La tribù Cap.2

di
genere
bondage

-DOLORE-

Incubi, solo incubi faccio quando mi drogano, mi risveglio si soprassalto è sera, sono legato a 2 rami che formano una X mani e piedi alle estremità c’è un grande fuoco di fronte a me, i DACERO ci ballano intorno e lo Sciamano impartisce benedizioni per scacciare gli spiriti cattivi, cerco tra il pubblico BAKU ma come sempre non è presente, ha il cuore troppo puro e non vuole mai assistere.
OWASA si alza in piedi e con un urlo che ricorda il ruggito di un leone zittisce tutta la tribù, gira 2 volte intorno al fuoco poi parla con il popolo
“Tante lune fa i BECA hanno provato a sterminarci ma tutti insieme li abbiamo scacciati, tante lune fa abbiamo combattuto per cancellare i BECA e vivere..festeggiamo la nostra libertà mostrando quanto possiamo essere cattivi all’ultimo BECA… INKOSI KWAMAHHALA assaggerà il fuoco”
Alcuni DACERO sciolgono le corde che reggono la mia croce in piedi e l’avvicinano al fuoco, sento il calore bruciarmi, lo sciamano detta i tempi fa ondeggiare la croce in maniera tale da farmi scottare e raffreddare, io posso solo urlare per il dolore.
Non so raccontare tale dolore, la pelle diventa iper sensibile e anche l’aria diventa tagliente, mi fanno dondolare tanto e forse troppo, non sopporto più quel dolore, quando sono sfinito lo sciamano in persona mi libera ma non pensate che la tortura sia finita, hanno torturato la parte anteriore del mio corpo ora tocca alle spalle.
Vengo legato a terra mani e piedi tirate al massimo, OWASA in persona prende un secchio e rovescia il contenuto su di me, migliaia di formiche iniziano a pungermi, il dolore è peggiore del precedente, la gente guarda e ride di me…tutti ridono e io piango.
Il dolore non sempre è cattivo delle volte diventa così insostenibile che annebbia la mente e mi fa immaginare altro, mi fa immaginare la libertà.
Non so se sono svenuto oppure se sono stato drogato, quello che so è che mi risveglio nella mia gabbia, è notte e vicino trovo BAKU
“Amico mio ieri hai resistito tanto, tutti sono sorpresi per il tuo coraggio e zio in persona ha detto che i BECA hanno sangue forte, a sua detta è una fortuna che tu sei l’ultimo..hai dormito tutto il giorno però ho vegliato su di te e ora ecco il tuo cibo” BAKU resta in silenzio a guardare le stelle poi mi dice “ti confesso una cosa, so che non lo diresti a nessuno nemmeno se potessi parlare conosco i tuoi occhi” resta zitto un pò poi “non appena tutti dormiranno scappo dal villaggio, dovrò attraversare il deserto e poi il mare, vado via per una vita migliore” mi escono delle lacrime “INKOSI KWAMAHHALA non piangere, non ti lascio qui..tornerò a prenderti prima o poi te lo giuro..tu cerca solo di resistere qualche anno, ti giuro che a costo della mia vita tornerò a riprenderti per darti la libertà”.
BAKU va via, io piango per la perdita dell’unico amico che avevo..
E’ mattina OWASA è in piedi vicino la gabbia, l’apre e mi fa uscire “mio nipote parla solo con te, dimmi dov’è” gli faccio segno per fargli capire che non lo so, ma di tutta risposta vengo picchiato, calci e pugni, sono a terra fatico a respirare OWASA urla “DIMMI DOV’E’ BAKU” non posso infrangere la promessa fatta e faccio ancora segno per dire che non lo so, OWASA inizia a picchiarmi con il suo bastore che colpendo la mia pelle martoriata dalla sera prima mi fa urlare come una bestia.
Resto in silenzio a discapito della mia vita, OWASA continua a colpirmi e mi riduce in fin di vita, si ferma solo perché lo sciamano gli dice che mi ammazzerebbe se continua.
Non ricordo più nulla, passo molti giorni narcotizzato nella tenda dello sciamano, finché una sera non mi sveglio, il vecchio è di fronte a me, vengo subito dissetato.
“INKOSI KWAMAHHALA hai coraggio onore e forza come l’aveva tuo padre ma sappi che nella vita ci vuole anche la furbizia e tu non ne hai..se vuoi sopravvivere diventa furbo, OWASA non ti darà pace finché non gli dirai dov’è il nipote”
Lo sciamano mi fa passare diversi giorni nella sua tenda poi vengo riportato da OWASA che mi fa nuovamente la stessa domanda, non gli do risposta ma vengo picchiato ancora e ancora sopravvivere è difficile ma ho sangue BECA e sono forte.
scritto il
2020-08-12
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