La ragazza delle pulizie
di
giulia95
genere
saffico
Katia mi era stata presentata da una mia amica quando cercavo una domestica ad ore per un aiuto in nelle faccende di casa. Era una giovane ragazza dell’est, bionda, molto carina e molto timida, non molto alta ma molto ben proporzionata.
Iniziai a farla venire a casa la scorsa primavera e si rivelò subito molto brava. Attenta e precisa faceva tutte le pulizie che le dicevo ed era anche discretamente brava a stirare, soprattutto le camici di mio marito, cosa in cui io ero una frana.
Col passare del tempo acquistai fiducia in Katia e qualche volta la lasciavo anche da sola in casa mentre io uscivo a fare la spesa o qualche piccola commissione.
Un giorno d’estate le chiesi se poteva fermarsi più a lungo del previsto per finire tutti lavori di casa in quanto sarei poi partita con mio marito per le ferie. Lei acconsentì anche perché le avevo promesso una mancia extra. Pochi minuti dopo il suo arrivo io uscii per fare gli ultimi acquisti. Tornai a casa a metà pomeriggio con i miei costumi nuovi, un paio di scarpe ed un vestito. Trovai Katia che stava stirando tutta la biancheria che avevo lavato in quegli ultimi giorni. Mi fece quasi pena.. faceva davvero molto caldo ed il ferro da stiro aumentava la temperatura. Così preparai due bicchieri con una bella bibita ghiacciata e la invitai a fermarsi qualche minuto a riprendere fiato. Inizialmente rifiutò ma io insistetti e così spense il ferro da stiro e venne in salotto. La obbligai a sedersi due minuti sul divano e godersi la bibita ghiacciata. Finalmente si rilassò un po’ ed iniziammo a chiacchierare. Le feci vedere i miei ultimi acquisti e lei mi disse se il vestito era davvero molto bello e che mi sarebbe stato molto bene. Non so perché ma le dissi che me lo sarei provato così poteva giudicare meglio. Mi sfilai i jeans e la maglietta restando solo con le mutandine. Vidi il viso di Katia diventare rosso ed il suo sguardo abbassarsi. Infilai il mio vestito nuovo e chiesi a Katia di aiutarmi con la zip sulla schiena. Lei molto timidamente si alzò e tirò su la cerniera. Il vestito mi stava davvero uno schianto e anche Katia me lo disse più volte. Ero proprio soddisfatta del mio acquisto. Me lo sfilai restando ancora solo con le mutandine ed il rossore tornò sul viso di Katia. Le dissi di aspettare un attimo in salotto perché averi voluto farle vedere una cosa. Andai in camera da letto e presi alcuni vestiti indossati pochissimo e li portai a Katia dicendole che se non si fosse offesa li avrei regalati a lei. Erano tutti estivi, alcuni molto corti altro più lunghi. Dissi a Katia di provarne qualcuno ma lei non voleva. Dovetti insistere più del dovuto per convincerla. Finalmente si tolse la gonna e maglietta restando anche lei solo con le mutandine davvero minuscole mettendo in mostra un corpo perfetto. I seni piccoli e sodi, le gambe ben tornite ed un culetto sodo e rotondo. Si immaginava che sotto le mutandine la sua passera fosse perfettamente depilata. L’aiutai a mettere indosso un vestito a fiori, scollato sulla schiena e decisamente corto. Le stava una favola. La presi per mano e la condussi in camera da letto per vedersi allo specchio. Quasi non ci credeva… sembrava fatto per lei. Andai a prendere gli altri vestiti per farlieli provare. Ogni volta che si spogliava e rivestiva Katia prendeva sempre più confidenza ed il suo rossore era quasi sparito. Si era creata tra di noi una sorta di complicità. Mi piaceva vederla seminuda e mi sentivo attratta da lei. Quando ebbe finito di provare i vestiti e stava per rimettersi i suoi abiti, mi avvicinai alle sue spalle e, poggiando il mio seno sulla sua schiena, l’abbracciai baciandola sul collo. Lei ebbe un attimo di resistenza ma io la strinsi prendendole un seno tra le mani baciandole il collo. Lei si lasciò andare ed io la attirai sul mio letto. Ero sopra di lei e la mia bocca cercò e trovò la sua… Non feci molta fatica ad intrufolarmi con la mia lingua nella sua bocca mentre sentivo le sue mani corrermi sulla schiena ed arrivare sul mio sedere. Scesi lungo il suo collo e mi fermai a leccarle i capezzoli ormai turgidi. Katia allargò le gambe come invitarmi a scendere ancora ed io non mi feci pregare. Le sfilai velocemente le mutandine lasciando che lo splendore della sua figa rosa e bagnata apparisse davanti a me. Accostai la lingua alla sua fessura ed inizia a leccarla. Trovai il suo clitoride gonfio ed iniziai a succhiarlo come fosse un piccolo cazzo. Il suo sapore era inebriante. Senza togliere la mia bocca dalla sua figa mi girai in modo che anche lei potesse leccarmi. Sentivo umori vaginali uscirmi e volevo sentire qualcosa che mi entrasse. Assecondando i miei desideri Katia infilò le sue dita nella mia figa ed iniziò a scoparmi. Alternava la lingua alle dita ed io mugolavo di piacere. Mi stava scopando così bene che non riuscivo a concentrami sulla sua figa… Mi girai sulla schiena e con le gambe spalancate offrii la mia figa a Katia pregandola di scoparmi fino all’orgasmo. Lei non se lo fece ripetere due volte. Prima incrociò le sue gambe con le mie ed iniziò a sfregare la sua figa contro la mia… Sentivo i nostri umori che si mischiavano e questo mi faceva sentire porca… Dopo mi inginocchiai e con il culetto per aria le chiesi di dedicarmi le sue attenzioni. Lei intrufolò tre dita nella mia figa mentre mi leccava il buchino… chiedi si scoparmi più forte e di farmi godere. Sentii le sue dita che mi entravano nel culo senza smettere di scoparmi la figa. Mi stava scopando con entrambe le mani ed io sentivo che l’orgasmo orami era vicino. Rilassai tutti i muscoli per fare in modo che potesse entrami più a fondo possibile. Lei aumentò il ritmo ed io proruppi in un orgasmo. La sua bocca si incollò alla mia figa per bere tutto il liquido. Sotto gli spasmi dell’orgasmo crollai sul letto distrutta. Katia si sdraiò accanto a me con il viso imperlato di gocce del mio stesso orgasmo. Mi avvicinai a lei leccando le goccioline rimaste. Lei mi accarezzò i capelli ed il seno. Fu un gesto semplice ma pieno di dolcezza. Mi stavo innamorando di quella ragazza… la volevo solo per me. Le chiesi se per lei era la prima volta con una donna e mi disse che era la prima volta in assoluto che faceva l’amore… La strinsi forte al mio petto dicendole che se avesse voluto l’avremmo fatto altre volte. Lei mi baciò le labbra e mi giurò che l’avrebbe fatto solo con me………
Iniziai a farla venire a casa la scorsa primavera e si rivelò subito molto brava. Attenta e precisa faceva tutte le pulizie che le dicevo ed era anche discretamente brava a stirare, soprattutto le camici di mio marito, cosa in cui io ero una frana.
Col passare del tempo acquistai fiducia in Katia e qualche volta la lasciavo anche da sola in casa mentre io uscivo a fare la spesa o qualche piccola commissione.
Un giorno d’estate le chiesi se poteva fermarsi più a lungo del previsto per finire tutti lavori di casa in quanto sarei poi partita con mio marito per le ferie. Lei acconsentì anche perché le avevo promesso una mancia extra. Pochi minuti dopo il suo arrivo io uscii per fare gli ultimi acquisti. Tornai a casa a metà pomeriggio con i miei costumi nuovi, un paio di scarpe ed un vestito. Trovai Katia che stava stirando tutta la biancheria che avevo lavato in quegli ultimi giorni. Mi fece quasi pena.. faceva davvero molto caldo ed il ferro da stiro aumentava la temperatura. Così preparai due bicchieri con una bella bibita ghiacciata e la invitai a fermarsi qualche minuto a riprendere fiato. Inizialmente rifiutò ma io insistetti e così spense il ferro da stiro e venne in salotto. La obbligai a sedersi due minuti sul divano e godersi la bibita ghiacciata. Finalmente si rilassò un po’ ed iniziammo a chiacchierare. Le feci vedere i miei ultimi acquisti e lei mi disse se il vestito era davvero molto bello e che mi sarebbe stato molto bene. Non so perché ma le dissi che me lo sarei provato così poteva giudicare meglio. Mi sfilai i jeans e la maglietta restando solo con le mutandine. Vidi il viso di Katia diventare rosso ed il suo sguardo abbassarsi. Infilai il mio vestito nuovo e chiesi a Katia di aiutarmi con la zip sulla schiena. Lei molto timidamente si alzò e tirò su la cerniera. Il vestito mi stava davvero uno schianto e anche Katia me lo disse più volte. Ero proprio soddisfatta del mio acquisto. Me lo sfilai restando ancora solo con le mutandine ed il rossore tornò sul viso di Katia. Le dissi di aspettare un attimo in salotto perché averi voluto farle vedere una cosa. Andai in camera da letto e presi alcuni vestiti indossati pochissimo e li portai a Katia dicendole che se non si fosse offesa li avrei regalati a lei. Erano tutti estivi, alcuni molto corti altro più lunghi. Dissi a Katia di provarne qualcuno ma lei non voleva. Dovetti insistere più del dovuto per convincerla. Finalmente si tolse la gonna e maglietta restando anche lei solo con le mutandine davvero minuscole mettendo in mostra un corpo perfetto. I seni piccoli e sodi, le gambe ben tornite ed un culetto sodo e rotondo. Si immaginava che sotto le mutandine la sua passera fosse perfettamente depilata. L’aiutai a mettere indosso un vestito a fiori, scollato sulla schiena e decisamente corto. Le stava una favola. La presi per mano e la condussi in camera da letto per vedersi allo specchio. Quasi non ci credeva… sembrava fatto per lei. Andai a prendere gli altri vestiti per farlieli provare. Ogni volta che si spogliava e rivestiva Katia prendeva sempre più confidenza ed il suo rossore era quasi sparito. Si era creata tra di noi una sorta di complicità. Mi piaceva vederla seminuda e mi sentivo attratta da lei. Quando ebbe finito di provare i vestiti e stava per rimettersi i suoi abiti, mi avvicinai alle sue spalle e, poggiando il mio seno sulla sua schiena, l’abbracciai baciandola sul collo. Lei ebbe un attimo di resistenza ma io la strinsi prendendole un seno tra le mani baciandole il collo. Lei si lasciò andare ed io la attirai sul mio letto. Ero sopra di lei e la mia bocca cercò e trovò la sua… Non feci molta fatica ad intrufolarmi con la mia lingua nella sua bocca mentre sentivo le sue mani corrermi sulla schiena ed arrivare sul mio sedere. Scesi lungo il suo collo e mi fermai a leccarle i capezzoli ormai turgidi. Katia allargò le gambe come invitarmi a scendere ancora ed io non mi feci pregare. Le sfilai velocemente le mutandine lasciando che lo splendore della sua figa rosa e bagnata apparisse davanti a me. Accostai la lingua alla sua fessura ed inizia a leccarla. Trovai il suo clitoride gonfio ed iniziai a succhiarlo come fosse un piccolo cazzo. Il suo sapore era inebriante. Senza togliere la mia bocca dalla sua figa mi girai in modo che anche lei potesse leccarmi. Sentivo umori vaginali uscirmi e volevo sentire qualcosa che mi entrasse. Assecondando i miei desideri Katia infilò le sue dita nella mia figa ed iniziò a scoparmi. Alternava la lingua alle dita ed io mugolavo di piacere. Mi stava scopando così bene che non riuscivo a concentrami sulla sua figa… Mi girai sulla schiena e con le gambe spalancate offrii la mia figa a Katia pregandola di scoparmi fino all’orgasmo. Lei non se lo fece ripetere due volte. Prima incrociò le sue gambe con le mie ed iniziò a sfregare la sua figa contro la mia… Sentivo i nostri umori che si mischiavano e questo mi faceva sentire porca… Dopo mi inginocchiai e con il culetto per aria le chiesi di dedicarmi le sue attenzioni. Lei intrufolò tre dita nella mia figa mentre mi leccava il buchino… chiedi si scoparmi più forte e di farmi godere. Sentii le sue dita che mi entravano nel culo senza smettere di scoparmi la figa. Mi stava scopando con entrambe le mani ed io sentivo che l’orgasmo orami era vicino. Rilassai tutti i muscoli per fare in modo che potesse entrami più a fondo possibile. Lei aumentò il ritmo ed io proruppi in un orgasmo. La sua bocca si incollò alla mia figa per bere tutto il liquido. Sotto gli spasmi dell’orgasmo crollai sul letto distrutta. Katia si sdraiò accanto a me con il viso imperlato di gocce del mio stesso orgasmo. Mi avvicinai a lei leccando le goccioline rimaste. Lei mi accarezzò i capelli ed il seno. Fu un gesto semplice ma pieno di dolcezza. Mi stavo innamorando di quella ragazza… la volevo solo per me. Le chiesi se per lei era la prima volta con una donna e mi disse che era la prima volta in assoluto che faceva l’amore… La strinsi forte al mio petto dicendole che se avesse voluto l’avremmo fatto altre volte. Lei mi baciò le labbra e mi giurò che l’avrebbe fatto solo con me………
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