Il letto di Manola 3
di
Dillinger
genere
tradimenti
Le lingue saettanti hanno mischiato con diligenza le salive e l’abbondante dose di sborra calda appena erogata dal mio cazzo in cinque o sei potenti schizzi. Il cocktail cremoso e filante che ne è scaturito è stato poi risucchiato e golosamente bevuto sino all’ultima goccia dall’estasiato Alfredo, felice di celebrare con questo inconsueto brindisi le conclamate corna reali che ornano la sua testa.
“bravissimo, Alfredo. Hai avuto ciò che ti spetta di diritto, la parte del cornuto. Il marito cornuto può infatti avere la facoltà di bere la sborra dell’amante della moglie….d’altra parte non gli è concesso altro, se non di guardare e di masturbarsi a piacere…..al massimo qualche breve toccatina della sposa, se proprio lo desidera, o in alternativa, del cazzo dell’amante, se lo gradisce.
Ora però mettiti seduto e lascia che io mi goda tua moglie come mi pare e piace. Tu guarda e segati, possibilmente senza rompere i coglioni…..forza mia bella puledra, salta in sella e apriamo le danze, adesso si fa sul serio”
Detto fatto, Manola si è lentamente seduta sul mio cazzo già rinvigorito dal desiderio e dall’erotismo della situazione, infilandosi fino all’utero con un gemito di soddisfazione.
“adesso cavalca, mia bella biondina, voglio sentire quanto godi a farti ingroppare ancora una volta dal tuo Max………….perché tua moglie me la sono già fatta altre volte caro marito cornuto, lo sapevi?”
“Più che altro lo supponevo, ma ne ero quasi certo, l’avevo capito annusando le sue mutandine quando tornava a casa. Lo so che è troia, che ti credi?.....e quindi va trattata come una troia……e sai che ti dico?...i due degenerati maniaci che se la sono sbattuta ieri, hanno fatto bene….così si trattano le mogli puttane come lei”
“ma allora l’hai detto tu a quei due di scoparsi tua moglie?....”
“certo che no…..io non faccio certe cose…..ma se lei è una troia non è colpa mia e come tale va trattata”
“vabbè….lasciamo perdere, da questi discorsi non si esce…..certo è che hai una bella confusione in testa….oltre alle corna, s’intende…”
“avanti….che aspetti…..punisci la puttana, trattala come una vacca da monta e sbattila come si merita…..quella troia svergognata di professoressa che si fa sbattere da chiunque, anche dagli alunni di quinta e persino dal preside….e chissà da chi altro. Quando esce con la sua amica Stefy, quella strafiga gran vacca e culona, chissà cosa fanno…..magari si leccano tra di loro o magari vanno a farsi chiavare da qualche parte…..sai quante volte sono andato a recuperarle stracciate e puzzolenti di sborra?.....due chiaviche insudiciate e infarcite di brodaglia che gli cola dalla figa…..si fanno ingroppare anche dai vecchi bavosi….due zoccole da materasso, ecco cosa sono”
Il cornuto stava ancora parlando da solo quando io ho iniziato ad accelerare il ritmo della monta. Stavo già godendo sotto quello splendore di puledra selvaggia, troia si, ma bella e arrapante da morirci sotto. Che goduria far scorrere il cazzo in quella favolosa figa…..lei gemeva piano ad ogni colpo di cazzo, nel momento in cui il glande toccava il fondo e sbatteva contro l’utero….e dire che Manola non ha la figa corta, è il mio attrezzo ad essere lungo e duro, tante femmine l’hanno apprezzato al lavoro e si sono complimentate….devo dire che assieme al mio culo, è la parte migliore di me.
“Max, tra poco io vengo……aaahhh……aaaahhhh…..Max….Max…..che bello Max……dai spingi….così…….più forte Max……scopami forte, non avere riguardo….mi piace se mi sbatti come una puttana…..lascia perdere quel cornuto e pensa a farmi godere…..mi piace il tuo cazzo…..più veloce, Max….aaahhh…..aaaahhhh…..come godo….godo in continuazione anche prima di venire….e anche dopo…..mi sto massacrando il clitoride, Max…..ti piace guardarmi mentre lo faccio?......al cornuto piace se me la frullo, gli piace guardare….aaaaahhhh…..”
“si…si…Manola…..vengo anch’io……la tua figa è calda e tutta bagnata…..te la voglio riempire fino a farla traboccare….sei contenta, tesoro?”
“oh….si…si, Max, certo che sono contenta…..mi devi venire dentro, come le altre volte…..se resto incinta quel cornuto sarebbe contento……meglio se mi metti incinta tu che quel maiale del preside….oppure qualche ragazzino…..lo sai?...gli scolaretti sborrano tanto nella figa della loro professoressa, perché sono supereccitati……”
“beh…..allora vuoi davvero farmi sbottare…..hai finito di dire porcherie?....guarda che non sono di ferro….”
“ma che ho detto di tanto strano, Max?.....dicevo solo degli alunni un po’ maialini che mi hanno scopata gemendo come agnelli. Poi mi succhiavano le tette e intanto mi infarcivano la figa”
“troia…….troia……aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh”
“cazzo, Max, schizza tutto dentro, vengo anch’io…….ecco….vengo…..aaaaaaahhhhh…..aaaaaaaaahhhhhh”
“ehi, voi due….ci sono anch’io…..anch’io vengo……..aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh…….aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh….hai la figa piena, Manola?......dimmelo….si…si…dimmelo……sono tuo marito e ho diritto di saperlo”
Entrambi ci siamo girati verso Alfredo, appena in tempo per vedere gli schizzi in rapida sequenza che saettavano verso il soffitto e ricadevano più in là, sul tappeto.
“e bravo il nostro cornuto……le seghe le sa fare bene, gode un sacco se gli chiavano la mogliettina troia, per di più davanti ai suoi occhi. Tu che dici Manola?....”
“dico che lui è così…..mi scopa sempre volentieri, lo eccito, soprattutto quando giro per casa mezza nuda. Lui mi guarda dal letto e si fa anche le seghe. Però è vero, la cosa che lo eccita di più è sapere che mi sono fatta scopare da qualcuno, soprattutto se mi hanno maltrattata e abusata, trattandomi come una lurida troia. Il massimo piacere lo prova quando ad abusare di me sono vecchi porci libidinosi…..io sono convinta che quei due di ieri li ha istruiti lui….voleva che mi sbattessero come una vacca da monta per poi farselo raccontare, da loro e anche da me”
“tutte bugie…..io non ho fatto nulla….sei tu la troia che gode a farsi chiavare sul letto matrimoniale…”
“comunque sia, adesso basta. Tu Manola scendi da cavallo e mettiti sdraiata, ti ho ben farcito la figa e bisogna provvedere, se no bisognerà strizzare il materasso per far uscire tutta la sborra che ha assorbito. Avanti, cornuto, fai il tuo dovere…..c’è qui la figa della mogliettina che aspetta una bella ripulita. Asciugala bene….come sai fare tu”
Alfredo non si è fatto pregare, sapeva qual’era il suo compito. Al cornuto spetta l’onere e il piacere di raccattare con la lingua tutto lo sperma che la figa della moglie non riesce a trattenere. Deve leccare con dovizia e risucchiare il liquido vischioso che cola dalla figa e imbratta l’interno coscia della sua donna, senza trascurare una sola goccia. La sua lingua però non deve esplorare all'interno alla ricerca di altra sborra calda da bere….non ne ha facoltà…..la moglie troia ha il diritto di tenersi dentro tutta la farcitura maschile che la sua figa riesce a contenere. Ciò in omaggio al maschio dominante che l’ha montata e riempita, cornificando e umiliando il marito che guardava facendosi una miserabile sega. Inoltre l’abbondande farcitura di sborra dell’amante serve ad insinuare nel cornuto il dubbio che gliel’abbiano messa incinta. Dubbio che spesso può trasformarsi in una specie di desiderio…….una rassegnata volontà di toccare il fondo dell’umiliazione, in cui macerarsi e soffrire per la propria incapacità e inadeguatezza. Che però alla fine può trasformarsi in un malcelato orgoglio, quasi un piacere perverso e sopraffino.…..quello di sapere che la sua adorata moglie si è fatta ingravidare da un altro maschio, condannandolo in modo definitivo a portare le corna per sempre.
“lecca e bevi, avanti……lappami bene le cosce e pulisci tutto, tanto lo so che ti piace perché così capisci quanto sono vacca…..non è vero?”
“lo so che sei una vacca, quindi ti devo accudire…..troia….troia….”
Eseguito con diligenza il suo compito, Alfredo improvvisamente è sembrato perdere il controllo…..troppo forte l’emozione e l’erotismo della situazione. Per un attimo ha sentito la necessità di sfogare la sua libidine e poiché era già nudo ha tentato un affondo per inserire a sorpresa il suo cazzo in tiro nella figa della moglie. La quale però ha prontamente reagito chiudendo le cosce e negando al marito il sacrilegio di profanare la sua figa fresca di monta e di sperma. A questo punto ho dovuto intervenire con severità….
“ma sei impazzito?....che ti credi, cornuto?....di poter infilare il tuo cazzetto nella figa di tua moglie?....vai a cuccia e non tentare di riprovarci se non vuoi essere punito severamente. Roba da matti….tanto per cominciare non è detto che tua moglie d’ora in avanti ti concederà di scoparla….dipemderà da lei, forse si e forse no, a seconda del tuo comportamento e della sua disponibilità. Magari spesso potrai solo guardarla mentre gira per casa nuda e farti qualche miserabile pippa. O al massimo, lei potrà aiutarti a schizzare, ma non con la bocca……solo con qualche veloce pugnetta, come fanno le puttane con i ragazzini in cambio delle sigarette. E se starai a guardarla mentre si veste e si agghinda da troia per una serata in compagnia di qualche amico, qualche vero maschio intendo, magari il suo preside, potrai tirarti una bella sega pensando a lei che dopo una bella cenetta, si fa scopare in macchina per il piacere non solo suo e dell’amico, ma anche di qualche guardone che dopo aver assistito allo spettacolo va a schizzare sul finestrino. Puoi anche star certo che qualche volta gli amici saranno due o anche tre e che faranno i turni per salire nella macchina ad ingropparti la moglie e imbottirla di sborra……tu, dopo aver guardato alla televisione un bel documentario sulle alci e i cervi di alta montagna, aspetterai che lei torni a casa, alle quattro di notte, tutta sporca, con le calze strappate e conciata come una vacca da strada. Allora sappi che dovrai provvedere a lavarla e coccolarla perché sarà sfinita dalle monte subite alla faccia tua…..le laverai la biancheria insozzata di liquidi maschili, poi la metterai a letto e ti congederai con un bacetto sulla guancia, ringraziandola per averti cornificato. Solo allora potrai andare a dormire sul divano o, se vuoi, per terra sul tappeto vicino al letto, magari lavorandoti un po’ il cazzetto per prenderti la tua piccola dose di piacere.
Adesso però, poiché il mio cazzo è ridiventato duro, ho intenzione di ingropparmi tua moglie e di farle un altro pieno. Tu osserva bene e impara come si chiava una moglie troia come la tua. Se vuoi ti puoi segare e magari venire a schizzare sulle sue gambe”
Detto ciò ho infilato il cazzo fieramente eretto tra le cosce di Manola, penetrandola di forza senza alcuna preparazione, tra l’altro non necessaria. Ho pompato forte fino a fondo corsa, mentre lei iniziava a godere e gemere sommessamente a gambe incrociate sopra il mio culo.
“scopami Max, ho bisogno del tuo cazzo……tu mi fai morire di godimento, non posso farne a meno….aaahhhh….aaaahhhh……chiava la tua puttana….aaahhhh…..si…si…sono la tua troia e puoi avermi quando vuoi. Il cornuto starà a guardare ma a noi che ce ne importa?.....basta che non disturbi e poi può servire sempre per fare pulizia….come una pattumiera dove se voglio posso sputare la sborra che mi schizzi in bocca. Sulla sua faccia, nelle mani unite a coppa o direttamente nella sua bocca……”
“ma certo, amore mio……mi piace tanto fare sesso sfrenato con te perché sei davvero una porca…….mi fai spremere il cervello di piacere. Con te è bello anche trasgredire…..magari la prossima volta porto con me un amico fidato e facciamo le cose in tre….anzi, contando anche il cornuto, diciamo tre e mezzo…..”
“Oh…si, Max….ti prego…..dev’essere eccitante….ma non potresti portare anche una bella ragazza?......lo sai che qualche volta mi piace leccare o farmi leccare la figa da una bella femmina giovane….”
“ma certo tesoro, ho già in mente una bella fighetta della mia città che sarà felicissima di farti omaggio della sua lingua. Adesso però stai zitta…pensa a scopare…..”
“guarda che io sono già arrivata, Max….tutte le porcate che hai detto mi hanno erotizzato il cervello e adesso io vengo subito…..ecco….vengo….aaaaaaaahhhh…..
aaaaaaaaaaahhhhhh…..”
“e va bene, mia bella troia bionda…..mia adorabile ninfa con la bocca da pompini….
voglio venire anch’io con te…… ti inondo con un bel torrente denso e caldo……che andrà a bagnare il tuo utero di sposina puttana……..ecco…..sborro….vengo………….
vengo…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh”
Il mio lungo gemito di godimento è stato accompagnato e in parte sopraffatto dall’urlo di goduria che Alfredo, posizionato di fianco al letto con in mano il cazzo congestionato, ha emesso rantolando mentre schizzava potenti getti su gambe e cosce della moglie. Finito di schizzare, si è accasciato a terra sfinito e ansimante.
“Ehi, marito, questa notte in via eccezionale puoi dormire con noi sul letto matrimoniale.Io a destra, tu a sinistra e Manola in mezzo. Bada però di non fare il furbo e allungare le mani….l’unica pelle che puoi toccare è quella del tuo cazzo. E se stanotte al buio sentirai dei rumori, dei versi o il letto che sobbalza, sono io che ti sto chiavando la moglie, quindi non preoccuparti…..
Felice notte”.
Non so se questo racconto, scritto in tre capitoli, avrà un seguito…dipende….se vi è piaciuto o no, se vi siete eccitati o annoiati. Magari mi insulterete, accusandomi di maschilismo o altre cosette….comunque per commenti buoni o cattivi che siano, scrivete a Dillinger a questo indirizzo :
maverick.shot@libero.it
“bravissimo, Alfredo. Hai avuto ciò che ti spetta di diritto, la parte del cornuto. Il marito cornuto può infatti avere la facoltà di bere la sborra dell’amante della moglie….d’altra parte non gli è concesso altro, se non di guardare e di masturbarsi a piacere…..al massimo qualche breve toccatina della sposa, se proprio lo desidera, o in alternativa, del cazzo dell’amante, se lo gradisce.
Ora però mettiti seduto e lascia che io mi goda tua moglie come mi pare e piace. Tu guarda e segati, possibilmente senza rompere i coglioni…..forza mia bella puledra, salta in sella e apriamo le danze, adesso si fa sul serio”
Detto fatto, Manola si è lentamente seduta sul mio cazzo già rinvigorito dal desiderio e dall’erotismo della situazione, infilandosi fino all’utero con un gemito di soddisfazione.
“adesso cavalca, mia bella biondina, voglio sentire quanto godi a farti ingroppare ancora una volta dal tuo Max………….perché tua moglie me la sono già fatta altre volte caro marito cornuto, lo sapevi?”
“Più che altro lo supponevo, ma ne ero quasi certo, l’avevo capito annusando le sue mutandine quando tornava a casa. Lo so che è troia, che ti credi?.....e quindi va trattata come una troia……e sai che ti dico?...i due degenerati maniaci che se la sono sbattuta ieri, hanno fatto bene….così si trattano le mogli puttane come lei”
“ma allora l’hai detto tu a quei due di scoparsi tua moglie?....”
“certo che no…..io non faccio certe cose…..ma se lei è una troia non è colpa mia e come tale va trattata”
“vabbè….lasciamo perdere, da questi discorsi non si esce…..certo è che hai una bella confusione in testa….oltre alle corna, s’intende…”
“avanti….che aspetti…..punisci la puttana, trattala come una vacca da monta e sbattila come si merita…..quella troia svergognata di professoressa che si fa sbattere da chiunque, anche dagli alunni di quinta e persino dal preside….e chissà da chi altro. Quando esce con la sua amica Stefy, quella strafiga gran vacca e culona, chissà cosa fanno…..magari si leccano tra di loro o magari vanno a farsi chiavare da qualche parte…..sai quante volte sono andato a recuperarle stracciate e puzzolenti di sborra?.....due chiaviche insudiciate e infarcite di brodaglia che gli cola dalla figa…..si fanno ingroppare anche dai vecchi bavosi….due zoccole da materasso, ecco cosa sono”
Il cornuto stava ancora parlando da solo quando io ho iniziato ad accelerare il ritmo della monta. Stavo già godendo sotto quello splendore di puledra selvaggia, troia si, ma bella e arrapante da morirci sotto. Che goduria far scorrere il cazzo in quella favolosa figa…..lei gemeva piano ad ogni colpo di cazzo, nel momento in cui il glande toccava il fondo e sbatteva contro l’utero….e dire che Manola non ha la figa corta, è il mio attrezzo ad essere lungo e duro, tante femmine l’hanno apprezzato al lavoro e si sono complimentate….devo dire che assieme al mio culo, è la parte migliore di me.
“Max, tra poco io vengo……aaahhh……aaaahhhh…..Max….Max…..che bello Max……dai spingi….così…….più forte Max……scopami forte, non avere riguardo….mi piace se mi sbatti come una puttana…..lascia perdere quel cornuto e pensa a farmi godere…..mi piace il tuo cazzo…..più veloce, Max….aaahhh…..aaaahhhh…..come godo….godo in continuazione anche prima di venire….e anche dopo…..mi sto massacrando il clitoride, Max…..ti piace guardarmi mentre lo faccio?......al cornuto piace se me la frullo, gli piace guardare….aaaaahhhh…..”
“si…si…Manola…..vengo anch’io……la tua figa è calda e tutta bagnata…..te la voglio riempire fino a farla traboccare….sei contenta, tesoro?”
“oh….si…si, Max, certo che sono contenta…..mi devi venire dentro, come le altre volte…..se resto incinta quel cornuto sarebbe contento……meglio se mi metti incinta tu che quel maiale del preside….oppure qualche ragazzino…..lo sai?...gli scolaretti sborrano tanto nella figa della loro professoressa, perché sono supereccitati……”
“beh…..allora vuoi davvero farmi sbottare…..hai finito di dire porcherie?....guarda che non sono di ferro….”
“ma che ho detto di tanto strano, Max?.....dicevo solo degli alunni un po’ maialini che mi hanno scopata gemendo come agnelli. Poi mi succhiavano le tette e intanto mi infarcivano la figa”
“troia…….troia……aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh”
“cazzo, Max, schizza tutto dentro, vengo anch’io…….ecco….vengo…..aaaaaaahhhhh…..aaaaaaaaahhhhhh”
“ehi, voi due….ci sono anch’io…..anch’io vengo……..aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh…….aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh….hai la figa piena, Manola?......dimmelo….si…si…dimmelo……sono tuo marito e ho diritto di saperlo”
Entrambi ci siamo girati verso Alfredo, appena in tempo per vedere gli schizzi in rapida sequenza che saettavano verso il soffitto e ricadevano più in là, sul tappeto.
“e bravo il nostro cornuto……le seghe le sa fare bene, gode un sacco se gli chiavano la mogliettina troia, per di più davanti ai suoi occhi. Tu che dici Manola?....”
“dico che lui è così…..mi scopa sempre volentieri, lo eccito, soprattutto quando giro per casa mezza nuda. Lui mi guarda dal letto e si fa anche le seghe. Però è vero, la cosa che lo eccita di più è sapere che mi sono fatta scopare da qualcuno, soprattutto se mi hanno maltrattata e abusata, trattandomi come una lurida troia. Il massimo piacere lo prova quando ad abusare di me sono vecchi porci libidinosi…..io sono convinta che quei due di ieri li ha istruiti lui….voleva che mi sbattessero come una vacca da monta per poi farselo raccontare, da loro e anche da me”
“tutte bugie…..io non ho fatto nulla….sei tu la troia che gode a farsi chiavare sul letto matrimoniale…”
“comunque sia, adesso basta. Tu Manola scendi da cavallo e mettiti sdraiata, ti ho ben farcito la figa e bisogna provvedere, se no bisognerà strizzare il materasso per far uscire tutta la sborra che ha assorbito. Avanti, cornuto, fai il tuo dovere…..c’è qui la figa della mogliettina che aspetta una bella ripulita. Asciugala bene….come sai fare tu”
Alfredo non si è fatto pregare, sapeva qual’era il suo compito. Al cornuto spetta l’onere e il piacere di raccattare con la lingua tutto lo sperma che la figa della moglie non riesce a trattenere. Deve leccare con dovizia e risucchiare il liquido vischioso che cola dalla figa e imbratta l’interno coscia della sua donna, senza trascurare una sola goccia. La sua lingua però non deve esplorare all'interno alla ricerca di altra sborra calda da bere….non ne ha facoltà…..la moglie troia ha il diritto di tenersi dentro tutta la farcitura maschile che la sua figa riesce a contenere. Ciò in omaggio al maschio dominante che l’ha montata e riempita, cornificando e umiliando il marito che guardava facendosi una miserabile sega. Inoltre l’abbondande farcitura di sborra dell’amante serve ad insinuare nel cornuto il dubbio che gliel’abbiano messa incinta. Dubbio che spesso può trasformarsi in una specie di desiderio…….una rassegnata volontà di toccare il fondo dell’umiliazione, in cui macerarsi e soffrire per la propria incapacità e inadeguatezza. Che però alla fine può trasformarsi in un malcelato orgoglio, quasi un piacere perverso e sopraffino.…..quello di sapere che la sua adorata moglie si è fatta ingravidare da un altro maschio, condannandolo in modo definitivo a portare le corna per sempre.
“lecca e bevi, avanti……lappami bene le cosce e pulisci tutto, tanto lo so che ti piace perché così capisci quanto sono vacca…..non è vero?”
“lo so che sei una vacca, quindi ti devo accudire…..troia….troia….”
Eseguito con diligenza il suo compito, Alfredo improvvisamente è sembrato perdere il controllo…..troppo forte l’emozione e l’erotismo della situazione. Per un attimo ha sentito la necessità di sfogare la sua libidine e poiché era già nudo ha tentato un affondo per inserire a sorpresa il suo cazzo in tiro nella figa della moglie. La quale però ha prontamente reagito chiudendo le cosce e negando al marito il sacrilegio di profanare la sua figa fresca di monta e di sperma. A questo punto ho dovuto intervenire con severità….
“ma sei impazzito?....che ti credi, cornuto?....di poter infilare il tuo cazzetto nella figa di tua moglie?....vai a cuccia e non tentare di riprovarci se non vuoi essere punito severamente. Roba da matti….tanto per cominciare non è detto che tua moglie d’ora in avanti ti concederà di scoparla….dipemderà da lei, forse si e forse no, a seconda del tuo comportamento e della sua disponibilità. Magari spesso potrai solo guardarla mentre gira per casa nuda e farti qualche miserabile pippa. O al massimo, lei potrà aiutarti a schizzare, ma non con la bocca……solo con qualche veloce pugnetta, come fanno le puttane con i ragazzini in cambio delle sigarette. E se starai a guardarla mentre si veste e si agghinda da troia per una serata in compagnia di qualche amico, qualche vero maschio intendo, magari il suo preside, potrai tirarti una bella sega pensando a lei che dopo una bella cenetta, si fa scopare in macchina per il piacere non solo suo e dell’amico, ma anche di qualche guardone che dopo aver assistito allo spettacolo va a schizzare sul finestrino. Puoi anche star certo che qualche volta gli amici saranno due o anche tre e che faranno i turni per salire nella macchina ad ingropparti la moglie e imbottirla di sborra……tu, dopo aver guardato alla televisione un bel documentario sulle alci e i cervi di alta montagna, aspetterai che lei torni a casa, alle quattro di notte, tutta sporca, con le calze strappate e conciata come una vacca da strada. Allora sappi che dovrai provvedere a lavarla e coccolarla perché sarà sfinita dalle monte subite alla faccia tua…..le laverai la biancheria insozzata di liquidi maschili, poi la metterai a letto e ti congederai con un bacetto sulla guancia, ringraziandola per averti cornificato. Solo allora potrai andare a dormire sul divano o, se vuoi, per terra sul tappeto vicino al letto, magari lavorandoti un po’ il cazzetto per prenderti la tua piccola dose di piacere.
Adesso però, poiché il mio cazzo è ridiventato duro, ho intenzione di ingropparmi tua moglie e di farle un altro pieno. Tu osserva bene e impara come si chiava una moglie troia come la tua. Se vuoi ti puoi segare e magari venire a schizzare sulle sue gambe”
Detto ciò ho infilato il cazzo fieramente eretto tra le cosce di Manola, penetrandola di forza senza alcuna preparazione, tra l’altro non necessaria. Ho pompato forte fino a fondo corsa, mentre lei iniziava a godere e gemere sommessamente a gambe incrociate sopra il mio culo.
“scopami Max, ho bisogno del tuo cazzo……tu mi fai morire di godimento, non posso farne a meno….aaahhhh….aaaahhhh……chiava la tua puttana….aaahhhh…..si…si…sono la tua troia e puoi avermi quando vuoi. Il cornuto starà a guardare ma a noi che ce ne importa?.....basta che non disturbi e poi può servire sempre per fare pulizia….come una pattumiera dove se voglio posso sputare la sborra che mi schizzi in bocca. Sulla sua faccia, nelle mani unite a coppa o direttamente nella sua bocca……”
“ma certo, amore mio……mi piace tanto fare sesso sfrenato con te perché sei davvero una porca…….mi fai spremere il cervello di piacere. Con te è bello anche trasgredire…..magari la prossima volta porto con me un amico fidato e facciamo le cose in tre….anzi, contando anche il cornuto, diciamo tre e mezzo…..”
“Oh…si, Max….ti prego…..dev’essere eccitante….ma non potresti portare anche una bella ragazza?......lo sai che qualche volta mi piace leccare o farmi leccare la figa da una bella femmina giovane….”
“ma certo tesoro, ho già in mente una bella fighetta della mia città che sarà felicissima di farti omaggio della sua lingua. Adesso però stai zitta…pensa a scopare…..”
“guarda che io sono già arrivata, Max….tutte le porcate che hai detto mi hanno erotizzato il cervello e adesso io vengo subito…..ecco….vengo….aaaaaaaahhhh…..
aaaaaaaaaaahhhhhh…..”
“e va bene, mia bella troia bionda…..mia adorabile ninfa con la bocca da pompini….
voglio venire anch’io con te…… ti inondo con un bel torrente denso e caldo……che andrà a bagnare il tuo utero di sposina puttana……..ecco…..sborro….vengo………….
vengo…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh”
Il mio lungo gemito di godimento è stato accompagnato e in parte sopraffatto dall’urlo di goduria che Alfredo, posizionato di fianco al letto con in mano il cazzo congestionato, ha emesso rantolando mentre schizzava potenti getti su gambe e cosce della moglie. Finito di schizzare, si è accasciato a terra sfinito e ansimante.
“Ehi, marito, questa notte in via eccezionale puoi dormire con noi sul letto matrimoniale.Io a destra, tu a sinistra e Manola in mezzo. Bada però di non fare il furbo e allungare le mani….l’unica pelle che puoi toccare è quella del tuo cazzo. E se stanotte al buio sentirai dei rumori, dei versi o il letto che sobbalza, sono io che ti sto chiavando la moglie, quindi non preoccuparti…..
Felice notte”.
Non so se questo racconto, scritto in tre capitoli, avrà un seguito…dipende….se vi è piaciuto o no, se vi siete eccitati o annoiati. Magari mi insulterete, accusandomi di maschilismo o altre cosette….comunque per commenti buoni o cattivi che siano, scrivete a Dillinger a questo indirizzo :
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