Baby sitter in Babydoll.
di
Adelina69
genere
trio
La nascita di un figlio, per una coppia è qualcosa che inevitabilmente, stravolge abitudini consolidate da anni di vita in comune. Se poi i figli sono addirittura due gemelli, questo rischia di diventare devastante, e annullare qualunque volontà che non sia inserita nel loro ciclo vitale. Sai già che tornato a casa dal lavoro, ti attende una serata impegnativa, e una lunga notte, alle prese con pannoloni, pappette, bollitori elettrici, pianti, risvegli, passeggiate tra i divani e intorno al tavolo della cucina, con in braccio un esserino che strilla e non ne vuol sapere di dormire. Qualunque tuo interesse, passione, ritaglio di tempo solo per te, o da condividere con tua moglie, viene azzerato, accantonato, e dopo qualche tempo persino dimenticato. La prima cosa che sparisce è l’attività sessuale. Mia moglie è una bella donna, madre natura le ha regalato un fisico tonico, slanciato, e un metabolismo super efficiente. Senza bisogno di alcuna attività fisica si mantiene in splendida forma, e nonostante la gravidanza non ha perso nulla del proprio smalto. Anzi per certi versi si è persino addolcita, diventando ancor più attraente. Però per qualche strano motivo, mentre prima era sempre lei che mi cercava, e qualche volta devo confessare, proprio per queste sue voglie improvvise, abbiamo scopato in situazioni anche un po’ imbarazzanti, ora non ne vuole più sapere. All’inizio lo ritenevo normale, lo stress, la stanchezza fisica, e poi anche io vista la situazione, avevo come messo nel dimenticatoio l’istinto sessuale. Ma ora dopo qualche mese, la voglia mi si è risvegliata potente e difficile da controllare. Qualche volta a letto dopo qualche bacio e un po’ di carezze le ho preso la mano, per farle sentire il cazzo duro, per poi appoggiarglielo contro un fianco o nella schiena, ma lei nulla. Le scuse sono banali, “non ne ho voglia” “sono stanca” “se ci sentono e si risvegliano poi per farli dormire ci vuole un ora”. Cosi ho preso a masturbarmi. Sotto alla doccia, oppure nel bagno dove lavoro. Guardo dei filmini pornografici in internet, da un sito che un mio collega pornografo mi ha consigliato. Oppure visiono le inserzioni delle escort. La fantasia di andare con qualche donna a pagamento mi eccita, vado in bagno e mi sego rapidamente, pensando a qualcuna che me lo prende in bocca , e poi si fa sodomizzare. E’ passato qualche altro mese, la vita ormai è cambiata e mi sto abituando ai nuovi ritmi e alle abitudini ormai diventate normali. Alla fine mi sono rassegnato e di scopare con mia moglie non ci penso più. Ho ceduto alla tentazione e ogni tanto vado con qualcuna delle escort che vedo nelle inserzioni. Un paio sono anche delle belle fighe, e il rapporto con loro è abbastanza soddisfacente. Nessun coinvolgimento emotivo, a letto sono brave, sanno quello che un maschio cerca da una donna, e cercano di soddisfarlo al meglio. Usano tutte le protezioni del caso, e anche se questo un po’ diventa limitativo, mette al riparo da eventuali paranoie, sul rischio di contrarre malattie o cose del genere. Alla fine uno si abitua a tutto, anche a cose che solo fino a qualche mese prima, avrebbe ritenuto impossibili. Potrei farmi qualche amante, certo, anzi un paio di mie colleghe sono anni che non aspettano altro che mi faccia avanti, sarebbero strafelici, di farsi trombare. Me lo fanno capire ogni volta che possono, ammiccano sorrisi ambigui, piccoli strusciamenti innocenti, battutine su quanto io piaccia alle donne, ma di come sia inesorabilmente fedele. Ma non ho voglia di complicarmi la vita, so di come le donne poi diventino esigenti. Compleanni da ricordare, regali di Natale, attenzioni che non ho voglia e nemmeno il tempo a cui dedicarmi. Mi accontento solo ogni tanto di una sana svuotata. Poi improvvisamente succede qualcosa.
Mia moglie ha ripreso il lavoro, e la cosa sembra averle fatto bene. Per iniziare ha ottenuto un periodo in cui fa il part time e continua ad avere i pomeriggi liberi.
Abbiamo assunto una ragazza che si occupa dei bimbi la mattina quando lei lavora. E’ una giovane studentessa universitaria, sorella minore di una sua collega. Non è una strafica, è mora, un po’ rotondetta, non molto alta. L’antitesi del mio ideale di donna. Però è simpatica, allegra e sempre disponibile. I due bimbi poi sembrano adorarla, e lei se li spupazza come due bambolotti, li coccola e li accudisce come fosse la vera mamma. Dopo qualche tempo noto che tra lei e mia moglie si è instaurato un rapporto molto intenso, quasi di complicità, come di due vecchie amiche che si conoscono da sempre. Iniziano a fare insieme anche delle piccole uscite al pomeriggio, portano i bimbi ai giardinetti, vanno a fare compere. La cosa non mi dispiace, ben contento che vadano d’accordo, un po’ ormai mi sono abituato alla presenza di questa ragazza, che alla fin fine non trovo poi nemmeno cosi malvagia. Anzi a volte ha qualcosa di morboso, di conturbante e sensuale, nello sguardo e nella postura, e devo confessare che qualche pensiero peccaminoso me lo ha anche sollecitato. Ormai è estate piena. Mia moglie mi dice che in una rassegna all’aperto, ci sarà un concerto di Bollani, e che è una vita che lo vorrebbe andare a sentire. La cosa mi aggrada e mi procuro i biglietti. La sera del concerto, un oretta prima arriva la nostra ragazza, e ci rassicura, avrebbe pensato lei a metter a letto i bimbi, e avrebbe dormito li con loro. Potevamo rientrare a qualunque ora, di divertirci e goderci la serata. Usciamo e noto che mia moglie ha un aspetto provocante come non le vedevo da mesi. Si è tagliata i capelli, un taglio un po’ da maschietto, e indossa un lungo vestito nero, leggero, scollato ,quasi trasparente dal quale si intravede la forma del perizoma bianco. E’ senza reggiseno, e le punte dei capezzoli formano due protuberanze sulla stoffa tesa. Quando prendiamo posto vedo che molti sguardi si posano su di lei, e la cosa mi fa un po’ arrapare, sento il cazzo che inizia a cercare posto nell’esiguo spazio delimitato dai miei jeans. Una volta seduti poi accavalla le gambe e tira su il vestito fino a metà cosce. Per fortuna le file sono abbastanza strette e ancora nessuno siede nella nostra. La guardo e le chiedo cosa le stia succedendo. Era una vita che non la rivedevo cosi, provocante, vogliosa di stupire, un po’ esibizionista, come quando cercavamo posti strani dove farlo, posti dove c’era la possibilità o la speranza, che qualcuno ci vedesse. Poi si spensero le luci e Bollani arrivò sul palco. Prima da solo, al pianoforte eseguendo brani famosi, prima raccontati e poi suonati, con la meravigliosa capacità che possiede, di trasformare tutto quello che tocca in Jazz. Poi si sono aggiunti un batterista e un contrabbassista, e hanno fatto una serie di standard, alla stregua dei migliori Bill Evans o Keith Jarret, nelle loro perfomance in trio. Ero posseduto dalle note quando mi accorsi che mi stava toccando il cazzo. Era più di un anno che questa cosa non succedeva. Me lo massaggiava lentamente e con la coda dell’occhio vedevo che mentre lo faceva, stringendo le cosce e muovendo avanti e indietro il bacino, fingendo di seguire il ritmo, anche lei si stava masturbando. Quando siamo saliti in auto ero ancora inebetito, dalle emozioni del concerto e dalla sorpresa per la svolta che mia moglie aveva preso. L’idea che il nostro rapporto sarebbe potuto tornare quello di un tempo mi rendeva felice e spaesato. Ma le sorprese non erano ancora finite. Durante il viaggio di ritorno, anticipando ogni mia domanda mi spiegò il motivo di questo suo nuovo slancio vitale. Si era innamorata di una altra persona. Anche se questo suo nuovo amore non precludeva quello che continuava a provare per me, e che anzi avrebbe per sempre provato. Ero il padre dei suoi figli, e questo era al di sopra di ogni cosa. La cosa più sorprendente era comunque che probabilmente non sarei nemmeno stato geloso, perché la persona in questione non era un uomo, ma una donna. Sempre più stranito guidavo nella notte, mentre pensieri strani e incontrollati giravano nella mia mente. Dopo un primo istante di rabbia e gelosia, sentendo che non era un uomo, colui che l’aveva fatta innamorare, si era insinuata la curiosità, e le fantasie più ovvie, in queste situazioni. Le chiesi come avesse scoperto questa sua propensione. Mi disse cosi per caso, senza averci mai prima pensato. Ci siamo ritrovate a letto a fare l’amore come fosse la cosa più naturale, fu la risposta. Chiesi se per caso la conoscessi, e mi disse che la conoscevo, ma che per ora non mi avrebbe detto chi fosse, e che presto l’avrei scoperto da solo. Ormai sconvolto e frastornato, sempre più sicuro del fatto che le donne sono oggetti misteriosi e sorprendenti mi ritrovai sotto casa.
Scendemmo dall’auto e salimmo in casa. L’appartamento era avvolto nel silenzio. I finestroni che davano sul grande terrazzo all’ultimo piano erano mezzi aperti e un aria tiepida circolava nella penombra delle stanze. Mia moglie andò a vedere un attimo nella loro stanza i bimbi che dormivano quieti. Chiuse la porta e mi prese per mano scortandomi in camera da letto. Senza accendere la luce mi spogliò, poi si sfilò il lungo vestito nero, e rimanendo solo con il perizoma mi fece coricare nel nostro grande letto. Fu allora che mi accorsi della presenza di una terza persona. Accesi la luce sul comodino e la vidi. Era la babysitter. Indossava soltanto un babydoll nero che avevo regalato a mia moglie molti anni prima. Dopo un primo attimo di imbarazzo compresi tutta la situazione. Improvvisamente tutte le complicità, gli atteggiamenti teneri e provocanti, le uscite pomeridiane, i pomeriggi trascorsi insieme quando ero al lavoro, iniziarono ad avere un loro significato. Era lei quella di cui si era innamorata, e ora voleva condividere con me questo suo nuovo amore. Prima ancora che potessi dire qualcosa iniziarono a baciarsi. All’inizio delicatamente, e poi con più passione. Mia moglie era sopra di lei, e ora le aveva messo una mano sotto al trasparente indumento, accarezzandole il grosso seno. Io mi inginocchiai sul letto, con le gambe piegate. Il mio sesso era diventato duro come un ramo, teso e dolorante per la quantità di sangue che ormai conteneva. Vedendomi, entrambe si sono avvicinarono, e rimanendo anche loro in ginocchio, iniziarono a baciarmi in bocca entrambe. Sentivo le due lingue che si cercavano e si infilavano a turno nella mia bocca. Poi una mano ha iniziato ad accarezzarmi il cazzo. Con le mani ho cercato entrambe le loro fiche, e ho iniziato a massaggiarle, infilando le dita, stimolando i clitoridi. Quella di mia moglie la conoscevo bene, asciutta e depilata, mentre l’altra era più piena, carnosa , con una leggera peluria nera. Mi venne voglia di leccarla. La feci sdraiare e cominciai a baciarle le cosce morbide e burrose con la pelle liscia e candida come il latte. Per poi arrivare a quella piccola collina pelosa, dalla quale scaturiva un odore selvatico di femmina in calore. Era morbida e dolciastra e la presi tutta nella bocca, iniziando a succhiarla, mentre con la lingua cercavo di entrare dentro, aprendole le labbra, assaporandone l’umore. Mia moglie si era infilata sotto di me, mettendo la sua passera vicino alla mia bocca, quasi a contatto con quell’altra, e nel frattempo sentivo che aveva preso a farmi un pompino. Iniziai a leccare entrambe, cercando di tenerle vicine. Ora i due sessi si toccavano strofinandosi l’una contro l’altra. Smisi di leccare e iniziai a osservare quello spettacolo, cosi nuovo per me. Lo avevo visto fare in alcuni filmatini lesbo sulla rete, ma ora erano li davanti a me a pochi centimetri dal mio naso. Sentivo gli odori che si mischiavano e vedevo le due vulve che si bagnavano sempre di più. Mi allontanai da mia moglie per permetterle di concentrarsi meglio, e per assistere alla visione. Ora si erano prese per le mani, e con le cosce spalancate si strofinavano con forza, incastrate tra di loro, quasi fuse in un corpo solo. Iniziai a masturbarmi. Entrambe avevano preso ad ansimare, poi ci fu un momento in cui stettero quasi ferme, concentrate e premere i clitoridi uno contro l’altro alla ricerca del reciproco piacere. Mia moglie fu la prima a venire. La vidi che si scuoteva e del liquido bianco le sgorgava dalla figa. Iniziò a sfregarsi il clitoride veloce e squirtò bagnando la figa e la pancia della babysitter. Poi si alzò e venendomi vicino mi disse che la ragazza non lo aveva mai fatto con un uomo, e che dovevo essere il primo. Allora lei si tolse il babydoll che ancora indossava, e spalancando le cosce mi invitò a scoparla. Le montai sopra piano e cercando di essere il più delicato possibile, la penetrai. Lei era molto bagnata ed eccitata, e nonostante fosse molto stretta, il mio cazzo entrò delicato e gentile. Sentivo che anche lei ne aveva voglia, che era una cosa che chissà da quanto aspettava. Inarcò la schiena e mosse il bacino verso l’alto, un invito ad essere posseduta con decisione. Allora i miei timori di farle male svanirono, e iniziai a scoparla con vigore. Mia moglie si era coricata di fianco a noi e aveva iniziato a baciarci entrambi in bocca, ricominciando quel gioco di lingue che aveva dato il via al nostro incontro. Vidi che si stava masturbando con forza. I miei colpi aumentarono di intensità e sentivo che non mi sarei potuto trattenere oltre. Quando stavo per venire anche lei venne quasi all’improvviso. Sentivo la sua vulva pulsare ed espellere un liquido caldo e appiccicoso. Mi lasciai andare e dopo averlo tirato fuori feci una lunga sborrata i cui fiotti hanno bagnato le sue tette e la pancia di mia moglie. Poi ci siamo tutti e tre abbracciati mischiando odori, umori e liquidi seminali. Per un po’ abbiamo continuato a baciarci, giocando con le nostre lingue, continuando a sfregare i nostri sessi, a godere ognuno del calore degli altri due corpi vicini.
Quando mi svegliai qualche ora dopo loro due dormivano abbracciate, nude, entrambe con una mano appoggiata sul sesso dell’altra. Mi alzai e andai nella camera dei bimbi a controllare. Poi tornai nell’alcova, e dopo essermi seduto su di una poltrona, sempre senza togliere gli occhi da quella visione,iniziai a pensare a quello che sarebbe successo, il giorno dopo.
Mia moglie ha ripreso il lavoro, e la cosa sembra averle fatto bene. Per iniziare ha ottenuto un periodo in cui fa il part time e continua ad avere i pomeriggi liberi.
Abbiamo assunto una ragazza che si occupa dei bimbi la mattina quando lei lavora. E’ una giovane studentessa universitaria, sorella minore di una sua collega. Non è una strafica, è mora, un po’ rotondetta, non molto alta. L’antitesi del mio ideale di donna. Però è simpatica, allegra e sempre disponibile. I due bimbi poi sembrano adorarla, e lei se li spupazza come due bambolotti, li coccola e li accudisce come fosse la vera mamma. Dopo qualche tempo noto che tra lei e mia moglie si è instaurato un rapporto molto intenso, quasi di complicità, come di due vecchie amiche che si conoscono da sempre. Iniziano a fare insieme anche delle piccole uscite al pomeriggio, portano i bimbi ai giardinetti, vanno a fare compere. La cosa non mi dispiace, ben contento che vadano d’accordo, un po’ ormai mi sono abituato alla presenza di questa ragazza, che alla fin fine non trovo poi nemmeno cosi malvagia. Anzi a volte ha qualcosa di morboso, di conturbante e sensuale, nello sguardo e nella postura, e devo confessare che qualche pensiero peccaminoso me lo ha anche sollecitato. Ormai è estate piena. Mia moglie mi dice che in una rassegna all’aperto, ci sarà un concerto di Bollani, e che è una vita che lo vorrebbe andare a sentire. La cosa mi aggrada e mi procuro i biglietti. La sera del concerto, un oretta prima arriva la nostra ragazza, e ci rassicura, avrebbe pensato lei a metter a letto i bimbi, e avrebbe dormito li con loro. Potevamo rientrare a qualunque ora, di divertirci e goderci la serata. Usciamo e noto che mia moglie ha un aspetto provocante come non le vedevo da mesi. Si è tagliata i capelli, un taglio un po’ da maschietto, e indossa un lungo vestito nero, leggero, scollato ,quasi trasparente dal quale si intravede la forma del perizoma bianco. E’ senza reggiseno, e le punte dei capezzoli formano due protuberanze sulla stoffa tesa. Quando prendiamo posto vedo che molti sguardi si posano su di lei, e la cosa mi fa un po’ arrapare, sento il cazzo che inizia a cercare posto nell’esiguo spazio delimitato dai miei jeans. Una volta seduti poi accavalla le gambe e tira su il vestito fino a metà cosce. Per fortuna le file sono abbastanza strette e ancora nessuno siede nella nostra. La guardo e le chiedo cosa le stia succedendo. Era una vita che non la rivedevo cosi, provocante, vogliosa di stupire, un po’ esibizionista, come quando cercavamo posti strani dove farlo, posti dove c’era la possibilità o la speranza, che qualcuno ci vedesse. Poi si spensero le luci e Bollani arrivò sul palco. Prima da solo, al pianoforte eseguendo brani famosi, prima raccontati e poi suonati, con la meravigliosa capacità che possiede, di trasformare tutto quello che tocca in Jazz. Poi si sono aggiunti un batterista e un contrabbassista, e hanno fatto una serie di standard, alla stregua dei migliori Bill Evans o Keith Jarret, nelle loro perfomance in trio. Ero posseduto dalle note quando mi accorsi che mi stava toccando il cazzo. Era più di un anno che questa cosa non succedeva. Me lo massaggiava lentamente e con la coda dell’occhio vedevo che mentre lo faceva, stringendo le cosce e muovendo avanti e indietro il bacino, fingendo di seguire il ritmo, anche lei si stava masturbando. Quando siamo saliti in auto ero ancora inebetito, dalle emozioni del concerto e dalla sorpresa per la svolta che mia moglie aveva preso. L’idea che il nostro rapporto sarebbe potuto tornare quello di un tempo mi rendeva felice e spaesato. Ma le sorprese non erano ancora finite. Durante il viaggio di ritorno, anticipando ogni mia domanda mi spiegò il motivo di questo suo nuovo slancio vitale. Si era innamorata di una altra persona. Anche se questo suo nuovo amore non precludeva quello che continuava a provare per me, e che anzi avrebbe per sempre provato. Ero il padre dei suoi figli, e questo era al di sopra di ogni cosa. La cosa più sorprendente era comunque che probabilmente non sarei nemmeno stato geloso, perché la persona in questione non era un uomo, ma una donna. Sempre più stranito guidavo nella notte, mentre pensieri strani e incontrollati giravano nella mia mente. Dopo un primo istante di rabbia e gelosia, sentendo che non era un uomo, colui che l’aveva fatta innamorare, si era insinuata la curiosità, e le fantasie più ovvie, in queste situazioni. Le chiesi come avesse scoperto questa sua propensione. Mi disse cosi per caso, senza averci mai prima pensato. Ci siamo ritrovate a letto a fare l’amore come fosse la cosa più naturale, fu la risposta. Chiesi se per caso la conoscessi, e mi disse che la conoscevo, ma che per ora non mi avrebbe detto chi fosse, e che presto l’avrei scoperto da solo. Ormai sconvolto e frastornato, sempre più sicuro del fatto che le donne sono oggetti misteriosi e sorprendenti mi ritrovai sotto casa.
Scendemmo dall’auto e salimmo in casa. L’appartamento era avvolto nel silenzio. I finestroni che davano sul grande terrazzo all’ultimo piano erano mezzi aperti e un aria tiepida circolava nella penombra delle stanze. Mia moglie andò a vedere un attimo nella loro stanza i bimbi che dormivano quieti. Chiuse la porta e mi prese per mano scortandomi in camera da letto. Senza accendere la luce mi spogliò, poi si sfilò il lungo vestito nero, e rimanendo solo con il perizoma mi fece coricare nel nostro grande letto. Fu allora che mi accorsi della presenza di una terza persona. Accesi la luce sul comodino e la vidi. Era la babysitter. Indossava soltanto un babydoll nero che avevo regalato a mia moglie molti anni prima. Dopo un primo attimo di imbarazzo compresi tutta la situazione. Improvvisamente tutte le complicità, gli atteggiamenti teneri e provocanti, le uscite pomeridiane, i pomeriggi trascorsi insieme quando ero al lavoro, iniziarono ad avere un loro significato. Era lei quella di cui si era innamorata, e ora voleva condividere con me questo suo nuovo amore. Prima ancora che potessi dire qualcosa iniziarono a baciarsi. All’inizio delicatamente, e poi con più passione. Mia moglie era sopra di lei, e ora le aveva messo una mano sotto al trasparente indumento, accarezzandole il grosso seno. Io mi inginocchiai sul letto, con le gambe piegate. Il mio sesso era diventato duro come un ramo, teso e dolorante per la quantità di sangue che ormai conteneva. Vedendomi, entrambe si sono avvicinarono, e rimanendo anche loro in ginocchio, iniziarono a baciarmi in bocca entrambe. Sentivo le due lingue che si cercavano e si infilavano a turno nella mia bocca. Poi una mano ha iniziato ad accarezzarmi il cazzo. Con le mani ho cercato entrambe le loro fiche, e ho iniziato a massaggiarle, infilando le dita, stimolando i clitoridi. Quella di mia moglie la conoscevo bene, asciutta e depilata, mentre l’altra era più piena, carnosa , con una leggera peluria nera. Mi venne voglia di leccarla. La feci sdraiare e cominciai a baciarle le cosce morbide e burrose con la pelle liscia e candida come il latte. Per poi arrivare a quella piccola collina pelosa, dalla quale scaturiva un odore selvatico di femmina in calore. Era morbida e dolciastra e la presi tutta nella bocca, iniziando a succhiarla, mentre con la lingua cercavo di entrare dentro, aprendole le labbra, assaporandone l’umore. Mia moglie si era infilata sotto di me, mettendo la sua passera vicino alla mia bocca, quasi a contatto con quell’altra, e nel frattempo sentivo che aveva preso a farmi un pompino. Iniziai a leccare entrambe, cercando di tenerle vicine. Ora i due sessi si toccavano strofinandosi l’una contro l’altra. Smisi di leccare e iniziai a osservare quello spettacolo, cosi nuovo per me. Lo avevo visto fare in alcuni filmatini lesbo sulla rete, ma ora erano li davanti a me a pochi centimetri dal mio naso. Sentivo gli odori che si mischiavano e vedevo le due vulve che si bagnavano sempre di più. Mi allontanai da mia moglie per permetterle di concentrarsi meglio, e per assistere alla visione. Ora si erano prese per le mani, e con le cosce spalancate si strofinavano con forza, incastrate tra di loro, quasi fuse in un corpo solo. Iniziai a masturbarmi. Entrambe avevano preso ad ansimare, poi ci fu un momento in cui stettero quasi ferme, concentrate e premere i clitoridi uno contro l’altro alla ricerca del reciproco piacere. Mia moglie fu la prima a venire. La vidi che si scuoteva e del liquido bianco le sgorgava dalla figa. Iniziò a sfregarsi il clitoride veloce e squirtò bagnando la figa e la pancia della babysitter. Poi si alzò e venendomi vicino mi disse che la ragazza non lo aveva mai fatto con un uomo, e che dovevo essere il primo. Allora lei si tolse il babydoll che ancora indossava, e spalancando le cosce mi invitò a scoparla. Le montai sopra piano e cercando di essere il più delicato possibile, la penetrai. Lei era molto bagnata ed eccitata, e nonostante fosse molto stretta, il mio cazzo entrò delicato e gentile. Sentivo che anche lei ne aveva voglia, che era una cosa che chissà da quanto aspettava. Inarcò la schiena e mosse il bacino verso l’alto, un invito ad essere posseduta con decisione. Allora i miei timori di farle male svanirono, e iniziai a scoparla con vigore. Mia moglie si era coricata di fianco a noi e aveva iniziato a baciarci entrambi in bocca, ricominciando quel gioco di lingue che aveva dato il via al nostro incontro. Vidi che si stava masturbando con forza. I miei colpi aumentarono di intensità e sentivo che non mi sarei potuto trattenere oltre. Quando stavo per venire anche lei venne quasi all’improvviso. Sentivo la sua vulva pulsare ed espellere un liquido caldo e appiccicoso. Mi lasciai andare e dopo averlo tirato fuori feci una lunga sborrata i cui fiotti hanno bagnato le sue tette e la pancia di mia moglie. Poi ci siamo tutti e tre abbracciati mischiando odori, umori e liquidi seminali. Per un po’ abbiamo continuato a baciarci, giocando con le nostre lingue, continuando a sfregare i nostri sessi, a godere ognuno del calore degli altri due corpi vicini.
Quando mi svegliai qualche ora dopo loro due dormivano abbracciate, nude, entrambe con una mano appoggiata sul sesso dell’altra. Mi alzai e andai nella camera dei bimbi a controllare. Poi tornai nell’alcova, e dopo essermi seduto su di una poltrona, sempre senza togliere gli occhi da quella visione,iniziai a pensare a quello che sarebbe successo, il giorno dopo.
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