Una storia kuck 9
di
La porcellona
genere
tradimenti
La sala era precipitata nel buio piu' assoluto e solo i corpi dei due prestanti maschi erano illuminati da potenti fasci di luce che, ne stagliavano,esaltandole,le sensuali forme.
Avanzavano con passo sicuro verso la donna che,ancora distesa sul letto inzuppato,aspettava gli stalloni a cosce spalancate come avrebbe fatto una giumenta in calore;sollevando la coda in un'esplicito invito alla monta.
Il primo si e' disteso accanto a lei e facendola roteare su se stessa,l'ha portata a schiacciarsi sul suo corpo.
In quella postura sovrastante il maschio e aderente a lui come un francobollo,e' stato facile impugnare il cazzo gia' duro e guidarlo dentro la fica oscenamente aperta e grondante delle molteplici raffiche di sperma gia' ingoiate.
Il maschio ben conficcato in lei,ha puntato i piedi e usando le gambe come leve,ha sollevato il bacino offrendo le chiappe al suo amico per una seconda penetrazione.
Senza fatica,anche l'altro membro ha preso posto in quelle carni instancabilmente vogliose.
I due cazzi contemporaneamente conficcati,le strappavano urla lancinanti di piacere che aumentava, quando i turgidi nerbi,entravano accoppiati nella fica e poi nel culo.
Hanno giocato a lungo con quel corpo come fosse una bambola di gomma,l'hanno posseduta in ogni maniera,in ogni postura ed in ogni anfratto senza tregua e senza che lei,mai smettesse di gridare riempiendo la sala dei suoi gemiti e delle pesanti ingiurie rivolte al suo attento e gaudente cornuto.
L'hanno fatta vibrare,sussultare e godere,ancora numerose volte prima di estrarsi contemporaneamente da quel corpo inquieto e cospargerle il viso,i capelli e la bocca,di copiosi getti di sborra.
Quando tutto e' finito,il marito si e' sollevato e cosi' com'era vestito,rotolandosi su quel giaciglio impregnato di sperma si e' portato accanto alla moglie che, completamente irrorata di bianco,viscido fluido,lo ha abbracciato e baciato sulla bocca con passione oscena.
Poi,sollevandosi sulle ginocchia,e' scivolata sul suo viso e tenendosi sollevata di pochi centimetri,ha cominciato a svuotare la fica e il retto,dell'enorme quantita' di sperma che le saturavano le cavita' piu' profonde.
Mentre veniva annaffiato e irrorato di sperma sulla testa,sul viso e in bocca,ha slacciato i pantaloni e pastrugnando sul suo minuscolo attributo,ha finalmente,sborrato anche lui.
Il giaciglio nel quale si rotolavano,sembrava una pozzanghera dentra la quale,ogni movimento procurava uno schiocco,uno scibordio,un suono di liquido battuto.
Claudia assistava affascinata alla scena e si chiedeva quanti cazzi avra' mai potuto prendere quella li' per formare quel lago di sborra.
E poi ancora:"Chissa' se anch'io un giorno saro' capace di tanto?"
Mentre qusti pensieri occupavano la sua mente,Giorgio la stringeva teneramente a se mentre Heva la guardava adorante come fosse una dea.
Lei,assorta nei suoi pensieri lasciava fare.
Quando la coppia si e' ritrarata,alcuni inservienti,hanno sistemato il letto che era formato da 5 strati.
Il primo era di doghe di legno sul quale poggiava uno spesso materasso rigido sormontato a sua volta,da un'altro morbido materassino di gommapiuma.
Su questo era adagiata una tela cerata ed infine un lenzuole di cotone bianco.
Cio' che hanno tolto gli inservienti era la cerata ed il lenzuolo e quando hanno sollevato il tutto,nel centro si e' raccolto un laghetto viscido di liquidi,umori e sperma.
Quando il letto era ben rifatto,si sono spente le luci e dalla tenda in fondo alla sala,e' apparso Otto ricoperto da indumenti di lattice nero.
Un faro ne ha illuminato la stupenda syluette mentre un'altoparlante cosi' recitava:
"La signora Claudia e' pregata di accompagnare il marito a bordo pista e dirigersi verso Otto che l'attende con ansia"
Continua
Avanzavano con passo sicuro verso la donna che,ancora distesa sul letto inzuppato,aspettava gli stalloni a cosce spalancate come avrebbe fatto una giumenta in calore;sollevando la coda in un'esplicito invito alla monta.
Il primo si e' disteso accanto a lei e facendola roteare su se stessa,l'ha portata a schiacciarsi sul suo corpo.
In quella postura sovrastante il maschio e aderente a lui come un francobollo,e' stato facile impugnare il cazzo gia' duro e guidarlo dentro la fica oscenamente aperta e grondante delle molteplici raffiche di sperma gia' ingoiate.
Il maschio ben conficcato in lei,ha puntato i piedi e usando le gambe come leve,ha sollevato il bacino offrendo le chiappe al suo amico per una seconda penetrazione.
Senza fatica,anche l'altro membro ha preso posto in quelle carni instancabilmente vogliose.
I due cazzi contemporaneamente conficcati,le strappavano urla lancinanti di piacere che aumentava, quando i turgidi nerbi,entravano accoppiati nella fica e poi nel culo.
Hanno giocato a lungo con quel corpo come fosse una bambola di gomma,l'hanno posseduta in ogni maniera,in ogni postura ed in ogni anfratto senza tregua e senza che lei,mai smettesse di gridare riempiendo la sala dei suoi gemiti e delle pesanti ingiurie rivolte al suo attento e gaudente cornuto.
L'hanno fatta vibrare,sussultare e godere,ancora numerose volte prima di estrarsi contemporaneamente da quel corpo inquieto e cospargerle il viso,i capelli e la bocca,di copiosi getti di sborra.
Quando tutto e' finito,il marito si e' sollevato e cosi' com'era vestito,rotolandosi su quel giaciglio impregnato di sperma si e' portato accanto alla moglie che, completamente irrorata di bianco,viscido fluido,lo ha abbracciato e baciato sulla bocca con passione oscena.
Poi,sollevandosi sulle ginocchia,e' scivolata sul suo viso e tenendosi sollevata di pochi centimetri,ha cominciato a svuotare la fica e il retto,dell'enorme quantita' di sperma che le saturavano le cavita' piu' profonde.
Mentre veniva annaffiato e irrorato di sperma sulla testa,sul viso e in bocca,ha slacciato i pantaloni e pastrugnando sul suo minuscolo attributo,ha finalmente,sborrato anche lui.
Il giaciglio nel quale si rotolavano,sembrava una pozzanghera dentra la quale,ogni movimento procurava uno schiocco,uno scibordio,un suono di liquido battuto.
Claudia assistava affascinata alla scena e si chiedeva quanti cazzi avra' mai potuto prendere quella li' per formare quel lago di sborra.
E poi ancora:"Chissa' se anch'io un giorno saro' capace di tanto?"
Mentre qusti pensieri occupavano la sua mente,Giorgio la stringeva teneramente a se mentre Heva la guardava adorante come fosse una dea.
Lei,assorta nei suoi pensieri lasciava fare.
Quando la coppia si e' ritrarata,alcuni inservienti,hanno sistemato il letto che era formato da 5 strati.
Il primo era di doghe di legno sul quale poggiava uno spesso materasso rigido sormontato a sua volta,da un'altro morbido materassino di gommapiuma.
Su questo era adagiata una tela cerata ed infine un lenzuole di cotone bianco.
Cio' che hanno tolto gli inservienti era la cerata ed il lenzuolo e quando hanno sollevato il tutto,nel centro si e' raccolto un laghetto viscido di liquidi,umori e sperma.
Quando il letto era ben rifatto,si sono spente le luci e dalla tenda in fondo alla sala,e' apparso Otto ricoperto da indumenti di lattice nero.
Un faro ne ha illuminato la stupenda syluette mentre un'altoparlante cosi' recitava:
"La signora Claudia e' pregata di accompagnare il marito a bordo pista e dirigersi verso Otto che l'attende con ansia"
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