Scopo mio padre col pancione - Un nuovo tarlo, mio figlio

di
genere
incesti

Il mattino successivo,come sempre faceva prima di uscire per andare al lavoro,mio marito mi aveva svegliata portando con se un vassoio con la prima colazione il cui arrivo era stato anticipato dall'intenso afrore di caffè.

Abbiamo fatto colazione insieme e prima di uscire,mi aveva dato un delicato bacio sulle labbra ed uno sulla pancia gonfia.

Non appena chiusa la porta di casa,si era aperta ancora quella della mia camera dalla quale era apparsa la figura di mio padre in pigiama.

-Buon giorno tesoro.....vi ho sentiti sai stanotte mentre stavate scopando.-

-Ma papà...cosa fai adesso ti metti a spiarci mentre facciamo l'amore io e mio marito...va bene che sei un porcello ma non ti sembra di esagerare?!-

Gli ho risposto con un tono semiserio.

-No....no...non vi stavo affatto spiando.

Il fatto è che i tuoi gemiti ed i suoi ridicoli sbuffi risuonavano per tutta la casa e per fortuna non c'erano i ragazzi altrimenti avreste svegliato anche loro col vostro baccano.-

-Baccano?

Ma cosa dici papà...quale baccano...io e mio marito stavamo semplicemente facendo l'amore dopo che non lo facevamo da oltre tre mesi!?

E poi lo sai,quando lo faccio con te,nonostante che tu mi faccia godere da matti,dopo mi rimane sempre la voglia di ricominciare e ieri sera è andata proprio così.

Avrei voluto stare ancora tra le tue braccia nonostante che avessimo passato tutto il giorno e l'ultima settimana a fare sesso ininterrottamente.

Ma che vuoi...ieri sera avevo ancora una voglia pazzesca e non essendo possibile stare con te,l'ho fatto con mio marito dando un po' di piacere anche a lui.-

-Lo so...lo so ...che tu hai ragione ma cosa vuoi,la vecchiaia e la consapevolezza che prima o poi non sarò più in grado di soddisfarti mi fa impazzire di tristezza e di gelosia.

Si..si...proprio così amore,sono geloso anche di tuo marito e vorrei che lui non ti toccasse.-

Mi ha risposto mio padre con un velo di tristezza negli occhi ed un filo di emozione nella voce.

-Ma papà...cosa ti viene in mente...lo sai che sono solamente tua e poi...che idea è quella che non ce la farai più a farmi godere?!

Io penso che mai e poi mai potrà accadere tutto questo con l'arnese e la lingua che ti ritrovi.-

Abbiamo riso.

Mentre gli dicevo quelle parole all'idea che un giorno poteva non esserci più,mi sono scoperta dal lenzuolo e girandomi a pancia in giù gli ho detto:

-Dai papà...smettila con questi stupidi discorsi...non vedi che tua figlia ed il bimbo che porta in grembo hanno voglia di te?

Dai...papà...dai....vieni sul letto e riempimi di te...fammi godere e goditi il corpo pregno di tua figlia.-

Senza farselo ripetere,mio padre si è liberato del pigiama ed inginocchiandosi dietro di me ha cominciato a leccarmi tra i glutei ed il sesso che offrivo già umido alle sue vogliosi labbra.

Dopo avermi fatto godere una prima volta ed aver raccolto con la lingua tutti i miei umori ed anche quelli che avevo conservato nella notte dentro di me compreso lo sperma di mio marito(In questo mio padre è un vero porco e quando fa sesso con me si dimentica delle più elementari norme d'igiene eccitandosi con le porcate più incredibili)si è sollevato e senza perdere tempo mi aveva puntata e con un colpo secco mi aveva penetrato la fica.

Posto in ginocchio dietro di me e col busto eretto e teso come faceva le prime volte che mi aveva chiavata,mi ha afferrato i fianchi con una stretta dolorosa ed aveva cominciato a pomparmi con una foga che non riconoscevo da molto tempo.

Le sue spinte pelviche erano potenti e precise ed affondavano la verga con colpi secchi sino al contatto con la cervice uterina.

Era una monta frenetica e rabbiosa che davvero non ricordavo da tempo e benché mi procurasse un certo dolore,contribuivo anch'io spingendo il bacino incontro alle sue perforanti sferzate.

Ad ogni contatto con le mie carni più intime(Vicinissime al feto che lui pareva non voler rispettare come aveva fatto negli ultimi mesi)il mio corpo veniva scosso da una fitta di dolore mentre dalla mia bocca partiva un secco lamento prestamente soffocato.

Nonostante le fitte di dolore a la stretta che mi mordeva i fianchi,ho goduto più volte.

Ogni mio orgasmo era accompagnato da un commento di mio padre che mi dava della troia....puttana....e mi incitava a godere come una cagna alla monta.

Non mancava mai,nei suoi deliri di onnipotenza erotica,di ricordarmi che giacevo sotto il randello di mio padre e che dunque,ero doppiamente troia in quanto godevo e lo facevo in modo incestuoso.

E' stata davvero una cavalcata interminabile quella.

Ogni volta che mio padre pareva sul punto di venire,si bloccava dentro di me e sbuffando come un cavallo da tiro,appoggiava la sua testa sulla mia schiena e mentre con una mano mi tormentava la clitoride,con l'altra mi strizzava un capezzolo.

Ero sudata,ansimante e dolorante quando finalmente in un grugnito d'animale,l'ho sentito godere e sciogliersi dentro di me scaldandomi col suo seme e lenendo in parte il mio dolore.

Quando sudato e gocciolante anche lui,si è sfilato dal mio corpo,si è accasciato supino sul letto,spossato anche lui,dalla faticosa monta.

Mentre lui giaceva semi svenuto,mi sono alzata e finalmente mi sono rilassata in un bagno ristoratore.

Quando ci siamo rincontrati io ero in cucina che preparavo da mangiare.

Lui seduto sulla sedia aveva ripreso il discorso interrotto prima di fare l'amore"chiavarmi" sarebbe più corretto dire!

-Tesoro....scusami per prima ma è da un po' di tempo che voglio dirti qualcosa e non ne trovo mai il coraggio.-

Incuriosita dalla sua inaspettata timidezza ho interrotto il mio lavoro e mi sono seduta di fronte a lui:

-Dimmi papà dimmi....-

-Ti ho già detto che sono geloso di te.
Lo sono anche se ingiustamente anche di tuo marito.

Vi sarebbe una sola persona al mondo per la quale non proverei gelosia e che potrebbe continuare la storia che abbiamo iniziato noi.

Tu non sai amore che prima che mi sposassi avevo avuto una storia incestuosa con mia madre.

Purtroppo non è stata una storia molto lunga ma è stata bellissima ed ha segnato per sempre la mia sessualità.

E' proprio per questo che quando mi sono ritrovato a percorrere la stessa trasgressiva esperienza con te,ho avuto poche esitazioni;Ero già pronto anche se non lo sapevo e non ci avevo mai pensato.

Tu non sai quante volte dopo quella nostra "prima volta" mi sono pentito per non aver capito che tra noi vi poteva essere qualcosa di più che il rapporto tra padre e figlia.

Quante volte mi sono mangiato le mani per non essere stato io ad aprirti al mondo del piacere e lasciare così che fossero altri con i rischi che questo ha comportato.-

Io l'ascoltavo a bocca aperta senza capire il motivo per il quale a distanza di tanto tempo mi stava svelando segreti così intimi.

-Ma papà...perché mi racconti tutto questo?-

-Amore...non voglio che tu faccia i miei stessi errori ed abbia nel tempo i miei stessi rimpianti-.

Ti ho già detto che l'orologio del tempo della nostra passione prima o poi si fermerà ed io non voglio che tu abbia una vita sessuale infelice dopo di me.

Il tuo amore di mamma ti impedisce di vedere che tu hai già in casa la persona che potrà sostituirmi ed è la stessa verso la quale io non potrei mai provare sentimenti di gelosia......-

-Chi è...di chi parli?-

L'ho interrotto col cuore in gola.

-E' tuo figlio grande...Andrea!

Tu non hai notato con quali occhi ti guarda.

E non sai neanche quante volte,quando sono a casa tua,l'ho visto spiarti mentre sei in bagno.

Amore...bambina mia...io vorrei che fosse lui a prendere il mio posto.

Purtroppo nostro figlio ha solo 11 anni ed è troppo piccolo per questo ma chissà...crescendo......-

-Basta papà...basta!

Non ne voglio parlare mai più!-

Lo avevo interrotto bruscamente e lasciando a metà il mio lavoro in cucina mi ero chiusa a piangere nella mia camera da letto.

Quella sera stessa i ragazzi che stanno volentieri nella casa dei nonni paterni grazie fatto che si tratta di una grossa casa fuori città con un grande parco e dove hanno tutti i loro amici d'infanzia.

D'altra parte quelle casa è a non più di trenta minuti di strada dalla città e dunque,pur essendo fuori è come se fossero in casa con me.

Al loro rientro accompagnati da mio marito che era andato a riprenderli,il piccolo mi era saltato al collo come se non mi vedesse da chissà quanto tempo.

Luca senza quasi neanche salutarmi era corso in camera sua mentre Andrea(il più grande-19 anni)dopo che il marmocchio mi aveva lasciato il collo,mi aveva stretta a se come faceva sempre e per la prima volta ho avuto la percezione di abbracciare un uomo e non più uno dei miei bambini.

Sono passati solo pochi giorni da allora e dal momento in cui mio padre mi aveva inculcato quel pensiero.

In questi giorni ho dormito poco ed ho prestato molta attenzione ai comportamenti di Andrea e devo confessare che sto scoprendo cose che non avrei mai immaginato su di lui.

Sento che il mio atteggiamento va cambiando rispetto alla prima reazione che ho avuto con mio padre.

Credo che gli chiederò scusa e cercherò di approfondire con lui l'argomento.

Nel frattempo sento la sua mancanza.

E' da una settimana che non ci sentiamo e mi manca lui e mi manca il suo c.

Ieri mattina uscendo dal bagno ho incrociato Andrea in pigiama e distrattamente ho abbassato lo sguardo ed ho visto il pantalone gonfio come non mi era mai capitato di notare.

Quando tutti sono usciti di casa per andare a scuola,mi sono chiusa in bagno ed immagginando il membro di fio figlio come quello del nonno mi sono masturbata.

Vi farò sapere.









scritto il
2016-04-16
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