Clisteri a raffica 2.
di
Battocchiolo.
genere
etero
Era veramenrte il periodo dei solo clisteri e, tra tanti culi ben fatti ed altrettanti così, così, m'imbattei in una studentessa ventenne che era un gran pezzo di figa e che mi chiamò perchè, chiaramente, da sola non riusciva a farsi un clistere e poi dovevo praticarle alcune iniezioni intramuscolari.Quando arrivai a casa sua, mi si presentò indossando una vetsaglia e sotto aveva solo reggiseno, slippino e calze con reggicalze che risaltavano ancora di più la sua bellezza fisica. Iniziai a preparare la siringa per l'iniezione e, mentre le massaggiavo la stupenda natica con cotone ed alcool, rimanevo incantato dalla bellezza che sprigionava dalla testa ai piedi, poi posavo il cotone e prendevo la siringa e, con un colpo deciso ma delicato, le bucavo la sua tenera pelle e così finiva il bucherellarle il culetto. Col clistere la cosa era assai più lunga, più programmata, studiata, infatti la invitavo a mettersi prima a pancia di sopra ed andavo poi a massaggiarla dallo stomaco in giù, sfiorandole appositamente poi la peluria sopra la assai pelosa fighetta e, casualmente...mi capitava di scendere giù troppo, sfiorandole il grilletto con l'Indice, dandole così di conseguenza dei brividi che la sentivo vibrare e con i suoi occhioni mi guardava come se mi volesse chiedere di toccarla ancora al clitoride ed io certamente non mi rifiutavo a collaborare. Poi la facevo rigirare e, indossato un guanto alla mano, mi cospargevo un dito di gel che poi andavo a spalmare intorno all'ano ma in seguito spingevo il dito dentro il culo ed anche lì la sentivo vibrare e sospirava intensamente. Le infilavo poi un altro dito insieme al precedente nell'ano e lentamente li ruotavo e non potevo certo non accorgermi del lungo gocciolare di umori dalla fighina ed una grande macchia troneggiava sul letto. Le allargavo le cosce palpandogliele ben bene e con due dita le allargavo l'ano penetrandoglielo poi con la rigida e grossa cannula ed anche ben lunga per introdurgliele il più profondamente possibile e lei gemeva implorandomi di non farle sentire dolore, La cosa si ripetè sempre così nella prima settimana ma poi, presomi un pò di confidenza, quando le avevo introdotto la cannula nell'ano, con l'altra mano le andavo a stuzzicarle il clitoride e mi ritovavo dopo la mano intrisa di umori. un giorno mi ricordo che, appena sfilata dal culo la cannula, lei si girò e, velocemente mi abbassò i calzoni e gli slip, per poi prendermi il cazzone per metterselo in bocca e devo dire in sincerità che quel bocchino fu uno dei puù belli e gustosi della mia vita! Dopo che sborrai a lungo nella sua bocca sensuale che sembrava fatta apposta per fare bocchini, le dissi di mettersi alla pecorina ed il cazzo che già aveva ripreso vita, lo guidai per penetrarla nel culo e lì lei diede lamenti, gemiti di dolore ma che subito dopo si tramutarono in prove di piacere ed anch'io ne stavo godendo tanto. Nei giorni seguenti, prima scopavamo due ed anche tre volte e poi le praticavo puntura e clistere poi chiudevamo i giochi col suo favoloso bocchino. Che bei ricordi!!
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