Fantasie su una milf proibita!

di
genere
masturbazione



Lei era una donna come tante, vista di persona un paio di volte, ma che per motivi che non si possono spiegare brevemente, era “proibita”. Un po per quello, un po’ per la mia ossessione per le donne mature, pian piano entro nella mia testa questa idea proibita, che poi, alla fine per diverso tempo era restata solo un idea. Un bel giorno al risveglio, mi venne in mente, lei donna comune ma attraente, complice l’ erezione mattutina e qualche carezza sporadica, l’ immaginazione galoppava. Stupendomi della mia stessa fantasia, che la immaginava spogliarsi lentamente per me,’la mia eccitazione cresceva, me la immaginavo in forma, un culetto ancora sodo, corpo minuto con forme giuste, e l’espressione di una donna sicura di se! La mia voglia cresceva nei boxer, i miei occhi chiusi avevono davanti lei, allungai le mani per avvicinarla a me e baciarle il collo, le mie mani accarezzavano il suo corpo, cercavano i suoi seni, anche la mia bocca pian piano dal collo andava giù. Il mio respiro accelerato mi riporto fuori da mio sogno, nella mia mano la mia voglia pulsava tra il tessuto del boxer, nello stesso istante che tirai giù i boxer tornai nelle mie fantasie, dove le mie mani vogliose, anticipavano la mia lingua, cercando il suo piacere, accarezzavo il suo interno coscia, invitandola a fare spazio per la mia lingua, dolcemente esploravo con la bocca, notai un sussulto al soffermarmi sul clitoride, e continuai assaporando il suo piacere. Aprendo gli occhi, mi ritrovai automaticamente a far cadere col dito, un po di saliva sulla punta del mio sesso, l’immagine della sua lingua al posto del mio dito era ovvia, la sua bocca sapeva come muoversi, impazzivo col movimento lento della sua bocca e della sua lingua, la mia mano accellerava cercando l’ orgasmo, mentre il cervello si rifiutava di far finire quella situazione! Desideravo penetrarla! A 90, per tenere il suo bel culo tra le mani, la penetravo focosamente immaginando i suoi gemiti di piacere, continuavo ad accellerare il ritmo, anche della mano, finché l’ orgasmo non mi travolse, il piacere esplose e la fantasia svanì, riprendevo fiato in silenzio, stanco della mia fantasia.
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scritto il
2020-01-09
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