Clisteri a raffica 3.
di
Battocchiolo.
genere
etero
Il giorno dopo squillò il telefonino ed era un signore che aveva bisogno del mio intervento per sua nipote, diciottenne che aveva mangiato cibi scaduti. Arrivai subito lì e mi aprì la nipote del signore: una ragazzina magrolina ma molto carina di viso, aveva le gambe molto fine ed il culetto quasi piatto. Lei mi accompangò da suo nonno che stava a letto con una bronchite e lui mi chiese di praticare delle iniezioni alla nipotina, alternate da clisteri. Mi spiegò tutto poi Barbarella, così si chiamava la biondina dai capelli lunghi fino ai fianchi, mi guidò fino alla sua camera e, quando ero a preparare la siringa per la puntura, allora Barbarella mi fermò la mano e mi propose di non farle la puntura e lei, in compenso, mi avrebbe ripagato facendomi un bocchino. Rimasi un pò basito ma poi, osservando quanto era carina la bambolina, decisi di non essere solo professionale ma...uomo super eccitato da quelle ragazzine assai eccitanti e così, per tutta risposta mi abbassai i calzoni e subito dopo lei si mise il cazzone in bocca ed iniziò ad innondarlo di saliva ( da come aveva iniziato dava l'idea di essere una pompinara professionista! ) già dandomi un gran piacere e, dopo pause con riprese intense, mi portò all'orgasmo facendomi godere pazzamente. Poi venne il turno del clistere e l'attrezzatura, di stampo assai vecchio, era composta da una siringa armata di cannula in bakelite assai corposa, erta, e lì la biondina mi esortò ad infilarglielo assai lentamente, essendo poi il suo culetto ancora vergine! ( lo diceva in modo da comportarsi da più di trentenne "che era ancora vergine" al culo! ) Le dissi che prima le avrei infilato nell'ano un dito per allargarglielo un poco ma prima la avrei innondata con creme come gel ed affini per lenirle il dolore della penetrazione assai dolorosa per la prima volta. Lei allora si sdraiò sul suo letto e si sfilò le mutandine scoprendo il magro ma grazioso culetto che subito mi provocò una notevole erezione ed allora le presi la manina ponendola sul cazzo che appena sentì. divenne tutta rossa in viso e poi mi disse che era vergine alla fighetta ma essendolo anche il culetto, allora mi chiese di penetrarla di dietro per almeno godere in qualche modo fino a quando non avrebbe trovato l'uomo della sua vita. Iniziai quindi ad introdurre due dita nell'ano e lei lasciò andare un gridolino, poi, dopo avere ben lubrificato il culetto, le accostai la cannula del clistere e la spinsi tutta dentro, facendola ancora lamentarsi del dolorino, così mi disse, dopo mi esortò di fare durare poco l'operazione ed allora spinsi lo stantuffo rapidamente ma lei poi mi fermò la mano chiedendomi di attendere un poco e poi riprendere il movimento. Dopo che le avevo svuotato la siringa nel culo, estraetti la cannula e feci girare lei a pancia sopra per poterla massaggiare con una mano e, con l'altra, le andai a stuzzicarle il clitoride che subito scattò sull'attenti come un soldato e poi mi chinai per ciucciare il grilletto intensamente e lei quasi voleva gridare ma avrebbe svegliato il nonno malato ed allora la baciai in bocca per azzittarla e godermi la sua linguetta che solleticava il mio palato. Caspita che goduria per me potere possedere una ragazzina anagraficamente maggiorenne ma fisicamente minorenne ed il sogno di trasgredire amoreggiando con minorenni, come la legge vietava, mi eccitava maledettamente. Dopo che la lasciai andare in bagno per svuotare il pancino elavarsi a fondo, mi preparai a possederla analmente ed al solo pensiero il batacchio mi si addrizzò assai notevolemnete e ciò mi preoccupò al pensare se sarei riuscito a penetrarla con il bestione che ho tra le gambe! Barbarella tornò in camera sua e, vedendo il cazzone dritto e grande, quasi si spaventò ed allora mi chiese se era vero che alla prima volta nel culo sia assai più doloroso che in figa. Pensando egoisticamente all'occasione che avrei perso nel non poterla sodomizzare, feci un ironico sorrisetto e la assicurai che se avesse seguito i miei consigli, non avrebbe certo perso l'occasione di godere a lungo col sul bel culetto. Lei subito si spogliò completamente e si sdraiò accanto a me. Iniziai a baciarla a lungo in bocca, poi al collo, dietro alle orecchie, poi passai a ciucciarle il grilletto e poi la feci rigirare per leccarle l'ano che pulsava per il piacere e per il timore del dolore provato. La slinguai a lungo ma poi presi il tubetto del gel che quasi svuotai nell'ano tenuto dilatato da due dita e poi unsi bene il cazzo ed infime lo accostai al forellino facendolo penetrare lentamente e delicatamente ma ad un certo punto Barbarella strinse l'ano più per paura che per spirito di conservazione ed io attesi un poco poi, quando lei lasciò allentarsi il buchetto, glielo sbattei dentro facendola gridare un poc e lì la sentì anche suo nonno che poi attribuì il gridolino all'introdurre l'ago della siringa nel culetto della npotina ed io subito gli diedi ragione ma tutto era stato fatto ed infatti io avevo penetrato interamente il non indifferente batacchio nell'ormai dilaniato culetto della bambolina che piagnucolava più per la paura che il dolore fisico. dopo che rimasi fermo a lungo, dentro il suo culetto, allora ripresi il su e giù sodomizzandola fino a giungere all'orgasmo mio che unii poi a quello di Barbarella avendole sditalinato a lungo il clitoride e dalla sua fighina uscì un fiume di umori vaginali ed io le schizzai ugualmente fiumi di sborra. Riprendemmo entrambi le energie consumate e gioimmo al solo pensare che per una settimana sarei venuto da lei per "praticarle la puntura" invisibile ed intoccabile ma assai più reale era il possederla nel graziosissimo culetto ed il gioire godendo, si amalgamava insieme col gusto del fantomatico peccato perchè per me, Barbarella. così giovane e carina, era un frutto proibito...la mia mela paradisiaca!
1
2
voti
voti
valutazione
7.3
7.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Clisteri a raffica 2.racconto sucessivo
Avevo vent'anni!
Commenti dei lettori al racconto erotico