Le tumide labbra della mia mamma - 5 - Un pompino a colazione

di
genere
incesti

Mia madre mi aveva cavalcato con un impeto,una perizia ed una dolcezza davvero incredibili.

Lo so,questi concetti sembrano inconciliabili ed in contrasto tra loro e tuttavia,quelle erano le sensazioni che frullavano nella mia mente mentre lei suonava il mio corpo trovando in ogni lembo di pelle,ogni muscolo ed ogni anfratto,il tasto giusto per farmi vibrare e librare nell'aria.

Un amplesso meraviglioso con un crescendo che mi era sconosciuto sino a quel momento e che,attraverso un sapiente dosaggio dei suoi movimenti,ci aveva portati a godere nello stesso momento.

Due orgasmi esplosi incontemporanea che ci avevano trasformato in un corpo unico scosso da vibrazioni sensuali ed armoniche ed avvolti in un alone di passione e di lussuria in uno scambio di suoni,di liquidi e di profumi che saturavano l'ambiente penetrando attraverso i nostri sensi scossi e la nostra pelle sudata sin nei luoghi più segreti del nostro cervello.

Meraviglia...meraviglia...meraviglia!

In un solo gesto avevo goduto insieme a mia madre e nello stesso tempo avevo deposto il mio seme nel luogo in cui aveva avuto inizio le mia avventura umana.

Li ero stato concepito e li,come certi pesci o certi uccelli,ero tornato a deporre la mia linfa vitale.

Entrambi eravamo sfiniti dall'ntensita di quel piacere e quando lei vinta dallo sforzo mi si era accasciata addosso,ci eravamo stretti in un languido abbraccio,caldo e senza fine.

Sentivo il cuore di mia madre battere forte sul mio petto mentre il tepore del suo alito mi accarezzava il viso.

Che meraviglia....che godimento....che sogno!

Mentre mia madre come in una nenia mi diceva parole dolcissime e mi accarezzava il viso e tra i capelli,mi sentivo trasalire.

Nel sogno,temevo ancora un brutto risveglio.

Dio mio che differenza e che pena il solo ricordo di quando scopavo con le mie amiche.

Seppure in uno stato di languido dormivglia,davo per scontato il fatto che con loro non ci fosse l'amore e la passione che sentivo per mia madre.

Non ci poteva essere!

Era sesso e solo sesso ma che differenza!

Con loro non mi era mai capitato di raggiungere l'orgasmo in modo così sincronizzato ed armonioso.

Talvolta venivo troppo presto io ed altre faticavo molto a farle godere.

Quando godevano davvero!

Perché troppo spesso mi accorgevo che mentivano per lusingarmi o più semplicemente per porre fine a quel gioco che non le divertiva più.

A volte dopo la scopata mi rimaneva un non so che dentro che mi diceva che avevo perso tempo in quel gioco senza scopo e privo di sbocchi.

La mia mamma al conrario mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnato nel mondo incantato dell'amore,del piacere più intimo e profondo e della lussuria.

Incartato in quei pensieri e protetto dal dolce e sensuale abbraccio di mia madre,mi ero addormentato.

-Sveglia pelandrone...sveglia che è già tardi e tuo padre sta per rientrare non vorrei che ti trovasse nel suo letto.

Così conciato poi!.-

Aprendo gli occhi,lei era davanti a me nuda e con in mano una fumante tazzina di caffé.

Avevo capito che non avevo sognato e saltando giù dal letto,l'avevo abbracciata baciandola sulle labbra con passione.

-Amore,vai nella tua camera a fare la doccia ed a vestirti intanto che io sistemo il disastro che abbiamo combinato stanotte nel lettone.

Poi vieni in cucina che,se anche è un po tardi,ti fai una bella e ricca colazione...ne hai proprio bisogno.-

Mentre ero seduto a tavola,aveva telefonato mio padre.

-Era tuo padre,arriva tra un'oretta.

Giusto il tempo che ti faccia compagnia e faccio colazione con te.....col gustoso sciroppo che ho bevuto a cannella ieri sera.-

Detto fatto,mentre io continuavo la mia colazione,lei mi si era inginocchiata davanti e dopo avermi abbassato il pantaloncino del pigiama,se lo era preso tra le labbra per farmi godere ancora nella sua bocca.

segue
scritto il
2021-05-16
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