Preda di guerra 11: Le due prigioniere si accoppiano
di
Prick
genere
dominazione
LE DUE PRIGIONIERE SI ACCOPPIANO
Il generale Rashid si gustava la scena di Diana che veniva squirtando in faccia all'altra prigioniera e spinse ancor di più la faccia di Tomboy nella fica di Diana sinché questa non cessò di godere e Tomboy non ebbe deglutito tutta la fontana di secrezioni che Diana aveva eiaculato nella sua bocca squirtando come mai le era accaduto.
Ma a Rashid questo non bastava affatto il suo divertimento doveva essere più completo le due prigioniere avrebbero dovuto scopare tra loro e poi lui avrebbe sverginato il culo di Tomboy, Rashid emise un ordine e si materializzò un attendente che gli porse un grosso e lungo dildo a forma di fallo alla cui estremità di trovavano due lunghe protuberanze di plastica nere con una pompetta.
Le due prigioniere giacevano sconvolte sul giaciglio ma Rashid accostò la punta della sigaretta accesa ad uno dei capezzoli ancora eretti di Diana e ne ebbe l'immediata attenzione, ordinò a Diana di mettersi carponi, era veramente un bello spettacolo a quattro zampe come una cagna con le belle mammelle sode che pendevano, Diana si aspettava una penetrazione anale o vaginale da parte di Rashid del quale oramai conosceva gli esagerati appetiti sessuali. Invece, mentre Diana allargando le cosce girava la testa per guardarlo con aria invitante, con un gesto rapido e deciso e molto doloroso per Diana Rashid le infilò le due grosse e lunghe protuberanze di plastica una nel culo ed una nella vagina, adesso il cazzo pendeva dal pube di Diana puntando verso il basso, Rashid ghignando cominciò ad azionare la pompetta e Diana sentì le due protuberanze iniziare a dilatarsi, Rashid continuò a pompare tra i gemiti di dolore di Diana che sentiva la vagina ed il colon dilatarsi terribilmente, poi cercò di infilare un dito nel culo e nella figa di Diana senza riuscirvi tanto erano dilatate le due protuberanze...adesso il cazzo era saldamente fissato al pube di Diana e lei era ancora più bella con una espressione di dolore e stupore sul viso ed il grosso cazzo che le pendeva eretto sotto il ventre come se fosse un maschione superdotato in calore. Tomboy giaceva semisvenuta sul dorso e Rashid ordinò all'attendente di bloccarle i polsi e poi ordinò a Diana “STUPRALA!!! ADESSO!!!”
Tomboy cominciò a scalciare ma subito intervennero due guardie che le bloccarono le gambe tenendole ben divaricate, Diana guardò Rashid ed abbozzò un timido “questo no...la prego Generale...” ricevendo un secco ordine “FOTTILA ADESSO! E GUARDA DI VENIRE! TROIA!”. Diana gattonò con il pene oscillante sino al pube di Tomboy ed iniziò a leccarle la figa riempendogliela di saliva e succhiandole il clitoride con delicatezza nel mentre che, dopo essersi lubrificate le dita della mano estra, le introdusse prima l'indice e poi l'anulare nella stretta vagina continuando a lubrificarla abbondantemente con la saliva ed a fare un lento su e giù con le dita. Dopo qualche minuto cominciò a sentire il clitoride di Tomboy che si irrigidiva ed erigeva e il punto G che diventava più rilevato e rugoso, le grida e le convulsioni della ragazza si facevano via via più deboli e lasciavano spazio a gemiti di soffocato piacere, Diana aveva bene imparato a soddisfare la mulatta al bordello di Baghdad e si mise di impegno a lavorare su Tomboy che dopo poco cominciò a mugolare come una pazza mandando su e giù il pube come se stesse scopando sinché con un urlo liberatorio ma trattenuto “MMMHHHH!!!GO....DOO!!!” le venne in bocca. Diana si sentì la bocca piena del dolce sapore del godimento di Tomboy che trovò squisito e molto più dolce di quello della mulatta, ma subito comprese che l'orgasmo era stato trattenuto e cominciò a insistere infilandole nella vagina un terzo dito e divaricandole con la mano sinistra le grandi labbra in modo da scappucciarle il clitoride che oramai era eretto come un cazzetto, e sapiententemente incominciò sul cazzetto di Tomboy un pompino molto ricco di saliva e di delicata suzione del clitoride mentre con tre dita le stimolava il punto G, in pochi minuti Tomboy non riuscì più a trattenersi ed ebbe uno spasmo cui seguì un secondo orgasmo liberatorio, incontrollato e travolgente “SUCCHIAMIIII!!! GODOOO!!!! VENGOOO!!! SBORROOOOO!!!!”
Tomboy era sconvolta, sin da quando all'età di 15 anni ad una festa aveva perso la verginità con due amici del fratello si era concessa a diversi maschioni ben dotati, ma mai nella sua vita aveva avuto un orgasmo così profondo ed appagante...evidentemente si era persa qualcosa...non aveva mai provato un piacere così intenso e prolungato come quello datole da Diana...gli insegnamenti degli iracheni la avevano trasformata in una troia insuperabile pensò vergognandosi anche di se stessa.
Mentre Tomboy giaceva con le cosce aperte e sbrodolanti dei suoi umori e della saliva di Diana, Rashid estasiato dallo spettacolo, anche superiore alle sue attese, ripeté a Diana l'ordine “FOTTILA!!!”....Diana avanzò a gattoni fino a porre la punta del grosso dildo a contatto della figa di Tomboy ed iniziò a penetrarla. Tomboy negli spasimi finali del suo secondo orgasmo sentì la penetrazione e con suo stesso stupore anziché contrastarla si aprì il più possibile divaricando le cosce per la sua amante e, lasciata libera dalle guardie, si impadronì delle sue splendide mammelle palpandole, mungendole con le mani come a farne spruzzare latte, mordendole e succhiandole i capezzoli eretti e durissimi che rilasciavano una secrezione lattescente. Diana eccitata dalla stimolazione delle mammelle e dalla comparsa di una secrezione che mai aveva avuto e sull'orlo di un orgasmo mammario sentiva le sue tette dure come il marmo e cominciò un lento su e giù infilando solo la punta del dildo, ma Rashid, sbavando, le appoggiò uno stivale sul culo e la costrinse ad infilare completamente ed in un solo colpo il dildo, grosso come il cazzo di un asino, dentro Tomboy sino alla cervice uterina. Tomboy emise un gemito sì di dolore ma anche di piacere cui fece eco l'ansito di Diana che ad ogni spinta riceveva una stimolazione dai fermi del dildo che le dilatavano dolorosamente ma anche piacevolmente la figa ed il culo. Sentendo la disponibilità di Tomboy alla penetrazione ed al rapporto sessuale ed in obbedienza ai comandi del Generale Diana iniziò a pompare Tomboy con spinte crescenti estraendo completamente il dildo e poi affondandolo sino a che le sue grandi labbra arrivavano a contatto con quelle di Tomboy, al crescendo delle spinte corrispondeva un crescendo degli ansimi e dei gemiti di entrambe. Rashid seguiva rapito l'accoppiamento e soddisfatto dello spettacolo attivò il telecomando del dildo alla massima vibrazione. Immediatamente dopo Tomboy sentendo le vibrazioni del grosso dildo che la penetrava sino alla cervice ed oltre, distendendole la figa oltre misura, iniziò a allagarsi in maniera per lei inusitata e altrettanto accadde a Diana che sentiva le vibrazioni del dildo trasmesse dai due sostegni che le dilatavano figa e culo e la cui eccitazione, proprio come se fosse stata un maschio, montava sentendo approssimarsi l'orgasmo di Tomboy che lei stava chiavando. In pochi minuti seguì un parossismo di spinte e di gemiti delle due prigioniere sino a che Tomboy esplose in in un urlo liberatorio “DIANAAAAA!!!!VENGOOOO!!” cui fece a poca distanza seguito Diana con un spinta potentissima “SEI LA MIA TROIAAA!!! GODOOOO!!!! SBORROOOOO!!!”
Il generale Rashid si gustava la scena di Diana che veniva squirtando in faccia all'altra prigioniera e spinse ancor di più la faccia di Tomboy nella fica di Diana sinché questa non cessò di godere e Tomboy non ebbe deglutito tutta la fontana di secrezioni che Diana aveva eiaculato nella sua bocca squirtando come mai le era accaduto.
Ma a Rashid questo non bastava affatto il suo divertimento doveva essere più completo le due prigioniere avrebbero dovuto scopare tra loro e poi lui avrebbe sverginato il culo di Tomboy, Rashid emise un ordine e si materializzò un attendente che gli porse un grosso e lungo dildo a forma di fallo alla cui estremità di trovavano due lunghe protuberanze di plastica nere con una pompetta.
Le due prigioniere giacevano sconvolte sul giaciglio ma Rashid accostò la punta della sigaretta accesa ad uno dei capezzoli ancora eretti di Diana e ne ebbe l'immediata attenzione, ordinò a Diana di mettersi carponi, era veramente un bello spettacolo a quattro zampe come una cagna con le belle mammelle sode che pendevano, Diana si aspettava una penetrazione anale o vaginale da parte di Rashid del quale oramai conosceva gli esagerati appetiti sessuali. Invece, mentre Diana allargando le cosce girava la testa per guardarlo con aria invitante, con un gesto rapido e deciso e molto doloroso per Diana Rashid le infilò le due grosse e lunghe protuberanze di plastica una nel culo ed una nella vagina, adesso il cazzo pendeva dal pube di Diana puntando verso il basso, Rashid ghignando cominciò ad azionare la pompetta e Diana sentì le due protuberanze iniziare a dilatarsi, Rashid continuò a pompare tra i gemiti di dolore di Diana che sentiva la vagina ed il colon dilatarsi terribilmente, poi cercò di infilare un dito nel culo e nella figa di Diana senza riuscirvi tanto erano dilatate le due protuberanze...adesso il cazzo era saldamente fissato al pube di Diana e lei era ancora più bella con una espressione di dolore e stupore sul viso ed il grosso cazzo che le pendeva eretto sotto il ventre come se fosse un maschione superdotato in calore. Tomboy giaceva semisvenuta sul dorso e Rashid ordinò all'attendente di bloccarle i polsi e poi ordinò a Diana “STUPRALA!!! ADESSO!!!”
Tomboy cominciò a scalciare ma subito intervennero due guardie che le bloccarono le gambe tenendole ben divaricate, Diana guardò Rashid ed abbozzò un timido “questo no...la prego Generale...” ricevendo un secco ordine “FOTTILA ADESSO! E GUARDA DI VENIRE! TROIA!”. Diana gattonò con il pene oscillante sino al pube di Tomboy ed iniziò a leccarle la figa riempendogliela di saliva e succhiandole il clitoride con delicatezza nel mentre che, dopo essersi lubrificate le dita della mano estra, le introdusse prima l'indice e poi l'anulare nella stretta vagina continuando a lubrificarla abbondantemente con la saliva ed a fare un lento su e giù con le dita. Dopo qualche minuto cominciò a sentire il clitoride di Tomboy che si irrigidiva ed erigeva e il punto G che diventava più rilevato e rugoso, le grida e le convulsioni della ragazza si facevano via via più deboli e lasciavano spazio a gemiti di soffocato piacere, Diana aveva bene imparato a soddisfare la mulatta al bordello di Baghdad e si mise di impegno a lavorare su Tomboy che dopo poco cominciò a mugolare come una pazza mandando su e giù il pube come se stesse scopando sinché con un urlo liberatorio ma trattenuto “MMMHHHH!!!GO....DOO!!!” le venne in bocca. Diana si sentì la bocca piena del dolce sapore del godimento di Tomboy che trovò squisito e molto più dolce di quello della mulatta, ma subito comprese che l'orgasmo era stato trattenuto e cominciò a insistere infilandole nella vagina un terzo dito e divaricandole con la mano sinistra le grandi labbra in modo da scappucciarle il clitoride che oramai era eretto come un cazzetto, e sapiententemente incominciò sul cazzetto di Tomboy un pompino molto ricco di saliva e di delicata suzione del clitoride mentre con tre dita le stimolava il punto G, in pochi minuti Tomboy non riuscì più a trattenersi ed ebbe uno spasmo cui seguì un secondo orgasmo liberatorio, incontrollato e travolgente “SUCCHIAMIIII!!! GODOOO!!!! VENGOOO!!! SBORROOOOO!!!!”
Tomboy era sconvolta, sin da quando all'età di 15 anni ad una festa aveva perso la verginità con due amici del fratello si era concessa a diversi maschioni ben dotati, ma mai nella sua vita aveva avuto un orgasmo così profondo ed appagante...evidentemente si era persa qualcosa...non aveva mai provato un piacere così intenso e prolungato come quello datole da Diana...gli insegnamenti degli iracheni la avevano trasformata in una troia insuperabile pensò vergognandosi anche di se stessa.
Mentre Tomboy giaceva con le cosce aperte e sbrodolanti dei suoi umori e della saliva di Diana, Rashid estasiato dallo spettacolo, anche superiore alle sue attese, ripeté a Diana l'ordine “FOTTILA!!!”....Diana avanzò a gattoni fino a porre la punta del grosso dildo a contatto della figa di Tomboy ed iniziò a penetrarla. Tomboy negli spasimi finali del suo secondo orgasmo sentì la penetrazione e con suo stesso stupore anziché contrastarla si aprì il più possibile divaricando le cosce per la sua amante e, lasciata libera dalle guardie, si impadronì delle sue splendide mammelle palpandole, mungendole con le mani come a farne spruzzare latte, mordendole e succhiandole i capezzoli eretti e durissimi che rilasciavano una secrezione lattescente. Diana eccitata dalla stimolazione delle mammelle e dalla comparsa di una secrezione che mai aveva avuto e sull'orlo di un orgasmo mammario sentiva le sue tette dure come il marmo e cominciò un lento su e giù infilando solo la punta del dildo, ma Rashid, sbavando, le appoggiò uno stivale sul culo e la costrinse ad infilare completamente ed in un solo colpo il dildo, grosso come il cazzo di un asino, dentro Tomboy sino alla cervice uterina. Tomboy emise un gemito sì di dolore ma anche di piacere cui fece eco l'ansito di Diana che ad ogni spinta riceveva una stimolazione dai fermi del dildo che le dilatavano dolorosamente ma anche piacevolmente la figa ed il culo. Sentendo la disponibilità di Tomboy alla penetrazione ed al rapporto sessuale ed in obbedienza ai comandi del Generale Diana iniziò a pompare Tomboy con spinte crescenti estraendo completamente il dildo e poi affondandolo sino a che le sue grandi labbra arrivavano a contatto con quelle di Tomboy, al crescendo delle spinte corrispondeva un crescendo degli ansimi e dei gemiti di entrambe. Rashid seguiva rapito l'accoppiamento e soddisfatto dello spettacolo attivò il telecomando del dildo alla massima vibrazione. Immediatamente dopo Tomboy sentendo le vibrazioni del grosso dildo che la penetrava sino alla cervice ed oltre, distendendole la figa oltre misura, iniziò a allagarsi in maniera per lei inusitata e altrettanto accadde a Diana che sentiva le vibrazioni del dildo trasmesse dai due sostegni che le dilatavano figa e culo e la cui eccitazione, proprio come se fosse stata un maschio, montava sentendo approssimarsi l'orgasmo di Tomboy che lei stava chiavando. In pochi minuti seguì un parossismo di spinte e di gemiti delle due prigioniere sino a che Tomboy esplose in in un urlo liberatorio “DIANAAAAA!!!!VENGOOOO!!” cui fece a poca distanza seguito Diana con un spinta potentissima “SEI LA MIA TROIAAA!!! GODOOOO!!!! SBORROOOOO!!!”
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