighe. Non fui in grado di bloccarla ma rimasi a subire silenziosamente e poi, quando lei mi disse di ricambiarle il "favore" leccandole la fighina, mi venne spontaneo spogliarmi e poi fare altrettanto a lei, sempre senza dirle nulla e, quando le tolsi il pigiama, la baciai in bocca assaporndo il sapore, rimastole sulla lingua, del mio sperma e poi scesi a slinguarle il collo, poi dietro alle orecchie, sui seni già ben polposi e soffici da succhiarle i capezzoli e scendere giu all'ombelico e dopo mi dedicai alla sua fighetta già ben grondante di umori e tra lo stuzzicarle il clitoride e slinguarle le labbra grandi, la feci venire più volte e quando capii che il cazzone stava per "scoppiare" le chiesi se si era fatta già sverginare ma lì lei mi osservò ad occhi spalancati e mi confessò che voleva farlo con un uomo maturo ed esperto in materia, quindi aveva lasciato al suo ragazzo il culo ma anche lì poteva dirmi di non avere provato ne' dolore e neanche piacere perchè il giovinastro aveva un cazzettino bonsai e mi chiese proprio di farle provare il cazzone: Chiaro che in me stavano nascendo dubbi, rimorsi poi però prevalse che non era più minorenne da un pezzo ed allora, tanto per usare una frase ormai storica:" tira più un pelo di figa che una coppia di muli trainando un carro" ed allora, al solo contemplare quel corpicino così formoso, appetitoso persi ogni controllo in me stesso e le spalmai il forellino con molto gel dedicandomi poi al cazzone cospargendolo anche lui di gel. La feci mettere in ginocchio...alla pecorina... e le appoggiai il glande all'ano ma, quando provai a penetrarla mi resi conto che era strettissimo ed allora diedi piccoli colpi ma Laura urlò per il dolore provato al solo inizio, così uscii subito dal culetto, preoccupatissimo di cosa avrebbe detto Paola poi chiaramente sarebbe arrivato alle orecchie di Angela, allora suggerii, in caso paola avesse sentito l'urletto, di rimettersi a dormire, riprendendo il gioco prossimamente, magari quando Paola se ne stava a scuola e noi due avremmo avuto "casa libera", come si dice da sempre. Proprio in quel momento entrò Paola in camera ed io prontamente le dissi che Laura aveva avuto un incubo spaventosissimo. Paola ci diede il buongiorno e se ne tornò a dormire.
scritto il
2025-02-23
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