Che strafiga l'Adalgisa 3
di
Dillinger
genere
corna
La scorsa estate io e mia moglie Adalgisa eravamo in vacanza a Forte dei Marmi. Le serate erano calde e vivaci, la gente era tutta in strada o nei locali, si percepiva ovunque la voglia di divertirsi e un certo senso di trasgressione. Avevo prenotato il ristorante per le 10……
“che ne dici Carletto, mi metto la giacchetta jeans e i pantaloncini corti?”
“come vuoi tesoro, io suggerirei qualcosa di più sexy, magari il vestitino corto che ti ho regalato, quello nero a fiori rossi e i sandaletti rossi in tinta. E dato che fa caldo, eviterei di mettere il reggiseno. Che ne dici?”
“cazzo, Carletto……ma sei sicuro?....guarda che così sarei praticamente vestita da troia….”
“ma che dici, amore. Tu una troia?....saresti molto sexy, è vero. Però è così che piaci a tuo marito, lo sai. Voglio che tu sia ammirata da tutti, ecco…..che tutti vedano quanto è bella mia moglie. Quando ammirano il tuo corpo e il tuo portamento anch’io faccio un figurone al tuo fianco. Vengo invidiato e lo sai quanto questo mi dia piacere”
“lo so…lo so, porcellino. Ti piace esibire la bella moglie e lasciar macerare il tuo cervellino tra pensieri trasgressivi pensando a quello che vorrebbero fare i maschi….le porcherie, intendo”
“Questo è vero, ma so che tutto sommato piace anche a te…..e poi non solo i maschi ti guardano ma anche le donne. Sai l’invidia che provochi?....certo però che devi fare attenzione a quelle col marito. Attenta se ti offrono qualcosa da bere….non si sa mai cosa potrebbero averti messo nel bicchiere…”
“magari una bella dose di purgante dici?......ahahahahahaha….accetto il consiglio, starò attenta…”
Alisa ha voluto accontentarmi e siamo usciti, io in camicia e pantaloni bianchi, lei vestita da…..beh, come dicevo io, ecco…..
Camminando sul marciapiede al suo fianco il mio piacere era già iniziato. Sui tacchi 13 lei svettava sopra di me per più di quindici centimetri. Ero orgoglioso del fatto di avere una moglie più alta di me, questo fatto mi faceva godere di un piacere perverso, esaltava la sua altezza e contemporaneamente dimostrava la mia inferiorità di marito, il fatto che io non fossi all’altezza della mia donna, troppo bella per uno come me. Ma qual’era l’origine recondita di quesa perversione?....io ormai lo sapevo, anche se mi dispiaceva un po’ ammetterlo. Cercavo una specie di certificazione….desideravo essere classificato come marito cornuto, ecco……
Camminando al mio fianco Alisa non aveva l’aspetto della solita bella fighetta in minigonna. Era una donna vera, ancora giovane ma matura, con belle gambe e cosce carnose. Era pronta, formosa al punto giusto, bella e molto chiavabile, un culone sodo e rotondo , lo slippino che traspare sotto la stoffa leggera del vestitino, le tettone naturali straripanti e libere che ondeggiano ritmicamente appena sotto la scollatura troppo ampia, la vita stretta e i fianchi larghi che le danno la forma di un’anfora greca. Roba da vederla arrivare, gustarla con gli occhi prima davanti e poi dietro e dover correre stravolti a farsi una sega per calmare l’emozione. Godevo pazzamente di tutto questo e cercavo di rallantare la camminata per gustarla un po’ più a lungo.
Purtroppo in una decina di minuti siamo arrivati al ristorante, non senza che le mie orecchie udissero lungo la strada suoni melodiosi e gratificanti, tipo fischi, schiamazzi e qualche parola sconcia urlata da gruppi di ragazzi.
Il cameriere ci ha fatto accomodare all’aperto in un tavolino piuttosto piccolo che però a me non dispiaceva perché in questo modo le gambe scoperte di Alisa risultavano ben visibili.
“spero che tu sia contento, Carletto. Mi stanno guardando tutti…..sono persino imbarazzata”
“ma dai, tesoro, non ci credo….so che sei piuttosto esibizionista, quindi dovresti provare piacere ad essere ammirata”
“si, vabbè…..ma più che ammirare, ecco…sembra che gli uomini mi vogliano divorare con gli occhi….”
“lo so, ma dovrebbe farti piacere. Pensa alle cose che vorrebbero farti se solo potessero….questo pensiero ti dovrebbe eccitare, farti bagnare insomma. Ci sono anche bei ragazzi….e ho visto uomini maturi niente male, alti e ben messi fisicamente. Io credo che se tu facessi qualche pensierino un po’…insomma….un po’ sconcio su di loro, nel tuo cervellino resterebbe una certa voglia di trasgredire, magari con uno in particolare che più ti intriga”
“che maiale…..adesso vuoi che ne scelga uno e che trovi il modo e il luogo per farmi scopare?”
“non ho detto questo, amore. Sei tu che decidi. Devi solo sapere che sei libera di divertirti come vuoi, io sono con te per farti contenta. Se non ne hai voglia, ci sono io. Sai che faccio di tutto per soddisfarti. Il colpetto che ti ho dato oggi al ritorno dalla spiaggia sembra che ti sia piaciuto. Sei venuta almeno due volte. So però che sei una donna calda e potrebbe non bastarti ciò che ti posso dare, quindi prenditi tutte le libertà che desideri”
“lo so che mi ami e che mi desideri, Carletto. Però ho paura di esagerare. L’avvocato adesso quasi ogni giorno pretende un pompino e spesso viene a parlarmi sottovoce all’orecchio, insistente….”dammi la figa…dammi la figa amore”….io non so più come comportarmi, capisci?...il giorno in cui mi ha dato l’aumento di stipendio, che tra l’altro non avevo chiesto, ero molto contenta e l’ho ringraziato. Allora lui mi ha detto di seguirlo in archivio, al piano sotto. Lì ha voluto baciarmi e mi ha toccata dappertutto….poi mi ha sollevato la gonna, si è tirato fuori il cazzo e mi ha inchiodata contro il muro. Mi ha scostato le mutandine e mi ha inforcata…avrà dato una ventina di colpi, non di più, poi ha sbroccato e mi ha riempita fino all’orlo. Non ti dico quanta roba mi è uscita fuori, non sapevo più come fare a pulirni per tornare in ufficio. Scusa se non te l’avevo detto, Carletto, ma mi vergognavo un po’. Mi perdoni?”
“Beh….in realtà questo da te non me l’aspettavo, Alisa. Sono tuo marito, voglio che tu mi sia fedele. Si..si…capisco che questa può sembrare una contraddizione ma vedi, tesoro, secondo me tradire non è scopare ogni tanto in giro. Tradire è non dirlo al marito. Comunque adesso hai confessato, quindi ti perdono. Però non farlo più. Intendo, non tenermi nascoste le tue esperienze erotiche. Se io volessi fare sesso con qualcuna te lo direi, chiederei il tuo permesso”
“oddio Carletto….davvero vorresti scopare con qualcun’altra?.....”
“ma no, amore, dicevo così per dire, era un esempio…tu sei tutto per me”
“ah……speriamo….però, Carletto, io non lo so se ti darei il permesso…anzi, sono sicura di no. Non ti azzardare a farlo, Carletto….guarda che io sono molto gelosa….se succedesse una cosa del genere non so che cosa farei…..anzi lo so….ti lascerei subito”
“senti, tesoro, cambiamo discorso, tanto non succederà mai. Però sentirti dire che mi lasceresti mi fa stare male….mi fa venire i crampi allo stomaco. Per tornare a te,
so che l’avvocato ti piace molto e che godi tanto con lui. Beh….cercheremo il modo di accontentarlo e di farlo sfogare, così anche tu ti potrai divertire. A proposito, quando ti ha chiavata contro il muro, sei venuta?”
“si, Carletto”
“bene……..quando abbiamo più tempo mi racconterai con calma e con tutti i particolari. Adesso godiamoci la serata….. hai visto il cameriere? È proprio un bel ragazzo. Ti sta divorando con gli occhi e gli tremano le mani perché quando ci serve al tavolo non vede solo le tue gambe e il triangolino delle mutandine…..getta gli occhi anche nelle scollatura. E’ ipnotizzato dalle tue tette. Sai, dall’alto le vede meglio, quando passa davanti ai colleghi vedo che gli parlano e ridono. Credo di sapere il perché”
“e cioè, perché?”
“ma gli diranno, magari….attento, il cazzo ti salta fuori….oppure….ehi, stai andando a farti una bella sega per la manza col maritino?....insomma, cose di questo genere. Comunque, ti piace?”
“è bellino, sembra un po’ timido ma mi fa tenerezza. Forse gli piacerebbe essere coccolato con la testa tra le mie tette. Oh….scusa amore, mi sono lasciata andare con le parole….non volevo..però era solo una battura”
“Ecco il conto, signore”
“grazie. Senti un po’, ragazzo, se io e mia moglie volessimo andare in un posto divertente a quest’ora, hai qualcosa da suggerirci?”
“i locali sono pieni ormai e non credo che accettino altri clienti. Forse fino a un’ora fa, ma adesso…..ah, idea…..nella piazzatta qui dietro mio zio sta inaugurando un negozio di nautica, magari c’è ancora qualcosa da bere, gratis naturalmente. Ci sarà gente, perché non fate un salto lì?....dite che vi manda Simone, mio zio è un signore alto con la barba, si chiama Rocco”
“grazie Simone, sei bene informato. Scambiamoci il numero numero, non si sa mai”
“Benvenuti signori, sono Rocco. So che vi manda mio nipote, posso offrirvi qualcosa da bere?”
“grazie, un amaro per me e un cocktail alcolico ma dolce per la mia signora”
“se permette, preparo io personalmente un cocktail speciale per la signora. E’ una mia specialità, lo preparo solo per le donne belle come lei, s’intende”
La festa in negozio è stata divertente e abbiamo anche ballato, con grande gioia anche degli uomini presenti che hanno ammirato il culo e le gambe di Alisa. Rocco se la divorava con lo sguardo, sembrava che quel culo lo ipnotizzasse. Io vedevo tutto, nessun dettaglio mi sfuggiva.
“Carletto….ma che mi ha dato da bere quel Rocco?....mi gira la testa e mi sento anche strana”
“avrà calcato un po’ la mano con l’alcool. Certi liquori danno alla testa in pochi minuti”
“già…che furbone….magari vuole sedurmi….che ne pensi tesoro?”
“non posso escluderlo, perché?, ti piace?”
“sarà perché sono brilla, ma il suo corpo imponente mi dà qualche brivido…non so”
“tesoro, sei felice? Ti piace la serata?”
“si amore mio, felice e…ubriaca. Vorrei ringraziarti in qualche modo speciale….a parte la scopata d’ordinanza quando torniamo in hotel, s’intende”
“davvero vorresti fare qualcosa di particolare per il tuo maritino, amore?”
“certo, lo voglio davvero. Magari una cosina che ti eccita in modo particolare, che ne pensi? Fai lavorare la tua fantasia così birichina”
“penso che una cosina l’avrei in mente, ma non so se tu la faresti volentieri. Ecco, non dovresti temere di vergognarti, ma prendere la cosa sportivamente e saper apprezzare il lato erotico della cosa. Però…..ma no….cosa dico?....non si può fare, non te lo posso chiedere”
“guarda che tu, forse, non hai ancora ben capito dove io posso arrivare per compiacerti…..a volte faccio un po’ la ritrosa, ma mi eccita molto accontentare i tuoi desideri…e credimi, ci godo tantissimo anch’io. Solo che spesso faccio la vergognosa, ecco tutto. Comunque visto che sono ubriaca e pronta a tutto, adesso spara….dimmi cosa frulla nella tua testolina un po’ malata di maritino porcellino”
“come vuoi….te lo dico all’orecchio e se non ti piace puoi rifiutare”
“signor Rocco, ma che mi ha messo nel bicchiere?......non so più quello che dico e che…faccio. I miei freni inibitori sono andati a farsi benedire….”
“mia bella signora bionda, sei uno splendore, ti ho vista ballare e mi sono incantato a guardare le tue gambe. Vuoi ancora bere qualcosa?”
“si, in realtà qualcosa vorrei bere, ma non so cosa. Ah, ecco…..magari un sorbetto. Sai, quello con la panna, sono molto golosa, lo bevo tutti i giorni al bar dell’hotel, c’è un contenitore con un lungo rubinetto per colare il liquido pannoso. Quando lo bevo però devo stare attenta perché magari mi resta qualche goccia bianca sulle labbra e sai com’è…..non sta bene se mi vedono. Che ne dici?”
“vieni bionda, andiamo nel retro”
“si, si….mia bella porca ubriaca….succhiami il cazzo….infilalo tutto fino alla gola, sei la più bella troiona che mi sia mai capitata a tiro….prima però fatti tastare il culo….mmmmm….che meraviglia di chiappe sode….mi piace impastare la tua bella carne bianca…..ed ora le tette, sono tutte da succhiare e palpare…..mmmmm….aaaahh…..fantastiche…..adesso però il mio cazzo sta reclamando la tua bocca. Succhiami il cazzo, bella troia….voglio sbrodolare in questa boccuccia da pompinara”
“si, Rocco, te lo succhio. Però non devi spruzzarmi in bocca. Devi schizzare dove ti dico io, al momento opportuno. Avanti, tira fuori il cazzo, quando mai ti ricapita di farti tirare una bella pompa da una figa come me?....scusa il linguaggio, ma sei tu che mi hai fatto ubriacare”
“ecco puttana…..succhia, lecca, ingoia tutto fino ai coglioni, fammi morire di piacere…..aaaaahhh….aaaaaaaahhhhhh…..aaaaaaaaaaahhhhhhhhh”
“mmmmmmm…..mmmmmmm…..mmmmmm……mmmmmmm…….ti piace porco?...mmmmmmmmm…..mmmmmmmmm….senti che bei risucchi, sento che stai per venire. Ricordati quel che ti ho detto…..mmmmmmm…..mmmmmmm…”
Ero madido di sudore, per il caldo della serata ma soprattutto per l’ansia…….Alisa era ancora nel retro con quel maiale, chissà come stava andando……magari era in difficoltà……avevo quasi deciso di andare a vedere quando alla fine lei è uscita, sola. E’ venuta verso di me, camminando piano, un po’ stravolta e con il rossetto sfatto. Tutti la stavano guardando , spalancando la bocca appena passava. In mezzo alla sala lei ha osservato con la coda dell’occhio la sua natica sinistra, dove una bella chiazza bianca inzuppava il vestitino nero…..alcuni goccioloni di sborra appena munta formavano una incredibile colata……..le righe di liquido denso e appiccicoso stavano arrivando sull’orlo del vestito. La più abbondante era già arrivata e stava colando sul pavimento.
Ho abbracciato mia moglie, cercando anche di sollevarla un po’. Di certo si è sollevato l’orlo del vestitino, offrendo al pubblico presente anche l’erotico spettacolino di una deliziosa mutandina bianca, a contornare il culone sodo e arrapante della mia bella moglie troia. Non vi dico la figura di cornuto che ci ho fatto io. Avevo il sangue alla testa e l’emozione mi stava togliendo il respiro. Potevo immaginare i pruriti libidinosi che quella patacca di sborra stesse provocando nelle menti maschili dei presenti….pruriti sicuramente ingigantiti dalla esposizione al pubblico delle candide mutandine. A sostegno della mia tesi ho potuto cogliere anche un commento rassicurante : “Hai visto la bionda?.. cheffiga….e che moglie troia si ritrova quel cornuto…” Quanto l’amavo…..era la mia donna, tutti me la invidiavano, ma nessuno poteva averla. Oddio…magari qualcuno si, ma solo in prestito…o forse sarebbe più esatto dire in uso temporaneo…..oppure in comodato d’uso, suona meglio.
Tornati all’hotel ho cominciato a baciarla in ascensore, pazzo di eccitazione e desiderio….
“Sono stata brava, Carletto?....sei contento?”
“ma certo tesoro, sei stata bravissima. Lo spettacolo è riuscito bene, mi sono tanto eccitato,sai?”
“mi sono sentita tanto troia con quella sborra sul culo, Carletto. Però ho sentito delle sensazioni molto forti, non mi ero mai esibita in quel modo così trasgressivo….sei un vero porcello, amore….secondo te a quegli uomini sono piaciute le mie mutandine?”
”sicuramente si….in quel modo abbiamo concluso una scena di altissimo erotismo. Certo, non propriamente raffinato, però molto intenso. Io sono eccitatissimo, Alisa. Promettimi che lo rifaremo….io sto già pensando a una variante ancora più forte, con due uomini e due chiazze di sborra, una a destra e l’altra a sinistra”
“anch’io sono eccitata, sono fradicia lì sotto….magari si, possiamo rifarlo…si vedrà…ma adesso ho bisogno di cazzo, Carletto, io devo scopare…subito”
Entrati in camera le ho strappato di dosso il vestito e sono andato ad annusare e leccare la chiazza di sperma. Poi le ho stracciato le mutandine leggere e sono andato a leccare la figa bagnata ed eccitata. Lei è venta subito, urlando un orgasmo troppo desiderato e trattenuto. Ho bloccato il suo grido con la lingua infilandola fino in gola, mentre le mie mani impastavano e torcevano le sue tette.
“si, Carletto…fammi male….fammi male….puniscimi…castiga la tua troia….sono una vera vacca. Hai visto cosa ho fatto?....picchiami….strizza le mie tette….aaaahhhh….aaaaahhhhh…..ancora, picchiale forte….aaaaaaaaaaaaahhhhh…avanti, schiaffeggiami……devo essere punita per ciò che ho fatto davanti a tutti……sono una puttana da strada, Carletto…..hai sposato una puttana…..”
“si….sei proprio una puttana…..vai in giro a tirare pompe agli uomini maturi, ai bastardi schifosi e bavosi che ti guardano come cani allupati…..ai vecchi porci che desiderano le tue tette da insalivare….e desiderano sbattere i loro cazzi nodosi nella tua figa per innaffiarla col liquido maleodorante dei loro coglioni penduli…….troia….vacca da monta……zoccola……avanti, fai il tuo mestiere, succhiami il cazzo”
Le ho sborrato in bocca rapidamente e ho preteso un immediato ingoio. Poi, per niente sazio di lei, l’ho sbattuta sul letto nuda ma ancora coi sandaletti, come deve fare una vera puttana per eccitare il clente. L’ho chiavata duramente, prima a pecora e poi a smorzacandela. E’ venuta altre cinque volte contorcendosi come una pazza per la forza degli orgasmi. Alla fine era distrutta e dolorante per le sberle in faccia e sui seni, svuotata e quasi incosciente. E’ così che l’ho penetrata da sopra adagiandomi su di lei, l’ho baciata teneramente e ho riversato finalmente un delirio di sborra nel fondo della sua figa, godendo di un orgasmo senza fine. La poderosa schizzata è andata a riempire completamente il posticino dell’inseminazione rigorosamente riservato al marito….o comunque a chi ne ottiene il permesso. Provvisorio, s’intende.
Il giorno successivo mi sentivo stanco e nel tardo pomeriggio, ritornati dalla spiaggia ho deciso di abdicare alla serata con cena ed eventuale divertimento. Io. Ma Alisa non doveva rinunciare….
“non è giusto che tu rinunci alla cena per me, amore. E poi se non ti diverti un po’ in vacanza, perché siamo venuti?.... “
“ma tesoro, non vorrai che esca da sola, vero? dopo lo spettacolo di ieri, chissà quanti mi correrebbero appresso”
“non ho detto questo, non vorrei mai farti uscire da sola. Oggi mi ha mandato un messaggio Simone….sai quel bel cameriere giovane di ieri al ristorante? Sapeva dellla faccenda con suo zio e si è scusato del…contrattempo. Mi ha detto che stasera è il suo turno libero e che aveva appuntamento con la fidanzata ma io l’ho pregato di farmi un favore : accompagnarti a cena in qualche bel posto…a mie spese naturalmente….e poi magari a ballare o….altro, insomma, quello che vuoi tu. Allora ha detto subito che avrebbe annullato l’appuntamento con la sua ragazza per accontentare te. Ma tu dimmi….non è gentile?.... ah….gli ho anche detto che potete usare la mia passat….non è un’auto di lusso ma è tanto, tanto comoda. Che ne dici amore?.....................................................................................
Se vuoi commentare scrivi a Dillinger a questo indirizzo : maverick.shot@libero.it
“che ne dici Carletto, mi metto la giacchetta jeans e i pantaloncini corti?”
“come vuoi tesoro, io suggerirei qualcosa di più sexy, magari il vestitino corto che ti ho regalato, quello nero a fiori rossi e i sandaletti rossi in tinta. E dato che fa caldo, eviterei di mettere il reggiseno. Che ne dici?”
“cazzo, Carletto……ma sei sicuro?....guarda che così sarei praticamente vestita da troia….”
“ma che dici, amore. Tu una troia?....saresti molto sexy, è vero. Però è così che piaci a tuo marito, lo sai. Voglio che tu sia ammirata da tutti, ecco…..che tutti vedano quanto è bella mia moglie. Quando ammirano il tuo corpo e il tuo portamento anch’io faccio un figurone al tuo fianco. Vengo invidiato e lo sai quanto questo mi dia piacere”
“lo so…lo so, porcellino. Ti piace esibire la bella moglie e lasciar macerare il tuo cervellino tra pensieri trasgressivi pensando a quello che vorrebbero fare i maschi….le porcherie, intendo”
“Questo è vero, ma so che tutto sommato piace anche a te…..e poi non solo i maschi ti guardano ma anche le donne. Sai l’invidia che provochi?....certo però che devi fare attenzione a quelle col marito. Attenta se ti offrono qualcosa da bere….non si sa mai cosa potrebbero averti messo nel bicchiere…”
“magari una bella dose di purgante dici?......ahahahahahaha….accetto il consiglio, starò attenta…”
Alisa ha voluto accontentarmi e siamo usciti, io in camicia e pantaloni bianchi, lei vestita da…..beh, come dicevo io, ecco…..
Camminando sul marciapiede al suo fianco il mio piacere era già iniziato. Sui tacchi 13 lei svettava sopra di me per più di quindici centimetri. Ero orgoglioso del fatto di avere una moglie più alta di me, questo fatto mi faceva godere di un piacere perverso, esaltava la sua altezza e contemporaneamente dimostrava la mia inferiorità di marito, il fatto che io non fossi all’altezza della mia donna, troppo bella per uno come me. Ma qual’era l’origine recondita di quesa perversione?....io ormai lo sapevo, anche se mi dispiaceva un po’ ammetterlo. Cercavo una specie di certificazione….desideravo essere classificato come marito cornuto, ecco……
Camminando al mio fianco Alisa non aveva l’aspetto della solita bella fighetta in minigonna. Era una donna vera, ancora giovane ma matura, con belle gambe e cosce carnose. Era pronta, formosa al punto giusto, bella e molto chiavabile, un culone sodo e rotondo , lo slippino che traspare sotto la stoffa leggera del vestitino, le tettone naturali straripanti e libere che ondeggiano ritmicamente appena sotto la scollatura troppo ampia, la vita stretta e i fianchi larghi che le danno la forma di un’anfora greca. Roba da vederla arrivare, gustarla con gli occhi prima davanti e poi dietro e dover correre stravolti a farsi una sega per calmare l’emozione. Godevo pazzamente di tutto questo e cercavo di rallantare la camminata per gustarla un po’ più a lungo.
Purtroppo in una decina di minuti siamo arrivati al ristorante, non senza che le mie orecchie udissero lungo la strada suoni melodiosi e gratificanti, tipo fischi, schiamazzi e qualche parola sconcia urlata da gruppi di ragazzi.
Il cameriere ci ha fatto accomodare all’aperto in un tavolino piuttosto piccolo che però a me non dispiaceva perché in questo modo le gambe scoperte di Alisa risultavano ben visibili.
“spero che tu sia contento, Carletto. Mi stanno guardando tutti…..sono persino imbarazzata”
“ma dai, tesoro, non ci credo….so che sei piuttosto esibizionista, quindi dovresti provare piacere ad essere ammirata”
“si, vabbè…..ma più che ammirare, ecco…sembra che gli uomini mi vogliano divorare con gli occhi….”
“lo so, ma dovrebbe farti piacere. Pensa alle cose che vorrebbero farti se solo potessero….questo pensiero ti dovrebbe eccitare, farti bagnare insomma. Ci sono anche bei ragazzi….e ho visto uomini maturi niente male, alti e ben messi fisicamente. Io credo che se tu facessi qualche pensierino un po’…insomma….un po’ sconcio su di loro, nel tuo cervellino resterebbe una certa voglia di trasgredire, magari con uno in particolare che più ti intriga”
“che maiale…..adesso vuoi che ne scelga uno e che trovi il modo e il luogo per farmi scopare?”
“non ho detto questo, amore. Sei tu che decidi. Devi solo sapere che sei libera di divertirti come vuoi, io sono con te per farti contenta. Se non ne hai voglia, ci sono io. Sai che faccio di tutto per soddisfarti. Il colpetto che ti ho dato oggi al ritorno dalla spiaggia sembra che ti sia piaciuto. Sei venuta almeno due volte. So però che sei una donna calda e potrebbe non bastarti ciò che ti posso dare, quindi prenditi tutte le libertà che desideri”
“lo so che mi ami e che mi desideri, Carletto. Però ho paura di esagerare. L’avvocato adesso quasi ogni giorno pretende un pompino e spesso viene a parlarmi sottovoce all’orecchio, insistente….”dammi la figa…dammi la figa amore”….io non so più come comportarmi, capisci?...il giorno in cui mi ha dato l’aumento di stipendio, che tra l’altro non avevo chiesto, ero molto contenta e l’ho ringraziato. Allora lui mi ha detto di seguirlo in archivio, al piano sotto. Lì ha voluto baciarmi e mi ha toccata dappertutto….poi mi ha sollevato la gonna, si è tirato fuori il cazzo e mi ha inchiodata contro il muro. Mi ha scostato le mutandine e mi ha inforcata…avrà dato una ventina di colpi, non di più, poi ha sbroccato e mi ha riempita fino all’orlo. Non ti dico quanta roba mi è uscita fuori, non sapevo più come fare a pulirni per tornare in ufficio. Scusa se non te l’avevo detto, Carletto, ma mi vergognavo un po’. Mi perdoni?”
“Beh….in realtà questo da te non me l’aspettavo, Alisa. Sono tuo marito, voglio che tu mi sia fedele. Si..si…capisco che questa può sembrare una contraddizione ma vedi, tesoro, secondo me tradire non è scopare ogni tanto in giro. Tradire è non dirlo al marito. Comunque adesso hai confessato, quindi ti perdono. Però non farlo più. Intendo, non tenermi nascoste le tue esperienze erotiche. Se io volessi fare sesso con qualcuna te lo direi, chiederei il tuo permesso”
“oddio Carletto….davvero vorresti scopare con qualcun’altra?.....”
“ma no, amore, dicevo così per dire, era un esempio…tu sei tutto per me”
“ah……speriamo….però, Carletto, io non lo so se ti darei il permesso…anzi, sono sicura di no. Non ti azzardare a farlo, Carletto….guarda che io sono molto gelosa….se succedesse una cosa del genere non so che cosa farei…..anzi lo so….ti lascerei subito”
“senti, tesoro, cambiamo discorso, tanto non succederà mai. Però sentirti dire che mi lasceresti mi fa stare male….mi fa venire i crampi allo stomaco. Per tornare a te,
so che l’avvocato ti piace molto e che godi tanto con lui. Beh….cercheremo il modo di accontentarlo e di farlo sfogare, così anche tu ti potrai divertire. A proposito, quando ti ha chiavata contro il muro, sei venuta?”
“si, Carletto”
“bene……..quando abbiamo più tempo mi racconterai con calma e con tutti i particolari. Adesso godiamoci la serata….. hai visto il cameriere? È proprio un bel ragazzo. Ti sta divorando con gli occhi e gli tremano le mani perché quando ci serve al tavolo non vede solo le tue gambe e il triangolino delle mutandine…..getta gli occhi anche nelle scollatura. E’ ipnotizzato dalle tue tette. Sai, dall’alto le vede meglio, quando passa davanti ai colleghi vedo che gli parlano e ridono. Credo di sapere il perché”
“e cioè, perché?”
“ma gli diranno, magari….attento, il cazzo ti salta fuori….oppure….ehi, stai andando a farti una bella sega per la manza col maritino?....insomma, cose di questo genere. Comunque, ti piace?”
“è bellino, sembra un po’ timido ma mi fa tenerezza. Forse gli piacerebbe essere coccolato con la testa tra le mie tette. Oh….scusa amore, mi sono lasciata andare con le parole….non volevo..però era solo una battura”
“Ecco il conto, signore”
“grazie. Senti un po’, ragazzo, se io e mia moglie volessimo andare in un posto divertente a quest’ora, hai qualcosa da suggerirci?”
“i locali sono pieni ormai e non credo che accettino altri clienti. Forse fino a un’ora fa, ma adesso…..ah, idea…..nella piazzatta qui dietro mio zio sta inaugurando un negozio di nautica, magari c’è ancora qualcosa da bere, gratis naturalmente. Ci sarà gente, perché non fate un salto lì?....dite che vi manda Simone, mio zio è un signore alto con la barba, si chiama Rocco”
“grazie Simone, sei bene informato. Scambiamoci il numero numero, non si sa mai”
“Benvenuti signori, sono Rocco. So che vi manda mio nipote, posso offrirvi qualcosa da bere?”
“grazie, un amaro per me e un cocktail alcolico ma dolce per la mia signora”
“se permette, preparo io personalmente un cocktail speciale per la signora. E’ una mia specialità, lo preparo solo per le donne belle come lei, s’intende”
La festa in negozio è stata divertente e abbiamo anche ballato, con grande gioia anche degli uomini presenti che hanno ammirato il culo e le gambe di Alisa. Rocco se la divorava con lo sguardo, sembrava che quel culo lo ipnotizzasse. Io vedevo tutto, nessun dettaglio mi sfuggiva.
“Carletto….ma che mi ha dato da bere quel Rocco?....mi gira la testa e mi sento anche strana”
“avrà calcato un po’ la mano con l’alcool. Certi liquori danno alla testa in pochi minuti”
“già…che furbone….magari vuole sedurmi….che ne pensi tesoro?”
“non posso escluderlo, perché?, ti piace?”
“sarà perché sono brilla, ma il suo corpo imponente mi dà qualche brivido…non so”
“tesoro, sei felice? Ti piace la serata?”
“si amore mio, felice e…ubriaca. Vorrei ringraziarti in qualche modo speciale….a parte la scopata d’ordinanza quando torniamo in hotel, s’intende”
“davvero vorresti fare qualcosa di particolare per il tuo maritino, amore?”
“certo, lo voglio davvero. Magari una cosina che ti eccita in modo particolare, che ne pensi? Fai lavorare la tua fantasia così birichina”
“penso che una cosina l’avrei in mente, ma non so se tu la faresti volentieri. Ecco, non dovresti temere di vergognarti, ma prendere la cosa sportivamente e saper apprezzare il lato erotico della cosa. Però…..ma no….cosa dico?....non si può fare, non te lo posso chiedere”
“guarda che tu, forse, non hai ancora ben capito dove io posso arrivare per compiacerti…..a volte faccio un po’ la ritrosa, ma mi eccita molto accontentare i tuoi desideri…e credimi, ci godo tantissimo anch’io. Solo che spesso faccio la vergognosa, ecco tutto. Comunque visto che sono ubriaca e pronta a tutto, adesso spara….dimmi cosa frulla nella tua testolina un po’ malata di maritino porcellino”
“come vuoi….te lo dico all’orecchio e se non ti piace puoi rifiutare”
“signor Rocco, ma che mi ha messo nel bicchiere?......non so più quello che dico e che…faccio. I miei freni inibitori sono andati a farsi benedire….”
“mia bella signora bionda, sei uno splendore, ti ho vista ballare e mi sono incantato a guardare le tue gambe. Vuoi ancora bere qualcosa?”
“si, in realtà qualcosa vorrei bere, ma non so cosa. Ah, ecco…..magari un sorbetto. Sai, quello con la panna, sono molto golosa, lo bevo tutti i giorni al bar dell’hotel, c’è un contenitore con un lungo rubinetto per colare il liquido pannoso. Quando lo bevo però devo stare attenta perché magari mi resta qualche goccia bianca sulle labbra e sai com’è…..non sta bene se mi vedono. Che ne dici?”
“vieni bionda, andiamo nel retro”
“si, si….mia bella porca ubriaca….succhiami il cazzo….infilalo tutto fino alla gola, sei la più bella troiona che mi sia mai capitata a tiro….prima però fatti tastare il culo….mmmmm….che meraviglia di chiappe sode….mi piace impastare la tua bella carne bianca…..ed ora le tette, sono tutte da succhiare e palpare…..mmmmm….aaaahh…..fantastiche…..adesso però il mio cazzo sta reclamando la tua bocca. Succhiami il cazzo, bella troia….voglio sbrodolare in questa boccuccia da pompinara”
“si, Rocco, te lo succhio. Però non devi spruzzarmi in bocca. Devi schizzare dove ti dico io, al momento opportuno. Avanti, tira fuori il cazzo, quando mai ti ricapita di farti tirare una bella pompa da una figa come me?....scusa il linguaggio, ma sei tu che mi hai fatto ubriacare”
“ecco puttana…..succhia, lecca, ingoia tutto fino ai coglioni, fammi morire di piacere…..aaaaahhh….aaaaaaaahhhhhh…..aaaaaaaaaaahhhhhhhhh”
“mmmmmmm…..mmmmmmm…..mmmmmm……mmmmmmm…….ti piace porco?...mmmmmmmmm…..mmmmmmmmm….senti che bei risucchi, sento che stai per venire. Ricordati quel che ti ho detto…..mmmmmmm…..mmmmmmm…”
Ero madido di sudore, per il caldo della serata ma soprattutto per l’ansia…….Alisa era ancora nel retro con quel maiale, chissà come stava andando……magari era in difficoltà……avevo quasi deciso di andare a vedere quando alla fine lei è uscita, sola. E’ venuta verso di me, camminando piano, un po’ stravolta e con il rossetto sfatto. Tutti la stavano guardando , spalancando la bocca appena passava. In mezzo alla sala lei ha osservato con la coda dell’occhio la sua natica sinistra, dove una bella chiazza bianca inzuppava il vestitino nero…..alcuni goccioloni di sborra appena munta formavano una incredibile colata……..le righe di liquido denso e appiccicoso stavano arrivando sull’orlo del vestito. La più abbondante era già arrivata e stava colando sul pavimento.
Ho abbracciato mia moglie, cercando anche di sollevarla un po’. Di certo si è sollevato l’orlo del vestitino, offrendo al pubblico presente anche l’erotico spettacolino di una deliziosa mutandina bianca, a contornare il culone sodo e arrapante della mia bella moglie troia. Non vi dico la figura di cornuto che ci ho fatto io. Avevo il sangue alla testa e l’emozione mi stava togliendo il respiro. Potevo immaginare i pruriti libidinosi che quella patacca di sborra stesse provocando nelle menti maschili dei presenti….pruriti sicuramente ingigantiti dalla esposizione al pubblico delle candide mutandine. A sostegno della mia tesi ho potuto cogliere anche un commento rassicurante : “Hai visto la bionda?.. cheffiga….e che moglie troia si ritrova quel cornuto…” Quanto l’amavo…..era la mia donna, tutti me la invidiavano, ma nessuno poteva averla. Oddio…magari qualcuno si, ma solo in prestito…o forse sarebbe più esatto dire in uso temporaneo…..oppure in comodato d’uso, suona meglio.
Tornati all’hotel ho cominciato a baciarla in ascensore, pazzo di eccitazione e desiderio….
“Sono stata brava, Carletto?....sei contento?”
“ma certo tesoro, sei stata bravissima. Lo spettacolo è riuscito bene, mi sono tanto eccitato,sai?”
“mi sono sentita tanto troia con quella sborra sul culo, Carletto. Però ho sentito delle sensazioni molto forti, non mi ero mai esibita in quel modo così trasgressivo….sei un vero porcello, amore….secondo te a quegli uomini sono piaciute le mie mutandine?”
”sicuramente si….in quel modo abbiamo concluso una scena di altissimo erotismo. Certo, non propriamente raffinato, però molto intenso. Io sono eccitatissimo, Alisa. Promettimi che lo rifaremo….io sto già pensando a una variante ancora più forte, con due uomini e due chiazze di sborra, una a destra e l’altra a sinistra”
“anch’io sono eccitata, sono fradicia lì sotto….magari si, possiamo rifarlo…si vedrà…ma adesso ho bisogno di cazzo, Carletto, io devo scopare…subito”
Entrati in camera le ho strappato di dosso il vestito e sono andato ad annusare e leccare la chiazza di sperma. Poi le ho stracciato le mutandine leggere e sono andato a leccare la figa bagnata ed eccitata. Lei è venta subito, urlando un orgasmo troppo desiderato e trattenuto. Ho bloccato il suo grido con la lingua infilandola fino in gola, mentre le mie mani impastavano e torcevano le sue tette.
“si, Carletto…fammi male….fammi male….puniscimi…castiga la tua troia….sono una vera vacca. Hai visto cosa ho fatto?....picchiami….strizza le mie tette….aaaahhhh….aaaaahhhhh…..ancora, picchiale forte….aaaaaaaaaaaaahhhhh…avanti, schiaffeggiami……devo essere punita per ciò che ho fatto davanti a tutti……sono una puttana da strada, Carletto…..hai sposato una puttana…..”
“si….sei proprio una puttana…..vai in giro a tirare pompe agli uomini maturi, ai bastardi schifosi e bavosi che ti guardano come cani allupati…..ai vecchi porci che desiderano le tue tette da insalivare….e desiderano sbattere i loro cazzi nodosi nella tua figa per innaffiarla col liquido maleodorante dei loro coglioni penduli…….troia….vacca da monta……zoccola……avanti, fai il tuo mestiere, succhiami il cazzo”
Le ho sborrato in bocca rapidamente e ho preteso un immediato ingoio. Poi, per niente sazio di lei, l’ho sbattuta sul letto nuda ma ancora coi sandaletti, come deve fare una vera puttana per eccitare il clente. L’ho chiavata duramente, prima a pecora e poi a smorzacandela. E’ venuta altre cinque volte contorcendosi come una pazza per la forza degli orgasmi. Alla fine era distrutta e dolorante per le sberle in faccia e sui seni, svuotata e quasi incosciente. E’ così che l’ho penetrata da sopra adagiandomi su di lei, l’ho baciata teneramente e ho riversato finalmente un delirio di sborra nel fondo della sua figa, godendo di un orgasmo senza fine. La poderosa schizzata è andata a riempire completamente il posticino dell’inseminazione rigorosamente riservato al marito….o comunque a chi ne ottiene il permesso. Provvisorio, s’intende.
Il giorno successivo mi sentivo stanco e nel tardo pomeriggio, ritornati dalla spiaggia ho deciso di abdicare alla serata con cena ed eventuale divertimento. Io. Ma Alisa non doveva rinunciare….
“non è giusto che tu rinunci alla cena per me, amore. E poi se non ti diverti un po’ in vacanza, perché siamo venuti?.... “
“ma tesoro, non vorrai che esca da sola, vero? dopo lo spettacolo di ieri, chissà quanti mi correrebbero appresso”
“non ho detto questo, non vorrei mai farti uscire da sola. Oggi mi ha mandato un messaggio Simone….sai quel bel cameriere giovane di ieri al ristorante? Sapeva dellla faccenda con suo zio e si è scusato del…contrattempo. Mi ha detto che stasera è il suo turno libero e che aveva appuntamento con la fidanzata ma io l’ho pregato di farmi un favore : accompagnarti a cena in qualche bel posto…a mie spese naturalmente….e poi magari a ballare o….altro, insomma, quello che vuoi tu. Allora ha detto subito che avrebbe annullato l’appuntamento con la sua ragazza per accontentare te. Ma tu dimmi….non è gentile?.... ah….gli ho anche detto che potete usare la mia passat….non è un’auto di lusso ma è tanto, tanto comoda. Che ne dici amore?.....................................................................................
Se vuoi commentare scrivi a Dillinger a questo indirizzo : maverick.shot@libero.it
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