26 giugno 2134 cap.9

di
genere
etero

Come detto nell’incipit questo racconto è pensato perché ogni lettore/scrittore possa farlo proprio continuandolo a suo piacimento. Io ne pubblicherò ogni volta un piccolo pezzo dal finale aperto. Buona lettura


Non è a casa che mi accompagna Jules, bensì da mio marito al centro benessere dove sono stata ieri. Sono contenta e torno a rilassarmi. Lo trovo in un momento di pausa e gli racconto come è stata la prova. Poi veniamo fatti accomodare insieme in una stanza che sembra un’alcova per amanti; il pavimento è morbido e vellutato, decine di cuscini sono sparsi a terra e alle pareti immagini di corpi nudi, luci soffuse e nell’aria profumo d’incenso. Ci guardiamo preoccupati ma, confesso, non sono spaventata anzi, mi accorgo che una parte di me è curiosa, quasi eccitata. Pochi minuti e due ragazzi ci raggiungono portando una tisana che ci invitano a bere poi ci chiedono di spogliarci, completamente. Dal nostro sguardo capiscono quanto non siamo preparati ad una cosa del genere e ci spiegano che si tratta di un semplice massaggio di copia solo che viene fatto in compresenza prima alla donna e poi all’uomo. Con riluttanza, dopo che Alberto mi ha rassicurata, ci spogliamo. Provo un’immensa vergogna ad essere nuda davanti ai due ragazzi in presenza di mio marito specialmente perché la cosa non mi lascia indifferente. Così iniziano il massaggio a quattro mani. Uno a destra e uno a sinistra, mentre Alberto è seduto ai miei piedi. Sono tesa e non riesco a rilassarmi perché la situazione mi sta sfuggendo di mano e mi sto eccitando contro il mio volere. Sentire le mani di due sconosciuti sul mio corpo con mio marito che mi guarda è un’esperienza sconvolgente, ho paura e chiedo ai ragazzi di smettere ma Alberto, spiazzandomi, dice loro di continuare, di finire il loro lavoro poi dice a me di rilassarmi, di lasciarmi andare, di chiudere gli occhi e abbandonarmi a questo attimo di piacere unico. Lo guardo negli occhi come a chiedergli perché, stupita e preoccupata, ma lui mi sorride e invita i ragazzi a continuare. Cedo infine ad una condizione, che venga più vicino e mi guardi negli occhi fino alla fine. E così fa mentre i ragazzi tornano a posare le loro mani sul mio corpo. Il massaggio riprende sempre più intenso, sempre più intimo. A questo punto il tempo si dilata, la mia mente si confonde, il mio corpo agisce libero senza controllo, la mia volontà non conta più nulla, Alberto i ragazzi, sono presenze astratte perché ormai sono preda del piacere puro. Il mio corpo cerca quelle mani, le mie gambe si aprono, il bacino si offre, il seno si gonfia, i capezzoli si ergono. Le mani ormai sono dappertutto, sui seni a stringerli, strizzarli come mammelle di mucca, dita entrano nel mio ventre sempre più in profondità, una due tre in un gioco violento di penetrazione che mi toglie il fiato, poi una pressione sul mio buchetto inviolato a cui cerco di resistere con l’ultimo briciolo di lucidità ma capitolo presto sotto la spinta del piacere che cresce, pian piano il dito supera la prima resistenza e il dolore si presenta per la prima volta a reclamare la sua parte ma la spinta non cessa e, lento ma deciso il dito supera anche la seconda barriera. Ora, completamente bagnato dai miei umori scivola completamente dentro e dopo qualche secondo prende vita. Dolore e piacere si fondono e danzano insieme finché rimane solo piacere. Incredibile, sconvolgente, inimmaginabile, disgustoso piacere. Ora però le dita non mi bastano più, lo dico apertamente, voglio essere penetrata, voglio essere riempita, lo urlo mentre una serie di violenti spasmi accompagnano il più incredibile orgasmo della mia vita, mentre spruzzo tutto il mio piacere intorno…
scritto il
2019-10-26
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