Passione proibita per una giovane fanciulla
di
Dillinger
genere
etero
Quando vidi Gretel la prima volta capii subito che ne ero già innamorato. Era bastato uno sguardo, pochi secondi per guardarla camminare e percepire il colore dei suoi occhi….ecco fatto….un uomo di 45 anni, sposato con due figli, in un attimo si ritrova annientato da un trasgressivo e irrefrenabile desiderio.
Ero seduto al ristorante accanto a mia moglie, stavamo cenando al nostro tavolo, discutendo della breve vacanza che ci eravamo concessi in quel bellissimo hotel sul lago e dove saremmo rimasti ancora per 3 giorni. A pochi metri da noi c’era un lungo tavolo con molte persone, credo una compagnia di amici, parlavano tedesco e ridevano in continuazione. Ma soprattutto mangiavano e bevevano abbondantemente.
Nel momento in cui la ragazzina si è alzata da quel tavolo per andare verso il buffet dei dolci il mio cuore si è fermato. Fino a quel momento avevo appena notato i suoi folti capelli biondi, tutti a ricciolini…..ma ora la vedevo tutta intera con un corto vestitino argentato che le stava d’incanto. L’abito metteva in risalto la sua acerba bellezza, le sue forme di giovinetta che promettevano un superbo corpo di donna matura una volta avuto il tempo di esplodere. Era incantevole….sublime….si distingueva dalle altre ragazzine presenti nella sala…era diversa….sapeva di femmina, era incredibilmente sexy.
Pensai che non poteva passare inosservata, infatti guardandomi in giro potevo cogliere, a volte solo intuire, gli sguardi di concupiscenza che qualche uomo le lanciava. Era normale, prevedibile, forse obbligatorio…..gli sguardi maschili non potevano ignorare un simile inno alla femminilità, infatti molti uomini di mezz’età come me adorano le fanciulle che prorompono di sensualità e che muovendosi sprizzano sesso da ogni parte….
Lei veniva verso il mio tavolo e quando fu vicinissima potei posare lo sguardo anche sul suo viso….fu una bomba…..due occhi azzurri come il cielo che potevano incantare, sedurre, ipnotizzare un uomo…..un viso d’angelo con un nasino all’insù e una bocca tirabaci con le labbra carnose e sensuali. Lo sguardo però non era dolce, nell’attimo in cui incrociò i miei occhi percepii un senso di superba consapevolezza di sé. La ragazza sapeva già di avere una marcia in più….era consapevole del suo potere sull’altro sesso grazie al fascino del suo viso, alla leggiadria del suo corpo e all’innato, sensuale modo di muoversi e camminare. Sapeva di essere speciale, ecco tutto…..ed era vero….caspita se era vero…..
Ero ammutolito, col cervello incapace di ragionare, mi sentivo come drogato da quella visione e sapevo che non l’avrei dimenticata. Si era stampata nella mia mente, se n’era impossessata…..tutto ciò che di bello e incantevole avevo visto e gustato nella mia vita sembrava nulla a confronto di quell’incanto di femmina. Il problema era che ci stavo male, non stavo vivendo quell’attimo come una cosa bella e positiva, ma come una vera sofferenza. Capivo senza ombra di dubbio che ci avrei sofferto tantissimo…….avrei patito come una terribile pena la privazione della vista e del contatto con quella stupefacente creatura.
“ Camillo…..ma cos’hai?.....mi sembri pallido….ti senti bene?....”
“si, si….sto bene, Lola…..forse però quel vino rosso è troppo alcolico….non vorrei che mi facesse girare la testa….”
“ beh…..allora è meglio che saltiamo il dolce e andiamo in camera “
“ va bene…..però almeno lasciami dare un’occhiata ai dolci….così mi posso rifare almeno gli occhi….”
Mi avvicinai al tavolone del buffet, puntando dritto sulla ragazzina che stava scegliendo i dolci. Ero quasi arrivato quando il destino volle mettermi alla prova….
Lei cercava di accaparrarsi una porzione di torta sacher che troneggiava al centro della tavolata e così si era allungata sul tavolo con una forchettina in mano…..
Strabuzzai gli occhi……quasi persi l’equilibrio….mi fermai di colpo….non credevo a quello che stavo vedendo…..
Chinandosi e quasi sdraiandosi in avanti aveva costretto la sottanina a salire, lasciando scoperto tutto il suo culetto…..una incantevole, deliziosa mutandina bianca avvolgeva le sue piene e rotondissime natiche, sospese sopra due gambe da puledrina di razza, bellissime e sode.
Feci uno sforzo sovrumano per proseguire, mi avvicinai a lei e provai a dire qualcosa. Provai ma non ci riuscii, poiché la voce non uscì…..mentre i miei occhi restavano calamitati sul suo fantastico culetto.
“ mi scusi….potrebbe per favore prendermi una fetta di sacher?....io non ci arrivo…”
La voce della ragazzina aveva raggiunto, lontana e ovattata, le mie orecchie…distolsi gli occhi dallo spettacolo che tanto mi attraeva ed incontrai il suo sguardo. Mi stava fissando coi suoi occhi azzurri, aveva certamente capito cosa stavo ammirando. Come in trance, senza pronunciare parola, ebbi la forza di prendere un piattino e arrivare col braccio a riempirlo con una abbondante porzione di torta, che porsi come inebetito alla fanciulla.
“ danke schon”
“ bitte schon”…………
Avevo risposto, avevo parlato…era quasi un miracolo…. forse avrei potuto dire qualcos’altro, ma lei era già andata via col dolce in mano, girandomi velocemente le spalle. Rimasi a guardarla mentre sculettava svelta verso il suo tavolo…..era sconvolgente…..era allo stesso tempo l’inferno e il paradiso del mio cuore…..
Una volta in camera con Lola ebbi modo di riprendermi parzialmente, ma la mia mente rimaneva concentrata su quell’incanto di femmina…..cominciai a provare una irresistibile necessità di sfogo……ero completamente erotizzato……
Montai Lola con furia, in quattro diverse posizioni, sempre pensando di farlo con lei, con la mia meravigliosa femminuccia bionda. Era il suo viso, erano i suoi occhi che vedevo davanti a me….era la sua calda intimità che stavo penetrando. Mi annullai in quel fantastico pensiero e sborrai tutta la mia passione nella sua figa agognata, sognata…
Lola rimase estasiata ed allibita dal mio furore erotico.
“ Camillo…..ma che ti succede?....sei fuori di te…calmati tesoro, non hai più vent’anni, non ti pare di esagerare?.....non ti ho mai visto così eccitato e voglioso…”
Lola aveva ragione, ero in delirio d’amore, ero stregato da quell’angelo biondo. Mi auguravo di non impazzire.
Dovevo riuscire a rivederla, era assolutamente necessario…..il mattino dopo nella sala colazione non c’era. Lola andò a fare i massaggi nella spa ed io rimasi di vedetta. La mia determinazione ebbe successo, finalmente riuscii ad individuarla……stava camminando con un ragazzo più grande e si dirigeva all’ascensore. Allora scattai dietro i due e dopo alcuni passi di corsa riuscii ad entrare insieme a loro. Feci finta di selezionare un piano ma in realtà non premetti alcun pulsante…..e mi posizionai dietro di lei. Mi aveva riconosciuto, ne ero certo….sentivo il suo profumo, per me era l’aroma del paradiso….era odore di femmina. Non so come avvenne, fu una cosa incredibile…..entrarono altre quattro o cinque persone e lei indietreggiò per fare spazio. Arrivò ad appoggiarsi leggermente a me…un lieve contatto della sua sottanina con i miei pantaloni….nulla…ma per me fu un vulcano di emozione.
La mia mano agì di volontà propria, senza alcun ordine dal mio cervello….un riflesso automatico….obbligato…..non potendone farne a meno, la mia mano destra si appoggiò sul suo fianco ed appena stabilito il contatto strisciò lungo la stoffa scivolando all’indietro sul suo culo, dove rimase appoggiata.
Le sensazioni che mi bombardarono la mente in quell’attimo furono sconvolgenti….e pensai addirittura di svenire allorchè la sentii indietreggiare…..ebbi paura ed ordinai alla mia mano di ritrarsi…questa volta obbedì. Col risultato che il culo della ragazza si appoggiò sul mio cazzo……
Il quale non era certo in assetto di guerra, anzi…..per l’emozione credo che si fosse addirittura retratto……
Quindi di certo lei non sentì alcunchè di strano o di duro….ma in quel momento capii che mi stavo giocando tutto….se non volevo impazzire dovevo fare qualcosa.
La mia mano, la sinistra questa volta, si inserì tra il suo culo e i miei pantaloni, con il palmo girato in avanti. Una volta appoggiata sul culo, la mia mano iniziò un lentissimo massaggio, lanciandomi sensazioni di devastante emozione.
Allora lei reagì…..come se si fosse accorta in quell’attimo che ero dietro di lei, la ragazza sussultò ed emise un leggero gemito di sorpresa. Girò la testa per metà all’indietro ed in alto, guardandomi negli occhi. Non era sorpresa….era incuriosita ed anche un po’ divertita. Io, usando tutto il rimanente coraggio, soppesai e palpai leggermente il suo bel culetto, sodo e rotondo, perfetto…..ma la porta dell’ascensore si aprì ed il ragazzo disse “komm Gretel…komm”.
La vidi uscire dalla porta, col suo passo leggiadro e impertinente……
Tornai in camera, sconvolto. Ripensai a quel contatto, alla deliziosa forma del suo culo, al suo profumo……e per tutto il giorno mi ammazzai di seghe pensando a lei…..
“toc toc………toc toc…..” avevano bussato alla porta della camera, io ero nudo sul letto sfinito…..non poteva essere Lola, lei aveva la sua card per entrare e poi era andata a fare un’escursione in barca con un gruppo di signore conosciute in piscina. Poteva essere la cameriera, quindi mi avvolsi un asciugamano attorno alla vita e andai ad aprire.
Non c’era nessuno, ma accanto alla porta c’era un pacchettino. Lo presi ed andai ad aprirlo. Quasi mi venne un colpo quando vidi le mutandine bianche…..sapevo di chi erano…non avevo il minimo dubbio….erano quelle di Gretel…..per mezz’ora stetti lì impalato a guardarle cercando di far funzionare il cervello, con scarsi risultati. Quella era una cosa del tutto inaspettata e molto provocatoria…..io l’avevo un poco palpeggiata in ascensore…è vero….ma non mi aspettavo questo…..
Quale conclusione dovevo trarre?....era una domanda difficile…..ma alla fine decisi di rischiare…..se avessi abbandonato la caccia il rimpianto mi avrebbe accompagnato per anni….ne ero certo, soprattutto dopo quell’inaspettato dono….
Rischiavo molto ma dovevo agire.
Quella sera a cena Gretel era seduta al tavolone in una posizione da cui poteva vedermi. Questa cosa poteva avere un significato. Io ero nervosissimo ed emozionato, ma deciso. Per fortuna Lola era immersa nei messaggi sul telefono e mi guardava distrattamente mentre mangiava.
Io mangiavo lentamente e tenevo d’occhio Gretel, cercando di capire cosa stava pensando. Qualcosa capii, poiché ad un certo punto lei sembrò fissarmi ed aprì leggermente la bocca. Quello che vidi non era un vero e proprio sorriso, ma una specie di smorfia…. Vidi anche la sua lingua che percorreva le labbra internamente, saettando nella bocca. Allora decisi…scrissi il biglietto e lo misi in tasca.
Allorchè Gretel si alzò ed andò al banco dei dolci scattai come una molla……
“ ciao Gretel, vuoi che ti prenda la sacher?....”
“ no…stasera voglio assaggiare lo strudel…”
“ va bene, lascia, te lo prendo io….”
Riempii il piattino col dolce e glielo misi in mano. Sotto il piatto c’era il mio biglietto, che lei percepì subito sul palmo.
“ ecco…..e grazie del regalo…..mi ha fatto piacere….ti vorrei ringraziare…ti ho scritto dove….”
Il guardaroba del quarto piano, il mio, di sera rimane chiuso. Ma di giorno è aperto, con la chiave inserita. Ho semplicemente preso la chiave, constatando dopo un paio d’ore che era stato richiuso, certamente con una chiave di riserva. Era quello il posto che avevo indicato nel biglietto….indicando l’ora, le dieci di sera, quando iniziava in piscina una serie di giochi e di spettacoli. Lei avrebbe facilmente trovato una scusa per allontanarsi mentre tutti i suoi parenti ed amici sarebbero andati ad assistere ai giochi.
La porta semplicemente si aprì……
“ ciao Gretel, sono contento che tu sia venuta…..per favore chiudi a chiave la porta, la chiave è nella toppa….”
“ come ti chiami?..”
“Camillo”
“ beh, Camillo, io sono Gretel, ma tu già lo sai…”
“ si, lo so….sei tedesca?...”
“ no, austriaca, ma abito a Bolzano e vado a scuola lì, faccio il liceo linguistico…..”
“ grazie ancora per le mutandine……mi sono piaciute…”
“ lo sapevo…..mi avevi guardato con grande interesse infatti, anzi, sembravi sconvolto…”
“ infatti lo ero….sei molto bella e sexy, molti uomini ti guarderanno….e tu lo sai…..”
“ può darsi….anche se a volte non capisco bene….cioè non capisco che cosa li colpisce di più…”
“ nel mio caso è stato tutto l’insieme….il tuo viso, il tuo corpo, come ti muovi, e tutto il resto…..”
“ e le cosce…..e le mutandine, vero?..... ti sei quasi paralizzato quando mi hai vista allungata sul tavolo…”
“ certo…anche quello, non posso negarlo…..”
“ quindi ti sono piaciuta….”
“ sì “
“allora dopo ti sei masturbato?..”
“ si…molte volte….”
“ beh...l’avevo immaginato…e mi sono toccata anch’io pensandoci…”
Ero seduto su un lungo divano un po’ sporco e malmesso…..lei era in piedi due metri davanti a me, bellissima…..incantevole….indossava il leggero vestitino argentato e aveva sciolto completamente i capelli biondi….
“ ti eccito allora, Camillo?....”
“ si Gretel, mi ecciti tantissimo…..”
“ allora mi puoi guardare meglio… se vuoi…”
Così dicendo, Gretel con le mani sollevò la gonnella sino ai fianchi, mostrandomi lo slippino bianco……era una favola….la quint’essenza del sesso proibito….
“ sei uno splendore, Gretel…..una femmina incantevole…”
“ adesso hai il cazzo duro, Camillo?...”
“ credo di si, Greta…”
“ vuoi scopare?...”
“ si, Gretel….”
“ allora spogliati nudo “
“ va bene, Gretel….”
In pochi secondi tutti i miei vestiti erano ammucchiati a terra ed io stavo davanti alla ragazzina in piedi, a cazzo nudo e dritto. Non avevo mai provato in vita mia una simile emozione.
Gretel era uno splendore…..i suoi occhi azzurri brillavano alla luce fioca di una stanca lampadina…..sembrava eccitata…determinata….
Con i pollici abbassò le mutandine e le sfilò rapidamente, scalciandole lontano. Poi si avvicinò e con una decisa spinta mi fece sedere sul divano, seguendomi subito e salendo sopra le mie gambe a cosce aperte. La gonnella era abbastanza corta da consentirle di muoversi liberamente. Una volta posizionata a cavallo, afferrò il cazzo teso e gli diede una rapida smanettata, per saggiarne la consistenza. Un leggero, torbido sorriso mi confermò che ne era soddisfatta, poi assistetti incredulo all’introduzione…..fu di un erotismo indescrivibile….un piacere sublime….il primo vero contatto con la sua carne lo ebbe il mio cazzo, entrando lentamente nella sua stretta vagina. La stavo già scopando, era pazzesco….non ci credevo….stava decidendo lei il ritmo, si muoveva su e giù infilandosi fino alle palle, con la faccia sognante, la bocca semiaperta e gli occhi socchiusi…
“ hai due occhi bellissimi, Gretel, mi fanno incantare”
“me l’hanno detto in tanti….tu invece hai un gran bel cazzo, Camillo….è ben fatto e bello duro…”
“ si Gretel, è duro per te….mi ecciti da morire, sognavo di possederti..”
“ allora montami…..sono tutta per te…sei felice?...”
“ certo, stento a credere di averti qui sopra di me….ti voglio godere tutta, Gretel, sei il mio desiderio proibito….”
Scopavo la ragazza con ardore, sentivo il desiderio mio e suo che si incontravano nella sua fighetta bagnata…..ero pazzo di libidine per il fatto di trovarmi nudo sotto di lei, ancora vestita e con indosso anche le scarpette da tennis, solo senza le mutandine, che potevo intravvedere arrotolate sul pavimento…..me la stavo ingroppando così com’era, così come l’avevo vista e subito amata….
Iniziai a palpeggiarla, godendo nel sentire la leggera stoffa del vestitino sotto le mie mani, era una cosa molto erotica….poi la volli baciare….ma iniziai leccandole voluttuosamente il collo…..
“ voglio leccare il tuo bel faccino, Gretel, voglio sentire il tuo sapore…”
Leccai a volontà quel viso che mi aveva stregato, andando anche a baciare i suoi occhi….poi passai alle labbra, che trovai dischiuse per la mia lingua….entrai nella sua boccuccia che profumava di fiori e lasciai che la mia lingua la esplorasse fino in profondità, intrecciandosi con la sua e scambiando intimamente con lei i sapori delle nostre bocche.
La nostra slinguata fu lunghissima ed erotica…rafforzava e completava infatti il già fortissimo piacere della monta.
Poi Gretel venne….improvvisamente percepii le contrazioni del suo corpo e lei iniziò ad ansimare…..
“ vengo…vengo….aaahhh….come godo……vengo senza toccarmi…..aaaahhh…..è una meraviglia…..che godimento…..ooooooooohhhhhhh……….ooooooooohhhhhh……..”
Poi si bloccò e si accasciò sul mio corpo abbracciandomi, morbida e dolce….. ne approfittai per riprendere di gran lena a pompare nella sua figa a ritmo sostenuto, mentre Gretel gemeva piano e trascinava avanti il suo piacere godendosi il lavoro instancabile del mio cazzo……
“ com’è duro, Camillo…..che bel cazzo….sei bravo…sono felice di aver scelto un maschio stagionato come te…..scopi bene, lo sai?....è la prima volta che ho un orgasmo vaginale, spontaneo…..di solito mi sono sempre dovuta toccare da sola per venire…..”
“ mi fa piacere tesoro, sei magnifica anche tu, non sono mai stato così eccitato scopando una femmina….purtroppo tra poco devo cedere….mi spiace, vorrei continuare ancora….ma sento che non ci riesco…..devo vuotare i coglioni….”
“ allora vuotali, Camillo…..svuota le palle….pensa che goduria sborrarmi nella figa ……vieni dentro Camillo…..riempimi…..e non temere, sono protetta….forza…..dai….innaffiami….”
Afferrai la sua testa, le misi in bocca la lingua e poi diedi una serie di colpi fortissimi che la fecero sollevare…..l’ultimo, terribile colpo, fece conficcare il mio cazzo fino alle palle dentro di lei, dove rimase come inchiodato, vibrando e fiottando una colossale sborrata liberatoria….
“ cazzo, Gretel…..che goduta……mi si è liquefatto il cervello dentro la tua figa……”
Mi godetti i momenti di rilassamento dopo la monta, accarezzando le belle cosce di Gretel e riempiendomi le mani con la stoffa leggera della sua gonnellina.
Quindi decisi di farla scendere…..
“ cazzo…..quanta sborra mi hai schizzato dentro…..mi hai tutta infarcita…..”
Dalla figa di Gretel la mia sborra appena spruzzata colava in gocciolone bianche che andavano a cadere sull’interno cosce.
“ senti, ora io devo andare…..mio cugino mi aspetta per andare in piscina “
“ tuo cugino è quel ragazzo che era con te in ascensore?”
“ si, si chiama Kurt….mi sta sempre dietro…è un po’ ossessionante…..”
“ mi dai il tuo numero di cellulare?”
“va bene, ti mando un messaggio tra poco…..ciao”
Gretel si infilò le mutandine ed uscì rapida dalla stanza.
Tornato in camera trovai Lola che guardava la tv.
“ Ah….sei tornato….è stato bello lo spettacolo?”
“ si, è stato molto piacevole….anzi, meraviglioso….”
Trascinai Lola sul letto ed ebbi la forza di chiavarla per oltre un’ora, pensando che fosse Gretel……
“ accidenti, Camillo…..ma dove l’hai preso tutto questo ardore?......avevi addosso una tale furia erotica…….”
“ già….si vede che la vacanza mi fa bene…..lo sai che mi piacciono le novità….”
L'indomani nel primo pomeriggio sentii il telefono cinguettare l'arrivo di un messaggio...
"stasera ho voglia di trasgredire. Mi piacerebbe incontrarti alla solita ora nel solito posto. Gretel"
Il messaggio mi fece sussultare, lo aspettavo con ansia….
“ Finalmente Gretel…..ti aspetto da mezz’ora…..”
“ Lo so, sono in ritardo…..mio cugino Kurt mi ha trattenuta in camera sua….”
“ ah sì?....ma c’è qualcosa di intimo tra di voi?...”
“beh…..si, ma non mi scopa, se è questo che intendi…..sono sua cugina e non se la sente. Però è molto attratto da me….spesso mi palpeggia, mi bacia anche….è ossessionato dal mio corpo….stasera ha voluto farmi mettere davanti allo specchio, in piedi….dovevo toccarmi sotto la gonna. Lui naturalmente si masturbava….è molto porco….mi guardava da dietro ma tramite lo specchio vedeva anche davanti. Poi mi ha messa in ginocchio per terra, si è spogliato nudo e si è menato il cazzo avvolgendolo nella mia gonnellina e alla fine mi ha schizzato tutto sulle mutandine… sono ancora bagnate..…”
“allora fammi vedere dove ti ha schizzato….”
Gretel sollevò la gonna e si girò mostrandomi le mutande.
“ecco….qui….vedi?...è tutto bagnato……”
Sconvolto dall’erotismo le abbracciai le gambe e andai a baciare e leccare le sue mutandine ancora umide, mentre nella mia mente prendeva forma l’immagine del cugino nudo che schizzava la sua sborra sul culo della ragazza……questo pensiero mi devastava…..mi strappai i vestiti ed afferrai Gretel, la strinsi a me e la baciai intensamente e voluttuosamente….quindi immersi le mani e la faccia nei suoi ricciolini biondi……..ma poi lentamente spinsi verso il basso……sempre più in basso, finchè fu costretta a mettersi in ginocchio.
Il contatto della mia cappella turgida con le sue labbra mi diede una scossa elettrica…..gemetti forte e sobbalzai, impazzito di libidine….
Percepii il contatto con la punta della sua lingua e subito quello con le labbra che si dischiudevano e lasciavano lentamente scivolare tutto il cazzo nella deliziosa boccuccia…..
“ sì, tesoro…..succhiami il cazzo……fammi sentire come sei brava a fare il tuo lavoretto…….lappami bene con la lingua e fammi godere……lo sai quanto fa piacere ai maschi un bel servizietto con la bocca…..aaahhhh….che meraviglia…….lecca….succhia tesoro….aaahhh…..voglio godermi la tua bocca fino in fondo……aaahhhh…..si amore, prendi tutto il mio cazzo…..così….così…..aaaahhhh…..che bello……non voglio resistere Gretel….vai avanti…..pompami bene……aaaahhhh…….ti voglio venire in bocca tesoro…..tu tieni bene il cazzo in bocca….io ti schizzo tutto dentro……avanti….ssssiiii…..cosììììì….aaaahhhhhhh……..aaaaaaahhhhhhhh……vengo amore…….sborro…….sborro……..aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh”
Gretel teneva il cazzo ben piantato nella bocca mentre sborravo a getti lunghi e ravvicinati…..mi svuotavo i coglioni ma anche la testa, che aveva iniziato a girare…..tutto il mio sugo la riempiva, tanto che temetti di soffocarla…..
“brava Gretel, è stato un pompino fenomenale….che goduta……adesso fammi vedere quanta ne hai in bocca…”
Gretel dischiuse le labbra quanto bastava per farmi ammirare la bocca colma di sborra calda……un po’ di liquido colò da un angolo…..la lingua era tutta ricoperta
e imbiancata di semenza…..
“adesso ingoia, tesoro…..ti voglio guardare….”
Un solo sorso non bastò a Gretel per inghiottire tutto, la vidi deglutire per tre volte..
“ è dolce…..strano…..certe volte è salata…..o magari puzza di uovo marcio…..quella di mio cugino ha un odore pungente….come di fieno…”
“ ma tuo cugino si fa spompinare?....”
“ no, lui schizza sul mio corpo ma certe volte si fa leccare la mano bagnata di sborra”
“ certo che sei una bella puttanella, Gretel….ti piace fare le porcate, vero?.....”
“ sì….mi piace sentire in bocca la sborra dei maschi…..sentire i loro gemiti e il cazzo che si indurisce e vibra prima di riempirmi la bocca di liquido caldo e appiccicoso……però devo essere dell’umore giusto…..come oggi, per esempio….”
“ vieni piccola, siediti con me sul divano, ti voglio baciare……voglio sentire il tuo corpo vicino”
Me la baciai a lungo, slinguazzandola a mio piacimento…..la spogliai piano piano….un po’ per volta, fino a che la ebbi nuda contro di me….per me solo….per il mio piacere…..sentivo che il mio cazzo riprendeva vigore in fretta e ne fui felice….tra poco avrei potuto chiavarla, riempire di sbroda calda anche la sua dolce fighetta….
Mentre la baciavo, Gretel aveva impugnato il mio cazzo e lo menava lentamente, sapeva di darmi piacere in questo modo…..era brava….aveva l’istinto di una troia…..decisi allora di farle un servizietto orale, se lo meritava…..impugnai le sue cosce e misi tutta la faccia tra le sue gambe…..
“oooooohhh…..che bello, Camillo……che godimento…..aaaaahhh…..si, leccami…..leccami……è bellissimo…..oooooooooohhhh…..”
“ si, mia bella puttanella…..voglio succhiarti bene la figa…..sei già tutta bagnata, ma voglio farti svenire di piacere…..”
Leccai il suo piccolo bottoncino, il cespuglietto biondo…..poi andai a suggere le piccole labbra, tenere e profumate……era una figa bellissima, incantevole…….
“leccami Camillo…..leccami la figa…..ooohhhh…… ma così vengo, Camillo…….sì,sì…..così io vengo…..aaahhh…..adesso godo….che bella lingua, Camillo……aaaaahhhh…..succhiami…..aaaahhhhh…..vengo…..vengo……vengooooooo…………aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh………aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh
oooooooooooohhhhh……”
Ammorbidita dal lungo orgasmo, Gretel si era lasciata andare…..adesso era completamente disponibile ad ogni mio desiderio……tenera…..docile…..morbida…..pronta per essere montata……..allora decisi di inserire il cazzo nella sua bella fighetta giovane e mi sdraiai su di lei per avere il massimo contatto col suo corpo. Le leccai il collo e un orecchio mentre con le braccia abbrancavo le sue cosce tirandole verso l’alto….in questo modo potevo esercitare più forza di penetrazione….spingevo col cazzo e con le braccia….era fantastico….era tutta mia….
“ mi fai impazzire di piacere Gretel, non ho mai goduto così tanto con una donna….ti voglio possedere, devi essere mia e darmi tutto il piacere che mi può dare una giovane troietta come te….così bella, sexy e vacca……”
“ si Camillo, montami….. pensa a quanto ti piaccio quando mi vedi camminare…pensa ai miei riccioli biondi…al mio culetto che si muove mentre lo fissi ipnotizzato….alle mie gambe…alla gonnellina che si alza e alle mutandine bianche che appaiono davanti ai tuoi occhi. In quei momenti tu mi vorresti scopare lì davanti a tutti, vero?.... beh, adesso finalmente sei tra le mie gambe…è quello che desideravi….chiavarti la ragazzina dei tuoi sogni libidinosi, da buon vecchio porco bavoso…..e allora avanti….fammi sentire che sono una porca, una puttana….dimmi cose sconce, dimmi che ti piacciono le ragazzine giovani perché sei un lurido maiale e te le vuoi scopare per sentirle strillare, che sei voglioso di fargli provare il tuo cazzo, di pompare a tutta forza nella loro fighetta tenera ……..forza allora….montami…..così…….fammi sentire che sei un maschio….
Adesso slinguami bene e dammi la tua saliva…..fammi la resporazione bocca a bocca…..però ti proibisco di perdere un solo colpo….devi continuare a pompare e toccare il fondo ad ogni colpo….voglio essere sbattuta….lo capisci?......sbattuta come una puttana da strada……”
“ troia…..troia….come fai ad essere così giovane e così troia?.....io non posso continuare a fotterti se mi spiattelli tutte queste porcherie alle orecchie…..non reggo .….se perdo il controllo spruzzo subito……invece voglio continuare a scoparti e godermi il tuo corpo il più possibile……”
“ si….certo che devi continuare…non ti ho mica dato il permesso di venire…..devi continuare a chiavarmi a tutta forza, fino a farmi svenire di piacere…..anzi, ti comunico che sto per venire ancora……adesso voglio farmi un’altra bella goduta…..quando ti dico di fermarti devi rimanere col cazzo conficcato in fondo e restare immobile…..ecco….adesso vengo…..godo…..aaaahhhh…….aaaaahhhhhh…….si…si…si…siiiiiiii…….fermo!!!!!
aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh………aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh…….”
Gretel strillò forte il suo orgasmo violento…….fino a perdere la voce….. e quando cessarono le contrazioni del suo corpo mi diede ancora i suoi comandi…
“ bravo tesoro….che goduta…..dai, adesso pompa ancora…..continua a chiavarmi…..goditi la mia bella carne di puttanella sexy……quando non reggi più puoi venire……”
Io ero al limite delle forze, sudato e stremato dall’impeto dell’accopppiamento…ormai desideravo concludere e inseminare la mia bella troietta….desideravo provare l’estasi del piacere, liberando i coglioni dalla pressione ormai insostenibile che li obbligava a svuotarsi.
Ma non lo decisi io…..improvvisamente mi sentii leggero e senza peso……misi la lingua in bocca alla ragazzina e poi, mugolando per l’immenso piacere, le scaricai nella figa cinque, o forse sei getti di liquido bollente….”
“ dimmi che sono la tua puttana, Camillo…”
“ sei la mia bella puttanella, Gretel. E’ stato fantastico scoparti, mi hai fatto morire di piacere….sei brava a far godere gli uomini….sei proprio una piccola troia…”
Più tardi quella sera per forza di cose non fui in grado di aderire alla richiesta sessuale di Lola, che ne fu un po’ risentita…..ma le mie palle erano completamente svuotate, rinsecchite, mi sembravano persino più piccole….
“ stasera sei proprio strano….mi sembri spompato…..non reagisci minimamente…..”
“ sarà l’età che avanza……adesso dormiamo, domani mattina si parte. Però devo dire che la vacanza mi è piaciuta, me la sono davvero goduta……magari l’anno prossimo torniamo ancora qui…..”
Ero seduto al ristorante accanto a mia moglie, stavamo cenando al nostro tavolo, discutendo della breve vacanza che ci eravamo concessi in quel bellissimo hotel sul lago e dove saremmo rimasti ancora per 3 giorni. A pochi metri da noi c’era un lungo tavolo con molte persone, credo una compagnia di amici, parlavano tedesco e ridevano in continuazione. Ma soprattutto mangiavano e bevevano abbondantemente.
Nel momento in cui la ragazzina si è alzata da quel tavolo per andare verso il buffet dei dolci il mio cuore si è fermato. Fino a quel momento avevo appena notato i suoi folti capelli biondi, tutti a ricciolini…..ma ora la vedevo tutta intera con un corto vestitino argentato che le stava d’incanto. L’abito metteva in risalto la sua acerba bellezza, le sue forme di giovinetta che promettevano un superbo corpo di donna matura una volta avuto il tempo di esplodere. Era incantevole….sublime….si distingueva dalle altre ragazzine presenti nella sala…era diversa….sapeva di femmina, era incredibilmente sexy.
Pensai che non poteva passare inosservata, infatti guardandomi in giro potevo cogliere, a volte solo intuire, gli sguardi di concupiscenza che qualche uomo le lanciava. Era normale, prevedibile, forse obbligatorio…..gli sguardi maschili non potevano ignorare un simile inno alla femminilità, infatti molti uomini di mezz’età come me adorano le fanciulle che prorompono di sensualità e che muovendosi sprizzano sesso da ogni parte….
Lei veniva verso il mio tavolo e quando fu vicinissima potei posare lo sguardo anche sul suo viso….fu una bomba…..due occhi azzurri come il cielo che potevano incantare, sedurre, ipnotizzare un uomo…..un viso d’angelo con un nasino all’insù e una bocca tirabaci con le labbra carnose e sensuali. Lo sguardo però non era dolce, nell’attimo in cui incrociò i miei occhi percepii un senso di superba consapevolezza di sé. La ragazza sapeva già di avere una marcia in più….era consapevole del suo potere sull’altro sesso grazie al fascino del suo viso, alla leggiadria del suo corpo e all’innato, sensuale modo di muoversi e camminare. Sapeva di essere speciale, ecco tutto…..ed era vero….caspita se era vero…..
Ero ammutolito, col cervello incapace di ragionare, mi sentivo come drogato da quella visione e sapevo che non l’avrei dimenticata. Si era stampata nella mia mente, se n’era impossessata…..tutto ciò che di bello e incantevole avevo visto e gustato nella mia vita sembrava nulla a confronto di quell’incanto di femmina. Il problema era che ci stavo male, non stavo vivendo quell’attimo come una cosa bella e positiva, ma come una vera sofferenza. Capivo senza ombra di dubbio che ci avrei sofferto tantissimo…….avrei patito come una terribile pena la privazione della vista e del contatto con quella stupefacente creatura.
“ Camillo…..ma cos’hai?.....mi sembri pallido….ti senti bene?....”
“si, si….sto bene, Lola…..forse però quel vino rosso è troppo alcolico….non vorrei che mi facesse girare la testa….”
“ beh…..allora è meglio che saltiamo il dolce e andiamo in camera “
“ va bene…..però almeno lasciami dare un’occhiata ai dolci….così mi posso rifare almeno gli occhi….”
Mi avvicinai al tavolone del buffet, puntando dritto sulla ragazzina che stava scegliendo i dolci. Ero quasi arrivato quando il destino volle mettermi alla prova….
Lei cercava di accaparrarsi una porzione di torta sacher che troneggiava al centro della tavolata e così si era allungata sul tavolo con una forchettina in mano…..
Strabuzzai gli occhi……quasi persi l’equilibrio….mi fermai di colpo….non credevo a quello che stavo vedendo…..
Chinandosi e quasi sdraiandosi in avanti aveva costretto la sottanina a salire, lasciando scoperto tutto il suo culetto…..una incantevole, deliziosa mutandina bianca avvolgeva le sue piene e rotondissime natiche, sospese sopra due gambe da puledrina di razza, bellissime e sode.
Feci uno sforzo sovrumano per proseguire, mi avvicinai a lei e provai a dire qualcosa. Provai ma non ci riuscii, poiché la voce non uscì…..mentre i miei occhi restavano calamitati sul suo fantastico culetto.
“ mi scusi….potrebbe per favore prendermi una fetta di sacher?....io non ci arrivo…”
La voce della ragazzina aveva raggiunto, lontana e ovattata, le mie orecchie…distolsi gli occhi dallo spettacolo che tanto mi attraeva ed incontrai il suo sguardo. Mi stava fissando coi suoi occhi azzurri, aveva certamente capito cosa stavo ammirando. Come in trance, senza pronunciare parola, ebbi la forza di prendere un piattino e arrivare col braccio a riempirlo con una abbondante porzione di torta, che porsi come inebetito alla fanciulla.
“ danke schon”
“ bitte schon”…………
Avevo risposto, avevo parlato…era quasi un miracolo…. forse avrei potuto dire qualcos’altro, ma lei era già andata via col dolce in mano, girandomi velocemente le spalle. Rimasi a guardarla mentre sculettava svelta verso il suo tavolo…..era sconvolgente…..era allo stesso tempo l’inferno e il paradiso del mio cuore…..
Una volta in camera con Lola ebbi modo di riprendermi parzialmente, ma la mia mente rimaneva concentrata su quell’incanto di femmina…..cominciai a provare una irresistibile necessità di sfogo……ero completamente erotizzato……
Montai Lola con furia, in quattro diverse posizioni, sempre pensando di farlo con lei, con la mia meravigliosa femminuccia bionda. Era il suo viso, erano i suoi occhi che vedevo davanti a me….era la sua calda intimità che stavo penetrando. Mi annullai in quel fantastico pensiero e sborrai tutta la mia passione nella sua figa agognata, sognata…
Lola rimase estasiata ed allibita dal mio furore erotico.
“ Camillo…..ma che ti succede?....sei fuori di te…calmati tesoro, non hai più vent’anni, non ti pare di esagerare?.....non ti ho mai visto così eccitato e voglioso…”
Lola aveva ragione, ero in delirio d’amore, ero stregato da quell’angelo biondo. Mi auguravo di non impazzire.
Dovevo riuscire a rivederla, era assolutamente necessario…..il mattino dopo nella sala colazione non c’era. Lola andò a fare i massaggi nella spa ed io rimasi di vedetta. La mia determinazione ebbe successo, finalmente riuscii ad individuarla……stava camminando con un ragazzo più grande e si dirigeva all’ascensore. Allora scattai dietro i due e dopo alcuni passi di corsa riuscii ad entrare insieme a loro. Feci finta di selezionare un piano ma in realtà non premetti alcun pulsante…..e mi posizionai dietro di lei. Mi aveva riconosciuto, ne ero certo….sentivo il suo profumo, per me era l’aroma del paradiso….era odore di femmina. Non so come avvenne, fu una cosa incredibile…..entrarono altre quattro o cinque persone e lei indietreggiò per fare spazio. Arrivò ad appoggiarsi leggermente a me…un lieve contatto della sua sottanina con i miei pantaloni….nulla…ma per me fu un vulcano di emozione.
La mia mano agì di volontà propria, senza alcun ordine dal mio cervello….un riflesso automatico….obbligato…..non potendone farne a meno, la mia mano destra si appoggiò sul suo fianco ed appena stabilito il contatto strisciò lungo la stoffa scivolando all’indietro sul suo culo, dove rimase appoggiata.
Le sensazioni che mi bombardarono la mente in quell’attimo furono sconvolgenti….e pensai addirittura di svenire allorchè la sentii indietreggiare…..ebbi paura ed ordinai alla mia mano di ritrarsi…questa volta obbedì. Col risultato che il culo della ragazza si appoggiò sul mio cazzo……
Il quale non era certo in assetto di guerra, anzi…..per l’emozione credo che si fosse addirittura retratto……
Quindi di certo lei non sentì alcunchè di strano o di duro….ma in quel momento capii che mi stavo giocando tutto….se non volevo impazzire dovevo fare qualcosa.
La mia mano, la sinistra questa volta, si inserì tra il suo culo e i miei pantaloni, con il palmo girato in avanti. Una volta appoggiata sul culo, la mia mano iniziò un lentissimo massaggio, lanciandomi sensazioni di devastante emozione.
Allora lei reagì…..come se si fosse accorta in quell’attimo che ero dietro di lei, la ragazza sussultò ed emise un leggero gemito di sorpresa. Girò la testa per metà all’indietro ed in alto, guardandomi negli occhi. Non era sorpresa….era incuriosita ed anche un po’ divertita. Io, usando tutto il rimanente coraggio, soppesai e palpai leggermente il suo bel culetto, sodo e rotondo, perfetto…..ma la porta dell’ascensore si aprì ed il ragazzo disse “komm Gretel…komm”.
La vidi uscire dalla porta, col suo passo leggiadro e impertinente……
Tornai in camera, sconvolto. Ripensai a quel contatto, alla deliziosa forma del suo culo, al suo profumo……e per tutto il giorno mi ammazzai di seghe pensando a lei…..
“toc toc………toc toc…..” avevano bussato alla porta della camera, io ero nudo sul letto sfinito…..non poteva essere Lola, lei aveva la sua card per entrare e poi era andata a fare un’escursione in barca con un gruppo di signore conosciute in piscina. Poteva essere la cameriera, quindi mi avvolsi un asciugamano attorno alla vita e andai ad aprire.
Non c’era nessuno, ma accanto alla porta c’era un pacchettino. Lo presi ed andai ad aprirlo. Quasi mi venne un colpo quando vidi le mutandine bianche…..sapevo di chi erano…non avevo il minimo dubbio….erano quelle di Gretel…..per mezz’ora stetti lì impalato a guardarle cercando di far funzionare il cervello, con scarsi risultati. Quella era una cosa del tutto inaspettata e molto provocatoria…..io l’avevo un poco palpeggiata in ascensore…è vero….ma non mi aspettavo questo…..
Quale conclusione dovevo trarre?....era una domanda difficile…..ma alla fine decisi di rischiare…..se avessi abbandonato la caccia il rimpianto mi avrebbe accompagnato per anni….ne ero certo, soprattutto dopo quell’inaspettato dono….
Rischiavo molto ma dovevo agire.
Quella sera a cena Gretel era seduta al tavolone in una posizione da cui poteva vedermi. Questa cosa poteva avere un significato. Io ero nervosissimo ed emozionato, ma deciso. Per fortuna Lola era immersa nei messaggi sul telefono e mi guardava distrattamente mentre mangiava.
Io mangiavo lentamente e tenevo d’occhio Gretel, cercando di capire cosa stava pensando. Qualcosa capii, poiché ad un certo punto lei sembrò fissarmi ed aprì leggermente la bocca. Quello che vidi non era un vero e proprio sorriso, ma una specie di smorfia…. Vidi anche la sua lingua che percorreva le labbra internamente, saettando nella bocca. Allora decisi…scrissi il biglietto e lo misi in tasca.
Allorchè Gretel si alzò ed andò al banco dei dolci scattai come una molla……
“ ciao Gretel, vuoi che ti prenda la sacher?....”
“ no…stasera voglio assaggiare lo strudel…”
“ va bene, lascia, te lo prendo io….”
Riempii il piattino col dolce e glielo misi in mano. Sotto il piatto c’era il mio biglietto, che lei percepì subito sul palmo.
“ ecco…..e grazie del regalo…..mi ha fatto piacere….ti vorrei ringraziare…ti ho scritto dove….”
Il guardaroba del quarto piano, il mio, di sera rimane chiuso. Ma di giorno è aperto, con la chiave inserita. Ho semplicemente preso la chiave, constatando dopo un paio d’ore che era stato richiuso, certamente con una chiave di riserva. Era quello il posto che avevo indicato nel biglietto….indicando l’ora, le dieci di sera, quando iniziava in piscina una serie di giochi e di spettacoli. Lei avrebbe facilmente trovato una scusa per allontanarsi mentre tutti i suoi parenti ed amici sarebbero andati ad assistere ai giochi.
La porta semplicemente si aprì……
“ ciao Gretel, sono contento che tu sia venuta…..per favore chiudi a chiave la porta, la chiave è nella toppa….”
“ come ti chiami?..”
“Camillo”
“ beh, Camillo, io sono Gretel, ma tu già lo sai…”
“ si, lo so….sei tedesca?...”
“ no, austriaca, ma abito a Bolzano e vado a scuola lì, faccio il liceo linguistico…..”
“ grazie ancora per le mutandine……mi sono piaciute…”
“ lo sapevo…..mi avevi guardato con grande interesse infatti, anzi, sembravi sconvolto…”
“ infatti lo ero….sei molto bella e sexy, molti uomini ti guarderanno….e tu lo sai…..”
“ può darsi….anche se a volte non capisco bene….cioè non capisco che cosa li colpisce di più…”
“ nel mio caso è stato tutto l’insieme….il tuo viso, il tuo corpo, come ti muovi, e tutto il resto…..”
“ e le cosce…..e le mutandine, vero?..... ti sei quasi paralizzato quando mi hai vista allungata sul tavolo…”
“ certo…anche quello, non posso negarlo…..”
“ quindi ti sono piaciuta….”
“ sì “
“allora dopo ti sei masturbato?..”
“ si…molte volte….”
“ beh...l’avevo immaginato…e mi sono toccata anch’io pensandoci…”
Ero seduto su un lungo divano un po’ sporco e malmesso…..lei era in piedi due metri davanti a me, bellissima…..incantevole….indossava il leggero vestitino argentato e aveva sciolto completamente i capelli biondi….
“ ti eccito allora, Camillo?....”
“ si Gretel, mi ecciti tantissimo…..”
“ allora mi puoi guardare meglio… se vuoi…”
Così dicendo, Gretel con le mani sollevò la gonnella sino ai fianchi, mostrandomi lo slippino bianco……era una favola….la quint’essenza del sesso proibito….
“ sei uno splendore, Gretel…..una femmina incantevole…”
“ adesso hai il cazzo duro, Camillo?...”
“ credo di si, Greta…”
“ vuoi scopare?...”
“ si, Gretel….”
“ allora spogliati nudo “
“ va bene, Gretel….”
In pochi secondi tutti i miei vestiti erano ammucchiati a terra ed io stavo davanti alla ragazzina in piedi, a cazzo nudo e dritto. Non avevo mai provato in vita mia una simile emozione.
Gretel era uno splendore…..i suoi occhi azzurri brillavano alla luce fioca di una stanca lampadina…..sembrava eccitata…determinata….
Con i pollici abbassò le mutandine e le sfilò rapidamente, scalciandole lontano. Poi si avvicinò e con una decisa spinta mi fece sedere sul divano, seguendomi subito e salendo sopra le mie gambe a cosce aperte. La gonnella era abbastanza corta da consentirle di muoversi liberamente. Una volta posizionata a cavallo, afferrò il cazzo teso e gli diede una rapida smanettata, per saggiarne la consistenza. Un leggero, torbido sorriso mi confermò che ne era soddisfatta, poi assistetti incredulo all’introduzione…..fu di un erotismo indescrivibile….un piacere sublime….il primo vero contatto con la sua carne lo ebbe il mio cazzo, entrando lentamente nella sua stretta vagina. La stavo già scopando, era pazzesco….non ci credevo….stava decidendo lei il ritmo, si muoveva su e giù infilandosi fino alle palle, con la faccia sognante, la bocca semiaperta e gli occhi socchiusi…
“ hai due occhi bellissimi, Gretel, mi fanno incantare”
“me l’hanno detto in tanti….tu invece hai un gran bel cazzo, Camillo….è ben fatto e bello duro…”
“ si Gretel, è duro per te….mi ecciti da morire, sognavo di possederti..”
“ allora montami…..sono tutta per te…sei felice?...”
“ certo, stento a credere di averti qui sopra di me….ti voglio godere tutta, Gretel, sei il mio desiderio proibito….”
Scopavo la ragazza con ardore, sentivo il desiderio mio e suo che si incontravano nella sua fighetta bagnata…..ero pazzo di libidine per il fatto di trovarmi nudo sotto di lei, ancora vestita e con indosso anche le scarpette da tennis, solo senza le mutandine, che potevo intravvedere arrotolate sul pavimento…..me la stavo ingroppando così com’era, così come l’avevo vista e subito amata….
Iniziai a palpeggiarla, godendo nel sentire la leggera stoffa del vestitino sotto le mie mani, era una cosa molto erotica….poi la volli baciare….ma iniziai leccandole voluttuosamente il collo…..
“ voglio leccare il tuo bel faccino, Gretel, voglio sentire il tuo sapore…”
Leccai a volontà quel viso che mi aveva stregato, andando anche a baciare i suoi occhi….poi passai alle labbra, che trovai dischiuse per la mia lingua….entrai nella sua boccuccia che profumava di fiori e lasciai che la mia lingua la esplorasse fino in profondità, intrecciandosi con la sua e scambiando intimamente con lei i sapori delle nostre bocche.
La nostra slinguata fu lunghissima ed erotica…rafforzava e completava infatti il già fortissimo piacere della monta.
Poi Gretel venne….improvvisamente percepii le contrazioni del suo corpo e lei iniziò ad ansimare…..
“ vengo…vengo….aaahhh….come godo……vengo senza toccarmi…..aaaahhh…..è una meraviglia…..che godimento…..ooooooooohhhhhhh……….ooooooooohhhhhh……..”
Poi si bloccò e si accasciò sul mio corpo abbracciandomi, morbida e dolce….. ne approfittai per riprendere di gran lena a pompare nella sua figa a ritmo sostenuto, mentre Gretel gemeva piano e trascinava avanti il suo piacere godendosi il lavoro instancabile del mio cazzo……
“ com’è duro, Camillo…..che bel cazzo….sei bravo…sono felice di aver scelto un maschio stagionato come te…..scopi bene, lo sai?....è la prima volta che ho un orgasmo vaginale, spontaneo…..di solito mi sono sempre dovuta toccare da sola per venire…..”
“ mi fa piacere tesoro, sei magnifica anche tu, non sono mai stato così eccitato scopando una femmina….purtroppo tra poco devo cedere….mi spiace, vorrei continuare ancora….ma sento che non ci riesco…..devo vuotare i coglioni….”
“ allora vuotali, Camillo…..svuota le palle….pensa che goduria sborrarmi nella figa ……vieni dentro Camillo…..riempimi…..e non temere, sono protetta….forza…..dai….innaffiami….”
Afferrai la sua testa, le misi in bocca la lingua e poi diedi una serie di colpi fortissimi che la fecero sollevare…..l’ultimo, terribile colpo, fece conficcare il mio cazzo fino alle palle dentro di lei, dove rimase come inchiodato, vibrando e fiottando una colossale sborrata liberatoria….
“ cazzo, Gretel…..che goduta……mi si è liquefatto il cervello dentro la tua figa……”
Mi godetti i momenti di rilassamento dopo la monta, accarezzando le belle cosce di Gretel e riempiendomi le mani con la stoffa leggera della sua gonnellina.
Quindi decisi di farla scendere…..
“ cazzo…..quanta sborra mi hai schizzato dentro…..mi hai tutta infarcita…..”
Dalla figa di Gretel la mia sborra appena spruzzata colava in gocciolone bianche che andavano a cadere sull’interno cosce.
“ senti, ora io devo andare…..mio cugino mi aspetta per andare in piscina “
“ tuo cugino è quel ragazzo che era con te in ascensore?”
“ si, si chiama Kurt….mi sta sempre dietro…è un po’ ossessionante…..”
“ mi dai il tuo numero di cellulare?”
“va bene, ti mando un messaggio tra poco…..ciao”
Gretel si infilò le mutandine ed uscì rapida dalla stanza.
Tornato in camera trovai Lola che guardava la tv.
“ Ah….sei tornato….è stato bello lo spettacolo?”
“ si, è stato molto piacevole….anzi, meraviglioso….”
Trascinai Lola sul letto ed ebbi la forza di chiavarla per oltre un’ora, pensando che fosse Gretel……
“ accidenti, Camillo…..ma dove l’hai preso tutto questo ardore?......avevi addosso una tale furia erotica…….”
“ già….si vede che la vacanza mi fa bene…..lo sai che mi piacciono le novità….”
L'indomani nel primo pomeriggio sentii il telefono cinguettare l'arrivo di un messaggio...
"stasera ho voglia di trasgredire. Mi piacerebbe incontrarti alla solita ora nel solito posto. Gretel"
Il messaggio mi fece sussultare, lo aspettavo con ansia….
“ Finalmente Gretel…..ti aspetto da mezz’ora…..”
“ Lo so, sono in ritardo…..mio cugino Kurt mi ha trattenuta in camera sua….”
“ ah sì?....ma c’è qualcosa di intimo tra di voi?...”
“beh…..si, ma non mi scopa, se è questo che intendi…..sono sua cugina e non se la sente. Però è molto attratto da me….spesso mi palpeggia, mi bacia anche….è ossessionato dal mio corpo….stasera ha voluto farmi mettere davanti allo specchio, in piedi….dovevo toccarmi sotto la gonna. Lui naturalmente si masturbava….è molto porco….mi guardava da dietro ma tramite lo specchio vedeva anche davanti. Poi mi ha messa in ginocchio per terra, si è spogliato nudo e si è menato il cazzo avvolgendolo nella mia gonnellina e alla fine mi ha schizzato tutto sulle mutandine… sono ancora bagnate..…”
“allora fammi vedere dove ti ha schizzato….”
Gretel sollevò la gonna e si girò mostrandomi le mutande.
“ecco….qui….vedi?...è tutto bagnato……”
Sconvolto dall’erotismo le abbracciai le gambe e andai a baciare e leccare le sue mutandine ancora umide, mentre nella mia mente prendeva forma l’immagine del cugino nudo che schizzava la sua sborra sul culo della ragazza……questo pensiero mi devastava…..mi strappai i vestiti ed afferrai Gretel, la strinsi a me e la baciai intensamente e voluttuosamente….quindi immersi le mani e la faccia nei suoi ricciolini biondi……..ma poi lentamente spinsi verso il basso……sempre più in basso, finchè fu costretta a mettersi in ginocchio.
Il contatto della mia cappella turgida con le sue labbra mi diede una scossa elettrica…..gemetti forte e sobbalzai, impazzito di libidine….
Percepii il contatto con la punta della sua lingua e subito quello con le labbra che si dischiudevano e lasciavano lentamente scivolare tutto il cazzo nella deliziosa boccuccia…..
“ sì, tesoro…..succhiami il cazzo……fammi sentire come sei brava a fare il tuo lavoretto…….lappami bene con la lingua e fammi godere……lo sai quanto fa piacere ai maschi un bel servizietto con la bocca…..aaahhhh….che meraviglia…….lecca….succhia tesoro….aaahhh…..voglio godermi la tua bocca fino in fondo……aaahhhh…..si amore, prendi tutto il mio cazzo…..così….così…..aaaahhhh…..che bello……non voglio resistere Gretel….vai avanti…..pompami bene……aaaahhhh…….ti voglio venire in bocca tesoro…..tu tieni bene il cazzo in bocca….io ti schizzo tutto dentro……avanti….ssssiiii…..cosììììì….aaaahhhhhhh……..aaaaaaahhhhhhhh……vengo amore…….sborro…….sborro……..aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh”
Gretel teneva il cazzo ben piantato nella bocca mentre sborravo a getti lunghi e ravvicinati…..mi svuotavo i coglioni ma anche la testa, che aveva iniziato a girare…..tutto il mio sugo la riempiva, tanto che temetti di soffocarla…..
“brava Gretel, è stato un pompino fenomenale….che goduta……adesso fammi vedere quanta ne hai in bocca…”
Gretel dischiuse le labbra quanto bastava per farmi ammirare la bocca colma di sborra calda……un po’ di liquido colò da un angolo…..la lingua era tutta ricoperta
e imbiancata di semenza…..
“adesso ingoia, tesoro…..ti voglio guardare….”
Un solo sorso non bastò a Gretel per inghiottire tutto, la vidi deglutire per tre volte..
“ è dolce…..strano…..certe volte è salata…..o magari puzza di uovo marcio…..quella di mio cugino ha un odore pungente….come di fieno…”
“ ma tuo cugino si fa spompinare?....”
“ no, lui schizza sul mio corpo ma certe volte si fa leccare la mano bagnata di sborra”
“ certo che sei una bella puttanella, Gretel….ti piace fare le porcate, vero?.....”
“ sì….mi piace sentire in bocca la sborra dei maschi…..sentire i loro gemiti e il cazzo che si indurisce e vibra prima di riempirmi la bocca di liquido caldo e appiccicoso……però devo essere dell’umore giusto…..come oggi, per esempio….”
“ vieni piccola, siediti con me sul divano, ti voglio baciare……voglio sentire il tuo corpo vicino”
Me la baciai a lungo, slinguazzandola a mio piacimento…..la spogliai piano piano….un po’ per volta, fino a che la ebbi nuda contro di me….per me solo….per il mio piacere…..sentivo che il mio cazzo riprendeva vigore in fretta e ne fui felice….tra poco avrei potuto chiavarla, riempire di sbroda calda anche la sua dolce fighetta….
Mentre la baciavo, Gretel aveva impugnato il mio cazzo e lo menava lentamente, sapeva di darmi piacere in questo modo…..era brava….aveva l’istinto di una troia…..decisi allora di farle un servizietto orale, se lo meritava…..impugnai le sue cosce e misi tutta la faccia tra le sue gambe…..
“oooooohhh…..che bello, Camillo……che godimento…..aaaaahhh…..si, leccami…..leccami……è bellissimo…..oooooooooohhhh…..”
“ si, mia bella puttanella…..voglio succhiarti bene la figa…..sei già tutta bagnata, ma voglio farti svenire di piacere…..”
Leccai il suo piccolo bottoncino, il cespuglietto biondo…..poi andai a suggere le piccole labbra, tenere e profumate……era una figa bellissima, incantevole…….
“leccami Camillo…..leccami la figa…..ooohhhh…… ma così vengo, Camillo…….sì,sì…..così io vengo…..aaahhh…..adesso godo….che bella lingua, Camillo……aaaaahhhh…..succhiami…..aaaahhhhh…..vengo…..vengo……vengooooooo…………aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh………aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh
oooooooooooohhhhh……”
Ammorbidita dal lungo orgasmo, Gretel si era lasciata andare…..adesso era completamente disponibile ad ogni mio desiderio……tenera…..docile…..morbida…..pronta per essere montata……..allora decisi di inserire il cazzo nella sua bella fighetta giovane e mi sdraiai su di lei per avere il massimo contatto col suo corpo. Le leccai il collo e un orecchio mentre con le braccia abbrancavo le sue cosce tirandole verso l’alto….in questo modo potevo esercitare più forza di penetrazione….spingevo col cazzo e con le braccia….era fantastico….era tutta mia….
“ mi fai impazzire di piacere Gretel, non ho mai goduto così tanto con una donna….ti voglio possedere, devi essere mia e darmi tutto il piacere che mi può dare una giovane troietta come te….così bella, sexy e vacca……”
“ si Camillo, montami….. pensa a quanto ti piaccio quando mi vedi camminare…pensa ai miei riccioli biondi…al mio culetto che si muove mentre lo fissi ipnotizzato….alle mie gambe…alla gonnellina che si alza e alle mutandine bianche che appaiono davanti ai tuoi occhi. In quei momenti tu mi vorresti scopare lì davanti a tutti, vero?.... beh, adesso finalmente sei tra le mie gambe…è quello che desideravi….chiavarti la ragazzina dei tuoi sogni libidinosi, da buon vecchio porco bavoso…..e allora avanti….fammi sentire che sono una porca, una puttana….dimmi cose sconce, dimmi che ti piacciono le ragazzine giovani perché sei un lurido maiale e te le vuoi scopare per sentirle strillare, che sei voglioso di fargli provare il tuo cazzo, di pompare a tutta forza nella loro fighetta tenera ……..forza allora….montami…..così…….fammi sentire che sei un maschio….
Adesso slinguami bene e dammi la tua saliva…..fammi la resporazione bocca a bocca…..però ti proibisco di perdere un solo colpo….devi continuare a pompare e toccare il fondo ad ogni colpo….voglio essere sbattuta….lo capisci?......sbattuta come una puttana da strada……”
“ troia…..troia….come fai ad essere così giovane e così troia?.....io non posso continuare a fotterti se mi spiattelli tutte queste porcherie alle orecchie…..non reggo .….se perdo il controllo spruzzo subito……invece voglio continuare a scoparti e godermi il tuo corpo il più possibile……”
“ si….certo che devi continuare…non ti ho mica dato il permesso di venire…..devi continuare a chiavarmi a tutta forza, fino a farmi svenire di piacere…..anzi, ti comunico che sto per venire ancora……adesso voglio farmi un’altra bella goduta…..quando ti dico di fermarti devi rimanere col cazzo conficcato in fondo e restare immobile…..ecco….adesso vengo…..godo…..aaaahhhh…….aaaaahhhhhh…….si…si…si…siiiiiiii…….fermo!!!!!
aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh………aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh…….”
Gretel strillò forte il suo orgasmo violento…….fino a perdere la voce….. e quando cessarono le contrazioni del suo corpo mi diede ancora i suoi comandi…
“ bravo tesoro….che goduta…..dai, adesso pompa ancora…..continua a chiavarmi…..goditi la mia bella carne di puttanella sexy……quando non reggi più puoi venire……”
Io ero al limite delle forze, sudato e stremato dall’impeto dell’accopppiamento…ormai desideravo concludere e inseminare la mia bella troietta….desideravo provare l’estasi del piacere, liberando i coglioni dalla pressione ormai insostenibile che li obbligava a svuotarsi.
Ma non lo decisi io…..improvvisamente mi sentii leggero e senza peso……misi la lingua in bocca alla ragazzina e poi, mugolando per l’immenso piacere, le scaricai nella figa cinque, o forse sei getti di liquido bollente….”
“ dimmi che sono la tua puttana, Camillo…”
“ sei la mia bella puttanella, Gretel. E’ stato fantastico scoparti, mi hai fatto morire di piacere….sei brava a far godere gli uomini….sei proprio una piccola troia…”
Più tardi quella sera per forza di cose non fui in grado di aderire alla richiesta sessuale di Lola, che ne fu un po’ risentita…..ma le mie palle erano completamente svuotate, rinsecchite, mi sembravano persino più piccole….
“ stasera sei proprio strano….mi sembri spompato…..non reagisci minimamente…..”
“ sarà l’età che avanza……adesso dormiamo, domani mattina si parte. Però devo dire che la vacanza mi è piaciuta, me la sono davvero goduta……magari l’anno prossimo torniamo ancora qui…..”
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