Verso ovest ( viaggio verso San Daniele )

di
genere
sentimentali

Sto viaggiando, anzi no, vi scrivo dalla casa che fu di mia nonna a San Daniele del Friuli, sono scesa dal pullmann e sono qui ora a scrivere perché devo assolutamente condividere con qualcuno la semplice esperienza che ho vissuto e chi meglio di voi saprà apprezzare e capirmi.
E sì è una storia vera e mi sta ancora capitando.

Oggi mi sono svegliata sapendo di dover venire qui per sbrigare alcune faccende, e quando sono uscita dal lavoro ho lasciata l'auto alla mia compagna dato che doveva pur tornare a casa questa sera ed ho deciso quindi di prendere il bus.
Era una vita che non prendevo i mezzi pubblici e alle due del pomeriggio ci sono molti ragazzi che tornano da scuola, non pienissimo ma sicuramente completo.
Me ne stavo in piedi lungo il corridoio centrale aspettando che una signora con pacchi e pacchetti di alzasse per scendere quando mi suona il messenger di un noto Social Network; è una mia amica di lunga data che stanca del lavoro, pure lei, vuol passare cinque minuti di relax e ha pensato a me.
Carino da parte sua se non fosse che io non ero proprio nella condizione di rispondere ma nemmeno potevo fare la figura di quella che fa finta di non vedere la chiamata, quindi rispondo premendo lo schermo con il pollice, ovvero molti errori di ortografia e molto tempo per inviare.
Lei mi fa: "ma che hai bevuto o stai scopando?" sempre molto diretta; no rispondo, e le spiego la mia situazione.
Apriti cielo, è una vita che vuole mettermi in imbarazzo in luoghi pubblici dove non posso agire con la libertà che vorrei, quindi di rilancio mi chiede com'è la situazione a bordo del bus.
Io le spiego che mi stavo per sedere accanto al finestrino dato che si erano appena liberati due posti e mentre lo faccio un ragazzino si siede accanto a me iniziando a chiacchierare forte con il vicino di corridoio; lei mi dice che non le piace la situazione e che vuole sapere chi altro c'è intorno a me.
Le dico che dietro di me ci sono una madre e una figlia, almeno così sembra dalla differenza di età e che un ragazzo un po' più grande, spero, di quello seduto accanto a me è in piedi accanto al sedile.
Nemmeno faccio in tempo a inviare queste frasi che sul messenger mi arriva la gif animata di due ragazze che ci danno dentro con uno strap on.
Ding fa il telefono e io ho un secondo o due prima di accorgermi di ciò che ho davanti; cazzo esclamo sotto voce ma nemmeno tanto e infatti il ragazzino accanto a me smette di blaterare e si gira verso di me ma non fa in tempo a vedere nulla perché io lesta avevo cancellata la foto.
Le scrivo che è proprio matta oltre che stronza data la mia situazione, e lei per tutta risposta... Ding! altra foto animata con ragazze e strap on incluso.
Questa volta il ragazzino fa in tempo a guardare, quindi ci guardiamo in volto, io inebetita e lui con un sorriso che gli si allarga in volto da orecchio a orecchio.
Chiudo la foto e scrivo che è il momento di smettere, il ragazzino ha visto le due foto e non doveva, il ragazzo in piedi pure e io ho le palpitazioni.
Lei mi chiede scusa e poi Ding! Un maestoso maschio sdraiato nudo su un divano e con un bell'uccello in splendida vista. Cazzo penso, e sì di questo si tratta in effetti; scrivo veloce ma sei scema?
Risposta semplice e secca da parte sua: "no ma pensavo che preferivi le donne, ma se è altro che cerchi basta chiedere.".
E qui si chiude la chat perché io butto giù e chiudo il cellulare.
Torno a farmi i fatti miei rossa in viso, con una strana agitazione in corpo che cozza con il mio stato d'animo che dovrebbe essere tra l'imbarazzato e l'incazzato, e invece piano piano rimuginandoci su mi rendo conto che la cosa mi ha eccitata.
Torno a girarmi verso i miei vicini di poltrona, il ragazzino ora non parla più ma guarda avanti anche se noto che ogni tanto però sbircia le mie gambe, e mi spiace ma oggi ho i jeans, mentre buttando un occhio sull'altro ragazzo quello in piedi vedo che mi fissa deciso.
Gli sorrido ebete e torno a girarmi e mettermi comoda, cinque minuti e sono arrivata.
Cinque minuti dopo scendo e con me si svuota il pullmann, mi incammino e dopo un po' sono quasi sola, c'è solo quel ragazzo che mi fissava a fare la mia stessa strada, non so che mi prende ma rallento per farmi raggiungere e cammino non dico sculettando ma nemmeno in modo normale.
Insomma non so perché lo faccio, così come non so perché scrivo queste righe, comunque mi fermo del tutto, mi giro e guardandolo diritto in volto gli dico "ciao".
Lui si chiama Luca, Lù come me, ora è nudo sul mio letto che mi guarda mentre nuda butto giù queste righe sconclusionate, mi sembra il ragazzo dell'ultima foto che mi ha inviata la mia amica, o almeno lo credo io.
Gliel'ho fatta anche vedere e ne abbiamo riso, gli ho raccontata tutta la storia e ne abbiamo riso, fa bene ridere dopo il sesso, credetemi meglio di una sigaretta e no, non ci stiamo innamorando ma spero in una buona amicizia, gli ho detto che sono sentimentalmente legata ad una donna e lui mi ha risposto "pure io" e giù a ridere.
Ora scusatemi ma torno a letto, gli sta tornando duro e io ho ancora una certa voglia di prenderlo...

Lù.
Scusate se questa storia non è come appare, non c'è sesso esplicito per mia volontà, è comunque sesso e credetemi è SESSO ma questa volta con una persona vera.
Un bacio a chi mi leggerà, Lucrezia.
scritto il
2016-01-25
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