Freak 3: Ping e Ling, i gemelli siamesi
di
beast
genere
pulp
Nel 1881 Barnull, Il proprietario del famoso circo di stranezze aveva acquistato Ling e Ping da una coppia di immigrati orientali, li aveva pagati solo un pugno di sterline, del resto diceva di non avere nessuna intenzione di pagare per due persone quando in realtà ne stava comprando solo una.
Si rivelarono uno dei suoi affari migliori e una delle attrazioni più conosciute in tutto il mondo.
Divennero noti come “I gemelli siamesi di Barnull” anche se di fatto erano birmani.
I loro corpi erano attaccati per il fianco e quando morirono, all’età di 36 anni, Barnull, ritenendoli di fatto una sua proprietà personale, rivendette illegalmente il loro cadavere all’Associazione Nazionale di Studi Anatomici Inglesi e l’autopsia rivelò che i due cuori erano uniti in un organo solo, e contribuivano reciprocamente alla circolazione sanguigna, avevano tre polmoni in due e il polmone centrale era in comune.
Avevano solo un braccio a testa, Ling, la donna, quello destro e Ping, suo fratello, il sinistro.
Il bacino, gli arti inferiori e i rispettivi organi sessuali invece erano separati e completi, così come le due teste.
I due gemelli accoglievano i visitatori nella loro baracca allestita come una piccola sala regale siamese, seduti su un doppio trono, dorato e tempestato di finte pietre preziose.
C’erano bracieri un po’ dappertutto e nell’aria calda aleggiava un intenso profumo d’incenso.
Le pareti erano coperte di pesanti broccati di tessuto amaranto con orientaleggianti ricami in filato d’oro.
Quando il circo chiudeva al pubblico, analogamente agli altri ospiti, la coppia di fratelli riceveva i clienti più danarosi, quelli che volevano provare l’ebrezza di un rapporto sessuale veramente alternativo.
Ovviamente dovevano riservare una bella fetta dei loro guadagni “extra” al loro padrone.
Si poteva fare l’amore con la parte maschile del duo, o con quella femminile o indifferentemente con entrambi.
Si poteva fornicare da soli o in coppia, con un amico o addirittura con un altro cliente conosciuto sul momento.
L’importante era pagare per due.
Ling e Ping erano amanti molto servizievoli ma non si facevano affatto coinvolgere dalle varie situazioni, potevi chiedere loro qualsiasi pratica sessuale e avrebbero accettato senza problema, ma rimanevamo sempre distaccati, non c’era trasporto nelle loro azioni, nessun coinvolgimento emotivo.
Sembrava quasi non provassero piacere e non fingevano nemmeno di provarlo, al contrario di tante prostitute che simulano orgasmi e godimento per compiacere i loro clienti.
Ma quando erano soli, certe notti, o la mattina all’alba si davano piacere l’un l’altro, masturbandosi reciprocamente.
Ling con la mano destra masturbava suo fratello lentamente, dopo avergli cosparso il piccolo pene con una miscela di oli profumati, mentre Ping con la sinistra la faceva godere, infilandole una o due dita nella vagina e muovendole avanti e indietro sempre più velocemente.
Era l’unico modo in cui sembrava provassero un certo piacere, ma lo facevano senza esternare in modo particolarmente eclatante le loro emozioni.
Solo qualche grugnito da parte di Ping e qualche debole squittio da sua sorella anticipavano il raggiungimento dell’orgasmo.
Le cose cambiarono quando una sera, un cliente si presentò accompagnato dalla sorella.
Erano rimasti orfani in giovane età e avevano tra loro un rapporto incestuoso nato quando, da bambini, erano stati mandati in orfanotrofio.
Diventati adulti vivevano insieme come fossero marito e moglie, ma impressionati da una visita al famoso Circo Barnull e saputo che le macabre attrazioni, dopo l’orario di chiusura diventavano disponibili al meretricio, vollero provare l’ebbrezza di fare insieme l’amore con i famosi gemelli siamesi.
L’incontro fu fatale.
Qualcosa scattò nell’animo di Ping che rimase come folgorato alla vista di Jane, il classico amore a prima vista era scattato tra le due anime infelici.
Cominciarono a vedersi, all’inizio con la condiscendenza di Ling e di Arthur, il fratello di Jane.
Ma poi quando i sentimenti diventarono veramente profondi, la gelosia si fece breccia nel cuore di Ling e quando Ping cominciò a rifiutarsi di incontrare gli altri amanti a pagamento, sia che fossero donne sia che fossero uomini, sua sorella diventò veramente furiosa.
Una notte accecata dalla gelosia per quella insulsa donna inglese che le stava rubando il fratello, gli tagliò la gola con un kriss, il lungo pugnale malese che, insieme ad alte armi esotiche adornava le pareti della loro baracca.
Il sangue sgorgò a fiotti dal collo del povero Ping, che non ebbe nemmeno il tempo di domandarle perché, inzuppando le lenzuola e allagando la piccola roulotte e la vita abbandonò velocemente il corpo dei gemelli siamesi, che ovviamente perirono entrambi in questo modo così macabro e triste.
Si rivelarono uno dei suoi affari migliori e una delle attrazioni più conosciute in tutto il mondo.
Divennero noti come “I gemelli siamesi di Barnull” anche se di fatto erano birmani.
I loro corpi erano attaccati per il fianco e quando morirono, all’età di 36 anni, Barnull, ritenendoli di fatto una sua proprietà personale, rivendette illegalmente il loro cadavere all’Associazione Nazionale di Studi Anatomici Inglesi e l’autopsia rivelò che i due cuori erano uniti in un organo solo, e contribuivano reciprocamente alla circolazione sanguigna, avevano tre polmoni in due e il polmone centrale era in comune.
Avevano solo un braccio a testa, Ling, la donna, quello destro e Ping, suo fratello, il sinistro.
Il bacino, gli arti inferiori e i rispettivi organi sessuali invece erano separati e completi, così come le due teste.
I due gemelli accoglievano i visitatori nella loro baracca allestita come una piccola sala regale siamese, seduti su un doppio trono, dorato e tempestato di finte pietre preziose.
C’erano bracieri un po’ dappertutto e nell’aria calda aleggiava un intenso profumo d’incenso.
Le pareti erano coperte di pesanti broccati di tessuto amaranto con orientaleggianti ricami in filato d’oro.
Quando il circo chiudeva al pubblico, analogamente agli altri ospiti, la coppia di fratelli riceveva i clienti più danarosi, quelli che volevano provare l’ebrezza di un rapporto sessuale veramente alternativo.
Ovviamente dovevano riservare una bella fetta dei loro guadagni “extra” al loro padrone.
Si poteva fare l’amore con la parte maschile del duo, o con quella femminile o indifferentemente con entrambi.
Si poteva fornicare da soli o in coppia, con un amico o addirittura con un altro cliente conosciuto sul momento.
L’importante era pagare per due.
Ling e Ping erano amanti molto servizievoli ma non si facevano affatto coinvolgere dalle varie situazioni, potevi chiedere loro qualsiasi pratica sessuale e avrebbero accettato senza problema, ma rimanevamo sempre distaccati, non c’era trasporto nelle loro azioni, nessun coinvolgimento emotivo.
Sembrava quasi non provassero piacere e non fingevano nemmeno di provarlo, al contrario di tante prostitute che simulano orgasmi e godimento per compiacere i loro clienti.
Ma quando erano soli, certe notti, o la mattina all’alba si davano piacere l’un l’altro, masturbandosi reciprocamente.
Ling con la mano destra masturbava suo fratello lentamente, dopo avergli cosparso il piccolo pene con una miscela di oli profumati, mentre Ping con la sinistra la faceva godere, infilandole una o due dita nella vagina e muovendole avanti e indietro sempre più velocemente.
Era l’unico modo in cui sembrava provassero un certo piacere, ma lo facevano senza esternare in modo particolarmente eclatante le loro emozioni.
Solo qualche grugnito da parte di Ping e qualche debole squittio da sua sorella anticipavano il raggiungimento dell’orgasmo.
Le cose cambiarono quando una sera, un cliente si presentò accompagnato dalla sorella.
Erano rimasti orfani in giovane età e avevano tra loro un rapporto incestuoso nato quando, da bambini, erano stati mandati in orfanotrofio.
Diventati adulti vivevano insieme come fossero marito e moglie, ma impressionati da una visita al famoso Circo Barnull e saputo che le macabre attrazioni, dopo l’orario di chiusura diventavano disponibili al meretricio, vollero provare l’ebbrezza di fare insieme l’amore con i famosi gemelli siamesi.
L’incontro fu fatale.
Qualcosa scattò nell’animo di Ping che rimase come folgorato alla vista di Jane, il classico amore a prima vista era scattato tra le due anime infelici.
Cominciarono a vedersi, all’inizio con la condiscendenza di Ling e di Arthur, il fratello di Jane.
Ma poi quando i sentimenti diventarono veramente profondi, la gelosia si fece breccia nel cuore di Ling e quando Ping cominciò a rifiutarsi di incontrare gli altri amanti a pagamento, sia che fossero donne sia che fossero uomini, sua sorella diventò veramente furiosa.
Una notte accecata dalla gelosia per quella insulsa donna inglese che le stava rubando il fratello, gli tagliò la gola con un kriss, il lungo pugnale malese che, insieme ad alte armi esotiche adornava le pareti della loro baracca.
Il sangue sgorgò a fiotti dal collo del povero Ping, che non ebbe nemmeno il tempo di domandarle perché, inzuppando le lenzuola e allagando la piccola roulotte e la vita abbandonò velocemente il corpo dei gemelli siamesi, che ovviamente perirono entrambi in questo modo così macabro e triste.
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