Le mie amichette del cuore
di
grillino
genere
etero
Facendo sport insieme, le mie due amiche Marta e Jelena le avevo sempre appiccicate addosso gli allenamenti in palestra. La grande amicizia ci permetteva di ridere e scherzare anche parlando di sesso e relazioni personali, ma non siamo mai andati oltre per conservare, appunto, l’amicizia, benchè si percepisse tra noi tre l’eventuale grande intesa in caso di relazione più intima.
Le continue battute a sfondo erotico alimentavano le mie eccitazioni nei confronti delle due ragazze (che poi avevano 35-38 anni suonati); rientravo dalla palestra e mi chiudevo in bagno a masturbarmi furiosamente, urlando il nome di entrambe all'atto della sborrata. Sapevo che entrambe non avevano fidanzati o anche semplici avventure di sesso da moltissimo tempo, per via della solita ansia da selezione delle donne, quindi le immaginavo vogliose di cazzo come cagne in calore!
Una sera mi invitano a cena per ripassare il programma d’esame della Federazione, tutti e tre a casa di Jelena, un bel loft con vista su Genova. La serata è al solito molto piacevole, Jelena è un’ottima cuoca e il vino e la grappa portata da Belgrado, sua città d’origine, hanno scaldato l’atmosfera e…la lingua. Ovviamente, finiamo a parlare di uomini, donne e sesso. Mi chiedono curiose quando è stata la mia “ultima scopata”, gli rispondo chiaro che risaliva a qualche settimana prima, con un’altra allieva in palestra, Giovanna, di appena 23 anni. Le due donne ci rimangono male e sorprese, invidiose per la giovane età della mia preda e perché ho scopato l’ennesima allieva nella nostra palestra. Le vedo arrossire quando gli racconto, volutamente, come ho scopato Giovanna, ovvero in macchina, a pecorina tutta la sera e poi gli sono dentro venuto ben 3 volte, in culo e in bocca e la zoccoletta si è bevuto tutto. Le ragazze sono visibilmente eccitate, accavallano le gambe continuamente per contenere il prurito della fica, mi guardano vogliose e sotto le loro esili magliette noto i seni gonfiarsi e i capezzoli appuntirsi. Io del resto sono eccitato come un toro a raccontare delle mie chiavate, mi tocco l’ormai enorme pacco tra le gambe. Loro guardano questi toccamenti, mi parlano di quanto invece usino i rispettivi vibratori, in mancanza di piselli come il mio...la serata si scalda! Mi chiedono di quante volte mi masturbo alla mia età, gli rispondo “tutte le volte che posso, adoro farmi le seghe…” Marta, la pugliese sfacciata, mi chiede in che maniera e dove me le faccio e aggiunge che in realtà non ha mai visto un uomo masturbarsi e Jelena, subito eccitata come una bambina curiosa, si associa all’amica e chiede “però sarebbe bello che tu ci faccia vedere come si masturba un uomo…oltre che scoparci insieme, non l’abbiamo mai visto fare da solo, sai?!” e sorridono entrambe maliziose. Accetto la sfida!
Dietro il loro sguardo incuriosito e ammirato, mi abbasso i pantaloni e slip alle caviglie, lasciando in bella vista il mio meraviglioso cazzo semieretto, poi mi sputo sulla mano e comincio delicatamente e lentamente a masturbarmi, facendomelo crescere a vista d’occhio in mano, sino alla massima erezione. Piano piano lo scappello, e Marta e Jelena hanno un’esclamazione di sorpresa…continuo la sega, alternando le velocità, il movimento della mano, la rotazione, il cazzo è sempre più grosso…le due ragazze non sanno dove guardare per l’imbarazzo, fissano l’uccello vogliose e eccitate…”chiudo gli occhi, gemo, godo come se fossi solo nel mio letto o sulla tazza del bagno” gli sussurro, e loro chiedono come adolescenti verginelle “e poi che fate quando state per venire, come lo fate…come venite per non sporcare…dopo che fate?” trovando imbarazzante le loro domande, visto che hanno avuto parecchi uomini ciascuna. Io le guardo malizioso “ecco, per esempio io vi penso spesso durante le seghe, e quando sento che arriva la sborrata penso di venirvi in bocca o sulle vostre tette…e quando arriva mi sento di esplodere, il pisello si indurisce come il marmo, e pulsa come un vibratore, lo sapete no?...eccolo, eccolo, sto per venire…cazzo…volete vedere la sborrata?” e mi trattengo in attesa della risposta, Jelena e Marta si guardano e sorridono…si alzano dalla sedie e vengono vicino a me sul divano e mi fissano il cazzo gonfio…io mi lascio andare con le mie due migliori amiche che mi guardano…”aaahhhh cazzo…Jelena…Marta…vi sborroooooo addosso oddiooo…vengooo!.” E dalla cappella, verso l’alto, parte una raffica di spruzzate di sborra violente, grumose, calde…ricadono sulla pancia, sul cazzo, sulle cosce…mi masturbo come un forsennato, dal cazzo esce altro sperma che mi cola sulle mano, sulle palle…sono una fontana! Marta e Jelena sono come rapite da quella visione…ridono sommesse, quasi per non disturbare il mio attimo d’intimità. Continuo a segarmi lentamente, il cazzo non si ammoscia del tutto, con quelle due fiche a fianco che mi guardano. Alla fine gli prendo le rispettive mani e me le metto sull'uccello bagnato “dai però, ora che vi ho tolto la curiosità, fatemi vedere come masturbate voi un uomo…anzi, come lo spompinate…un desiderio ciascuno eehh ragazze!” le due amiche arrossiscono, ma le loro mani mi impugnano subito il pisello e lo stringono forte, segandomi subito per bene. Il mio cazzone si indurisce immediatamente, un sogno che si avvera! Entrambe si alternano a masturbarmi, mentre l’altra mi carezza la pancia sporca di sperma, le palle pelose, le cosce…sono molto tenere, affettuose…si passano il mio cazzo dalle mani da buone amiche. Poi prendo la testa riccioluta di Marta e la spingo sulla cappella, con un gesto autoritario ma dolce, lei accetta l’invito e apre la bocca ingoiando il cazzo per metà e iniziando a succhiarlo benissimo guardandomi fisso negli occhi per vedere la mia reazione, Jelena sorride complice, e quando Marta lo bacia e lo lecca per un po’ e poi lo passa a Jelena, che si avvicenda e inizia a spompinarmi da dio! La troia serba è eccezionale, il cazzo diventa di marmo nella sua bocca calda, dolce, accogliente…la sua mano mi masturba all'unisono della bocca, poi però lo prende in mano Marta che collabora da buona amica…godo come un vecchio porco! Ormai siamo senza freni, Marta lascia il pisello e si spoglia dei jeans e degli slip bianchi, si apre la maglietta sfilandosi il reggiseno, mettendo in mostra le sue piccole tettine a punta. Jelena la guarda con approvazione, e lei stessa mentre mi spompina si sfila le mutandine da sotto la gonna e si toglie la camicetta, rimanendo a seno nudo. Siamo lanciati…ho il cazzo di marmo e fatico a non sborrargli in bocca a entrambe. Capisco che le puttanelle vogliono scoparmi insieme, adesso…scelgo Marta per inizare. La prendo per le braccia e la tiro su a cavalcioni, Jelena mi tiene il cazzo dritto, Marta ci scende sopra impalandosi! La ragazza pugliese sussurra un “oddio…che grosso!” e si lascia andare di peso, chiavandosi da sola, sento la sua fica allargarsi e accogliermi dentro, è bollente e umida…un sogno! Marta inizia a muoversi col bacino, prima lentamente poi più forte, sento il cazzo toccargli le parti della vagina per intero, la cappella pulsargli dentro, è stretta, le cosce si stringono sulle mie gambe…Jelena la guarda divertita, è eccitata anche lei, vedo che ogni tanto si tocca la clitoride leggermente…carezza la schiena di Marta come per aiutarla a scoparmi…mi tocca i coglioni da sotto, per stuzzicarmi, mi bacia in bocca passionale e vogliosa…sono al settimo cielo! Marta si gira il mio cazzo dentro la pancia, poi si alza e si abbassa a ritmo, sembra indemoniata, i suoi folti capelli ricci si muovono soffici, le prendo le tettine e gliele pizzico, gliele succhio avido…lei geme “odiooo Andrea, oddio…che bello, minchia che bel cazzone che hai…a saperlo prima, ti scopavo subito…oddio oddioJele, sentirai che cazzo….” Poi sento che gli brucia la fica, gli vibra…sento che sta per godere…lancia degli urletti acuti, si agita, mi strappa quasi i capelli e…gode! Si lascia andare sul mio uccello lasciva e umida di sudore, mi bacia in bocca a lungo, la sua lingua è viscida e calda…il mio cazzo è al culmine, la guardo negli occhi “Marta…ti sborro dentro…” la tengo ferma per non farla reagire, mi parte una serie di colpi di cazzo che la sconquassano tutta, lei ha gli occhi sgranati “noooo Andrè, per carità, aspetta…dentro nooo!!” ma ormai il mio orgasmo è partito e una lunga sborrata le riempie la fica! Lei è sconvolta, si prende la schizzata proprio dentro, poi riesce ad alzarsi e una paio di schizzi vanno fuori, sulla sua pancia, sulla lieve peluria della micetta…Jelena ci guarda divertita, mi prende subito il pisello e mi masturba, favorendo l’uscita dell’ultimo sperma, che brava ragazza! Marta si toglie e si getta sul divano al mio fianco “nooo cazzo Andrè, non mi puoi venire dentro…non prendo pillole, sei senza preservativo…cazzo speriamo bene…minchia che schizzata però, m’hai riempito….” Ma è felice, estasiata della scopata, sorride a Jelena “…devi provare Jele, è fantastico il nostro amichetto, mai avuto un orgasmo così rapido…sarà l’astinenza!” L’amica serba non perde tempo, nonostante il mio orgasmo mi prende in mano il pisello,ancora umido sia di sperma che degli umori vaginali dell’amica, e senza schifarsi se lo mette in bocca ciucciandolo come una troia! Ovviamente mi eccito di nuovo immediatamente, nonostante i miei 45 anni, e il cazzo si indurisce nella sua bellissima bocca, caldissima e accogliente, la sua lingua picchietta sulla cappella da vera puttana dell’est esperta, la testa fa su e giù lungo l’asta di carne gonfia e vogliosa, le mani mi masturbano calde e avvolgenti…è un idillio! Torno in tiro in un attimo, Jelena continua a spompinarmi accanita, Marta la guarda sorridendomi “hai capito la Jele, che bocchinara eh!? L’avresti mai detto Andrè??” ed io sussurro eccitato “veramente l’ho sempre immaginato che eravate due zoccole fantastiche…per questo mi segavo pensando a voi, avete capito adesso!?” e Jelena continuava a sorridere col mio cazzo tra le labbra, baciandomi i coglioni, leccandomi la pancia…ero eccitato come un toro! Mi alzo, prendo Jelena e la metto a pecora sul divano, le alzo la gonna, e senza dire altro la chiavo nella fica! Le do una violenta botta di cazzo per entrare, lei geme, si dimena per la foga, inizia a godere subito e sento la sua caldissima fica colare di umori…è una cagna serba in calore! Marta la guarda e le fa battute sconce per sfotterla, io la tengo ferma per i fianchi e la scopo brutalmente, come uno stupro etnico che lei ha conosciuto bene durante la guerra nel suo paese. Jelena gode, parla in serbo e in italiano “oddio…oddio….che bellooo… siiiii Andrea, vieni vieni sbattimi…oddiooo…oddio che bel cazzone…” Marta è a fianco a noi che con incredibile lascivia si masturba a cosce aperte sul divano, bevendo ogni tanto un sorso di grappa serba dal bicchiere poggiato sul bracciolo. L’aria nel salotto è carica di sesso, l’afrore dei nostri umori ci riempie il naso e la testa…continuo a scoparmi la troia serba, gli strizzo il seno pendulo da sotto, i grossi capezzoli sono di marmo…la sua carne è morbida e calda…la fica bollente…entro e esco come un pistone…poi prendo i capelli di Marta e l’avvicino al culo di Jelena, esco da lei e gli infilo il cazzo in bocca…Marta lo succhia disinvolta e gustosa, che troia! Lo rimetto dentro alla fica di Jelena, la sbatto di nuovo. Ma lei subito dopo comincia a urlare a squarciagola, trema tutta e la fica va a fuoco…sta per godere, eccola…le do dei violenti colpi dal basso, la sventro! Jelena urla il suo godimento in serbo…Marta sorride divertita…mi spinge il culo come per incitarmi contro l’amica. Ma anch’io sto per godere, lo dico a entrambe “ragazze, sto per sborrare…vengo…vengooo…Jelena che faccio, lo vuoi dentro o fuori!?” Jelena si gira paonazza in viso e urla “vieni vieni dentro, sborrami dentro amico mio, tranquillo, ti voglio sentire…vieni ti prego…” non aspettavo altro…comincio a stantuffarla con foga e dopo pochi secondi mi parte una copiosa eiaculazione nella vagina della mia migliore amica, la riempio tutta, lei si agita beata e si gode la vampata di calore nella pancia…Marta ci guarda quasi invidiosa…le do gli ultimi colpi e finisco di sborrargli sul bellissimo culo roseo e sodo! Ci accasciamo entrambi sul divano, sfiniti, insieme a Marta che ci carezza entrambi, sonnecchiando. Che scopata ragazzi!
Ci risvegliamo che sono quasi le 3 del mattino, ma la nostra eccitazione risale poco dopo, senza che io faccia nulla, le due troiette mi assalgono, iniziando un nuovo pompino a due…io sono sfinito ma ho voglia ancora di loro…mi rianimano il cazzo, mi faccio masturbare e spompinare per bene fino all’eccitazione completa, poi le metto a pecora entrambe sul divano e me le scopo alternandomi dentro ognuna di loro. Hanno un orgasmo a testa, subito, i loro gridolini di piacere risuonano nella notte e nel palazzo! Gli dico poi di mettersi a cosce all’aria, mi aprono le loro fiche con le dita invitandomi a entrare con gli occhi…le scopo anche così, a turno e masturbando con due dita l’altra. Gli lecco i capezzoli, le tette, le bacio in bocca affondandogli la lingua dentro sinuosa e vogliosa…Jelena ha le tette a pera, delicate e morbide mentre Marta ha due tettine minuscole ma sode e appuntite…che delizia entrambe! Le puttanelle hanno un altro orgasmo così, a cosce aperte…sono bellissime nelle loro eccitazioni… poi le faccio subito inginocchiare in terra, sotto di me, e le costringo a un pompino “stereo” che le due eseguono senza fiatare o litigarsi il mio cazzo. Lo succhiano e lo masturbano a turno, io sono al settimo cielo a vederle “lavorare”, il sogno di una vita…poi però vengo anch’io…loro mi solleticano i testicoli, Jelena mi entra nel buchino del culo con il medio, la zoccola…le avviso, per correttezza dell’imminente eiaculazione “ragazze, oddio, sto per godere…eccomi...attente che sborro…vengo vengooo!” Marta mi masturba velocemente contro il viso dell’amica, e poi verso di lei stessa, lo leccano entrambe…schizzo di sborra in faccia a tutte e due che rimangono a bocca aperta e sorridenti a prendersi la pioggia di sperma che espello! Sono uno spettacolo…mi succhiano la cappella a turno ripulendola…si contendono da buone amiche le ultime gocce di sperma che escono dallo spacchetto della cappella…mi baciano la pancia e le palle affettuose…che tenere!
Ritorniamo sul divano spossati più di prima…sono distrutto e anche loro…ci addormentiamo uno sull’altro, seminudi e sporchi di umori e sperma. Verso le 5 ci svegliamo, è domenica…con calma, soddisfatti e complici ci laviamo e facciamo colazione. Dopo vorrei scoparmele ancora e forse anche loro vorrebbero, ma dobbiamo andare all'ennesimo stage fuori Genova, quindi usciamo con le rispettive borse e con la mia auto andiamo verso la nostra destinazione. Sorridenti e sfiniti della nottata…
Che bella l’amicizia!
Le continue battute a sfondo erotico alimentavano le mie eccitazioni nei confronti delle due ragazze (che poi avevano 35-38 anni suonati); rientravo dalla palestra e mi chiudevo in bagno a masturbarmi furiosamente, urlando il nome di entrambe all'atto della sborrata. Sapevo che entrambe non avevano fidanzati o anche semplici avventure di sesso da moltissimo tempo, per via della solita ansia da selezione delle donne, quindi le immaginavo vogliose di cazzo come cagne in calore!
Una sera mi invitano a cena per ripassare il programma d’esame della Federazione, tutti e tre a casa di Jelena, un bel loft con vista su Genova. La serata è al solito molto piacevole, Jelena è un’ottima cuoca e il vino e la grappa portata da Belgrado, sua città d’origine, hanno scaldato l’atmosfera e…la lingua. Ovviamente, finiamo a parlare di uomini, donne e sesso. Mi chiedono curiose quando è stata la mia “ultima scopata”, gli rispondo chiaro che risaliva a qualche settimana prima, con un’altra allieva in palestra, Giovanna, di appena 23 anni. Le due donne ci rimangono male e sorprese, invidiose per la giovane età della mia preda e perché ho scopato l’ennesima allieva nella nostra palestra. Le vedo arrossire quando gli racconto, volutamente, come ho scopato Giovanna, ovvero in macchina, a pecorina tutta la sera e poi gli sono dentro venuto ben 3 volte, in culo e in bocca e la zoccoletta si è bevuto tutto. Le ragazze sono visibilmente eccitate, accavallano le gambe continuamente per contenere il prurito della fica, mi guardano vogliose e sotto le loro esili magliette noto i seni gonfiarsi e i capezzoli appuntirsi. Io del resto sono eccitato come un toro a raccontare delle mie chiavate, mi tocco l’ormai enorme pacco tra le gambe. Loro guardano questi toccamenti, mi parlano di quanto invece usino i rispettivi vibratori, in mancanza di piselli come il mio...la serata si scalda! Mi chiedono di quante volte mi masturbo alla mia età, gli rispondo “tutte le volte che posso, adoro farmi le seghe…” Marta, la pugliese sfacciata, mi chiede in che maniera e dove me le faccio e aggiunge che in realtà non ha mai visto un uomo masturbarsi e Jelena, subito eccitata come una bambina curiosa, si associa all’amica e chiede “però sarebbe bello che tu ci faccia vedere come si masturba un uomo…oltre che scoparci insieme, non l’abbiamo mai visto fare da solo, sai?!” e sorridono entrambe maliziose. Accetto la sfida!
Dietro il loro sguardo incuriosito e ammirato, mi abbasso i pantaloni e slip alle caviglie, lasciando in bella vista il mio meraviglioso cazzo semieretto, poi mi sputo sulla mano e comincio delicatamente e lentamente a masturbarmi, facendomelo crescere a vista d’occhio in mano, sino alla massima erezione. Piano piano lo scappello, e Marta e Jelena hanno un’esclamazione di sorpresa…continuo la sega, alternando le velocità, il movimento della mano, la rotazione, il cazzo è sempre più grosso…le due ragazze non sanno dove guardare per l’imbarazzo, fissano l’uccello vogliose e eccitate…”chiudo gli occhi, gemo, godo come se fossi solo nel mio letto o sulla tazza del bagno” gli sussurro, e loro chiedono come adolescenti verginelle “e poi che fate quando state per venire, come lo fate…come venite per non sporcare…dopo che fate?” trovando imbarazzante le loro domande, visto che hanno avuto parecchi uomini ciascuna. Io le guardo malizioso “ecco, per esempio io vi penso spesso durante le seghe, e quando sento che arriva la sborrata penso di venirvi in bocca o sulle vostre tette…e quando arriva mi sento di esplodere, il pisello si indurisce come il marmo, e pulsa come un vibratore, lo sapete no?...eccolo, eccolo, sto per venire…cazzo…volete vedere la sborrata?” e mi trattengo in attesa della risposta, Jelena e Marta si guardano e sorridono…si alzano dalla sedie e vengono vicino a me sul divano e mi fissano il cazzo gonfio…io mi lascio andare con le mie due migliori amiche che mi guardano…”aaahhhh cazzo…Jelena…Marta…vi sborroooooo addosso oddiooo…vengooo!.” E dalla cappella, verso l’alto, parte una raffica di spruzzate di sborra violente, grumose, calde…ricadono sulla pancia, sul cazzo, sulle cosce…mi masturbo come un forsennato, dal cazzo esce altro sperma che mi cola sulle mano, sulle palle…sono una fontana! Marta e Jelena sono come rapite da quella visione…ridono sommesse, quasi per non disturbare il mio attimo d’intimità. Continuo a segarmi lentamente, il cazzo non si ammoscia del tutto, con quelle due fiche a fianco che mi guardano. Alla fine gli prendo le rispettive mani e me le metto sull'uccello bagnato “dai però, ora che vi ho tolto la curiosità, fatemi vedere come masturbate voi un uomo…anzi, come lo spompinate…un desiderio ciascuno eehh ragazze!” le due amiche arrossiscono, ma le loro mani mi impugnano subito il pisello e lo stringono forte, segandomi subito per bene. Il mio cazzone si indurisce immediatamente, un sogno che si avvera! Entrambe si alternano a masturbarmi, mentre l’altra mi carezza la pancia sporca di sperma, le palle pelose, le cosce…sono molto tenere, affettuose…si passano il mio cazzo dalle mani da buone amiche. Poi prendo la testa riccioluta di Marta e la spingo sulla cappella, con un gesto autoritario ma dolce, lei accetta l’invito e apre la bocca ingoiando il cazzo per metà e iniziando a succhiarlo benissimo guardandomi fisso negli occhi per vedere la mia reazione, Jelena sorride complice, e quando Marta lo bacia e lo lecca per un po’ e poi lo passa a Jelena, che si avvicenda e inizia a spompinarmi da dio! La troia serba è eccezionale, il cazzo diventa di marmo nella sua bocca calda, dolce, accogliente…la sua mano mi masturba all'unisono della bocca, poi però lo prende in mano Marta che collabora da buona amica…godo come un vecchio porco! Ormai siamo senza freni, Marta lascia il pisello e si spoglia dei jeans e degli slip bianchi, si apre la maglietta sfilandosi il reggiseno, mettendo in mostra le sue piccole tettine a punta. Jelena la guarda con approvazione, e lei stessa mentre mi spompina si sfila le mutandine da sotto la gonna e si toglie la camicetta, rimanendo a seno nudo. Siamo lanciati…ho il cazzo di marmo e fatico a non sborrargli in bocca a entrambe. Capisco che le puttanelle vogliono scoparmi insieme, adesso…scelgo Marta per inizare. La prendo per le braccia e la tiro su a cavalcioni, Jelena mi tiene il cazzo dritto, Marta ci scende sopra impalandosi! La ragazza pugliese sussurra un “oddio…che grosso!” e si lascia andare di peso, chiavandosi da sola, sento la sua fica allargarsi e accogliermi dentro, è bollente e umida…un sogno! Marta inizia a muoversi col bacino, prima lentamente poi più forte, sento il cazzo toccargli le parti della vagina per intero, la cappella pulsargli dentro, è stretta, le cosce si stringono sulle mie gambe…Jelena la guarda divertita, è eccitata anche lei, vedo che ogni tanto si tocca la clitoride leggermente…carezza la schiena di Marta come per aiutarla a scoparmi…mi tocca i coglioni da sotto, per stuzzicarmi, mi bacia in bocca passionale e vogliosa…sono al settimo cielo! Marta si gira il mio cazzo dentro la pancia, poi si alza e si abbassa a ritmo, sembra indemoniata, i suoi folti capelli ricci si muovono soffici, le prendo le tettine e gliele pizzico, gliele succhio avido…lei geme “odiooo Andrea, oddio…che bello, minchia che bel cazzone che hai…a saperlo prima, ti scopavo subito…oddio oddioJele, sentirai che cazzo….” Poi sento che gli brucia la fica, gli vibra…sento che sta per godere…lancia degli urletti acuti, si agita, mi strappa quasi i capelli e…gode! Si lascia andare sul mio uccello lasciva e umida di sudore, mi bacia in bocca a lungo, la sua lingua è viscida e calda…il mio cazzo è al culmine, la guardo negli occhi “Marta…ti sborro dentro…” la tengo ferma per non farla reagire, mi parte una serie di colpi di cazzo che la sconquassano tutta, lei ha gli occhi sgranati “noooo Andrè, per carità, aspetta…dentro nooo!!” ma ormai il mio orgasmo è partito e una lunga sborrata le riempie la fica! Lei è sconvolta, si prende la schizzata proprio dentro, poi riesce ad alzarsi e una paio di schizzi vanno fuori, sulla sua pancia, sulla lieve peluria della micetta…Jelena ci guarda divertita, mi prende subito il pisello e mi masturba, favorendo l’uscita dell’ultimo sperma, che brava ragazza! Marta si toglie e si getta sul divano al mio fianco “nooo cazzo Andrè, non mi puoi venire dentro…non prendo pillole, sei senza preservativo…cazzo speriamo bene…minchia che schizzata però, m’hai riempito….” Ma è felice, estasiata della scopata, sorride a Jelena “…devi provare Jele, è fantastico il nostro amichetto, mai avuto un orgasmo così rapido…sarà l’astinenza!” L’amica serba non perde tempo, nonostante il mio orgasmo mi prende in mano il pisello,ancora umido sia di sperma che degli umori vaginali dell’amica, e senza schifarsi se lo mette in bocca ciucciandolo come una troia! Ovviamente mi eccito di nuovo immediatamente, nonostante i miei 45 anni, e il cazzo si indurisce nella sua bellissima bocca, caldissima e accogliente, la sua lingua picchietta sulla cappella da vera puttana dell’est esperta, la testa fa su e giù lungo l’asta di carne gonfia e vogliosa, le mani mi masturbano calde e avvolgenti…è un idillio! Torno in tiro in un attimo, Jelena continua a spompinarmi accanita, Marta la guarda sorridendomi “hai capito la Jele, che bocchinara eh!? L’avresti mai detto Andrè??” ed io sussurro eccitato “veramente l’ho sempre immaginato che eravate due zoccole fantastiche…per questo mi segavo pensando a voi, avete capito adesso!?” e Jelena continuava a sorridere col mio cazzo tra le labbra, baciandomi i coglioni, leccandomi la pancia…ero eccitato come un toro! Mi alzo, prendo Jelena e la metto a pecora sul divano, le alzo la gonna, e senza dire altro la chiavo nella fica! Le do una violenta botta di cazzo per entrare, lei geme, si dimena per la foga, inizia a godere subito e sento la sua caldissima fica colare di umori…è una cagna serba in calore! Marta la guarda e le fa battute sconce per sfotterla, io la tengo ferma per i fianchi e la scopo brutalmente, come uno stupro etnico che lei ha conosciuto bene durante la guerra nel suo paese. Jelena gode, parla in serbo e in italiano “oddio…oddio….che bellooo… siiiii Andrea, vieni vieni sbattimi…oddiooo…oddio che bel cazzone…” Marta è a fianco a noi che con incredibile lascivia si masturba a cosce aperte sul divano, bevendo ogni tanto un sorso di grappa serba dal bicchiere poggiato sul bracciolo. L’aria nel salotto è carica di sesso, l’afrore dei nostri umori ci riempie il naso e la testa…continuo a scoparmi la troia serba, gli strizzo il seno pendulo da sotto, i grossi capezzoli sono di marmo…la sua carne è morbida e calda…la fica bollente…entro e esco come un pistone…poi prendo i capelli di Marta e l’avvicino al culo di Jelena, esco da lei e gli infilo il cazzo in bocca…Marta lo succhia disinvolta e gustosa, che troia! Lo rimetto dentro alla fica di Jelena, la sbatto di nuovo. Ma lei subito dopo comincia a urlare a squarciagola, trema tutta e la fica va a fuoco…sta per godere, eccola…le do dei violenti colpi dal basso, la sventro! Jelena urla il suo godimento in serbo…Marta sorride divertita…mi spinge il culo come per incitarmi contro l’amica. Ma anch’io sto per godere, lo dico a entrambe “ragazze, sto per sborrare…vengo…vengooo…Jelena che faccio, lo vuoi dentro o fuori!?” Jelena si gira paonazza in viso e urla “vieni vieni dentro, sborrami dentro amico mio, tranquillo, ti voglio sentire…vieni ti prego…” non aspettavo altro…comincio a stantuffarla con foga e dopo pochi secondi mi parte una copiosa eiaculazione nella vagina della mia migliore amica, la riempio tutta, lei si agita beata e si gode la vampata di calore nella pancia…Marta ci guarda quasi invidiosa…le do gli ultimi colpi e finisco di sborrargli sul bellissimo culo roseo e sodo! Ci accasciamo entrambi sul divano, sfiniti, insieme a Marta che ci carezza entrambi, sonnecchiando. Che scopata ragazzi!
Ci risvegliamo che sono quasi le 3 del mattino, ma la nostra eccitazione risale poco dopo, senza che io faccia nulla, le due troiette mi assalgono, iniziando un nuovo pompino a due…io sono sfinito ma ho voglia ancora di loro…mi rianimano il cazzo, mi faccio masturbare e spompinare per bene fino all’eccitazione completa, poi le metto a pecora entrambe sul divano e me le scopo alternandomi dentro ognuna di loro. Hanno un orgasmo a testa, subito, i loro gridolini di piacere risuonano nella notte e nel palazzo! Gli dico poi di mettersi a cosce all’aria, mi aprono le loro fiche con le dita invitandomi a entrare con gli occhi…le scopo anche così, a turno e masturbando con due dita l’altra. Gli lecco i capezzoli, le tette, le bacio in bocca affondandogli la lingua dentro sinuosa e vogliosa…Jelena ha le tette a pera, delicate e morbide mentre Marta ha due tettine minuscole ma sode e appuntite…che delizia entrambe! Le puttanelle hanno un altro orgasmo così, a cosce aperte…sono bellissime nelle loro eccitazioni… poi le faccio subito inginocchiare in terra, sotto di me, e le costringo a un pompino “stereo” che le due eseguono senza fiatare o litigarsi il mio cazzo. Lo succhiano e lo masturbano a turno, io sono al settimo cielo a vederle “lavorare”, il sogno di una vita…poi però vengo anch’io…loro mi solleticano i testicoli, Jelena mi entra nel buchino del culo con il medio, la zoccola…le avviso, per correttezza dell’imminente eiaculazione “ragazze, oddio, sto per godere…eccomi...attente che sborro…vengo vengooo!” Marta mi masturba velocemente contro il viso dell’amica, e poi verso di lei stessa, lo leccano entrambe…schizzo di sborra in faccia a tutte e due che rimangono a bocca aperta e sorridenti a prendersi la pioggia di sperma che espello! Sono uno spettacolo…mi succhiano la cappella a turno ripulendola…si contendono da buone amiche le ultime gocce di sperma che escono dallo spacchetto della cappella…mi baciano la pancia e le palle affettuose…che tenere!
Ritorniamo sul divano spossati più di prima…sono distrutto e anche loro…ci addormentiamo uno sull’altro, seminudi e sporchi di umori e sperma. Verso le 5 ci svegliamo, è domenica…con calma, soddisfatti e complici ci laviamo e facciamo colazione. Dopo vorrei scoparmele ancora e forse anche loro vorrebbero, ma dobbiamo andare all'ennesimo stage fuori Genova, quindi usciamo con le rispettive borse e con la mia auto andiamo verso la nostra destinazione. Sorridenti e sfiniti della nottata…
Che bella l’amicizia!
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