Non lo dovevo fare pt4
di
SlavePZ
genere
bondage
Quanto tempo sarà passato? Fuori è giorno? Notte? Non saprei dirlo, mi sento così inutile, sono stata lavata e ricondotta alla catena 4 volte in totale, sono completamente destabilizzata, non ce la faccio più, non voglio vivere così, non ce la posso fare.
Mi sento inutile, è umiliante defecare a terra come un animale, è umiliante passare il tempo legata a una catena, non ne posso più del buio..voglio vivere..
Sento aprirsi la porta e sento dei passi, sono almeno in 2, sono debole non ce la faccio a combatterli, mi mettono maschera per bendarmi gli occhi e diversamente dalle altre volte mi tappano anche la bocca con una palla, non posso nemmeno parlare ora, con molta poca cura mi strattonano dal collare, vengo portata all’esterno, sotto i piedi sento del terreno.
A fatica cerco di seguirli ma cado, iniziano a frustarmi e malamente mi rialzano dal collare, continuo a seguirli fino a che non si fermano, vengo presa di forza e lanciata in un cassone poi sento qualcuno che mi fa entrare in una piccola gabbia, sento il rumore delle portiere del cassone che si chiudono e poi inizia a muoversi tutto.
Sicuramente mi stanno trasferendo con un camion, la gabbia è piccolissima non riesco nemmeno a muovermi, l’aria è irrespirabile, la cecità a cui sono sottoposta costantemente mi destabilizza, non ne posso più cerco di sfilarmi la maschera ma è legata saldamente con un lucchetto, sono costretta ad aspettare.
Non so quante ore sono passate, il camion è ancora in viaggio, nessuno s’è degnato di vedere se sto bene, vengo trattata peggio di una bestia, la gabbia è così piccola che mi fanno male le ossa, la palla che mi hanno infilato in bocca per non farmi urlare è troppo grande e la mascella perde di sensibilità di tanto in tanto…passano le ore forse è passata un intera giornata, ho dovuto urinare e defecare all’interno della gabbia, per quanto inizio ad abituarmi mi fa schifo la cosa..la fame la sete sono insostenibili, non ce la faccio più sento le forze che m’abbandonano.
Mi risveglio, sento un gran casino, ci sono varie persone intorno a me, la gabbia è stata tirata fuori dal camion, le persone parlano ma non riesco a capire cosa dicono, non parlano la mia lingua, chissà dove sono?!?!? Un getto d’acqua ghiacciata mi bagna completamente, mi trattano come un animale.
Qualcuno infila qualcosa nel mio culo, per quanto possa urlare sono inerme devo lasciarli fare, poi improvvisamente il silenzio..qualcuna mi toglie la maschera vedo una luce, sono libera devo correre, non sono abituata a usare la vista mi fanno male gli occhi, corro corro ma cado mi rialzo continuo a correre la libertà è bellissima.
Sento qualcosa che mi risucchia entro in un vortice, apro gli occhi, sono dentro un letto, intorno a me chi sono Mamma Papà, mia sorella e anche dei medici.
Piango disperata, e anche i miei cari lo fanno, chiedo cos’è successo e mi raccontano che ho avuto un incidente con l’auto, s’è ribaltata in un burrone e ho sbattuto la testa, sono rimasta in coma 9 giorni e non avevo molte speranze..
…continua…
Mi sento inutile, è umiliante defecare a terra come un animale, è umiliante passare il tempo legata a una catena, non ne posso più del buio..voglio vivere..
Sento aprirsi la porta e sento dei passi, sono almeno in 2, sono debole non ce la faccio a combatterli, mi mettono maschera per bendarmi gli occhi e diversamente dalle altre volte mi tappano anche la bocca con una palla, non posso nemmeno parlare ora, con molta poca cura mi strattonano dal collare, vengo portata all’esterno, sotto i piedi sento del terreno.
A fatica cerco di seguirli ma cado, iniziano a frustarmi e malamente mi rialzano dal collare, continuo a seguirli fino a che non si fermano, vengo presa di forza e lanciata in un cassone poi sento qualcuno che mi fa entrare in una piccola gabbia, sento il rumore delle portiere del cassone che si chiudono e poi inizia a muoversi tutto.
Sicuramente mi stanno trasferendo con un camion, la gabbia è piccolissima non riesco nemmeno a muovermi, l’aria è irrespirabile, la cecità a cui sono sottoposta costantemente mi destabilizza, non ne posso più cerco di sfilarmi la maschera ma è legata saldamente con un lucchetto, sono costretta ad aspettare.
Non so quante ore sono passate, il camion è ancora in viaggio, nessuno s’è degnato di vedere se sto bene, vengo trattata peggio di una bestia, la gabbia è così piccola che mi fanno male le ossa, la palla che mi hanno infilato in bocca per non farmi urlare è troppo grande e la mascella perde di sensibilità di tanto in tanto…passano le ore forse è passata un intera giornata, ho dovuto urinare e defecare all’interno della gabbia, per quanto inizio ad abituarmi mi fa schifo la cosa..la fame la sete sono insostenibili, non ce la faccio più sento le forze che m’abbandonano.
Mi risveglio, sento un gran casino, ci sono varie persone intorno a me, la gabbia è stata tirata fuori dal camion, le persone parlano ma non riesco a capire cosa dicono, non parlano la mia lingua, chissà dove sono?!?!? Un getto d’acqua ghiacciata mi bagna completamente, mi trattano come un animale.
Qualcuno infila qualcosa nel mio culo, per quanto possa urlare sono inerme devo lasciarli fare, poi improvvisamente il silenzio..qualcuna mi toglie la maschera vedo una luce, sono libera devo correre, non sono abituata a usare la vista mi fanno male gli occhi, corro corro ma cado mi rialzo continuo a correre la libertà è bellissima.
Sento qualcosa che mi risucchia entro in un vortice, apro gli occhi, sono dentro un letto, intorno a me chi sono Mamma Papà, mia sorella e anche dei medici.
Piango disperata, e anche i miei cari lo fanno, chiedo cos’è successo e mi raccontano che ho avuto un incidente con l’auto, s’è ribaltata in un burrone e ho sbattuto la testa, sono rimasta in coma 9 giorni e non avevo molte speranze..
…continua…
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