Le parole non servono

di
genere
etero

Per tutti i nostri lettori: anche questo racconto è un seguito del primo da noi scritto a quattro mani "Un piacevole ritorno a casa", come fosse una lunga serie di storie legate ai due protagonisti da noi creati. Così sarà anche per i prossimi racconti scritti insieme. Buona lettura!

Questa sera Berta ci ha contattati: lei, Serena e i relativi compagni faranno un giretto insieme e ci hanno invitati. Lui preferirebbe stare a casa a "coccolarci", e a dire il vero anche io, ma una passeggiata tra amici non può che farci bene. Non è niente di speciale, tre coppie che devono solo incontrarsi di fronte ad un bar, entrarvi, passare una serata tranquilla e poi tornare a casa.

"Daiiiiiii, noooo... Mi ero già messo in pantaloncini, spaparanzato sul divano comodo, con lo strumento del mio potere: il telecomando della TV!", penso dopo la chiamata di Berta. Alla fine, comunque, mi convinco, mi vesto e scendiamo.

La serata appare tranquilla, ma ciò che la rende davvero difficile da sostenere sono i suoi gesti, sin dall'attesa degli amici in auto... Siamo seduti io e lui, io appoggiata sul suo fianco e la sua mano lungo il mio fianco destro. Da lì comincia a fare lo spiritoso: le sue mani scivolano dal fianco al gluteo, per poi passare al centro e toccare, come piace a me, la fighetta... Peccato avere i pantaloni e gli slip, altrimenti avrei goduto meglio... "Ho voglia", gli dico, "Perché non andiamo a casa? Sono già in quattro, non occorre per forza la nostra compagnia... Andiamocene e facciamo tutto quello che vogliamo!", continuo a parlare sottovoce.

Siamo in auto in attesa degli altri, inizio a stuzzicarla, le massaggio i fianchi e scendere fino al sul culetto, col fouson si riesce a stringere bene una chiappa. Continuo ad avanzare con le dita, fino ad arrivare tra le sue gambe e facendo svegliare la sua parte sessuale. Mi chiede di tornare a casa ma da vero bastardo dico di no.

La cosa mi stuzzica abbastanza, quindi comincio io a muovergli le dita come preferisco, e anche quando si affiancano gli amici appena arrivati con la loro auto non lo fermo, ma è lui a rendersi conto di doversi fermare.

"Eccoli..! Sono arrivati!", dico quando si affiancano i ragazzi con l'auto e tolgo velocemente le mani; loro notano la nostra posizione e iniziano a scherzarci su. Io cerco di cambiare discorso... "Ragazzi, dove andiamo? Che facciamo? Andiamo a mangiare?..."

Berta nota la mia posizione anormale e, data la confidenza, si azzarda a fare battutine legate proprio a ciò che forse stavamo facendo. Fortunatamente non ha davvero visto, ma l'insinuazione scherzosa è legata ad un fatto vero, e lo sappiamo solo noi... La serata pare tranquilla, quel momento più "focoso" passa e cominciano delle semplici chiacchiere seduti al bar.

Scelto il bar, lo raggiungiamo e ordiamo qualcosa. Le ragazze sono occupate chissà con quali discorsi, ma io sto già pensando di spogliarla e di farci tante cose belle; un amico attacca a parlare della nuova seria tv che ci appassiona. Ne parlano davvero per quasi tutta la serata, imitando il protagonista, cantando la sigla... Insomma, facendo gli idioti come sempre.

Noi ragazze partiamo da argomenti seri, per poi finire, non saprei dire nemmeno come, a parlare dei nostri rapporti sessuali, come ci piace godere e in che posizione. Aggiungiamo dettagli tipo corde o anelli fallici, fino a che gli uomini non capiscono, tramite qualche parolina sentita ed i nostri sguardi presi dall'argomento, ciò di cui parliamo.

Cominciamo a scherzare con le ragazze, con doppi sensi e frecciatine sessuali, le altre se la tirano un po' (anche se, secondo me, ognuna sa il fatto suo..); invece la mia compagna ha preso seriamente l'argomento, tanto da sussurrarmi di essere di nuovo umida tra le gambe, esattamente come era successo prima in auto. Mi sussurra all'orecchio: "Ho di nuovo voglia di te... Perché non mi porti a casa? Su, è tardi... Magari diciamo che dobbiamo tornare prima...". Vorrei accontentarla, ma stiamo ancora troppo presi dalla serie tv...

Oh, ma insomma! Potrebbe essere anche la serie più bella e seguita del mondo, ma la preferisce davvero ad un rapporto con me? Comunque fortunatamente torna la calma in me dopo un po'. Si sta ancora un po' insieme alle altre due coppie, tra scherzi e risate che davvero rendono la serata divertente e rilassante. Ci vogliono proprio serate come questa.

Si fa abbastanza tardi, salutiamo gli amici e ci avviamo verso casa. Anzi... Stasera l'ho stuzzicata abbastanza e le dico: "Questa sera non si va ancora a casa, allunghiamo un po il giro...". Mi è venuta un'idea ed intendo metterla in pratica... Il solo pensiero le mette dubbi ed allo stesso tempo la eccita. Inizia a chiedermi dove stiamo andando, ma la tranquillizzo, dicendole che è arrivato il momento di fare l'amore. Mentre guido, le dico: "...E se cercassimo un posticino... Come i vecchi tempi?".

Questa sua domanda mi coglie impreparata, ma paradossalmente mi eccita tantissimo. "Per me potrebbe andare..." dico, fingendo indifferenza, anche se in realtà l'idea mi piace tantissimo. Da quando viviamo insieme il letto è il nostro luogo prediletto, ma tornare per una volta a rivivere il rapporto sessuale in auto, piuttosto che a casa, non mi dispiace affatto... Anzi! Risveglia ancora di più la mia parte più desiderosa di lui... Così, raggiungiamo quel posticino appartato che tanto amavamo, così da poterci dedicare a noi.

Ci ritroviamo, finalmente, nel luogo nel quale andavamo sempre da giovani e con l'auto di mio padre... Aaah, se quell'auto potesse parlare! Ci fermiamo, e intanto lei è già sul sedile posteriore, in intimo, ad aspettarmi... Io attacco tutto quello che ho sui finestrini ed in meno di un secondo tolgo i vestiti e sono da lei, ad accarezzare il suo corpo nudo e voglioso... Come piace a me...

Questo è il momento che preferisco, perché qui hanno inizio le nostre coccole, i nostri movimenti più belli, più fantasiosi, più capaci di darci piacere... Proprio perché ha capito che questa sera ho davvero una gran voglia di lui, si mette subito in azione: mi stende e comincia a lavorare la figa a dovere, baciandola, leccandola, mordendola appena... Godo tantissimo e lo esprimo chiaramente.

Lei stesa a gambe aperte con la sua figa calda ed umida che aspetta... Io con la bocca a succhiarle il clitoride e leccarle l'interno proprio come piace a lei. La sento godere; più gode, più si bagna. Io inizio ad eccitarmi sempre di più. La lecco fino a quando non mi ferma... Perché ha raggiunto l'orgasmo.

Il mio respiro si fa piuttosto affannato, gemo, i suoi movimenti mi danno davvero tanto piacere... Ed è qui che un primo, delicato, orgasmo mi prende completamente... Una sensazione che parte dalle gambe per occupare l'intera mente, dedita solo a lui... Da quanto tempo non provavo le sensazioni date dallo spazio dell'auto ridotto, ma più intenso! Sa bene che ora arriva il suo turno: mi sollevo e lo faccio sedere, baciandogli il collo e le labbra, cominciando a comportarmi con lui nello stesso modo in cui lui ha fatto con me.

Inizia a massaggiare il cazzo con le mani, fino a farlo indurire ben bene. "Mmm... Come me piace...", dico, tra un gemito e l'altro. Inizia anche a baciarlo...

Mi eccita tantissimo vederlo desideroso... Per aumentare il suo piacere mi aiuto con la mano, che sale e scende. Prima mi muovo lentamente, poi in senso circolare, e infine gli lascio lo spazio dovuto direttamente in bocca. Lì comincia ad ansimare, a godere dei miei movimenti con la lingua, che va dal fondo fino alla cima, il punto su cui più insisto, poiché è quello che preferisce.

Come succhia... Più succhia, più mi eccito e più il mio cazzo si ingrossa. Intanto entro ed esco con le dita dalla sua figa, lei gode... Ansima ed emette gemiti mentre lavora ancora sul pene. Le viene spontaneo: sposta le mie dita ed inizia a massaggiarsi con la sua mano il clitoride, per godere di più. Nel frattempo, succhia, succhia ed il mio pene va sempre più nella profondità della bocca. Godo... Godo... Ad un certo punto, mi fa sedere al centro dei sediolini. Oooh, sì, si fa sul serio... Come piace a me...

Prende posizione al centro dei sedili posteriori, cosa che non vedevo più da tanto, dato che il letto è molto più spazioso e da seduti possiamo stare sul lungo bordo, mentre io attendo in piedi con la testa leggermente abbassata. Poi mi fa sedere su di lui a gambe ampiamente aperte. Massaggia il clitoride nuovamente... Anche stavolta godo come una matta, adoro quel movimento, non vedo l'ora di sentirlo dentro di me, di godere di quello strumento di piacere...

Mi piace quando si incazza e allora la faccio soffrire un po': avvicino la punta e mi allontano, illudendola di aver trovato il punto giusto. Le sorrido malignamente e le dico: "Vediamo cosa mi fai se non ti accontento!". È così che lei si allunga dietro al cofano a prendere delle corde, tenute in auto. Mi sa che per me si mette male..

Rimurgino sulla mia vendetta: mi alzo, sollevo il telo che copre il cofano, prendo due cordicine e gli lego i polsi ai poggiatesta dell'auto, cosicché lui non possa muovere più le mani e non possa più spostarsi liberamente come prima. Così legato, comincio finalmente a farlo entrare in uno spazio ormai umidissimo e desideroso di lui. Anche in questo caso salgo e scendo, ma dal suo sguardo e dai suoi tentativi di liberarsi capisco che vorrebbe fare tante cose, toccare quel sedere che tanto adora, massaggiarmi i fianchi, toccare il clitoride, o semplicemente muoversi come vorrebbe, cosa che al momento non può fare. Adesso sono io a fare quel sorrisetto malizioso e maligno...

La bastarda mi ha legato. Cerco di liberarmi per sculacciarla e stringere le tette... Con la testa riesco solo a leccare i suoi capezzoli turgido e rossi. Per farla godere di più comincio a muovermi sotto di lei, con il bacino, con forza, così da penetrare in profondità. Ed è lì che lei sente finalmente giungere un meraviglioso secondo orgasmo, che le fa tremare gambe, muscoli interni e schiena, piena di brividi... Non appena nota che non ne posso più, mi libera, probabilmente anche per la goduria che ha provato poco fa. Mi lascia fare ciò che voglio, finalmente!

Io sono su di lui a godermi questo suo lato più animalesco, mentre mi dà qualche schiaffo sul sedere e passa con le mani su tutto il mio corpo, soprattutto su cosce e clitoride. Tutto ciò non fa altro che rendere ancora più piacevole il raggiungimento del piacere... Quando mi rendo conto che lui è al limite, mi sposto e mi metto distesa di spalle rispetto a lui, poggiandomi allo schienale, perché so che adora questa posizione. Mi piego abbastanza verso il basso, così che lui possa godere della visione completa delle mie forme...

Dopo slegato e scopato animatamente, lei si alza e si gira, appoggiata allo schienale. Mi piace quando si mette così, vedo il suo culo. Lo mordo, lo schiaffeggio, le massaggio il clitoride per farla eccitare ancora di piu, e' umida e fradicia di orgasmo, ormai. Comincio a penetrarla, dopo qualche scivolata, e mi muovo come piace a lei, prima piano e poi affondo sempre più forte, fino a sentire il suo culo sbattere sul mio pube.

Comincia a penetrarmi la fighetta con forza: quello che provo è un misto tra un iniziale dolore, data la profondità che riesce a raggiungere in questo modo, e piacere... Più va avanti, più mi piace. Deve continuare. I miei versi lo guidano, fino a quando non si sente esplodere, e fuoriesce solo per liberare il suo liquido in spruzzi forti e di lunga gettata, caldi e lattiginosi. Lo vedo soddisfatto, sereno, ma non mi basta. Lo lascio rilassare per poco, ma ricomincio a stuzzicarlo...

"Tesoro, fai la brava... Rilassati...", le dico. Invece lei ne vuole ancora e di nuovo lavora di lingua e labbra. lo sento irrigidirsi nuovamente, dopo il precedente rilassamento, fino a quando non raggiunge, anche se più lentamente, la durezza precedente. Le chiedo di continuare, leccando tutti i miei punti preferiti.

Anche stavolta inizio dal fondo, risalgo velocemente con la lingua per poi rallentare e pressare di più sulla cima, nuovamente gonfia e rossa... Poi inizio a masturbarlo con la mano, sempre più rapidamente, mentre gli bacio labbra e collo, con qualche sospiro e soffio che lo aiutano ancora di più a godersi il momento. Si sente pronto ad arrivare nuovamente, è una sensazione palpabile al tatto, quindi continuo...

"Continua... Sento che sto per arrivare di nuovo... Aaaah, come mi piace...". Ricomincia nuovamente con la bocca a succhiarmi il cazzo. Succhia, succhia e succhia e il mio cazzo sborra una seconda volta... Lei ingoia tutto il mio seme con goduria e con la lingua pulisce tutto ben bene. È sazia e soddisfatta, quindi si appoggia accanto a me sul fianco.

Sono davvero felice: è soddisfatto e stanco. Forse questa sera ho esagerato, ma sa che quando mi prendono queste voglie non posso farne a meno: devo godere e devo far godere lui ancor più di me. L'ora ormai è tarda: ci rivestiamo e strada facendo ci osserviamo con sguardi maliziosi e soddisfatti... Ci baciamo e ci diciamo quanto ci amiamo e quanto ci piace godere l'uno dei gesti dell'altra e viceversa. Le gioie di questa sera sono state meravigliose e quasi "nuove", pur trattandosi di gesti che prima compivamo continuamente. Gli esprimo quanto mi sia piaciuto fare l'amore con lui, soprattutto questa sera e lui mi conferma che lo stesso vale per lui, ma che non è bravo a parole come me... "Non servono le parole, in questi casi. Sei stato capace di soddisfarmi in maniera meravigliosa... E ti posso assicurare che provarlo è molto meglio che raccontarlo. Qui sono i fatti a parlare... Le parole vere e proprie non servono...".

Al pensiero da lei espresso poco fa, aggiungo che, secondo me, l'amore si fa in due e che occorre soddisfare le voglie reciproche. Beh... Devo ammettere che ho fatto bene ad uscire con il gruppo: meglio del buon caro e sano sesso, che la tv. Appeno rivedrò Berta la ringrazierò, anche se lei non ne capirà il perché! Torniamo a casa ed a letto ci accoccoliamo stretti stretti, stanchi ma soddisfatti e felici. L'ultima frase che ci scambiamo, prima che il sonno colga entrambi, è: "Buonanotte, tesoro...".

Shikky&Desmo
scritto il
2016-11-21
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