Una bella gita in montagna tra vicini di casa...
di
grillino
genere
bisex
Eccomi qui con l’ennesimo racconto sulla mia ambigua relazione con il vicino di casa e sua moglie, Marco e Anita.
In un afoso week end di agosto decidiamo io e mia moglie di proporre a Marco e Anita una piccola vacanza in montagna, a Limone Piemonte. Si parte da Genova il venerdì dopo il lavoro di tutti, in macchina c’è un’atmosfera spensierata, due coppie di amici e vicini di casa affiatati e gioiosi…Mentre guido, parlo con Marco al posto passeggero, lui ogni tanto si tocca il pacco con disinvoltura e mi sorride beffardo, mi eccito come un maiale al pensiero dell’enorme cazzo che c’è dentro i suoi jeans e alle tante volte che l’ho preso in bocca e nel culo. Dallo specchietto, quasi con un senso di colpa, guardo mia moglie ignara che parla con Anita, che invece non solo sa tutto ma partecipa ogni tanto ai nostri incontri, e le sorrido con gli occhi. Lei risponde con uno sguardo malizioso, mi eccito ancora di più…non vedo l’ora di arrivare in albergo!
Arriviamo in paese, andiamo all’hotel L’Artisin che ho prenotato. Abbiamo due camere attigue, comunicanti con una porta interna. L’ho presa apposta…
Ci rilassiamo prima di cena, sono talmente eccitato che mi scopo mia moglie selvaggiamente…la stupida troia la prendo a pecorina sul tavolo appena mettiamo piede in camera, le sfondo il culo con pochi colpi e le sborro dentro subito, per scaricarmi le palle. Ma non mi basta…vado in doccia a rinfrescarmi, ma ho l’uccello ancora in erezione, chiamo Anna in bagno ad alta voce, le dico di avvicinarsi alla doccia e di masturbarmi. Come una devota schiava, esegue, mi impugna il pisello e mi sega veloce, come un automa, guardandomi in cerca di una mia approvazione. Ma sto pensando alla sega che vorrei che mi facesse Marco, al suo buco del culo peloso e stretto, e dopo poco sborro nuovamente nelle mani di mia moglie. Scendiamo a cena, Marco e Anita sono elegantissimi, belli e giovani…i loro profumi si mischiano nel mio naso, nella mia testa, incrocio i loro sguardi voluttuosi e provocanti…mia moglie Anna conosce benissimo le mie abitudini bisessuali e la mia “fame” ma non sa ancora che scopo regolarmente con entrambi e soprattutto con lui. Mangiamo e beviamo moltissimo, l’atmosfera si scalda, gli argomenti sono piccanti e tutto è piacevole. Sono eccitato come un toro…decidiamo di uscire dopo cena per una passeggiata in paese. L’aria fresca ci solletica i sensi, l’ebbrezza alcolica ci rende lievi ma determinati a tutto. A un certo punto le signore decidono di andare a vedere i negozi, io e Marco rimaniamo indietro in un bar a farci un bicchierino. Una volta soli, ci guardiamo complici, usciamo dal bar e andiamo sul retro, da un sentiero raggiungiamo un boschetto isolato. Ci mettiamo dietro un folto gruppo di arbusti e alberi, nella completa penombra, senza dire nulla mi inginocchio per primo, tiro fuori il meraviglioso cazzo di Marco e inizio un bel pompino, accompagnato dai suoi gemiti di apprezzamento. Il suo pisello mi cresce all’istante in bocca, lo succhio e lo masturbo a dovere, sono molto bravo nei rapporti orali…diventa enorme! Non aspetto altro…mi alzo, mi slaccio e faccio cadere alle caviglie i pantaloni e le mutande, mi bagno il culo con abbondante saliva, e mi appoggio al pino più vicino sussurrando “…dai amico mio, sfondami il culo, forza!!” Marco sorride sornione, mi appoggia la cappella sull’ano e spinge con forza e senza pietà, rompendomi il culo ancora una volta! Lo sento entrare dilagando nello sfintere, mi spana, mi rompe, mi fa male ma godo come un porco! Ho avuto in culo tanti cazzi come quello di Marco, ma il suo è speciale…mi tiene per i fianchi e mi scopa come un ossesso, avanti e indietro nel mio culo, lo sento vibrare di piacere e ansimare, poi mi mette una mano davanti e mi masturba con decisione…mi piace quando fa così! Riesce a farmi sborarre in un attimo, lancio un urlo soffocato…gli schizzo in mano…ma anche lui dura poco, un rantolo e capisco che sta per venire, faccio in tempo a voltarmi che mi sento il culo allagato di sperma! Spinge ancora, e ancora, dal basso verso l’alto, mi sento sollevare dal suo cazzo come un crick. Poi rallenta, gli si ammoscia, e esce dal mio corpo, ancora gocciolante si sperma si tira su mutande e pantaloni, come io del resto. Corriamo verso il bar, giusto in tempo che arrivano le mogli, siamo sudati e un po’ sconvolti ma facciamo passare tutto come l’effetto della grappa. Anita ci guarda e sorrise maliziosa. Torniamo in albergo e ci diamo la buonanotte. Nel letto, possiedo mia moglie con foga, le allargo subito le cose e già eccitato la penetro come un agnello da squartare, le sfondo prima la figa e poi il culo, lei strilla e geme forte, come suo solito…sa che mi piace…immagino che nell’altra stanza si sentano bene le urla. In attimi di calma della zoccola, sento che pure Marco e Anita stanno scopando alla grande…entrambi gemono e godono da matti. Veniamo quasi insieme. Io sborro in bocca a Anna senza nessuna remora, la costringo a ingoiare tutto prendendola a schiaffi in testa, con insana soddisfazione.
L’indomani mattina, svegli con un bel pompino dalla moglie serva e devota, una doccia rilassante e via a colazione con i nostri cari amici. Anna dice che vuole andare a fare una bella camminata per un’oretta, Marco e io andremo nella palestra dell’hotel e Anita dice che andrà in terrazzo a leggere. Mia moglie esce, io Marco e Anita ci precipitiamo nella loro stanza infoiati, ma appena dentro Anita ci sgrida “ragazzi, la dovete finire di scopare in questo modo…non siete adolescenti in tempesta ormonale, io non so che raccontare a tua moglie…” e mi fissa in modo semiserio! Io e Marco ridiamo imbarazzati, poi ci avviciniamo alla giunonica Anita e iniziamo a baciarla ovunque e toccarla lascivi, lei si scosta quasi timida, mormora “…dai su, non fate gli scemi, abbiamo appena un’oretta e se Anna torna prima? Dai state fermi…” ma il suo corpo dice il contrario, sentiamo i capezzoli irrigidirsi, il corpo vibrare, le apriamo la camicetta, slacciamo il reggiseno e le sue enormi tette esplodono in tutta la loro magnificenza, Marco l’afferra per i biondi e ricci capelli e la costringe in ginocchio tra noi due, lei subito ci apre i pantaloni e ci afferra i cazzi masturbandoli con devozione, poi li prende in bocca alternandoli…li indurisce in modo fantastico, li succhia e li lecca con dovizia, massaggiandoci anche le palle. Sono il primo, come al solito, che si inginocchia a fianco a lei e prendo in bocca l’enorme pisellone di Marco succhiandolo a gara con la mogliettina, glielo masturbo nella sua bocca poi lo riprendo io e lei fa altrettanto. Guardiamo devoti il “nostro” uomo, con il suo cazzo enorme tra le mani e le labbra, lo sublimiamo ancora, poi lei mi alza e fa abbassare il marito e iniziano con il mio cazzo lo stesso lavoro…succhiano e leccano voracemente, in una stupenda e affiatata alternanza. Non resisto, sono un debole…mormoro appena “…ragazzi, siete fantastici…mi fate godere…” e dopo un attimo, nella mano di Anita che mi sega decisa, produco un’incredibile sborrata che centra in pieno viso sia Marco che lei. Marco quasi si scansa, Anita apre decisa la bocca e si prende il mio sperma, leccandomi la cappella e masturbandomi fino all’ultima goccia. Marco rialza la moglie, la fa mettere a pecorina sul bodo del letto e la penetra nella figa, guardandomi voglioso. Capisco tutto, mi metto a pecora anch’io accanto a Anita, aspettando con ansia il mio turno. Marco, mentre scopa la moglie, si sputa in mano e mi umetta il buchetto del culo, infilando la sua saliva con un dito dentro. Assaporo il momento, poi lui si sfila dalla moglie, e mi viene dentro con un colpo secco e veloce, sfondandomi il culo! Inizia a scoparmi con foga, Anita mi guardaal mio fianco e sorride complice “…ti piace il cazzo di mio marito eehh!? Brutto porcellino…è grosso vero? Ti sta sfondando?...” io non respiro dal dolore e dal piacere, rispondo con un sorriso forzato, Marco mi ansima addosso e continua a scoparmi, i colpi decisi sulla prostata mi fanno subito rieccitare, mi masturbo indurendomi il cazzo…Marco poi si sfila da me e rientra nella fica della moglie, io mi trascino di fronte a lei e me lo faccio prendere in bocca. La troia è bravissima a tenere il ritmo dei colpi del marito nella passera e a ciucciarmi il cazzo, dopo poco ci scambiamo uno sguardo d’intesa con Marco e invertiamo i ruoli. La figa di Anita è bollente e accogliente, la scopo con forza, mentre lei succhia il pisellone del maritino con passione. Marco è insaziabile, poi si toglie dalla bocca della moglie e cammina sul letto verso di me, mettendomi il suo grosso uccello in faccia. Glielo prendo con voglia in bocca, ma prima guardo l’orologio per vedere quanto ci rimane prima che rientri mia moglie, quindi glielo succhio avido e gli lavoro sia la cappella enorme e profumata, poi i grossi coglioni con leccate abbondanti…Anita mi geme sotto i miei colpi, Marco mi tiene la testa schiacciata sul suo cazzo…godiamo tutti. Io sto per godere, mi levo l’uccello del mio amico dalla bocca e li avverto dell’imminente eiaculazione, non ho il preservativo “Marco…Anita…sto per sborrare…oddio oddio vengo vengooo…” quella troia di Anita si gira e mi sorride, spinge il suo bacino verso il mio pube, come per farmi venire dentro di lei, l’accontento e con un paio di colpi le sborro dentro la passera, inondandola! Sono un fiume in piena, le convulsioni mi scuotono il corpo, mi scarico dentro la sua vagina come un idrante…Marco mi guarda soddisfatto e mormora “maledetto, hai schizzato dentro mia moglie…ora sono cazzi tuoi…” e sorride sadico. Scende dal letto, mi rimette a pecorina sul bordo e mi incula come una cagna, mi sfonda con pochi colpi, il suo enorme pene mi dilata, mi sento bruciare il culo…sono sconvolto…ma è tardi, Marco accelera i colpi e poco dopo si blocca, freme e una vampata di calore mi riempie lo sfintere: mi ha sborrato dentro!
Mi fotte ancora un po’, poi esce e va in bagno a pisciare e lavarsi, seguito da Anita. Io mi precipito nella ma stanza e mi doccio, poi ci vediamo tutti giù nella hall, a prendere un aperitivo come se nulla fosse, aspettando Anna che torna puntuale.
La giornata trascorre tranquilla, tra passeggiate, risate e mangiate nei rifugi. In uno di questi, al rifugio Garelli, mia moglie e Anita si mettono a prendere il sole e si addormentano. Io e Marco andiamo in bagno, in preda ad un momento di eccitazione. Mi siedo sul water, Marco si tira fuori l’uccello, glielo scappello subito e lo masturbo nella mia bocca, gli solletico il culo con un dito, poi con due…il membro cresce a dismisura dentro di me, cerchiamo di non fare rumore…mi preme la testa contro di se, mugugnando piano piano “sei proprio una gran zoccola, Andrea…me lo succhi meglio di Anita, cazzo…” e poco dopo un’eruzione di sperma caldo e viscido mi riempie la bocca e la gola…è troppo, apro la bocca e mi cola sul collo, per fortuna senza sporcarmi la maglietta. Io nel frattempo, mi ero tirato fuori il mio pisello e mi masturbavo, ero al limite, mi alzo in piedi e Marco me lo impugna facendomi una splendida sega. Vorrei un suo pompino, ma lui desiste e mi fa sborrare dentro il lavandino…me lo massaggia ancora un po’, mi rimane duro ma mi devo accontentare. Usciamo e riprendiamo la parte dei bravi maritini, portando un caffè alle rispettive signore.
Me lo bevo anch’io, per stemperare l’acre sapore dello sperma di Marco nella mia bocca.
Riscendiamo in paese, Limone Piemonte è avvolta dalle lucei dell’imbrunire, il week-end sta per finire. Andiamo a letto completamente ubriachi dopo una lauta cena, scopiamo le nostre mogli come animali selvaggi, sia io che Marco non risparmiamo nulla alle rispettive signore. Mia moglie mi concede volentieri il culo, persa nei fumi dell’alcool, e ripetutamente la penetro analmente alternandomi nella fica…lei è una vacca urlante, ad ogni colpo nello sfintere fa corrispondere un breve urlo, e ad ogni orgasmo raggiunto ride e urla come una matta!
Nell’altra stanza, Marco e Anita stanno scopando con la stessa foga, sembra una gara tra coppie, certamente i nostri schiamazzi risuonano in tutto l’albergo. Sino all’ennesimo orgasmo di noi maschi, segnato da un urlo becero e profondo…io sborro nel culo di mia moglie per la seconda volta, affondando tra le sue grasse natiche.
La domenica mattina, Anna ci annuncia di voler andare in chiesa per la messa, mentre noi tre facciamo colazione e perdiamo tempo in albergo.
Inutile dire che tutti e tre andiamo un’altra volta in stanza a scopare. Stavolta la “femmina” la faccio fare a Marco, io e Anita lo spogliamo, mi faccio succhiare il cazzo a turno dai due, quindi metto Marco a pecorina sul tappeto di pelo bianco ai piedi del divano, poi lei si mette tra le sue chiappe pelose e gli lecca il buco del culo per prepararlo alla penetrazione, allora mi sistemo dietro di lui e lentamente lo penetro, la mia cappella lo dilata, lo sfonda gradualmente e sono dentro…un calore umido circonda il mio glande e lentamente poi tutto il cazzo, lo sfintere cede e entro completamente! Marco trattiene il fiato, geme, ormai lo conosco…sta godendo ma non vuole darmi soddisfazione. Anita lo guarda con amore e trasporto, lo bacia in bocca per distrarlo e alleviargli la sofferenza, lui dimena il culo dietro i miei colpi lenti e profondi, Anita si mette vicino a lui e lo masturba da sotto, come per mungere una mucca…è uno spettacolo delizioso! Io continuo a scoparlo, entro e esco dal suo culo con forza, è stretto, ma bellissimo, godo come un porco…lo tengo per i fianchi muscolosi, Anita si avvicina e mi massaggia i coglioni insieme a quelli del marito, poi si mette sotto la sua pancia e lo spompina. Marco urla, il suo corpo freme, accelero i colpi, so che sta per godere…lo sento venire…mugugna “cazzoooo Andrea, dai dai dai sfondami sfondami…cristo sborroooo….eccomi….” e un fremito lo percorre, Anita è sotto che si ingoia il getto di sperma che sicuramente sta uscendo copioso. Continuo a scoparlo, poi lo giro sulla schiena, gli allargo le cosce come una femmina e lo penetro in culo così…Marco mi guarda allibito, come ogni volta che me lo scopo in questa posizione. Per il suo ego etero-maschio è un forte smacco…
Lo inculo a dovere, il suo pisello moscio e sporco di sperma traballa sotto i miei colpi, Anita si gode la scena masturbandosi a fianco del maritino sodomizzato…non duro a lungo, avvampo di piacere, sento il fiume di sperma in corsa verso il glande, mi lascio andare nel culo del mio amico e vicino di casa, lo innaffio di sborro dentro il retto, poi esco e l’ultima schizzata la faccio bere alla moglie, che vogliosa la prende tutta in bocca!
Sfatti ma felici, ci andiamo a lavare, ci mettiamo i stessi vestiti e scendiamo ad accogliere mia moglie, che puntuale ritorna dalla messa, ignara e cornuta!
Un ultimo giro nei boschi, poi riprendiamo la macchina e torniamo a Genova, nelle rispettive case: che dire, un fine settimana spettacolare!
Alla prossima...
In un afoso week end di agosto decidiamo io e mia moglie di proporre a Marco e Anita una piccola vacanza in montagna, a Limone Piemonte. Si parte da Genova il venerdì dopo il lavoro di tutti, in macchina c’è un’atmosfera spensierata, due coppie di amici e vicini di casa affiatati e gioiosi…Mentre guido, parlo con Marco al posto passeggero, lui ogni tanto si tocca il pacco con disinvoltura e mi sorride beffardo, mi eccito come un maiale al pensiero dell’enorme cazzo che c’è dentro i suoi jeans e alle tante volte che l’ho preso in bocca e nel culo. Dallo specchietto, quasi con un senso di colpa, guardo mia moglie ignara che parla con Anita, che invece non solo sa tutto ma partecipa ogni tanto ai nostri incontri, e le sorrido con gli occhi. Lei risponde con uno sguardo malizioso, mi eccito ancora di più…non vedo l’ora di arrivare in albergo!
Arriviamo in paese, andiamo all’hotel L’Artisin che ho prenotato. Abbiamo due camere attigue, comunicanti con una porta interna. L’ho presa apposta…
Ci rilassiamo prima di cena, sono talmente eccitato che mi scopo mia moglie selvaggiamente…la stupida troia la prendo a pecorina sul tavolo appena mettiamo piede in camera, le sfondo il culo con pochi colpi e le sborro dentro subito, per scaricarmi le palle. Ma non mi basta…vado in doccia a rinfrescarmi, ma ho l’uccello ancora in erezione, chiamo Anna in bagno ad alta voce, le dico di avvicinarsi alla doccia e di masturbarmi. Come una devota schiava, esegue, mi impugna il pisello e mi sega veloce, come un automa, guardandomi in cerca di una mia approvazione. Ma sto pensando alla sega che vorrei che mi facesse Marco, al suo buco del culo peloso e stretto, e dopo poco sborro nuovamente nelle mani di mia moglie. Scendiamo a cena, Marco e Anita sono elegantissimi, belli e giovani…i loro profumi si mischiano nel mio naso, nella mia testa, incrocio i loro sguardi voluttuosi e provocanti…mia moglie Anna conosce benissimo le mie abitudini bisessuali e la mia “fame” ma non sa ancora che scopo regolarmente con entrambi e soprattutto con lui. Mangiamo e beviamo moltissimo, l’atmosfera si scalda, gli argomenti sono piccanti e tutto è piacevole. Sono eccitato come un toro…decidiamo di uscire dopo cena per una passeggiata in paese. L’aria fresca ci solletica i sensi, l’ebbrezza alcolica ci rende lievi ma determinati a tutto. A un certo punto le signore decidono di andare a vedere i negozi, io e Marco rimaniamo indietro in un bar a farci un bicchierino. Una volta soli, ci guardiamo complici, usciamo dal bar e andiamo sul retro, da un sentiero raggiungiamo un boschetto isolato. Ci mettiamo dietro un folto gruppo di arbusti e alberi, nella completa penombra, senza dire nulla mi inginocchio per primo, tiro fuori il meraviglioso cazzo di Marco e inizio un bel pompino, accompagnato dai suoi gemiti di apprezzamento. Il suo pisello mi cresce all’istante in bocca, lo succhio e lo masturbo a dovere, sono molto bravo nei rapporti orali…diventa enorme! Non aspetto altro…mi alzo, mi slaccio e faccio cadere alle caviglie i pantaloni e le mutande, mi bagno il culo con abbondante saliva, e mi appoggio al pino più vicino sussurrando “…dai amico mio, sfondami il culo, forza!!” Marco sorride sornione, mi appoggia la cappella sull’ano e spinge con forza e senza pietà, rompendomi il culo ancora una volta! Lo sento entrare dilagando nello sfintere, mi spana, mi rompe, mi fa male ma godo come un porco! Ho avuto in culo tanti cazzi come quello di Marco, ma il suo è speciale…mi tiene per i fianchi e mi scopa come un ossesso, avanti e indietro nel mio culo, lo sento vibrare di piacere e ansimare, poi mi mette una mano davanti e mi masturba con decisione…mi piace quando fa così! Riesce a farmi sborarre in un attimo, lancio un urlo soffocato…gli schizzo in mano…ma anche lui dura poco, un rantolo e capisco che sta per venire, faccio in tempo a voltarmi che mi sento il culo allagato di sperma! Spinge ancora, e ancora, dal basso verso l’alto, mi sento sollevare dal suo cazzo come un crick. Poi rallenta, gli si ammoscia, e esce dal mio corpo, ancora gocciolante si sperma si tira su mutande e pantaloni, come io del resto. Corriamo verso il bar, giusto in tempo che arrivano le mogli, siamo sudati e un po’ sconvolti ma facciamo passare tutto come l’effetto della grappa. Anita ci guarda e sorrise maliziosa. Torniamo in albergo e ci diamo la buonanotte. Nel letto, possiedo mia moglie con foga, le allargo subito le cose e già eccitato la penetro come un agnello da squartare, le sfondo prima la figa e poi il culo, lei strilla e geme forte, come suo solito…sa che mi piace…immagino che nell’altra stanza si sentano bene le urla. In attimi di calma della zoccola, sento che pure Marco e Anita stanno scopando alla grande…entrambi gemono e godono da matti. Veniamo quasi insieme. Io sborro in bocca a Anna senza nessuna remora, la costringo a ingoiare tutto prendendola a schiaffi in testa, con insana soddisfazione.
L’indomani mattina, svegli con un bel pompino dalla moglie serva e devota, una doccia rilassante e via a colazione con i nostri cari amici. Anna dice che vuole andare a fare una bella camminata per un’oretta, Marco e io andremo nella palestra dell’hotel e Anita dice che andrà in terrazzo a leggere. Mia moglie esce, io Marco e Anita ci precipitiamo nella loro stanza infoiati, ma appena dentro Anita ci sgrida “ragazzi, la dovete finire di scopare in questo modo…non siete adolescenti in tempesta ormonale, io non so che raccontare a tua moglie…” e mi fissa in modo semiserio! Io e Marco ridiamo imbarazzati, poi ci avviciniamo alla giunonica Anita e iniziamo a baciarla ovunque e toccarla lascivi, lei si scosta quasi timida, mormora “…dai su, non fate gli scemi, abbiamo appena un’oretta e se Anna torna prima? Dai state fermi…” ma il suo corpo dice il contrario, sentiamo i capezzoli irrigidirsi, il corpo vibrare, le apriamo la camicetta, slacciamo il reggiseno e le sue enormi tette esplodono in tutta la loro magnificenza, Marco l’afferra per i biondi e ricci capelli e la costringe in ginocchio tra noi due, lei subito ci apre i pantaloni e ci afferra i cazzi masturbandoli con devozione, poi li prende in bocca alternandoli…li indurisce in modo fantastico, li succhia e li lecca con dovizia, massaggiandoci anche le palle. Sono il primo, come al solito, che si inginocchia a fianco a lei e prendo in bocca l’enorme pisellone di Marco succhiandolo a gara con la mogliettina, glielo masturbo nella sua bocca poi lo riprendo io e lei fa altrettanto. Guardiamo devoti il “nostro” uomo, con il suo cazzo enorme tra le mani e le labbra, lo sublimiamo ancora, poi lei mi alza e fa abbassare il marito e iniziano con il mio cazzo lo stesso lavoro…succhiano e leccano voracemente, in una stupenda e affiatata alternanza. Non resisto, sono un debole…mormoro appena “…ragazzi, siete fantastici…mi fate godere…” e dopo un attimo, nella mano di Anita che mi sega decisa, produco un’incredibile sborrata che centra in pieno viso sia Marco che lei. Marco quasi si scansa, Anita apre decisa la bocca e si prende il mio sperma, leccandomi la cappella e masturbandomi fino all’ultima goccia. Marco rialza la moglie, la fa mettere a pecorina sul bodo del letto e la penetra nella figa, guardandomi voglioso. Capisco tutto, mi metto a pecora anch’io accanto a Anita, aspettando con ansia il mio turno. Marco, mentre scopa la moglie, si sputa in mano e mi umetta il buchetto del culo, infilando la sua saliva con un dito dentro. Assaporo il momento, poi lui si sfila dalla moglie, e mi viene dentro con un colpo secco e veloce, sfondandomi il culo! Inizia a scoparmi con foga, Anita mi guardaal mio fianco e sorride complice “…ti piace il cazzo di mio marito eehh!? Brutto porcellino…è grosso vero? Ti sta sfondando?...” io non respiro dal dolore e dal piacere, rispondo con un sorriso forzato, Marco mi ansima addosso e continua a scoparmi, i colpi decisi sulla prostata mi fanno subito rieccitare, mi masturbo indurendomi il cazzo…Marco poi si sfila da me e rientra nella fica della moglie, io mi trascino di fronte a lei e me lo faccio prendere in bocca. La troia è bravissima a tenere il ritmo dei colpi del marito nella passera e a ciucciarmi il cazzo, dopo poco ci scambiamo uno sguardo d’intesa con Marco e invertiamo i ruoli. La figa di Anita è bollente e accogliente, la scopo con forza, mentre lei succhia il pisellone del maritino con passione. Marco è insaziabile, poi si toglie dalla bocca della moglie e cammina sul letto verso di me, mettendomi il suo grosso uccello in faccia. Glielo prendo con voglia in bocca, ma prima guardo l’orologio per vedere quanto ci rimane prima che rientri mia moglie, quindi glielo succhio avido e gli lavoro sia la cappella enorme e profumata, poi i grossi coglioni con leccate abbondanti…Anita mi geme sotto i miei colpi, Marco mi tiene la testa schiacciata sul suo cazzo…godiamo tutti. Io sto per godere, mi levo l’uccello del mio amico dalla bocca e li avverto dell’imminente eiaculazione, non ho il preservativo “Marco…Anita…sto per sborrare…oddio oddio vengo vengooo…” quella troia di Anita si gira e mi sorride, spinge il suo bacino verso il mio pube, come per farmi venire dentro di lei, l’accontento e con un paio di colpi le sborro dentro la passera, inondandola! Sono un fiume in piena, le convulsioni mi scuotono il corpo, mi scarico dentro la sua vagina come un idrante…Marco mi guarda soddisfatto e mormora “maledetto, hai schizzato dentro mia moglie…ora sono cazzi tuoi…” e sorride sadico. Scende dal letto, mi rimette a pecorina sul bordo e mi incula come una cagna, mi sfonda con pochi colpi, il suo enorme pene mi dilata, mi sento bruciare il culo…sono sconvolto…ma è tardi, Marco accelera i colpi e poco dopo si blocca, freme e una vampata di calore mi riempie lo sfintere: mi ha sborrato dentro!
Mi fotte ancora un po’, poi esce e va in bagno a pisciare e lavarsi, seguito da Anita. Io mi precipito nella ma stanza e mi doccio, poi ci vediamo tutti giù nella hall, a prendere un aperitivo come se nulla fosse, aspettando Anna che torna puntuale.
La giornata trascorre tranquilla, tra passeggiate, risate e mangiate nei rifugi. In uno di questi, al rifugio Garelli, mia moglie e Anita si mettono a prendere il sole e si addormentano. Io e Marco andiamo in bagno, in preda ad un momento di eccitazione. Mi siedo sul water, Marco si tira fuori l’uccello, glielo scappello subito e lo masturbo nella mia bocca, gli solletico il culo con un dito, poi con due…il membro cresce a dismisura dentro di me, cerchiamo di non fare rumore…mi preme la testa contro di se, mugugnando piano piano “sei proprio una gran zoccola, Andrea…me lo succhi meglio di Anita, cazzo…” e poco dopo un’eruzione di sperma caldo e viscido mi riempie la bocca e la gola…è troppo, apro la bocca e mi cola sul collo, per fortuna senza sporcarmi la maglietta. Io nel frattempo, mi ero tirato fuori il mio pisello e mi masturbavo, ero al limite, mi alzo in piedi e Marco me lo impugna facendomi una splendida sega. Vorrei un suo pompino, ma lui desiste e mi fa sborrare dentro il lavandino…me lo massaggia ancora un po’, mi rimane duro ma mi devo accontentare. Usciamo e riprendiamo la parte dei bravi maritini, portando un caffè alle rispettive signore.
Me lo bevo anch’io, per stemperare l’acre sapore dello sperma di Marco nella mia bocca.
Riscendiamo in paese, Limone Piemonte è avvolta dalle lucei dell’imbrunire, il week-end sta per finire. Andiamo a letto completamente ubriachi dopo una lauta cena, scopiamo le nostre mogli come animali selvaggi, sia io che Marco non risparmiamo nulla alle rispettive signore. Mia moglie mi concede volentieri il culo, persa nei fumi dell’alcool, e ripetutamente la penetro analmente alternandomi nella fica…lei è una vacca urlante, ad ogni colpo nello sfintere fa corrispondere un breve urlo, e ad ogni orgasmo raggiunto ride e urla come una matta!
Nell’altra stanza, Marco e Anita stanno scopando con la stessa foga, sembra una gara tra coppie, certamente i nostri schiamazzi risuonano in tutto l’albergo. Sino all’ennesimo orgasmo di noi maschi, segnato da un urlo becero e profondo…io sborro nel culo di mia moglie per la seconda volta, affondando tra le sue grasse natiche.
La domenica mattina, Anna ci annuncia di voler andare in chiesa per la messa, mentre noi tre facciamo colazione e perdiamo tempo in albergo.
Inutile dire che tutti e tre andiamo un’altra volta in stanza a scopare. Stavolta la “femmina” la faccio fare a Marco, io e Anita lo spogliamo, mi faccio succhiare il cazzo a turno dai due, quindi metto Marco a pecorina sul tappeto di pelo bianco ai piedi del divano, poi lei si mette tra le sue chiappe pelose e gli lecca il buco del culo per prepararlo alla penetrazione, allora mi sistemo dietro di lui e lentamente lo penetro, la mia cappella lo dilata, lo sfonda gradualmente e sono dentro…un calore umido circonda il mio glande e lentamente poi tutto il cazzo, lo sfintere cede e entro completamente! Marco trattiene il fiato, geme, ormai lo conosco…sta godendo ma non vuole darmi soddisfazione. Anita lo guarda con amore e trasporto, lo bacia in bocca per distrarlo e alleviargli la sofferenza, lui dimena il culo dietro i miei colpi lenti e profondi, Anita si mette vicino a lui e lo masturba da sotto, come per mungere una mucca…è uno spettacolo delizioso! Io continuo a scoparlo, entro e esco dal suo culo con forza, è stretto, ma bellissimo, godo come un porco…lo tengo per i fianchi muscolosi, Anita si avvicina e mi massaggia i coglioni insieme a quelli del marito, poi si mette sotto la sua pancia e lo spompina. Marco urla, il suo corpo freme, accelero i colpi, so che sta per godere…lo sento venire…mugugna “cazzoooo Andrea, dai dai dai sfondami sfondami…cristo sborroooo….eccomi….” e un fremito lo percorre, Anita è sotto che si ingoia il getto di sperma che sicuramente sta uscendo copioso. Continuo a scoparlo, poi lo giro sulla schiena, gli allargo le cosce come una femmina e lo penetro in culo così…Marco mi guarda allibito, come ogni volta che me lo scopo in questa posizione. Per il suo ego etero-maschio è un forte smacco…
Lo inculo a dovere, il suo pisello moscio e sporco di sperma traballa sotto i miei colpi, Anita si gode la scena masturbandosi a fianco del maritino sodomizzato…non duro a lungo, avvampo di piacere, sento il fiume di sperma in corsa verso il glande, mi lascio andare nel culo del mio amico e vicino di casa, lo innaffio di sborro dentro il retto, poi esco e l’ultima schizzata la faccio bere alla moglie, che vogliosa la prende tutta in bocca!
Sfatti ma felici, ci andiamo a lavare, ci mettiamo i stessi vestiti e scendiamo ad accogliere mia moglie, che puntuale ritorna dalla messa, ignara e cornuta!
Un ultimo giro nei boschi, poi riprendiamo la macchina e torniamo a Genova, nelle rispettive case: che dire, un fine settimana spettacolare!
Alla prossima...
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