Le disavventure di anna 6

di
genere
dominazione

Mangiavo ma non sapevo neanche cosa, piangevo pensando se dovevo vedere o no i dvd, avevo paura di inserirli nel lettore e vedere qualcosa che non volevo vedere, ma dopo aver mangiato lo avrei visto, volevo sapere, vedere, non avrei esitato.
Appena finito, mi distesi sul letto cercando di non pensare, dopo quasi un’ora, più o meno (non avevo orologio) presi il dvd numero quattro, con mani tremanti aprii il lettore tolsi il numero tre e infilai il quattro, mi sedetti sulla sponda del letto e con mani tremanti non riuscivo a schiacciare il play, poi respirai profondamente e cercai di calmarmi, il mio cuore sbatteva in petto come un martello pneumatico, feci un altro respiro profondo riuscii a calmarmi solo un po', cosi pigiai play e aspettai che il dvd partisse, come al solito era buio e durò qualche minuto forse, poi apparve una stanza bianca, non erano più allo stesso posto ma sembrava uno studio medico, che gli vogliono fare? O che gli faranno? Ebbi paura quando improvvisamente apparve la faccia di Mustafà “ ciao amichetto ……eheheheheh…….vedi siamo andati via da quel tugurio, adesso stiamo più puliti, cosi non puoi dire che siamo sporchi…..eheheheheheh……. ma questo non cambia, sai perché è tutto bianco? Perché cosi se esce del sangue si vede meglio…..eheheheheheheh……… ma…..adesso vedrai” spostò la videocamera e fece una panoramica, al centro c’era un tavolo ginecologico, Anna non c’era ma tutti i neri e i bianchi erano intorno appoggiati al muro, erano tanti gli occhi mi si riempirono di lacrime e non vedevo più niente, me li asciugai con la mano e ripresi a vedere, la vidi entrare, la tenevano sotto le ascelle, le avevano tagliati i capelli quasi a zero, la misero in ginocchio sul lettino, la testa in avanti appoggiata alla spalliera, le due mani legate attorno alla spalliera, il culo in alto e le gambe legate ai poggi che ci sono ai lati, insomma l’avevano messa diciamo alla pecorina, ma che avevano intenzione di fare, la videocamera andò dietro di lei la fica e il culo erano due caverne, non si erano riusciti a chiudere, come se i muscoli si fossero rotti dopo le ripetute inculate e chiavate che aveva avuto, era pulita si vedevano ancora qualche frustata sulla sua pelle bianca.
Poi…….venne un nero che portava una bacinella che appoggiò dietro Anna e rimirò i buchi dilatati, ci passò sopra un dito salendo e scendendo poi andò via, “ ecco vedi?” la voce di Mustafà interruppe l’incantesimo di quello che stavo vedendo “ adesso vedrai che cosa ci siamo inventato per la bella e capiente Anna…..eheheheheh……guarda ci divertiamo un po' e si divertirà anche lei, mentre tu……be penso che ti inacazzerai….eheheheheh….”
E cosi la ripresa si spostò dietro Anna, tutti i personaggi si misero uno dietro l’altro, il primo fu Mustafà che bagnò le mani nella bacinella, quando le tirò fuori si vedeva qualcosa di vischiosa che ricadeva, andò tra le gambe di Anna e passò le mani su tutta la sua intimità compreso il buco del culo, poi…..forzò sia la fica che il culo infilando un dito sopra e uno sotto, continuò per un po' alla fine aveva infilato la mano nella fica, facendo uscire e entrare il dito nel culo, tolse la mano destra dalla fica e la sinistra cominciò a forzare il culo, quando entrò con tre dita Anna emise un grido che subito fu tamponato con un bavaglio con scotch e qualcosa in bocca, ma imperterrito Mustafà continuava arrivò a quattro dita, infine infilò anche le nocche e appoggiando il pollice vicino riuscì con molto pressione a far entrare tutta la mano fino al polso, Anna ormai non si muoveva più, con la mano sinistra nel culo Mustafà iniziò con la destra a infilare prima un dito poi due nella fica, la volevano squartare del tutto, la volevano aprire, dopo le tre dita Mustafà tolse quella nel culo e infine anche le tre dita nella fica, si spostò e quello che era dietro bagnò le mani nella bacinella, “ Dio mio” pensai “ le vogliono infilare tutti le mani nei buchi? La lasceranno lacerata” questo andò più vicino e senza sforzo (le sue mani erano più piccole) entrò nella fica e stantuffò per un po', si scostò e l’altro dietro fece lo stesso bagnò le mani nella bacinella e invece di infilare la fica entrò senza neanche provare a forzarlo un po' , tutta nel culo Anna ebbe uno sbalzo avanti, dal dolore, ma questo infilò l’altra nella fica allo stesso modo, e cosi fu per tutti ognuno infilava le mani dove voleva nella fica nel culo o insieme, poi fu la volta di un bianco era esile secco, bagnò anche lui le mani e guardandolo pensai “ magari la farà meno male visto che è secco secco” non finii di pensarlo che questo infilò la mano nel culo, ormai senza sforzo, e continuava passò il polso e continuava, arrivò all’avambraccio e spingeva sempre, vidi che passava il gomito e sempre con pressione arrivò dopo il gomito, praticamente gli aveva infilato tutto il braccio, era arrivato sotto l’ascella Anna non riuscivo a capire se fosse svenuta oppure ormai non sentiva niente, ma come faceva a non sentire niente? Questo infilava e ritirava il braccio infilandolo fino all’ascella. Era una scena sconvolgente, intorno tutti ridevano, poi tolse il braccio e ricominciando dal buco iniziale mise la mani insieme e entrò con tutt’è due la mani, spingeva arrivando fino al gomito, che cosa facevano la volevano sventrare?
Si fermarono tutti dopo questa performance , la lasciarono riposare, Mustafà riapparve “ ti piace? Se vuoi continuiamo…..hai ragione non me lo puoi dire ma….anche senza il tuo consenso…..continuiamo…….ehehehehehehhe”.
E cosi fu tutti in fila indiana infilarono le loro sporche mani nei buchi della mia Anna che ormai era aperta al massimo, quando tutti ebbero la loro parte la slegarono la lavarono e la misero in posizione ginecologica, con le gambe aperte si vedevano i buchi aperti che non si richiudevano, anche dal video riuscivo a vedere l’interno del culo, mi accorsi che l’avevano legata molto, cioè era immobilizzata senza nessuna possibilità di movimento, come se non volessero che si potesse muovere, portarono un tavolino con un fornellino sopra acceso e sopra il fornellino c’erano due aste appoggiate sopra, non riuscivo a capire a che cosa potessero servire, poi…………. Mustafà ne prese uno e avvicinandosi alla camera “ guarda….adesso la marchiamo a fuoco, con due tipi di marchi, uno mio e un altro del gruppo a cui ormai appartiene, pensa che anche se un giorno vi lasciamo e torna con te, resterà sempre alla nostra merce, dovrà sempre quando la chiamiamo correre da noi e sottostare alle nostre voglie oppure a quelle a cui la vendiamo……….CAPITOO??????”.
Che potevo rispondere neanche lo avevo a disposizione era solo un qualcosa di remoto, ma continuai a guardare il video, ormai curioso, Mustafà riappoggiò l’asta sul fuoco e tutti erano in attesa che i marchi si facessero di fuoco, nell’attesa pensavo a cosa potevo fare ma non trovavo soluzioni.
Infine Mustafà prese la prima asta, si avvicinò alla fica di Anna e appoggiò il marchio incandescente sul pube, Anna emise un grido anche se imbavagliata che sembrava non avesse niente in bocca, poi niente altro, era svenuta, appoggiarono un qualcosa sulla ferita che ancora fumava, la slegarono, e mi accorsi che avevo ragione era svenuta, perché la muovevano e lei era come una bambola, era senza volontà quindi la girarono e la legarono nuovamente molto stretta al tavolo, guardavo il suo culo che adesso sarebbe stato violato da un marchio a fuoco non si sarebbe mai più potuto togliere, cosi volevo chiudere gli occhi ma pensai che era una cosa troppo vigliacca e cosi guardai, vidi che Mustafà si mosse prese l’altro marchio si avvicinò al culo e puntandolo lo impresse facendo svegliare Anna che gridò nuovamente, si sentiva lo sfrigolio della carne che bruciava,” eheheheheheh…..ma non è finito amico mio, vedi che ne hanno portati altri due, uno brucerà una tetta, e l’altro farà un tatuaggio dietro al collo sotto i capelli……ops……. scusa i capelli non li ha più ma ricresceranno e coprirà il marchio…..eheheheheh”.
Cosi si allontanò prese l’asta con un marchio piccolo e lo appoggiò alla nuca di Anna, la slegarono nuovamente la rigirarono, e questa volta la mantennero ferma Mustafà prese ormai l’ultima asticina e l’appoggiò alla tetta sinistra sopra il capezzolo, Anna venne meno nelle gambe, chi la sosteneva la lasciò distesa sul pavimento era provata stanca non riusciva neanche a stare in piedi, cosi la lasciarono distesa, il monitor divenne buio e usci quella dannata scritta “ THE END”.
Spensi tutto piangendo misi la testa sotto il cuscino non volevo credere che tutto quello che avevo visto fosse successo realmente e alla mia Anna, ma purtroppo era realtà, aspettai, non volevo continuare a vedere le torture sul suo splendido corpo.
Passò un po' di tempo, mi alzai dal letto e mi avvicinai al lettore mi tremavano le mani, spinsi eject e usci il numero quattro, il quinto lo avevo tra le mani, lo appoggiai alla base e lo inserii, mi rimisi a sedere sul letto e spinsi play, come al solito buio, poi apparve un giardino, pieno di alberi e fiori, c’era un viale, con dello sterrato come strada, ai lati delle siepi alte e in lontananza si vedeva un cancello, ma non era l’ingresso alla villa, poi…..la faccia di Mustafà mi fece sobbalzare “ehehehheh…..eccoci nuovamente, penso che non hai resistito e hai inserito il numero cinque, sarà bellissimo, Anna adesso è di una disponibilità assoluta, i suoi buchi sono disponibili e accoglienti, pensa che adesso tutti possono entrare, cani, pony e volendo anche un cavallo di razza……..ehehehehehehe……..ma è ancora presto per questo, ieri quando ho messo la sua foto sul mio sito ho avuto una marea di prenotazioni, e ho dovuto preparare una lista, pensa sono arrivato al numero cento……ehehehehehe….mi farò molti soldi con lei e se sarai bravo anche con te…..ehhehhehehehehe……..ma questo a suo tempo”.
Poi ci fu l’inquadratura della strada, da lontano si vedeva una specie di calesse, che con calma e piano veniva avanti, quando arrivò ad una distanza buona mi accorsi che era Anna che lo tirava a carponi, aveva i finimenti da cavalla e tirava il calesse con sopra Mustafà che se la rideva di gusto, quando arrivò vicino alla videocamera, la fece fermare, gli tolse il calesse dalle spalle e prendendola per il morso sotto la gola la tirò facendola mugolare, e la fece alzare, si vedeva che era stata frustata perché aveva ancora delle striature sulle spalle e sul culo, cosi la trascinò fino ad una stalla e la legò al palo della stessa, la lasciò da sola andando verso un’altra box, ritornò con una corda e delle altre cose che non si riusciva a sapere che erano, si avvicinò e le tolse tutti i finimenti, e la lasciò nuda e da sola, usci e chiuse la porta.
Poi la ripresa fu solo di giardino di alberi, ogni tanto inquadrava la strada da dove erano arrivati insomma quasi mezz’ora di cose strane, tanto che stavo quasi per mettere stop e spegnere tutto, poi improvvisamente si vide un nero che camminava da solo nudo aveva un fisico molto sviluppato un cazzo da far invidia a chiunque, camminava senza fretta, “ ma che cosa sta succedendo? Perché questo? Chi è? E dove va che lo stanno riprendendo da tanto tempo?”, si avviò alla stalla andando verso il box dove stava Anna, apri e richiuse la porta, quello che riprendeva restò fuori, quindi non seppi cosa successe nel box, si sentiva solo che Anna gridava, erano grida di dolore? O di godimento? Non si riusciva a capire bene, era tutto offuscato, passò molto tempo poi……il nero usci, Anna rimase dentro quello della videocamera non entrò ma segui nuovamente il nero adesso di spalle, aveva spalle dritte e muscolose, mi accorsi che aveva le mani di un altro colore non riuscivo a capire di che colore, cominciai a sudare freddo, e se la uccisa? E non me lo vogliono dire?, domande tante domande ma nessuna risposta.
Il video si spense, ma non usci il solito messaggio, cosi continuai a vedere, riapparve Mustafà “ ciao carino, ti starai domandando che ha fatto il mio amico nel box di Anna vero?........ehehehehehe…….lo vorresti sapere, ma dovrai anche tu sottoporti ad una prova perché anche tu devi essere prenotato, ci sono tante persone gay a cui credo che tu piacerai…..ehehehehe……”
Poi il solito buio e la solita scritta……THE END……
Rimasi interdetto non sapevo cosa pensare ma ormai mi stavo quasi abituando era piu di tre settimane che eravamo prigionieri di quelle persone e mi aspettavo succedesse qualsiasi cosa.
Entrò la mia guardia mi portò da mangiare, mi salutò e usci chiudendo la porta a chiave, solo che questa volta si portò via tutti e cinque i dischetti, era la prima volta che succedeva, rimasto solo ormai non sapevo più che fare mi distesi e cercai di immaginarmi Anna e i bei giorni che avevamo passato insieme, mi addormentai e rimasi in quella stanza, non so da quanto tempo non mi davano da mangiare, secondo i miei calcoli da almeno tre giorni ero disidratato e dimagrito, mi volevano uccidere facendomi morire di fame e di sete?
Cosi restai ad aspettare cosa sarebbe successo.
scritto il
2019-01-19
4 . 6 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Le disavventure di anna 5

racconto sucessivo

Le disavventure di anna 7
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.