Una nuova SPA

di
genere
saffico

Tornando a casa ho trovato nella casella della posta una pubblicità di una nuova SPA che aveva aperto in un paese limitrofo al mio. Gli ho dato un’occhiata in ascensore ed è finito sul mobile insieme ad altra corrispondenza. Appena entrata, come è mio solito fare soprattutto d’estate, mi sono spogliata restando solo con le mutandine ed ho infilato una maglietta che i copriva a malapena il seno. Sono quello che si dice una donna in carriera e il mio lavoro da manager in una multinazionale mi obbliga sempre ad un abbigliamento impeccabile mentre la mia natura è quelle di maglietta e jeans o minigonna.
Accendo il pc e scarico la posta. Marco mi invita ad un aperitivo la sera successiva, Groupon mi manda inviti scontati per ristoranti e alberghi, Sabrina mi racconta del nuovo fidanzato e poi ancora la pubblicità di quella nuova SPA. La cosa mi incuriosisce ed apro la mail. Essendo un posto appena aperto fanno offerte eccezionali per i primi 200 clienti. Praticamente una giornata con massaggi e buffet a soli 20 euro. Per accedere all’offerta è necessario iscriversi al sito, prenotare la giornata pagando con carta di credito. Apro il sito ed eseguo il tour guidato. Mi sembra un bell’ambiente e penso che 20 euro posso anche rischiarli. Mi iscrivo e prenoto per il giorno dopo. Mi vengono chieste le generalità, la mia età, il sesso e se preferisco che il massaggio mi venga praticato da un uomo o una donna. Riempio tutti i dati richiesti restando titubante sull’ultima domanda. Meglio le mani forti di un uomo o quelle più delicate di una donna? Alla fine clicco su donna. Inserisco i dati della mia carta di credito e confermo. Dopo pochi istanti vengo avvisata che mi è stata spedita una mail di conferma da consegnare in reception il giorno dopo alle 9.
Scrivo una mail alla mia segretaria avvisandola che non sarei andata al lavoro per impegni improvvisi e che difficilmente sarei stata raggiungibile al telefono.
Mi preparo un piatto di pasta e mi accuccio sul divano a guardare la tv. Danno un film d’azione ma sono così stanca che mi addormento. Mi risveglio in piena notte, sudata per il gran caldo. Mi trascino faticosamente sotto la doccia per rinfrescarmi e dopo essermi asciugata velocemente mi butto ancora nuda e umida sul mio letto. Sogno di un prato immenso dove corro nuda e libera con i miei lunghi capelli biondi che danzano con il vento. Solo dopo un po’ mi rendo conto che intorno a me tutti sono nudi e sono felici. Mi sveglio rilassata e con il sorriso sulle labbra. Infilo una maglietta e una gonna senza mettere l’intimo, riempio la borsa con costume, accappatoio, sandali e asciugamani e scendo nel box a prendere la mia auto. Nel giro di poco mi ritrovo nel parcheggio della SPA. Entro e presento in reception la mia prenotazione. Una giovane ragazza decisamente carina mi registra e mi indica gli spogliatoi dandomi una brochure con il regolamento della SPA. Scendo una decina di scalini e mi trovo nello spogliatoio femminile dove altre donne si stanno cambiando. Un po’ mi pento di non avere l’intimo. Se qualcuna mi vede chissà cosa penserà. Ma a quanto pare nessuna è interessata a quello che faccio per cui mi sfilo maglietta e gonna ed indosso il mio bikini. Infilo i sandali e lasciando fuori l’accappatoio chiudo le mie cose in un armadietto. Mi avvio verso la porta d’ingresso e mi ritrovo davanti una piscina. Una inserviente mi spiega che devo seguire un certo percorso e mi accompagna verso una vasca dove i getti d’acqua massaggiano polpacci e cosce. Di seguito potrò accedere ad altre piscine specializzate ognuna nei massaggi a parti diverse del corpo. Mi immergo nella prima vasca e mi lascio cullare dai forti getti d’acqua sulle gambe. L’atmosfera è molto rilassante ed il tempo scorre via senza che neanche me ne accorgo. Passo diverse vasche dove ricevo massaggi ai glutei, alla schiena, alle spalle. Mi fermo al buffet dove trovo frutta e verdura e alimenti naturali. Mangio qualcosa e mi rituffo nelle piscine. Altri massaggi lombari ed anche una sala relax dove ergonomiche poltrone e musiche rilassanti ti inducono al sonno. Due signore entrano nella stanza facendo talmente baccano che mi destano. Decido che è era di riceve il mio massaggio. Trovo un addetto che mi indirizza verso un corridoio. Lo percorro fino ad una porta che indica i massaggi. Entro e mi ritrovo un bancone ed ad attendermi una ragazza mora molto carina che mi chiede la tessera magnetica che mi è stata consegnata all’ingresso. Lei la inserisce in un lettore e mi indica una delle porte che si affacciano nella stanza. Entro e trovo la stanza in penombra, illuminata da una decina di candele profumate. Al centro un lettino. Subito dopo aver chiuso la porta dalla parete opposta entra una ragazza. Ha dei lunghi capelli neri ed un camice bianco. E’ piccola e snella. Si avvicina e congiungendo le mani come se stesse pregando fa un leggero inchino. Ora che è vicina mi rendo conto dei suoi occhi a mandorla. E’ orientale e questo in qualche modo mi fa piacere conoscendo l’esperienza di quella gente per i massaggi. Mi dice di stendermi sul lettino in un perfetto italiano. Mi chiede il mio nome e mi dice di chiamarsi Ayame.
“Ora Giulia io ti verserò degli oli profumati sul corpo e ti massaggerò. Avvisami se senti dolore e se ci sono parti del tuo corpo che vuoi io massaggi più a lungo. Dal momento che sei entrata hai diritto a stare qui un’ora ed io sono a tua completa disposizione. Se non ti vergogni ti consiglio di togliere il costume. Se lo vuoi indossare io non praticherò massaggi nella parti del tuo corpo coperte.”
Ovviamente mi sfilo il costume. Non vorrei mai rinunciare ad un bel massaggio sul sedere. Mi riposiziono sul lettino a pancia in giù e sento l’olio che viene versato sulla mia schiena. Le mani di Ayame mi massaggiano con vigore. Sembra impossibile che una ragazza così minuta abbia tutta quella forza nelle mani. Abbandonata a quei massaggi ripenso al sogno di quella notte e penso che sarebbe davvero bello se tutti potessero stare nudi senza problemi. Chissà com’è Ayame nuda. Le sue mani sapienti continuano a massaggiarmi. Ora sono sulle mie cosce e sui polpacci. Finalmente sento l’olio cadermi sul sedere. Penso che è davvero brava. Mi sento rilassata. Le sue mani passano veloci sui miei glutei e avverto che in alcuni passaggi mi sfiora tra le gambe ed anche il buchino del mio sedere. Mentre sto pensando alle sue mani che mi accarezzano mi chiede di girarmi. Versa l’olio sulla mia pancia e sul mio seno. Mi massaggia divinamente ed il contatto delle sue mani sul seno mi eccita un po’. I capezzoli diventano turgidi. Lei continua a massaggiarmi senza guardarmi. Io invece ho gli occhi fissi sui suoi. Versa l’olio sulle cosce e lo spalma. Ogni volta che risale verso l’inguine emetto un leggerissimo mugolio. Le sue mani nel mio interno cosce mi eccitano. Muovo leggermente il bacino roteandolo. Lei passa dalle mie cosce alla pancia sfiorandomi la figa e massaggiando il mio monte di venere glabro. Abbasso una mano fuori dal lettino e trovo la sua gamba. La sto toccando sull’interno del ginocchio. Lei non dice nulla e continua a massaggiarmi. Risalgo la sua gambe accarezzandole la coscia da dietro ed arrivo al suo sedere. Non sento la stoffa della mutandina e penso che indossi un perizoma. Ayame non distoglie lo sguardo dal mio corpo mentre io vorrei che i guardasse in faccia. Continuo con i movimenti lenti del bacino ed allargo un po’ le cosce. La sua mano si fa leggermente più ardita e massa con più decisone sulla mia figa. La mia mano sale sul suo sedere e scopro che non indossa mutandine. La tiro un po’ verso di me per poterle entrare tra le cosce. Lei mi asseconda e mi permette di arrivare alla sua figa. Nell’istante che il mio dito trova le sue labbra umide sento le sue che mi penetrano. Spalanco le mie cosce e lascio che mi masturbi. Mai nessuna donna l’ha fatto e mi meraviglio di come sia stata io stessa ad indurla a farlo. Mi sollevo sui gomiti mentre la sua mano continua a penetrarmi la figa. Ora mi guarda in viso ed io le sorrido mordendomi le labbra. Voglio che continui. Allungo una mano e slaccio i bottoni del suo camice. Lo scosto scoprendo un esile corpo con due piccole tette con capezzoli piccoli e scuri ed una piccola fila di peli ben curati sul monte di venere. Le sfilo il camice lasciandola nuda. Le metto una mano sulla spalla tirandola a me. Lei si fa guidare fino a quando le nostre bocche non si incontrato. La mia lingua fa subito breccia nella sua bocca. Le sue dita non si staccano dalla mia figa e continuano a sollecitare il mio clitoride. Va da se che nel giro di pochi minuti un orgasmo mi scuote. Dico ad Ayame se è ancora disposta a fare tutto ciò che le dico e lei sorride. La faccio sdraiare sul lettino e mi metto sopra di lei. La mia figa e sulla sua bocca ed un istante dopo sento la sua lingua che mi sta già penetrando. Io le allargo le cosce e mi avvicino alla sua figa. Per la prima volta sto per assaporare il gusto di una donna. Avvicino il volto e respiro profondamente quel profumo inebriante che si espande dal centro delle sue cosce. Con le mani le allargo la grandi labbra e osservo da vicino della figa rosa e grondante di umori. Poggio quasi con timore la mia lingua al centro di quella carne rosa e la spingo in profondità. Una sapore acre e nello stesso tempo dolcissimo mi riempie la bocca. Inizio a leccarla con veemenza sempre più a fondo. Sento il suo respiro che si fa affannoso ed ogni tanto deve prendere fiato smettendo di leccarmi la figa. Le infilo due dita dentro mentre le prendo tra le labbra il clitoride ed inizio a succhiarlo. Lei si dimena facendomelo sfuggire dalle labbra. Io lo inseguo e lo riprendo. Lo succhio forte e sono talmente impegnata nel cercare di darle piacere che non mi sono neanche accorta che mi ha infilato un dito dietro e mi sta penetrando figa e culo. Sento che sta per venire e non voglio perdermi quello spettacolo. Aumento il ritmo e sento che lei esce con le dita dai miei buchi e mi piazza le mani sui fianchi tirandomi verso di lei. Mi infila la lingua della figa e un attimo dopo vedo tre fiotti di liquido uscire a spruzzo dalla sua figa. Il suo corpo sussulta più volte ma riesce a tenere il controllo della lingua che mi riempie sempre di più la figa. Ormai manca poco anche a me ed infatti dopo meno di un minuto riverso il mio orgasmo su suo volto.
Mi alzo e mi sdraio sul suo corpo esile. Le lecco il volto dove mille goccioline del mio orgasmo luccicano alla luce delle candele. Poi la bacio ancora con la lingua. Le accarezzo il viso ed i suoi lunghi capelli. Lei si gira e lancia un’occhiata all’orologio. “Mi spiace Giulia ma il tuo tempo è quasi finito ed io non posso farti restare ancora qui. Dopo di te ci sono altri clienti”
Mi alzo ed indosso il io accappatoio mentre lei infila il suo camice. Un ultimo bacio sulle labbra e mi fa uscire. Torno negli spogliatoi a farmi una doccia. Sono così eccitata che vorrei masturbarmi ma ci sono altre donne e non mi sembra il caso. Mi rivesto senza preoccuparmi se qualcuna mi vede che non indosso l’intimo. Risalgo in reception e la ragazza carina del mattino mi chiede se voglio compilare un questionario di gradimento. Accetto ed indico a tutte le voci un volto alto ed il massimo a quello dei massaggi. La signorina carina mi chiede se per caso ho intenzione di tornare ancora ed io le rispondo affermativamente. A quel punto mi dice che posso comprare un coupon di ingressi alle vasche o ai massaggi con uno sconto. Chiedo se ai massaggi posso chiedere di esser abbinata ad Ayame e lei mi dice si previa prenotazione con tre giorni di anticipo. Compro 10 ingressi e me ne torno a casa soddisfatta.
scritto il
2015-09-12
1 2 . 6 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Posso andare, Dottore?

racconto sucessivo

Amiche per la pelle (9° parte)
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.