Moglie e serva devota
di
marynella
genere
etero
Dopo tanti racconti delle mie esperienze fuori dall’ambito familiare, voglio condividere dei momenti di tranquillo menage matrimoniale, fatto di piccole cose quotidiane e momenti intimi scelti con il mio partner.
Mio marito, come me, è un manager di alto livello in una multinazionale, ma di estrazione molto umile e ogni tanto riemerge in lui la rozzezza e la semplicità tipica di quegli ambienti, soprattutto nel rapporto uomo-donna.
Ma ci piace coltivare ogni tanto questi modi di pensare ed essere e non aderire sempre a comportamenti radical-chic dei nostri attuali ambienti e frequentazioni.
L’ho scelto anche per la sua elasticità mentale, oltre che per il suo enorme e infaticabile membro!
E già, mio marito ha proprio un grosso uccello, durissimo in erezione, una enorme cappella, e soprattutto dei tempi di ripresa tra un orgasmo e l’altro da record…un esemplare unico!
Allora, veniamo a noi…è domenica pomeriggio, finalmente rimaniamo a casa senza impegni tipo teatro, cinema impegnato o aperitivi con artisti e industriali raffinati.
Mio marito si piazza sul divano davanti al televisore,sta vedendo la formula1 sul canale sportivo con il suo rumore ipnotico, la lattina di birra in mano, maglietta nera e tuta nel più puro spirito casalingo.
Io riordino la casa, in ciabatte e vestaglia corta di cotone biologico, sotto sono nuda…ma nulla di questo panorama è sexy o invita all’incontro erotico.
Lui finisce la birra, con voce roca e imperiosa mi chiede di portargli un’altra lattina, io ho una visione che voglio mettere in atto. Prendo la lattina dal frigo, vado da lui, gliela metto sul bracciolo del divano poi mi accovaccio tra le sue gambe, in ginocchio per non coprirgli la visione dello schermo. Non dico nulla, lui nemmeno, apre la lattina e inizia a sorseggiare la birra seguendo la corsa dei bolidi, neanche mi guarda in viso…mi slaccio la vestaglia, tiro fuori le mie deliziose tettine, mi struscio un po’ sulle sue ginocchia, gli carezzo il pacco già un po’ gonfio…il mio lui rumoreggia qualcosa…apprezza. Gli prendo i pantaloni della tuta e lentamente glielo tiro giù sino alle caviglie, poi i boxer…rimane il suo bellissimo e corposo uccello, tra due testicoli enormi e pelosi (odio gli uomini depilati). Sempre in rigoroso silenzioso, lo afferro e inizio a masturbalo lentamente, molto lentamente. Il cazzo inizia a ingrossarsi nella mia piccola e delicata mano, lo sento indurirsi e scaldarsi…è il momento più bello nel mio approccio con un uomo, sentire nella mano l’apprezzamento fisico del mio “lavoro”…aumento la velocità della sega, il suo membro aumenta a dismisura, abbasso la sua pelle scoprendo la cappella…imperiosa, enorme, turgida e rossa. Lui non mi degna di uno sguardo, segue la cronaca e le immagini della corsa come rapito, ma so che sta godendo della mia piccola sega. Continuo, il cazzo raggiunge le sue dimensioni ottimali, lo masturbo ancora e ancora fissandolo in viso per percepire ogni piccolo segno di godimento…sono tra le sue gambe, il suo/mio pisello in mano…gli accarezzo i testicoli, sono gonfi e soffici, profumano di maschio…parto da loro leccandoli, li assaporo, li ricopro di saliva calda…lui è ancora impassibile, mi lascia fare. Risalgo con la lingua lungo l’asta di carne più bella del mondo, arrivo alla punta, la solletico con la lingua poi d’improvviso inghiotto quel cazzo impassibile…come piace a lui! Parte un meraviglioso pompino, prima lentamente poi sempre più veloce, scorro su e giù per tutta la lunghezza di quel palo enorme…la cappella mi gonfia le guance, mi soffoca in gola…cerco di lavorare sia di bocca che di mano, come so fare benissimo…lui è sempre con lo sguardo fisso sulla TV, ogni tanto mi degna di un’occhiata lasciva, continua a sorseggiare birra, compiaciuto della sua mogliettina troia e serva. …ricopro di saliva il mio totem, mi accascio sotto a lui per adorarlo meglio, per leccargli le palle da sotto e andare a leccare il suo buco del culo nero e peloso, inumidisco il dito medio e glielo infilo tutto dentro. Mio marito adora le pratiche anali, lo soddisfo sempre in pieno…lo spompino e lo sodomizzo col dito…si agita un po’…reagisce…l’occhio si spenge nel godimento…il suo membro è veramente durissimo, fatico a piegarmelo in bocca, mi alzo e lo inghiotto in verticale badando sempre a non nascondergli lo schermo…lo ricopro di saliva, lo ciuccio come una bambina golosa, la cappella mi pulsa tra le guance, lo masturbo velocemente in tutta la sua lunghezza, poi sento le gambe fremere, le palle contrarsi…è il segnale, mio marito sta per godere! Mi preparo, mi chiudo il cazzo tra le labbra poco sotto la cappella, la lingua rotea e picchietta veloce sul glande come piace a lui…lo sego stringendo forte la manina, eccolo…lo sento, arriva…un gemito e un grugnito “…Mary…sborro…” mi avvisa, sento in bocca e in gola i primi violenti schizzi del suo seme, il suo sperma caldo e vischioso mi esplode dentro, lo aspiro vogliosa e golosa, lo inghiotto man mano che mi arriva…poi togo il pisello dalla bocca e le ultime schizzate me le faccio arrivare in viso, come piace al mio amore! La cappella erutta ancora, è una fontana di sperma, lo strizzo e alcune gocce me le passo sui capezzoli, tra le tette…lui gradisce molto e si gode lo spettacolo alternandolo alla Formula1. Beve l’ultimo sorso di birra dalla lattina, poi mi guarda e sorride soddisfatto del pompino, lo masturbo dolcemente riconoscente del suo apprezzamento, con la bocca impastata di sperma gli sorrido “tesoro, ti prendo un’altra birra?” lui mi porge la lattina, io mi alzo e vado in cucina a prenderne un’altra dal frigo e gliela porto. Neanche mi lavo la faccia o il seno, continuo a fare le faccende domestiche.
Dopo circa venti minuti, mi prende ancora la voglia di soddisfare ancora il mio marito adorato.
Stessa procedura, mi inginocchio tra le sue gambe e lo spompino sino all’indurimento del cazzo, poi mi metto a pecorina davanti a lui, con il culo ben alzato…la vestaglia sopra la schiena, vogliosa e ardente in attesa di una sua decisione. Lui sorseggia ancora birra, rutta sonoramente, con lo sguardo sempre sulla TV si alza appena e con il cazzo in mano come un uomo preistorico con la sua clava, si avvicina al mio culetto e si appoggia sull’ano, spinge la cappella dentro con prepotenza e senza premura…mi sfonda il culo in un colpo, urlo tra le mani, mio marito è dentro di me, nel mio retto…mi accascio dal dolore, sento il suo enorme e dolcissimo membro scivolarmi dentro, lo avverto nello sfintere in tutta la sua possenza…ho il fiato corto…inizia a scoparmi come solo lui sa fare…lentamente e inesorabile. Mi giro un attimo, lui mi guarda e ghigna consapevole del magnifico dolore che mi somministra ogni volta che mi sodomizza…poi riprende a guardare la corsa dei bolidi inferociti…il rombo dei motori si confonde con i miei mugugni, gemo…sospiro…sento il suo bacino spingermi dentro l’ariete coniugale, le palle carezzarmi appena i glutei nell’andare e venire…sono la sua troia, la sua serva casaliga…sono prostrata al suo servizio di maschio…il suo cazzomi sventra a suo piacimento. Le sue calde, enormi e forti mani mi dominano dai fianchi, mi tengono ferma tra i sussulti…una sorsata di birra ogni tanto senza fermarsi mai nell’incularmi maschiamente…ogni tanto si avvicina per strizzarmi le tette, i capezzoli. Impazzisco…
Sento il suo membro accelerare il ritmo, il suo respiro aumenta, ho l’ano in fiamme, mi masturbo procurandomi un paio di orgasmi giusto in tempo per il suo…mi spinge dentro il palo carnoso sempre più a fondo…lo sento, arriva, mi volto per godermi lo spettacolo della sua venuta…mio marito mi guarda con gli occhi socchiusi e ammonisce “puttana…sei una puttana e sei la mia serva di moglie…ti meriti tutta la sborra che ho dentro…puttana!” e freme di piacere scaricando tutto se stesso dentro il mio retto…una vampata di calore liquido mi pervade…mio marito getta la testa indietro sospirando…è bellissimo il mio amore mentre gode!
Mi infligge ancora numerosi colpi di cazzo…mi sbatte sino all’ultima goccia di sperma…lo lascio fare…lo lascio godere di me. Poi esce, il pisello ancora dritto, possente ma in decrescita, è umido di lui e di me.
Si risiede sul divano a gambe larghe, il membro lascivo riposa, io mi rialzo devastata e vado in bagno a lavarmi, stavolta mi serve, con acqua fredda e tanto emolliente. Mi sistemo la vestaglia, mi pettino appena allo specchio, sono ancora una 45enne mogliettina piacente e il mio uomo ancora mi scopa volentieri. Non è poco…
Torno alle mie faccende domestiche domenicali, in attesa che il mio adorato orco mi chiami a se per un altro servizietto, da brava moglie e serva.
Mio marito, come me, è un manager di alto livello in una multinazionale, ma di estrazione molto umile e ogni tanto riemerge in lui la rozzezza e la semplicità tipica di quegli ambienti, soprattutto nel rapporto uomo-donna.
Ma ci piace coltivare ogni tanto questi modi di pensare ed essere e non aderire sempre a comportamenti radical-chic dei nostri attuali ambienti e frequentazioni.
L’ho scelto anche per la sua elasticità mentale, oltre che per il suo enorme e infaticabile membro!
E già, mio marito ha proprio un grosso uccello, durissimo in erezione, una enorme cappella, e soprattutto dei tempi di ripresa tra un orgasmo e l’altro da record…un esemplare unico!
Allora, veniamo a noi…è domenica pomeriggio, finalmente rimaniamo a casa senza impegni tipo teatro, cinema impegnato o aperitivi con artisti e industriali raffinati.
Mio marito si piazza sul divano davanti al televisore,sta vedendo la formula1 sul canale sportivo con il suo rumore ipnotico, la lattina di birra in mano, maglietta nera e tuta nel più puro spirito casalingo.
Io riordino la casa, in ciabatte e vestaglia corta di cotone biologico, sotto sono nuda…ma nulla di questo panorama è sexy o invita all’incontro erotico.
Lui finisce la birra, con voce roca e imperiosa mi chiede di portargli un’altra lattina, io ho una visione che voglio mettere in atto. Prendo la lattina dal frigo, vado da lui, gliela metto sul bracciolo del divano poi mi accovaccio tra le sue gambe, in ginocchio per non coprirgli la visione dello schermo. Non dico nulla, lui nemmeno, apre la lattina e inizia a sorseggiare la birra seguendo la corsa dei bolidi, neanche mi guarda in viso…mi slaccio la vestaglia, tiro fuori le mie deliziose tettine, mi struscio un po’ sulle sue ginocchia, gli carezzo il pacco già un po’ gonfio…il mio lui rumoreggia qualcosa…apprezza. Gli prendo i pantaloni della tuta e lentamente glielo tiro giù sino alle caviglie, poi i boxer…rimane il suo bellissimo e corposo uccello, tra due testicoli enormi e pelosi (odio gli uomini depilati). Sempre in rigoroso silenzioso, lo afferro e inizio a masturbalo lentamente, molto lentamente. Il cazzo inizia a ingrossarsi nella mia piccola e delicata mano, lo sento indurirsi e scaldarsi…è il momento più bello nel mio approccio con un uomo, sentire nella mano l’apprezzamento fisico del mio “lavoro”…aumento la velocità della sega, il suo membro aumenta a dismisura, abbasso la sua pelle scoprendo la cappella…imperiosa, enorme, turgida e rossa. Lui non mi degna di uno sguardo, segue la cronaca e le immagini della corsa come rapito, ma so che sta godendo della mia piccola sega. Continuo, il cazzo raggiunge le sue dimensioni ottimali, lo masturbo ancora e ancora fissandolo in viso per percepire ogni piccolo segno di godimento…sono tra le sue gambe, il suo/mio pisello in mano…gli accarezzo i testicoli, sono gonfi e soffici, profumano di maschio…parto da loro leccandoli, li assaporo, li ricopro di saliva calda…lui è ancora impassibile, mi lascia fare. Risalgo con la lingua lungo l’asta di carne più bella del mondo, arrivo alla punta, la solletico con la lingua poi d’improvviso inghiotto quel cazzo impassibile…come piace a lui! Parte un meraviglioso pompino, prima lentamente poi sempre più veloce, scorro su e giù per tutta la lunghezza di quel palo enorme…la cappella mi gonfia le guance, mi soffoca in gola…cerco di lavorare sia di bocca che di mano, come so fare benissimo…lui è sempre con lo sguardo fisso sulla TV, ogni tanto mi degna di un’occhiata lasciva, continua a sorseggiare birra, compiaciuto della sua mogliettina troia e serva. …ricopro di saliva il mio totem, mi accascio sotto a lui per adorarlo meglio, per leccargli le palle da sotto e andare a leccare il suo buco del culo nero e peloso, inumidisco il dito medio e glielo infilo tutto dentro. Mio marito adora le pratiche anali, lo soddisfo sempre in pieno…lo spompino e lo sodomizzo col dito…si agita un po’…reagisce…l’occhio si spenge nel godimento…il suo membro è veramente durissimo, fatico a piegarmelo in bocca, mi alzo e lo inghiotto in verticale badando sempre a non nascondergli lo schermo…lo ricopro di saliva, lo ciuccio come una bambina golosa, la cappella mi pulsa tra le guance, lo masturbo velocemente in tutta la sua lunghezza, poi sento le gambe fremere, le palle contrarsi…è il segnale, mio marito sta per godere! Mi preparo, mi chiudo il cazzo tra le labbra poco sotto la cappella, la lingua rotea e picchietta veloce sul glande come piace a lui…lo sego stringendo forte la manina, eccolo…lo sento, arriva…un gemito e un grugnito “…Mary…sborro…” mi avvisa, sento in bocca e in gola i primi violenti schizzi del suo seme, il suo sperma caldo e vischioso mi esplode dentro, lo aspiro vogliosa e golosa, lo inghiotto man mano che mi arriva…poi togo il pisello dalla bocca e le ultime schizzate me le faccio arrivare in viso, come piace al mio amore! La cappella erutta ancora, è una fontana di sperma, lo strizzo e alcune gocce me le passo sui capezzoli, tra le tette…lui gradisce molto e si gode lo spettacolo alternandolo alla Formula1. Beve l’ultimo sorso di birra dalla lattina, poi mi guarda e sorride soddisfatto del pompino, lo masturbo dolcemente riconoscente del suo apprezzamento, con la bocca impastata di sperma gli sorrido “tesoro, ti prendo un’altra birra?” lui mi porge la lattina, io mi alzo e vado in cucina a prenderne un’altra dal frigo e gliela porto. Neanche mi lavo la faccia o il seno, continuo a fare le faccende domestiche.
Dopo circa venti minuti, mi prende ancora la voglia di soddisfare ancora il mio marito adorato.
Stessa procedura, mi inginocchio tra le sue gambe e lo spompino sino all’indurimento del cazzo, poi mi metto a pecorina davanti a lui, con il culo ben alzato…la vestaglia sopra la schiena, vogliosa e ardente in attesa di una sua decisione. Lui sorseggia ancora birra, rutta sonoramente, con lo sguardo sempre sulla TV si alza appena e con il cazzo in mano come un uomo preistorico con la sua clava, si avvicina al mio culetto e si appoggia sull’ano, spinge la cappella dentro con prepotenza e senza premura…mi sfonda il culo in un colpo, urlo tra le mani, mio marito è dentro di me, nel mio retto…mi accascio dal dolore, sento il suo enorme e dolcissimo membro scivolarmi dentro, lo avverto nello sfintere in tutta la sua possenza…ho il fiato corto…inizia a scoparmi come solo lui sa fare…lentamente e inesorabile. Mi giro un attimo, lui mi guarda e ghigna consapevole del magnifico dolore che mi somministra ogni volta che mi sodomizza…poi riprende a guardare la corsa dei bolidi inferociti…il rombo dei motori si confonde con i miei mugugni, gemo…sospiro…sento il suo bacino spingermi dentro l’ariete coniugale, le palle carezzarmi appena i glutei nell’andare e venire…sono la sua troia, la sua serva casaliga…sono prostrata al suo servizio di maschio…il suo cazzomi sventra a suo piacimento. Le sue calde, enormi e forti mani mi dominano dai fianchi, mi tengono ferma tra i sussulti…una sorsata di birra ogni tanto senza fermarsi mai nell’incularmi maschiamente…ogni tanto si avvicina per strizzarmi le tette, i capezzoli. Impazzisco…
Sento il suo membro accelerare il ritmo, il suo respiro aumenta, ho l’ano in fiamme, mi masturbo procurandomi un paio di orgasmi giusto in tempo per il suo…mi spinge dentro il palo carnoso sempre più a fondo…lo sento, arriva, mi volto per godermi lo spettacolo della sua venuta…mio marito mi guarda con gli occhi socchiusi e ammonisce “puttana…sei una puttana e sei la mia serva di moglie…ti meriti tutta la sborra che ho dentro…puttana!” e freme di piacere scaricando tutto se stesso dentro il mio retto…una vampata di calore liquido mi pervade…mio marito getta la testa indietro sospirando…è bellissimo il mio amore mentre gode!
Mi infligge ancora numerosi colpi di cazzo…mi sbatte sino all’ultima goccia di sperma…lo lascio fare…lo lascio godere di me. Poi esce, il pisello ancora dritto, possente ma in decrescita, è umido di lui e di me.
Si risiede sul divano a gambe larghe, il membro lascivo riposa, io mi rialzo devastata e vado in bagno a lavarmi, stavolta mi serve, con acqua fredda e tanto emolliente. Mi sistemo la vestaglia, mi pettino appena allo specchio, sono ancora una 45enne mogliettina piacente e il mio uomo ancora mi scopa volentieri. Non è poco…
Torno alle mie faccende domestiche domenicali, in attesa che il mio adorato orco mi chiami a se per un altro servizietto, da brava moglie e serva.
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