Il dominio 4

di
genere
incesti

Quel bacio profondo mi toglie il respiro. Mi aggrappo al suo seno. Lei mi guida le mani. Me lo fa stringere dolcemente. Sento i capezzoli duri. Me li avvicina alla bocca, vuole che la succhi. Ha fatto così anche con Richi? Penso di si, e capisco come lui si sia divertito e me la abbia ceduta. Grazie amico. Adesso questa donna, di cui non conosco nome, età, viso, corpo, è mia. Non posso essere geloso del mio amico. Anche se, se fosse permesso parlarsi le chiederei di Richi. Lui aveva avuto qualche piccola esperienza più di me, mai a questo livello. Ci confidavamo tutto. Mentre le bacio i capezzoli mi prende la mano e la porta verso il suo pube. Tocco i peli setosi, ma lei vuole che le tocchi il bottoncino. Devo solo farmi guidare e lo trovo subito. Non ho bisogno di inventarmi pressione, velocità. Ci pensa lei ad indicarmelo. Sono sicuro che ha capito che sono un ragazzino.
Non faccio l’errore di prima. Non infilo le dita precipitosamente. Non le faccio male e non la innervosisco. Mi lascia la mano. Continuo con quei ritmi che mi ha indicato.
Sento il suo braccio fra di noi. Mi carezza il petto, il ventre, i peli. Oddio ho paura che appena me lo tocca sborro come quando me lo ha afferrato la mia partner precedente.
Lo sfiora appena col dorso, scende alle cosce, si sofferma sull’inguine, mi carezza i coglioni. E nel frattempo la sua lingua continua a lavorarmi la bocca.
Adesso sono più tranquillo, non devo dimostrare nulla, mi basta seguirla per godere e farla godere.
La sua mano adesso stringe la base del mio cazzo. Sente come pulsa, segue con le dita le vene in risalto. Arriva al prepuzio, tira giù la pelle dolcemente, me lo scapella. Il suo indice segue il frenulo si sofferma proprio dove un giorno, mentre mi masturbavo, non riuscendo a scapellarlo, ho tirato forte verso il basso. Avevo sentito un pò di dolore ad avevo visto un po' di sangue. Ma da allora in poi riuscivo a scapellarlo alla grande e ripulire per bene sotto la cappella. Lei mi tocca quel nodulino Arriva all’orifizio e mi sparge quel liquidino sulla cappella. La immagino lucida e arrossata. Ma non mi distraggo, continuo a massaggiarle la clitoride, poi scendo verso le labbra. Infilo un dito delicatamente. Scivola dentro senza difficoltà. Avevo letto da molte parti che le donne si bagnano dentro quando sonno eccitate. Nei siti porno si relaziona di mega allagamenti di slip, pantaloni, pannoloni. Si favoleggia di femmine iper squirtanti. Mi piace sentire quel liquido appiccicoso. E’ davvero molto abbondante, riesco a raccoglierlo con le dita e portarlo sulla clitoride e lubrificare. Da come mi carezza il cazzo capisco che la cosa le sta piacendo. Lei mi prende la mano e la porta verso le nostre bocche. Me la fa infilare in bocca. Succhio le mie dita. Poi le riintingo nella figa e le porto alla sua bocca. Mi eccita molto quel sapore. Ci sento anche un po di sapore di sperma. Spesso mi capitava che dopo aver sborrato masturbandomi, assaggiavo il mio sperma, ed alle volte mi leccavo la mano avidamente. Anche lei ha capito che mi piace quella cosa che esce dalla sua figa. Abbandona il cazzo e mi spinge in basso. E’ coricata di schiena. Ha le gambe un po' flesse ed allargate. Mi ritrovo con la testa fra le sue cosce. Me la stringe forte forte. Poi me la libera e sporge il pube verso di me. Penso che sto per leccare una figa, di una donna sconosciuta, tondetta, non posso sentire la sua voce, non so se è italiana, non so se ragazza, donna matura, vecchia. Non so se ha un marito, dei figli. La lecco sui peli, sulla clito, in mezzo al taglio. Scendo all’inguine, risalgo; la mia lingua si allunga di qualche centimetro.
Le sue cosce fremono si stringono e si rilassano mugola ed immaggino che si copra la bocca con la mano. Ed io lecco ed ingoio tutto ciò che fuoriesce dalla figa.
Il sapore adesso è meno fungoso e forse più vischioso. Lei sta continuando a fremere. Mi stinge il cazzo. Poi improvvisamente si gira e va con la testa verso il mi pube. Capisco cosa vuole fare.
Lei è più bassa di me, mi arcuo un poco ed ecco che riesco a continuare a leccarla e le infilo il cazzo in bocca. Anzi è lei che se lo prende. Il suo ventre adesso ha dei movimenti incontrollati, ho la bocca piena di lei. Me la sta riempiendo lei. Cerco di fermarle la testa. Non vuole fermarsi. Senza parole mi sta dicendo di sborrarla in bocca. Lo faccio ed è la più bella sborrata mai fatta. Abbiamo goduto assieme. Rimaniamo qualche istante così, riprendendo respiro. Poi lei si rigira, avvicina la bocca alla mia e mi bacia. Ha ancora un pò del mio sperma sulle labbra.
Riconosco quel sapore che avevo sentito prima leccandomi le dita.Ppenso, forse Richi la aveva sborrata in figa ed io mi sono leccato la sua sborra? Cazzo sicuramente, ecco quel sapore non nuovo. Mi sono leccato la sborra del mio amico. Ma non mi viene nausea, anzi.
(continua)
scritto il
2021-03-05
6 . 4 K
visite
1
voti
valutazione
9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il domino 3

racconto sucessivo

Il domino 5
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.