La professoressa Manola 3

di
genere
orge

“La troia è stata ben imbottita, come si meritava. Adesso però deve andare in scena il gran finale, la nostra professoressa non se la può cavare con un pompino e una doppia di figa e culo…..troppo facile. E’ venuto il momento di darla in pasto alla plebe, tutti devono soddisfarsi di lei. Panem et circenses, i plebei si sono ingozzati di cibo al ristorante….ora reclamano i giochi, vogliono divertirsi e noi daremo loro in pasto la vergine…si fa per dire….con cui soddisfare i loro più biechi e torbidi desideri carnali……
Pensa, Rudi, se il suo maritino cornuto fosse qui l’avrebbe vista mentre veniva trapanata nei due buchi….che spettacolo incredibile per lui….io dico che alla fine si sarebbe segato fino a sfiancarsi, sarebbe andato fuori di testa. La sua mogliettina trattata come merita, da grandissima troia, abusata e chiavata come una puttana, montata davanti e dietro come una vacca……d’altra parte l’ha voluta lui, la moglie zoccola è la sua e se la deve tenere così com’è, troia è e troia rimane, deve farsene una ragione.
Beh….adesso vai a chiamare i tuoi due amici e anche il bidello. Digli che possono venire a divertirsi senza alcun limite con la signora Manola, professoressa e puttana.

Bastiano e Peppe, i due compari di Rudi, nonché il bidello Gilberto, furono buttati giù dal letto e condotti nella camera di Manola.

“benvenuti, carissimi amanti della gnocca…….ho qui un bocconcino prelibato per voi. Potete gustarvi la più figa delle nostre insegnanti, quella che quando passa fa tirare il cazzo a tutti….quella che con i suoi capelli lunghi e biondi, gli occhi azzurri, il culo e le gambe così succulenti, provoca in tutti, femmine comprese, pensieri peccaminosi, anzi, libidinosi. La professoressa Manola, gran figa e grandissima troia……
Noi due ce la siamo già goduta alla grande….si sa, io sono il preside ed ho il diritto di precedenza e Rudi è il mio…aiutante. Ma adesso la ragazza è tutta per voi. Voglio assistere allo spettacolo, però non mi deludete….. la dovete scopare nel modo che più vi aggrada, in figa o in culo, potete sborrare dentro tanto la signora è sposata, quindi chi se ne frega, sono cazzi del marito….il quale dovrebbe sapere che la mogliettina è troia e che si fa chiavare fuori casa, con tutti i rischi del caso. Ma questo è un altro discorso, magari a lui piace così. Adesso forza, tutti nudi e iniziate.

“scusatemi, ma potete dirmi cosa succede in questa stanza?”

Tutti i presenti rimasero allibiti e videro davanti alla porta Eleonora, che indossava una sottovestina cortissima e trasparente, coi capelli sciolti e i meravigliosi boccoli che le arrivavano fin sui fianchi.

“ma tu che cazzo ci fai qui?” disse il preside…
“io, ecco….sono venuta a trovare la mia professoressa, per parlare un po’…”
“e ci vieni mezza nuda dalla tua professoressa?...”
“ma…non sono proprio nuda…almeno non del tutto…”
“beh….la tua professoressa l’hai trovata. Magari non avrete occasione di chiacchierare, però io direi che le potresti tenere buona compagnia. Che so….magari potreste divertirvi un po’, giocare con noi….voi ragazzi che ne dite?...vi va?...”
“preside, vuoi che rifiutiamo una bellezza così raffinata?...una figa così giovane?....già che ci siamo, facciamola divertire”, disse prontamente Rudi. “si..si..si..si” dissero tutti in coro.

“Bastiano, Peppe, fate compagnia alla studentessa vostra coetanea….per prima cosa, spogliatela nuda e cominciate a scaldarla….cioè a leccarla da capo a piedi. Poi avrete altre istruzioni……”

I due compari presero per mano Eleonora e la condussero al centro della stanza, dove in un baleno le tolsero sottoveste e slippino….altro non c’era…ed iniziarono le danze. Fatta sdraiare la ragazza sul letto, Peppe cominciò dall’alto, baciandola in bocca a tutta lingua. Bastiano invece iniziò a leccere le belle gambe, risalendo fino ai fianchi larghi e carnosi. Quando Peppe passò alle tette grosse e sode, leccando, baciando e succhiando i capezzoli eretti, Bastiano passò velocemente a lappare la figa, perfetta e depilata. A questo punto Eleonora che era rimasta ammutolita per la sorpresa, riprese voce….ma anziché parlare, gemette forte…………..

“ooooohhh…..oooooohhhh……ma che fate……..aaaaahhh…..aaaahhhh…….ma siete impazziti…..no…no…aaaaaaaahhh…….non potete fare questo…….aaaahhhhh….”

Allorchè Bastiano spinse più a fondo la sua lunga lingua a lappare e risucchiare la giovanissima figa di Eleonora, titillando anche l’ingresso della vagina con due dita, la ragazza esplose in un potentissimo ed inaspettato orgasmo, bagnando coi suoi liquidi la bocca e la mano di Bastiano. Il corpo di Eleonora fu percorso da forti scosse di piacere e Peppe aspettò che si calmasse, prima di riprendere possesso della sua bocca e della sua lingua suggendone il sapore.

“che razza di bastardi……siete due maiali…..non potete approfittarvi di me”
“ma dai, piccola, hai goduto come una troia e poi ti lamenti anche?.....adesso devi far godere anche noi….non ti pare giusto?.....”
“no….proprio non mi pare giusto. Chi vi..uuumh” Eleonora non disse altro….anche perché non poteva, in quanto Peppe le aveva piantato il cazzo in bocca fino ai coglioni.

Gli altri, che si erano soffermati a guardare l’erotico spettacolino, rivolsero la loro attenzione a Manola, che era ancora ferma colando liquido dai due buchi. L’impressione che ebbero i tre guardandola, fu che lei aspettasse un po’ imbronciata per essere stata messa da parte, sia pure per pochi minuti…..

“tranquilla, occhi azzurri, non ti abbiamo dimenticata. Gilberto è qui che ti guarda col cazzo inalberato. Vorrai concedere qualcosa anche a lui, vero troietta?.... allora, Gilberto, cosa voi fare con la bella professoressa per cui ti sei fatto tante seghe?...”
“preside, se posso la vorrei scopare subito….non riesco ad aspettare dopo i preliminari, non resisto più….è troppo figa…è una manzetta così morbida e tiracazzo che me la voglio ingroppare subito”

“sei sempre precipitoso, Gilberto….le tue prestazioni sono sempre troppo veloci….non dai spettacolo, ecco….comunque vabbè, chiavala subito allora”

Gilberto non aspettava altro….salì sopra Manola accomodandosi a missionario tra le belle gambe e inserì con diligenza il suo lungo cazzo nella figa allagata. Iniziò subito un veloce su e giù, gemendo sommessamente il suo piacere….

“aaahh…aaahhh…..ooohhh….che figa morbida e stretta…..è un vero godimento andare in fondo fino alle palle…..ooohhh…..ooohhh……bella professoressa, quanto sei figa e troia….ti piace il mio cazzo?.....”
“sei un porco, ecco cosa sei…..stai mettendo le tue sporche manacce su una professoressa invece di portarle rispetto……e quel tuo schifoso cazzo di sudicio bidello porco non ha il diritto di stare tra le mie cosce…..bastardo maiale….mi stai trapanando fino all'utero….aaahhh….aaaahhh……il tuo cazzo da cavallo è troppo lungo per la mia carne…..mi stai sfondando….aaaahhh….aaaahhh”
“si…si…ti voglio trapanare fino in fondo….devi gustare bene il mio cazzo prima che ti faccia lo shampoo nella figa….vedrai quanta sborra ti caccio dentro….ti faccio morire di godimento”

Il bidello abbrancò le stupende cosce di Manola e le tirò in alto finchè le gambe della donna furono puntate verso il soffitto. Il culo di Gilberto batteva il ritmo della monta sempre più velocemente e tutti i suoi colpi di cazzo arrivavano a segno contro l’utero della donna, metre preside e Rudi si segavano ferocemente gustandosi lo spettacolo.

“canaglia….ma così mi fai venire….no…no…non voglio…aaaahhhh…..sei un bastardo……non voglio…..aaaaaahhhhh……aaaaaaaaahhhhhh……..mi stai sbattendo come una puttana…porco…..che cazzo duro…e lungo…. aaaahhh……”
“amore….amore…..mia bella Manola…..che bello….che godimento….oooooohhh……ti voglio……”

La bocca avida di Gilberto arrivò prima a succhiare i seni e poi la bocca di Manola, che gemeva forte sgambettando nell’aria. Alla fine abbracciò Gilberto stringendogli il collo ed incrociando le gambe sopra il suo culo nudo che martellava come impazzito.

“mio tesoro….che bello sentirti godere sotto i miei coglioni….purtroppo però adesso devo cedere, scusami ma non riesco a durara ancora…”
“aaaaahhhh….che bel cazzo…..vengo….vengo….che bello……scopa più forte…..che meraviglia di cazzo……lo sento in gola…..io adesso vengo…..aaaaaahhhh…..vengo…vengo…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh”
“eccomi, Manola, il tuo Gilberto ti dà la benedizione…..godo…vengo…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh….oh.”

Il culo del bidello si bloccò improvvisamente. Ma non il suo cazzo che pulsando forte, inserito fino all’elsa nella bramata figa della professoressa, le scaricò dentro tutta la sua abbondante spremuta di coglioni.

“bravissimo, Gilberto….magari hai poca fantasia ma la qualità della chiavata era ottima……mai vista una missionaria così forte e libidinosa….hai fatto godere ancora Manola…bravo”

I due studenti intanto si stavano spupazzando Eleonora. Le avevano sborrato in bocca a turno costringendola ad ingoiare. Adesso invece la stavano scopando a pecora, alternandosi ogni minuto. Finchè Bastiano, ormai alla fine, riuscì faticosamente a parlare…

“Peppe, non resisto più….oooohhh……questa manzetta mi sta risucchiando il cazzo con la figa….sembra una ventosa….oooohhh….io adesso vengo…..tu datti una smanettata e poi spruzzale tutta la faccia”

Detto fatto…..Bastiano gridò forte il suo orgasmo e imbottì fino all’orlo la figa di Eleonora.
Peppe per contro dopo aver velocemente riscaldato il motore con l’acceleratore a mano, schizzò tutta la semenza in viso alla ragazza, imbiancandole la faccia.


“Eccovi arrivate, finalmente” disse Alfredo, il quale era andato a prendere Manola alla stazione. La moglie era in compagnia di Eleonora, in quanto il padre della studentessa aveva fatto sapere che la sua auto non partiva, colpa della batteria.

“Alfredo, come ti ho scritto nel messaggio, Eleonora dorme da noi questa notte”
“benissimo, il divano letto è a sua disposizione. Ma mi sembrate entrambe un po’ sbattute…..è successo qualcosa?”
“beh….sbattute forse è la parola giusta….comunque diciamo che abbiamo avuto entrambe qualche problema a….mantenere la disciplina io…..e a farsi rispettare dai maschi lei. Ma lasciamo perdere, carichiamo i trolley in macchina”

Dopo che le donne ebbero fatto una bella doccia, tutti e tre andarono a letto. Alfredo però era irrequieto, capiva che era successo qualcosa di grosso….si sentiva agitato….certo avere per casa quella Eleonora lo rendeva eccitato. La ragazza era la più figa della scuola, bella, coi capelli lunghissimi, due tette clamorose e gambe da sballo. E le curve erano da sogno….da far rizzare il cazzo solo a guardarla. L’aveva intravista appena prima in bagno, in mutandine e reggiseno….che pezzo di figa….era tormentato dal desiderio di scoparla….la desiderava pazzamente. Ma come fare?....allora andò in cucina a bere un po’ d’acqua e…..Eleonora era lì, anche lei per bere, indossando solo le mutandine e con le tettone di fuori.

“oh….Ele….scusa l’intrusione….ero venuto a bere…”
“non preoccuparti, Alfredo….fai pure…me ne vado subito”
“aspetta, Ele….voglio sapere cosa vi prende a tutte due….non siete normali, è successo qualcosa, lo sento…”

Eleonora allora scoppio a piangere e tra i singhiozzi, spifferò ad Alfredo ciò che era successo, un po’ di fretta e sorvolando sui particolari, ma mettendo l’accento sul fatto che loro erano state costrette a subire la prepotenza dei maschi.
Alfredo meditò velocemente su quale atteggiamento tenere….l’ardore erotico che provava per Eleonora ebbe la meglio e decise di fare buon viso…….

“povera Ele, dev’essere stato terribile subire quell’abuso. Che razza di degenerati…io lo sapevo che non c’era da fidarsi…..quei ragazzi ne hanno combinate di tutti i colori….hanno aggredito le studentesse nei bagmi…”
“si…si…ma stavolta c’erano anche il preside e il bidello….che vergogna….che bastardi….”

“Vieni qui, Ele……su…..cerca di calmarti….adesso ne parliamo, anche con Manola e decidiamo cosa fare….” così dicendo Alfredo abbracciò teneramente la ragazza seminuda, sentendo le sue tette appoggiarsi sul suo petto. Ciò che temeva però avvenne…..il suo cazzo si inalberò di colpo, provocando una grossa protuberanza nei calzoni del suo pigiama. Non sapendo cosa fare o dire, Alfredo non disse nulla. Anzi, la sua mano scese lentamente dalla schiena di Eleonora ed andò a posarsi dolcemente in basso, sulle mutandine. Tirò un pochino la ragazza verso di sé ed in questo modo l’ingombro del suo cazzo arrivò a spingere proprio in mezzo alle gambe di Ele.

“ma….Alfredo….ti sei eccitato?....forse è colpa mia….scusami, non dovevo dire certe cose…”
“ma no….scusami tu, hai fatto bene a liberarti….gli amici servono a questo. Forza, lascia che ti dia un bacio, magari riusciamom a farti passare il magone…”

Il bacio fu su una guancia, e poi sull’altra, e poi ancora….alla fine i baci sulla guancia furono una decina. L’undicesimo però non andò a segno e si impigliò tra i capelli sciolti della ragazza, andando a finire proprio, guarda caso, sulla bocca carnosa di Eleonora. Nel cervello di Alfredo scattò qualcosa che non poteva frenare. Baciò quella bella bocca con ardore ed emozione, vi inserì subito la lingua e trovò quella della ragazza pronta ad avvinghiarsi con la sua. Percorse allora con le mani quell’agognato corpo seminudo, andò ad impastare con ambo le mani le belle tette sode, poi ridiscese sulle mutandine e palpeggiò a fondo il culo abbondante, la carne liscia e soda delle natiche, per poi passare davanti ad accarezzare la stoffa dello slippino sopra la figa, che sentì già un po’ bagnata. Alfredo era sconvolto dal desiderio, i suoi occhi erano appannati……ma non così tanto da non intravvedere la sagoma di Manola ferma sulla porta della cucina.

“scusate, non volevo disturbare, continuate pure. Se desiderate accomodarvi a letto, non fate complimenti……”

Facendo appello a tutte le sue risorse, Alfredo tentò, arrampicandosi sui vetri insaponati, di giustificare….o almeno spiegare quello che era successo. Ovviamente il risultato fu penoso…..ma qualcuno da lassù gli diede una mano. Infatti Manola, che già per quanto era successo non si sentiva propriamente una santa….e men che meno indenne da qualche piccolissimo senso di colpa….considerando tutto, le corna messe al marito, i clamorosi orgasmi goduti, il suo atteggiamento remissivo, per non dire permissivo, di fronte all’assalto sessuale dei maschi, che aveva subito e contrastato solo a parole ma pienamente goduto……. Considerando anche la bellezza esplosiva di Eleonora che non poteva lasciare indifferente Alfredo, in quanto apparsa mezza nuda ai suoi occhi….tenendo anche conto che Alfredo ha la figa stampata in testa…..beh….tutto sommato la cosa si poteva anche aggiustare. Magari, perché no, trovando un compromesso che potesse accontentare entrambi.

Dopo circa un’ora i tre erano accomodati sul letto…..

“…..e questo è tutto, Alfredo. Eleonora, come vedi, ha sorvolato su molti particolari che ora io ti ho raccontato e spiegato. Lei non ha alcuna colpa, è stata costretta. Io anche sono stata forzata a fare certe cose, ma non so bene cosa mi è successo….forse avrei potuto oppormi, ribellarmi, chiedere aiuto. Ma non l’ho fatto. Mi chiedo ancora adesso il perché ma non so rispondermi….forse è nella mia natura essere vittima di abuso, magari senza volerlo mi vado a cercare le situazioni pericolose e quando mi trovo nei pasticci non so oppormi….qualcosa mi frena e mi costringe ad accettare ciò che mi viene imposto dagli uomini. Dirò anche di più….mi accorgo che queste situazioni spesso mi provocano piacere. Mi sento eccitata dalla sottomissione al maschio dominante…..e spesso godo nell’essere abusata e trattata come una troia, una zoccola da marciapiede. So anche di essere provocante e desiderabile e quindi inconsciamente do una giustificazione agli abusi fatti sul mio corpo”
“si, vabbè….però sei proprio troia…..lasciatelo dire”
“può darsi, comunque non più di quanto tu sia puttaniere e donnaiolo”
“e basta adesso…..smettetela tutti e due. Piuttosto adesso giochiamo un po’, così magari vi rilassate….voglio farvi vedere il mio abitino supersexy che in gita non ho indossato perché mi vergognavo”

Eleonora si presentò pochi istanti dopo davanti al letto indossando un miniabito verde acqua corto da far paura. Sotto portava solo una mutandina nera ridottissima. Era un vero schianto, coi capelli sciolti che le arrivavano ai fianchi. Alfredo cominciava a capire perché tra sua moglie e l’allieva si fosse creato questo feeling, questa confidenza un po’ esagerata. La ragazzina era molto bella e sexy e per quanto lui poteva vedere, anche un po’ troietta. Sicuramente era disinibita e magari anche un tantino esibizionista. Avrebbe scommesso che era anche un po’ bisex…..quindi un’ottima compagnia per Manola nelle sue scorribande fuori casa, durante le quali veniva spesso sottomessa dagli uomini. Ed anche gradevolissima da trastullare in privato con abbracci, baci e quant’altro……. Una cosa era certa, Ele gli faceva tirare il cazzo e adesso era il momento di approfittare dell’insperata occasione.

“Ele, sei davvero molto bella con quel vestitino sexy….avanti, facci vedere come sei provocante e ammaliatrice….”
“si, Ele, Alfredo ha ragione….forza, esibisciti in qualcosa di veramente eccitante, come sai fare tu”

In piedi sopra i suoi tacchi altissimi, Eleonora mostrava alla coppia quanto fosse curvilineo ed attraente il suo corpo. Si capiva che ne era fiera, sapeva di piacere…di poter eccitare maschi e femmine. Con quei capelli lunghissimi poi….sembrava una venere appena uscita dal mare. Era una giovinetta con le fattezze di una donna già matura e ciò era molto erotico.
Davanti agli occhi increduli dei due, Ele incrociò le braccia ed afferrando il vestitino lo fece lentamente risalire, dondolando leggermente i larghi fianchi. Per superare i quali, il vestito aderente trovò un leggero ostacolo…..la ragazza dovette quindi tirarlo alternativamente sui due lati. Il movimento risultò essere molto sensuale….lo spettacolino delle mutandine nere di pizzo che apparivano lentamente era davvero sexy ed Alfredo ebbe un primo piccolo tuffo al cuore. Lo stesso problema si presentò al vestitino nel superare i seni. I quali, appena liberati dal vestito con un ultimo strattone, esplosero sballottando su e giù. Ovviamente già nudi….
Alfredo, che nel frattempo si era sfilato il pigiama, sentì il cazzo inalberarsi di colpo dentro ai boxer…..l’immagine di Eleonora in mutandine e tacchi, coi lunghi capelli scarmigliati e le tettone sode in bella vista aveva colpito duro il suo cervello. Anche Manola sembrò accusare il colpo, mentre seduta sul letto osservava attenta lo spettacolo indossando una leggera e corta sottanina……..”brava Ele……avanti, mettiti nuda, facci vedere il fronte retro…”
Eleonora si girò e mostrò il lato B con le mani sui fianchi. Quindi calò le mutandine con decisione facendo balenare alla vista dei due spettatori il suo fantastico culone…….magnifico, dotato di vita propria, composto da due strabilianti mezzi culi, alti, sodi e di forma perfetta. La visione venne mantenuta per il giusto tempo necessario alla coppia per apprezzare, gustare con gli occhi e mentalmente fotografare il suo culo superbo. Infine si girò e fece dono agli occhi increduli che l’osservavano della vista di una figa perfetta, nuda, completamente depilata………era davvero una venere, vestita ormai solo di tacchi e capelli.

“mi sembrate sconvolti……adesso che fate?....rimanete lì impalati o volete spogliarvi anche voi?.....avanti, Manola….voglio vederti nuda…..e tu Alfredo vuoi o non vuoi calarti quei boxer? Se li tieni indossati ti avverto che sei molto buffo, non nascondono proprio niente….”

Manola in un attimo fu nuda, come pure Alfredo, il quale liberò con un certo impaccio il suo cazzo in tiro dall’elastico dei boxer. Poi afferrò la testa di Manola e le infilò il cazzo in gola. Manovrò lento con la mano la testa di lei, con movimenti alternati, scegliendosi il ritmo della pompa, come se la stesse scopando. Con l’altra mano fece cenno ad Ele di avvicinarsi ed appena la ragazza fu a giusta distanza, accalappiò anche la sua testa ed iniziò a slinguarla profondamente, tenendola stretta forte col braccio. Per qualche minuto il silenzio fu rotto solo da qualche gemito soffocato di Manola che respirava a fatica, nonché dal risucchio delle lingue che frullavano avvinghiate scambiandosi la saliva. Poi qualcosa scattò nella testa di Alfredo ed egli, con un movimento velocissimo ed indubbiamente abile, invertì di colpo i ruoli facendo abbassare la testa di Eleonora sul suo cazzo, liberato in un nanosecondo dalla bocca di Manola, la quale invece del cazzo si trovò in bocca la lingua del marito.
Eleonora dimostrò subito che i pompini li sapeva fare bene. La profondità del risucchio e il magistrale lavoro di lingua a cazzo inserito erano da manuale. Come avesse conseguito una simile abilità era una bella domanda. Ma una simile femminile bellezza dalle rotonde forme doveva aver iniziato presto a regalare piacere all’altro sesso esercitando la non facile arte della fellatio.
Alfredo si gustò la più eccitante pompa della sua vita, teneva una mano immersa nella lunga chioma della ragazza e governava il movimento della testa. Eleonora gemeva dolcemente e seguiva docile e mansueta il ritmo imposto dall’uomo. Voleva dargli il massimo piacere, era questo lo scopo, era eccitata dall’erotismo della situazione, voleva che il maschio più grande di lei godesse della sua bocca e che la sua prestazione fosse impeccabile e completa. Per questo, dopo aver preso una boccata di ossigeno, riprese il lavoro di bocca con diligenza e impegno, aumentando il ritmo. Pompava il cazzo lucido di saliva incalzandolo e spingendoselo in bocca fino alle palle, senza usare la mano…..solo labbra, bocca e lingua.
Alfredo era sconvolto di piacere, slinguazzava la moglie e gemeva…..quella bocca di fanciulla era irresistibile, sentiva che non poteva più durare molto. Finchè qualcosa nel suo cervello cedette di schianto……allora l’uomo mollò la bocca di Manola ed emise un forte rantolo di godimento…….serrò la testa di Eleonora contro il suo inguine e mantenne il cazzo infilato in fondo alla sua gola…..quindi esplose una serie di getti ad alta pressione nella tenera bocca della fanciulla. Rimase conficcato in lei fino a che il suo orgasmo si esaurì e i suoi coglioni si furono svuotati. La ragazza ingoiò la sborra, anche per non soffocare, ma una parte fuoriuscì dalle sue labbra e colò sulle tette sbrodolandole di liquido bianco.
Manola allora non perse l’occasione. Si gettò sull’allieva e andò direttamente a baciarla in bocca, assaporando insieme a lei il forte sapore di maschio. Le due femmine slinguazzarono eroticamente sotto gli occhi di Alfredo, gemendo e intrecciando le lingue imbiancate di semenza appena munta e ancora calda. Poi Manola scese sui grossi seni e andò a leccare il liquido che li imbrattava, ingoiando tutto ciò che la sua lingua riuscì a trovare. Ormai la donna era al massimo dell’eccitazione….i feromoni presenti nella sborra del marito martellavano il suo cervello…..allora scese lungo il corpo delle ragazza ed arrivò sino al centro del suo piacere. Lì iniziò una dolce e tenera leccata……andò a suggere le parti intime della giovane già intrise di liquidi….baciò la carne tenera e la risucchiò avidamente…..

“si….si….Manola….amore mio…..si….baciami…lecca la tua ragazzina….aaaaahhhhh….che godimento……la tua lingua è fantastica Manola….succhiami….si….così….ancora, più a fondo……aaaaaahhhh….si….si Manola…..Manola…….godo tesoro, ecco…..vengo…..aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhh………………………………”

“si, godi mia bella bambina……..la tua Manola ti ama tanto, lo sai……mi piace leccare e baciare la tua fighetta dolce…….la carne tiepida e liscia delle tue cosce…..mi piace sentirti godere nella mia bocca……..adesso girati, voglio leccare quel tuo meraviglioso culo….”

Eleonora allora si posizionò in ginocchio e Manola andò dietro di lei. Iniziò a baciare le natiche sode e lisce di Eleonora, le bagnò tutte con la sua lingua…..poi andò ancora a suggere il liquido che impregnava la sua fighetta e si immerse ancora con la bocca in quel paradiso di giovinetta. Il colpo che la fece rimbalzare in avanti con forza arrivò inaspettato……..

“ecco, mia dolce mogliettina troia….prendi il mio cazzo…….voglio che godi anche di questo, non solo della figa della tua troietta personale…..senti quanto cazzo ti infilo dentro. E’ più grosso o più piccolo di quello del preside?....o dei cazzi di quei bastardi e porci studenti da cui ti fai chiavare?.....ti piace vero farti sfondare figa e culo dai vecchi luridi e bavosi che ti stanno dietro………magari ti scopano anche nei cessi della scuola, sul pavimento sporco di piscio……prendi….prendi….prendi tutto il cazzo….”
“aaahhhh….aaaahhhh…basta, Alfredo, mi stai sfondando….aaaahhh….aaaahhhh….”
“adesso vieni qui, piccola troietta….bella puttanella con la faccia da brava bambina……ti lascio il posto. Vieni a leccare la figa della tua professoressa….falla godere come una troia….forza….vi voglio vedere ancora in azione”

Alfredo estrasse il cazzo dalla figa di Manola e la fece sdraiare a gambe aperte. Allora Eleonora si mise in ginocchio ed accomodò la faccia tra le cosce di Manola, iniziando a leccare la sua amata professoressa.

“finalmente, Ele…..si amore….leccami….baciami…..voglio godere della tua lingua….sei il mio tesoro……leccami…..ancora…..così…..così…..aaaahhh……aaahhh….mi fai godere…..sento che sto già per venire…..aaahhhh……aaaaaaaaaaaahhhhhhhh…ooooohh……..che bello…..che godimento……”

Alfredo stava per coronare il suo sogno……il cazzo era ancora bello duro, completamente eretto. Aveva davanti a se la bella Eleonora, oggetto dei suoi sogni più erotici e bagnati…..la ragazza era a portata del suo cazzo….poteva chiavarsela….adesso o mai più….. Di colpo allora introdusse il cazzo teso nella agognata figa già bagnatissima, con un grido di devastante piacere a lungo represso e desiderato.

“eccomi Ele……adesso finalmente ti posso scopare……che figa calda e stretta…..che belle gambe, adesso le posso palpare a mio piacimento…..il tuo culo è una meraviglia…..senti il mio cazzo che ti riempie il fondo……lo sento battere sull’utero ad ogni colpo…..che bella chiavata, me la voglio godere fino in fondo. Ma tu non fare complimenti, tesoruccio, continua a leccare mia moglie, io intanto mi sollazzo dietro di te….vedrò di non disturbare troppo..”

Eleonora era schiacciata tra il cazzo di Alfredo e la figa di Manola……la sua faccia era immersa tra le cosce della sua professoressa…..
“vengo, Ele…..adesso vengo…..che bello Ele…..leccami più forte….oooohhhhh…..vengo tesoro……si mia bella studentessa, lecca la figa della tua Manola…..so che ne hai tanta voglia……sssssiii…….sssssiiiii……aaaaaaahhhhh…..leccami la figa, tesoruccio….aaaaahhhhhh…….godo amore…..vengo…..aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh…..”

Manola ebbe un feroce orgasmo che la fece tremare. Si contorse serrando il capo della giovinetta tra le sue belle cosce, gemendo e singhiozzando di piacere….
“si…tesoro…..mi hai fatto morire di piacere…..che magnifica lingua…..aaaahhh….non ho mai goduto così tanto”

Alfredo, che continuava a scopare da dietro la bella Ele, era a un punto di svolta….stava aumentando il ritmo della monta ed avvinghiava con le mani il suo delizioso e morbido culone. Cercò di resistere più che poteva, quella chiavata era il coronamento dei suoi sogni….chissà se avrebbe mai potuto ripeterla…..comunque voleva gustarla al massimo, cercando di allontanare l’orgasmo che sentiva arrivare implacabile.
“purtroppo tra poco vengo, tesoruccio…..mia bella puttanella, il tuo Alfredo non resiste più……vengo……prendi….prendi tutto il mio cazzo fino in fondo……godo…..godo….”

Un forte colpo di gong risuonò fragoroso nel suo cervello……le sue difese crollarono inesorabilmente…..scivolò nell’abisso di un piacere infinito e mai provato…..il suo cervello si squagliò e trasmise un micidiale orgasmo lungo il suo corpo fino al cazzo durissimo conficcato in fondo alla figa, fino all’utero. Il suo cazzo obbedì all’ordine perentorio arrivato dall’alto…… un fiume di sborra rovente allora uscì con getti lunghi e potenti e riempì completamente la ragazzina…..

“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh…………”

L’urlo di piacere di Alfredo risuonò nella stanza, finchè di colpo l’uomo ammutolì e si abbattè sconvolto sul corpo della ragazza.

“Manola……ho riempito di sborra la figa della tua allieva……..non so come sia successo. Credimi, non è colpa mia…..sono stato costretto……da lei, intendo. Eh si, tesoro, Ele è troppo figa ed io, anche volendo, non potevo resistere……che ci posso fare?....è andata così…..ah…queste ragazzine troiette….quanto gli piace abusare degli uomini sposati….

Però….che puttanelle…..”


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maverick.shot@libero.it






scritto il
2022-11-11
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