Slave CAP. 6

di
genere
bondage

-viaggio verso il nulla-

Siamo in viaggio, la padrona non m’ha detto la meta finale e io non le ho fatto nessuna domanda..
Come sempre chiacchiera del più e del meno poi prendo coraggio e chiedo
Samanta - Signora dove stiamo andando?
Matilde - Stai diventando un pò presuntuosa, chiedere non fa parte dell’essere schiava, domani ti punirò per questo, oggi non voglio sciupare la tua pelle.
Mi sento eccitata dall’idea che dopo una settimana tornerò ad essere frustata
Samanta - Mia signora la ringrazio per la punizione che avrò
Continuiamo a viaggiare per ore, verso sera arriviamo a destinazione, ci troviamo in una grande villa nel mezzo della campagna svizzera, fa abbastanza freddo e l’essere a piedi nudi non m’aiuta.
Seguo la mia padrona all’interno della villa, ci sono diverse persone in compagni di altri schiavi e schiave, Matilde saluta tutti e ogni volta mi mostra come se fossi un premio.
A occhio conto almeno 20 padroni/e accompagnati dai loro schiavi, dopo circa una mezzoretta di chiacchiere ci rechiamo in un grande salotto dove al centro c’è un tavolo lungo imbandito, ci sono i vari segnaposto, ovviamente noi schiavi non possiamo sedere a tavola e dobbiamo attendere in piedi dietro la sedia.
Li guardiamo mangiare, più volte aiuto la mia padrona versandole da bere, a cena quasi finita entra un signore anziano accompagnato da 2 schiave vestite solo in autoreggenti e scarpe con tacco vertiginoso, le guardo..sono bellissime hanno la schiena segnata dalle frustate ricevute sicuramente di recente.
Si sistema al centro della stanza accompagnato sempre dalle sue schiave e inizia a parlare
SIGNORI E SIGNORE BENVENUTI NELLA MIA CASA, SONO ONORATO DI VEDERVI ANCORA, C’E’ QUALCHE FACCIA NUOVA E QUALCUNA GIA’ VISTA, I NUOVI SARANNO ACCOLTI COME SI DEVE A BREVE.
Matilde mi guarda e poi
Matilde - Piccola mia, i padroni potranno chiederti qualsiasi cosa e tu dovrai accontentarli, ovviamente ci sarà sempre il mio occhio vigile..ora spogliati
Mi sfilo il piccolo abito che mi copriva rimango nuda la padrona mi sfila il plug che ormai navigava all’interno del mio ano, un uomo viene a prendermi e mi porta dal vecchio proprietario di casa che inizia a girarmi intorno, mi tocca la fica perfettamente depilata e mi tira un pò il lucchetto che la preserva poi rivolto a Matilde AVETE SEMPRE UNA GRAN CLASSE.
Vicino a me vengono posizionate 2 schiave e uno schiavo tutti novizi.
Un cameriere ci fotografa, poi il ricco proprietario (lo chiameremo IL DUCA) da ordine di prendere posizione.
I master si accomodano su alcuni divenenti io e una ragazza veniamo legate insieme, con le mani che vengono tirate da un cavo su al soffitto, le corde ci costringono vicine, i capezzoli sono attaccati a quelli della mia sfortunata compagna e le nostre labbra si sfiorano, mi viene voglia di baciarla ma non lo faccio.
IL DUCA ci flagella il corpo con una frusta, la schiava legata con me urla e piange io invece mantengo la calma, le frustate sono molto forti ogni volta che vengo colpita spero sia l’ultima, dopo circa 30 colpi si ferma
IL DUCA - una di voi due ha mantenuto il contegno giusto, ha saputo assaporare la mia frusta e verrà premiata l’altra invece verrà punita ancora.
Fortunatamente si riferiva a me, vengo slegata e legata nuovamente su un cavalletto di spalle al pubblico, intanto la mia sfortunata amica viene nuovamente frustata, non la posso vedere ma sento il rumore della frusta e le urla della ragazza.
IL DUCA - dai vieni pure
Sono di spalle non posso vedere a chi si riferisse, sento solo il pubblico applaudire, ho il cuore in gola…poi ogni dubbio viene tolto, un uomo di colore completamente nudo si posiziona d’avanti a me, è un vero mangingo, muscoloso e superdotato, m’infila il suo cazzo in bocca e me lo spinge con violenza in gola, non riesco a trattenere i conati e quasi vomito poi passa dietro, la mia vagina è chiusa con il lucchetto, mi sculaccia a dovere e poi inizia a incularmi.
Il mio ano è ben dilatato grazie al plug che ho indossato ma non basta, la natura l’ha dotato per bene e la sua poca delicatezza mi fa urlare per il dolore.
Il Duca ferma il mandingo deve premiare anche lo schiavo novizio, ma la mia tortura non finisce, le schiave del duca mi pinzano i capezzoli con delle mollette, una mi mette la sua fica in faccia per farmela leccare l’altra riprende a usare la frusta, scambiandosi puntualmente il ruolo.
Intanto gli ospiti della serata iniziano ad alzarsi dalla loro sedute e avvicinandosi a noi vittime chiacchierano come se fossimo oggetti.
Passa un ora finalmente veniamo liberati, ci prendono in custodia le schiave, e ci portano al piano di sotto, ci sono 2 piccole gabbie, vengo chiusa all’interno con la prima schiava
SCHIAVI QUI PASSERETE LA NOTTE, POTETE SCOPARE CON IL VOSTRO COMPAGNO SE LO DESIDERATE
Le luci vengono spente.
scritto il
2020-10-06
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