Violata

di
genere
etero

Me l'ero cercata e ora eccomi qui, il porco si stava approfittando di me, non che non mi andasse, anzi tutt'altro ma non poteva mica vincere lui, mica potevo fargli vedere che godevo sotto i suoi colpi sferzati con forza, dovevo essere io la vincitrice non la vittima sacrificale, ma più mi concentravo su questa cosa e più perdevo terreno, sentivo che oramai si stava avvicinando un orgasmo per me doppiamente devastante, sapevo che avrei persa la scommessa fatta con me stessa e questa cosa mi faceva rodere più di quanto ero disposta ad accettare; dovetti cedere di schianto in un urlo liberatorio mentre le gambe mi cedevano e tremando mi lasciai andare sdraiandomi sulla pancia.

L'antefatto è presto detto, il caldo estivo imperversa, sono sola a casa in quanto la mia compagna è partita per andare a trovare i suoi e io sono qui da sola a pensare se prendere il sole in terrazza sola soletta e senza possibilità di trasgressioni o andare al mare e trasgredire alla grande avendo finalmente un fine settimana libero tutto per me e per le mie voglie represse da troppo tempo. Dopo un'ora di ripensamenti e sensi di colpa opto per la seconda scelta, vado al mare e visto che ci vado sola e voglio darmi alla pazza gioia decido pure di arrivare fino alla Costa dei Barbari zona Duino dove potrò esibire il mio corpo in completa nudità.
Prendo su il borsone sempre pronto con la roba per il mare, veloce controllo e per evitare ripensamenti evito di portarmi qualsiasi costume da bagno, solo intimo, una minigonna in jeans, canottiera e infradito, insomma in cinque minuti sono in strada, prendo l'auto e parto.
Durante il viaggio mi chiama lei, mi chiede come sto e se già le manco; ovvio che mi manchi se non mi mancassi già pensi che me ne starei qui in auto a cercare qualcuno con cui tradire il nostro amore, mi manchi un casino ma non posso farci nulla, oggi viaggiano i miei ormoni, comandano loro, ma in realtà non posso dirglielo, mi limito a sussurrarle parole dolci e mandarle bacetti in vivavoce, chi mi guarda passare penserà che sono pazza e sì lo sono, seguitemi e non ve ne pentirete.
Un'ora di viaggio e sto già parcheggiando, inforco gli occhiali da sole e inizio a scendere verso la spiaggetta, vedo che è affollata, naturisti e guardoni in costume da bagno, qualche donna, poche, molti uomini, il solito insomma.
Arrivo e tiro fuori una stuoia da ginnastica, di quelle spesse, conosco la zona e bisogna organizzarsi bene è pieno di sassi e il semplice asciugamano non basta, bene mi spoglio completamente e mi seggo per spruzzarmi un po' di olio solare spry, poi mi metto a leggiucchiare ma più che altro da sotto gli occhiali rimiro la fauna maschile, ne vedo uno non male e penso che sarà lui la mia preda, lo voglio, quindi mi alzo e vado a bagnarmi, ovviamente il mio percorso non è lineare ma gli passo vicina.
Il mio corpo ondeggia non sinuoso e sensuale ma come di chi non riesce a camminare sulle asperità, mi chino in avanti, allargo le gambe più della convenienza come di persona ubriaca, anche se non ho bevuto nulla voglio sembrare imbranata in quella sassaia che in realtà conosco bene, voglio che mi guardi e bene.
Come gli passo vicino mi chiede se so l'ora, capisco che è una scusa ma ho l'orologio quindi mi giro verso di lui e gli dico che sono le dieci più o meno, lui si alza e mi viene vicino, brivido, mi sorride con il suo viso bello, brivido, e mi da la mano, mi dice che si chiama Bruno, piacere Lucrezia, ha la mano forte, brivido, e sì fa caldo infatti mi stavo andando a bagnare vieni anche tu?
E lui viene, mi segue e ora cammino meglio e mi sento una stupida per la scena fatta prima ma forse è servita quindi, cosa fatta capo ha; ora viene il bello, entro in acqua ed è caldina lui mi è al fianco, mi guarda e mi sorride, entriamo.
L'acqua è subito alta e bisgona nuotare, ci parliamo del più e del meno, lui è di Trieste e sì io sono di Udine, sì ci vengo spesso ma non tanto lui mi dice che è bisessuale ( ma dai! ) spera non sia un problema per me, ma figurati sono di mente aperta ( e sospettosa ) per ora sai di me che non ho il ragazzo ed è vero, ma non sai che sono bisessuale anche io, non te lo dico non so perché forse voglio vedere di te se è vero ma non saprei come fare quindi soprassiedo.
Lui mi raggiunge e mi fa solletico io non lo soffro e lui ci rimane male, allora io per scherzo gli tiro acqua addosso, lui mi viene sulle spalle e mi spinge sotto, io mi incazzo, ma alla fine capisco che è un pretesto per giocare e a me il gioco piace, mi lascio andare giochiamo, ci tocchiamo, forse un po' troppo e alla fine ci guardiamo negli occhi mentre ci abbracciamo e scoppiamo a ridere, ridiamo e poi ci baciamo così stupidamente senza pensiero.
Sento che lui qualche pensiero su di me però ce l'ha già, lo sento dal suo cazzo che sta spingendo verso la mia fighetta, io lo guardo serio e gli dico che per me va benissimo ma che non si faccia strane idee io non ho un ragazzo per scelta, lui ci ride su e mi dice che non vuole certo sposarmi ma scoparmi, battuta infelice, comunque lo facilito un poco muovendomi e salendo sulla sua asta ma non riusciamo nell'impresa, allora decidiamo di uscire e cercare un posto adatto.
Io lo porto tra le rocce dove sono già stata anni fa, non c'è nessuno lì e si può fare un po' di sesso in pace, lo precedo dandogli le spalle, voglio che mi guardi la figa da dietro, la mia bella schiena e il mio culo, salgo sulle rocce e discendo dall'altra parte, gli sorrido ebete, lui mi segue, ce l'ho in pugno penso.
Poi mi sento prendere per i fianchi, mi china in avanti e tenta di sodomizzarmi, io gli dico piano ma lui mi spinge la testa giù, prende l'olio solare che si era portato dietro e me ne spalma un po' dentro poi mi pianta il suo cazzo sul buco più stretto e spinge, cazzo se fa male.
Così inizia la monta perché di monta animale si tratta, non c'è più poesia, niente sorrisi solo spinte, io mi devo reggere alle rocce che mi graffiano per non cadere avanti, mi sento presa e violata, se me lo diceva io gli davo il mio culo senza chiedere nulla in cambio, mi piace prenderlo anche lì, ma se me lo chiedeva sarebbe stato tutto più tenero; lui vuole solo prendere, della tenerezza non gliene frega nulla, stronzo!
Godo alla fine godo perché sono pure masochista, poi torno al mare, mi lavo e me ne vado, non lo saluto, tanto nemmeno lui mi saluta, anzi non mi si fila per nulla, io prendo su la mia roba, torno all'auto e mi attacco al telefono, animale ferito ti cerco amore mio dove sei finita, ti voglio.

Lù.
scritto il
2015-07-27
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