Ricordi d’estate 1
di
simonehappysun
genere
esibizionismo
Scappo in spiaggia dopo il lavoro, l’orario continuato estivo mi consente alle 17 di essere già parcheggiato. Tolgo l’armatura lavorativa: giacca, pantaloni, scarpe e tiro fuori dal cofano una maglietta e i bermuda. Indosso prima anche un paio di boxer bianchi, strettissimi e trasparenti, oggi voglio giocare diversamente.
Chiudo l’auto e mi incammino verso la spiaggia.
Non c’è molta gente, ma non ha importanza: io voglio andare al mio solito posto e li c’è sempre poca gente; poca e interessante.
Giunto alla porzione di spiaggia preferita, proseguo nella camminata, voglio perlustrare la zona e vedere con calma chi c’è. In realtà ben poca gente oggi, ma ho trovato dove mi sistemerò: una coppia la conosco, lui mi ha contattato su fb e una volta li ho visti scopare dietro le dune.
Lui nudo, lei in topless. Lui si è accorto di me, io torno indietro, sistemo il telo, tolgo bermuda e maglietta e con i boxer mi infilo in acqua.
Quando l’acqua comincia a bagnarmi i boxer, li sfilo, in modo che possa essere visto, poi li tiro alla mia sinistra abbandonandoli al mare e mi tuffo.
Mi godo quel relax, ho voglia di accarezzarmi, e di far capire quello che sto facendo, cosi amplifico i miei gesti, ogni tanto faccio una pausa, mi rimetto in piedi col pisello barzotto a vista e mi rituffo.
Non passa molto tempo che i due entrano in acqua. Stazionano a una ventina di metri da me, così decido di agire.
Il mio pisello è sveglio e proseguo nel mio accarezzarmi, voglio simulare di perdere il contatto cin la realtà ed essere immerso nella masturbazione, lo faccio, inarco la testa, chiudo gli occhi. A volte spingo il bacino in modo che il pisello esca dall’acqua intrappolato nella mia mano; la mano sinistra si insinua dietro alla ricerca del buchetto, stimolo anche li.
In questo frangente, mi sono spinto “inconsapevolmente” verso la coppia, voglio avvicinarmi a loro e segarmi su di loro.
Gemo, emetto gridolini, finché apro leggermente gli occhi e mi accorgo che sono vicino, alle mie spalle.
Spingo il dito nel buchetto, gemo e do l’ultima stoccata verso di loro.
“Ehi!” Si lamenta lei.
Io mi giro di scatto, rido ed emetto un gemito di piacere; rido soddisfatto della mia segata, do a vedere che ansimo.
Lui guarda, mi lascia corda, lei mi guarda con aria interrogativa.
“Scusate” dico io “mi stavo rilassando, non mi ero accorto che mi fossi spostato” e nel parlare mi metto in ginocchio tirandomi su in modo da far uscire la cappella dall’acqua.
Lei fa la distaccata, iniziamo a chiacchierare, faccio i miei complimenti alla coppia per i bei fisici, per il fatto che stiano nudi, per il bel pisello del marito.
Ogni tanto mi accarezzo il pisello e lei non manca di guardare. Ha un seno piccolo ma molto turgido.
Quando lei sembra finalmente a duo agio, mi metto in piedi mettendo praticamente il pisello all’altezza del suo viso.
“Vado a prendere un po’ di sole dietro la duna, perché non venite pure voi? Magari facciamo quattro chiacchiere nudi e i piselli stanno insieme”
Cosi li lascio, raccolgo le mie cose e mi sposto dietro la duna.
Chiudo l’auto e mi incammino verso la spiaggia.
Non c’è molta gente, ma non ha importanza: io voglio andare al mio solito posto e li c’è sempre poca gente; poca e interessante.
Giunto alla porzione di spiaggia preferita, proseguo nella camminata, voglio perlustrare la zona e vedere con calma chi c’è. In realtà ben poca gente oggi, ma ho trovato dove mi sistemerò: una coppia la conosco, lui mi ha contattato su fb e una volta li ho visti scopare dietro le dune.
Lui nudo, lei in topless. Lui si è accorto di me, io torno indietro, sistemo il telo, tolgo bermuda e maglietta e con i boxer mi infilo in acqua.
Quando l’acqua comincia a bagnarmi i boxer, li sfilo, in modo che possa essere visto, poi li tiro alla mia sinistra abbandonandoli al mare e mi tuffo.
Mi godo quel relax, ho voglia di accarezzarmi, e di far capire quello che sto facendo, cosi amplifico i miei gesti, ogni tanto faccio una pausa, mi rimetto in piedi col pisello barzotto a vista e mi rituffo.
Non passa molto tempo che i due entrano in acqua. Stazionano a una ventina di metri da me, così decido di agire.
Il mio pisello è sveglio e proseguo nel mio accarezzarmi, voglio simulare di perdere il contatto cin la realtà ed essere immerso nella masturbazione, lo faccio, inarco la testa, chiudo gli occhi. A volte spingo il bacino in modo che il pisello esca dall’acqua intrappolato nella mia mano; la mano sinistra si insinua dietro alla ricerca del buchetto, stimolo anche li.
In questo frangente, mi sono spinto “inconsapevolmente” verso la coppia, voglio avvicinarmi a loro e segarmi su di loro.
Gemo, emetto gridolini, finché apro leggermente gli occhi e mi accorgo che sono vicino, alle mie spalle.
Spingo il dito nel buchetto, gemo e do l’ultima stoccata verso di loro.
“Ehi!” Si lamenta lei.
Io mi giro di scatto, rido ed emetto un gemito di piacere; rido soddisfatto della mia segata, do a vedere che ansimo.
Lui guarda, mi lascia corda, lei mi guarda con aria interrogativa.
“Scusate” dico io “mi stavo rilassando, non mi ero accorto che mi fossi spostato” e nel parlare mi metto in ginocchio tirandomi su in modo da far uscire la cappella dall’acqua.
Lei fa la distaccata, iniziamo a chiacchierare, faccio i miei complimenti alla coppia per i bei fisici, per il fatto che stiano nudi, per il bel pisello del marito.
Ogni tanto mi accarezzo il pisello e lei non manca di guardare. Ha un seno piccolo ma molto turgido.
Quando lei sembra finalmente a duo agio, mi metto in piedi mettendo praticamente il pisello all’altezza del suo viso.
“Vado a prendere un po’ di sole dietro la duna, perché non venite pure voi? Magari facciamo quattro chiacchiere nudi e i piselli stanno insieme”
Cosi li lascio, raccolgo le mie cose e mi sposto dietro la duna.
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