26 giugno 2134 cap.15

di
genere
etero

Come detto nell’incipit questo racconto è pensato perché ogni lettore/scrittore possa farlo proprio continuandolo a suo piacimento. Io ne pubblicherò ogni volta un piccolo pezzo dal finale aperto. Buona lettura



La risposta è arrivata come uno schiaffo “il seno le fa male perché è gonfio di latte che non sta consumando, deve svuotarlo”. Avevo chiesto una visita perché sono parecchi giorni che i seni mi fanno male, li sento gonfi, congestionati. Non ho avuto figli e non so cosa vuol dire allattare perciò la risposta mi ha scioccata. Tanti pensieri , tante supposizioni ma non avrei mai immaginato di avere il seno pieno di latte. Da una parte sono contenta e rilassata perché non ho nulla di grave, dall’altra sono stupita, scioccata. Com’è possibile? Il software che gestisce lo scanner 3d che mi ha esaminata non è programmato per dare risposte alle mie domande perciò me ne torno a casa con questo pensiero fisso e col problema di come svuotarlo. Entro in casa dove trovo, con mio marito, un ragazzo e una ragazza, forse ventenni. Alberto me li presenta e mi spiega che sono li per il problema al seno. Vengo a sapere che il programma a cui sono stata affidata prevede anche una terapia ormonale che stimola la produzione di latte pur non essendo incinta e loro sono li per insegnarmi come gestire la cosa. Mi spiegano che sono tre i sistemi per svuotare le mammelle, due naturali e uno meccanico. A questo punto la ragazza senza nessuna vergogna sfila maglietta e reggiseno rivelando un magnifico seno gonfio con grosse areole scure e magnifici capezzoli molto grandi e sporgenti. Dalla pelle tesa traspare una fitta rete di venuzze scure. Sono spiazzata dal gesto della ragazza che mi si avvicina e mi invita a fare altrettanto. Incerta sul da farsi guardo Alberto che mi sorride e muove il capo su e giù. Col suo consenso mi tolgo la maglietta e il mio seno cattura immediatamente l’attenzione generale. Con estrema delicatezza la ragazza comincia a toccarlo, carezzarlo facendomi tremare di vergogna e piacere. Poi mi spiega come, con una precisa palpazione posso svuotarlo. Esegue i movimenti su se stessa senza preoccuparsi di spargere il latte sul pavimento e mi invita a fare altrettanto. In questo mi viene in aiuto il ragazzo che prende le mie mani e le guida sui seni. Delicato, attento, rispettoso, fino a quando prede i capezzoli tra le dita e li strizza spruzzando un abbondante getto di latte. In quel momento un violento fremito di piacere mi toglie il fiato e mi obbliga a serrare forte le gambe. Come se nulla fosse la ragazza mi chiede se ho capito. Ci vuole un attimo perché con mente confusa pronunci un si incerto. Il secondo sistema prevede l’aiuto di una seconda persona che, se per una mamma è il figlio, nel mio caso chiunque io voglia far attaccare al seno. Si porta così davanti a mio marito a cui offre una mammella e lo invita provare. Ora è lui imbarazzato e cerca in me il consenso che, non so perché, gli accordo. Lo vedo così chinarsi sulla ragazza e, dapprima timoroso poi sempre più coinvolto e partecipe, succhiare avidamente dalle grosse mammelle della ragazza che non solo sembra apprezzare ma si lascia andare al piacere che nel giro di breve sfocia in un breve ma evidente orgasmo. Sono scioccata e le parole di apprezzamento nei confronti di mio marito non fanno altro che accrescere il conflitto che ho dentro. Gelosia e rabbia si scontrano con piacere e invidia. E’ con questo conflitto dentro che vedo il ragazzo chinarsi sul mio seno e… piacere puro. Quelle labbra, quella bocca non solo mi vuotano il seno allentando quella tensione che me li faceva dolere, ma mi svuotano anche l’anima cancellando remore paure e convinzioni. Lo attiro a me e, presa una sua mano la porto in mezzo alle gambe che apro al tocco invitandolo a masturbarmi. Pochi secondi che vorrei non finissero mai e il mio corpo viene scosso da violenti spasmi e urlo a piena voce un fantastico orgasmo.
scritto il
2020-01-10
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